#AdamTooze

Don Curren 🇨🇦🇺🇦dbcurren.bsky.social@bsky.brid.gy
2025-04-16

Somehow I missed this excellent piece by #AdamTooze on how #Trump pivoted to focusing his #tradewar on #China last week. It’s still worth a read. open.substack.com/pub/adamtooz...

A chart from the US International Trade Commission showing the top 10 imports from China to the US and China’s market share in each product category. It’s a well constructed, visually arresting chart, using bright pink and blue to distinguish China’s total exports to the US in each category in billions of dollars and its market share as a percentage. I could go about other details of the chart, but I’m reasonably sure that only a tiny number of people - if any, really - will read this. So that’s all I’ll write.
mʕ•ﻌ•ʔm bitPickupbitpickup@troet.cafe
2025-03-29

#USpol #politics

#AdamTooze #SohrabAhmari

Terms and understanding of #theNewDeal, #socialDemocracy, the tower ob Babylonia, "the confusing american class language", #technoBillionairs and all the rest ..

The Weekly Show with #JonStewart :
American Manufacturing Returns?!

youtube.com/watch?v=LSK8xRbnH6

william.maggoswjmaggos@liberal.city
2025-03-20

A great conversation about what #Trump might be trying to do re the #economy and the flawed process he is employing to get there, by people on the left and right who both want to help workers. #AdamTooze #SohrabAhmari
pca.st/658qji1g

Karussellbremserkarussellbremser
2025-01-10

Neues Wirtschaftsmagazin @surplusmagazin geht an den Start von und mit Isabella Weber, @adamtooze und Maurice Höfgen 😍

2024-12-22

=> recul couverture nuageuse => + de lumière soleil sur sol/mer => + chaud = + d'évaporation Océans/ dans l'air = + d'humidité dans l'air = + de / /

=> Océans/Mers absorbent 90% de l'excès de provoqué par l'activité humaine CO2.

=> "percée de puissances autocratiques/forces antidémocratiques + conflits territoriaux Ukraine/Gaza/Taïwan + crise climatique + nouvelle révolution industrielle/IA = “polycrise” /Courrier International.

2024-11-12

>#AdamTooze über Trump und Ampel-Aus: “Es wird krass!”<

Auf dem Weg in die wenig demokratische "#Finanzverfassung" und warum dies in der zukünftigen sozialen Interaktion mit den USA ein ernstes Problem darstellen wird

#PolitischeKommunikation
#AmpelAus
#Demokratie unter Druck
#Austerity

youtube.com/watch?v=FtgKO0yDS2

2024-10-14

da
https://ilmanifesto.it/di-crisi-in-crisi-gli-usa-dietro-la-guerra-di-bibi

Sarà difficile, per gli storici, parlare degli Stati uniti come della grande potenza che ha voluto, ma non ha potuto, frenare il furore bellico di Israele. Da una parte verranno rinvenute le molte parole spese ad invocare il cessate il fuoco e il richiamo del diritto umanitario bellico. Dall’altra, appena dissimulate dalle acrobazie dei portavoce della Casa Bianca, ci saranno i fatti, le linee rosse lasciate calpestare impunemente, e soprattutto ci saranno i soldi e le armi.

Nell’ultimo anno un quarto della macchina da distruzione israeliana è stata finanziata dagli aiuti militari di Washington. Quasi 18 miliardi di dollari, una cifra superiore all’intero budget militare iraniano, e più o meno equivalente a quanto gli Usa nel 2022 hanno speso per le Nazioni unite, ovvero per far funzionare la macchina del multilateralismo.

Eppure un anno fa, quando Netanyahu rispondeva ai massacri del 7 ottobre evocando lo sterminio biblico degli Amaleciti per scatenare l’annichilimento di Gaza, in Italia imperversavano commenti rassicuranti, che descrivevano la potenza americana protesa ad abbracciare benevolmente l’alleato-Israele, non solo per rassicurarlo con la propria presenza militare, ma soprattutto per moderarne gli impulsi vendicativi, temperandone le implicazioni più destabilizzanti per la regione. Un anno dopo Tel Aviv è impegnata con operazioni di guerra su 7 (sette) fronti di guerra: Gaza, Cisgiordania, Libano, Siria, Iraq, Iran e Yemen. Mentre a Gaza nord da inizio mese non lascia entrare cibo, in Libano apre il fuoco sulle Nazioni unite (definite ‘palude antisemita’), mettendo nel mirino anche paesi amici come l’Italia.

Joe Biden ha consacrato la propria carriera politica alle relazioni internazionali, e si avvia a concluderla con un bilancio che non si può che definire disastroso. Il bilancio è così fallimentare che dalle colonne del Guardian lo storico Adam Tooze si è chiesto se non stiamo sottovalutando la reale intenzione della Casa bianca, attardandoci a rappresentare Biden come lo stanco epigono di un ordine vacillante, che tenta di salvare fra grandi avversità. A un Biden impegnato nel mantenimento dello status quo, Tooze contrappone un’America impegnata attivamente a perseguire e consentire, all’opposto, una strategia della tensione che determina occasioni per spostare gli equilibri globali a proprio vantaggio (dunque, a sovvertire lo stato delle cose).

Secondo questa interpretazione, se sono chiare a tutti le premesse e le implicazioni del Make America Great Again di Donald Trump, l’insistenza di Biden sulla difesa dell’ordine internazionale ‘basato sulle regole’, e l’evidenza marchiana dell’aggressione russa in Ucraina tendono a confondere le acque, eclissando il tentativo costante e coerente della Presidenza Biden di rovesciare la linea di tendenza al declino della potenza americana, a partire dalla regione Indo-Pacifica, non a caso definita ‘arena strategica’. Qui la politica estera statunitense si spinge ben oltre la mera difesa dell’ordine esistente, coniando inedite alleanze internazionali che agiscono in chiave anti-cinese accentuando i tratti già evidenti con la Presidenza Trump. Nel Medio oriente, la luce verde che gli Usa danno a Israele (si pensi l’editoriale del New York Times sul perché conviene che Israele vinca), non è un aspetto episodico che segnala difficoltà nel far valere l’interesse nazionale nella gestione delle crisi regionali, ma ci indica una direzione più ampia e profonda.

Non è mai stato così chiaro come oggi che il ripristino della deterrenza e il diritto di Israele a difendersi sono solo una parte della storia, una storia che passa sulla vita di milioni di persone. Meno chiaro è come agli Stati uniti, di crisi in crisi, non interessa il mero ripristino dello status quo ante, ormai svuotato di ogni principio di realtà (si pensi al processo di pace di Oslo) con mutevoli forme di beneplacito da parte di Washington.

Gli Usa sono indubbiamente riusciti a tenere allineati il Regno Unito e la Germania. Quest’ultima è finita in recessione e affronta una serie di testacoda che ne stanno minando il quadro politico. I giovani israeliani che lasciano Israele non potendone più sopportare il clima illiberale, finiscono arrestati in Germania come antisemiti quando scendono in piazza contro il governo di Israele.

Giorni fa la ministra tedesca Cem Özdemir, verde, ha definito ‘orribile e terribile’ che Greta Thunberg abbia partecipato ad un corteo pro-Palestina, aggiungendo un mea culpa per averla lodata in passato. Il Cancelliere Olaf Scholz, socialdemocratico, non ha lasciato spazio per ambiguità quando ha chiesto il microfono, il 7 ottobre, per affermare che la Germania ha fornito armi a Israele e si appresta a fornirne di più. Berlino, dunque, non solo si astiene dal cercare di influenzare, ma sostiene attivamente l’azione di Tel Aviv.

Una posizione più vicina a quella di Budapest che a quella di Parigi. Davanti all’attacco israeliano alle postazioni di UNFIL la Germania ha ribadito il diritto israeliano a difendersi da Hezbollah. Ha poi aggiunto che sparare sulle Nazioni Unite è inaccettabile e che si aspetta che l’incidente sia pienamente investigato e chiarito. Quando però le parole richiedono di specificare da chi, ecco che le parole si fermano.

Governata da una Premier che deve buona parte della propria legittimità internazionale all’essersi compiutamente allineata all’asse transatlantico e baltico, questa settimana l’Italia ha avuto un sussulto, accorgendosi di essere fortemente esposta a questi sviluppi. Anche in questo caso, le parole sono andate da una parte (fiera condanna) mentre i fatti (lo stop dell’invio di armi a Israele) sono andati dall’altra, continuando la costruzione di un fragilissimo castello di contraddizioni.

https://slowforward.net/2024/10/14/francesco-strazzari-sul-manifesto-13-ottobre-2024-la-situazione-internazionale-gli-usa-israele-leuropa/

#000000 #AdamTooze #apartheid #Cisgiordania #colonialismo #crisi #ethnicCleansing #FrancescoStrazzari #Francia #Gaza #genocide #GenocideJoe #genocidio #Germania #Hamas #Hezbollah #ilManifesto #Iran #Iraq #Israele #izrahell #JoeBiden #Libano #NazioniUnite #NewYorkTimes #Onu #Palestina #puliziaEtnica #razzismo #Siria #StatiUniti #TheGuardian #UNIFIL #USA #WestBank #Yemen

MusiqueNow :pride: ✡️ 🇵🇸 :anarchismhebrew:MusiqueNow@todon.eu
2024-10-11
2024-10-11

‘Facing war in the Middle East and Ukraine, the US looks feeble. But is it just an act?’ – Adam Tooze

Oh, it’s an act alright.

theguardian.com/commentisfree/

#usa #uspol #intpol #ukraine #russia #israel #palestine #europe #iran #axisofgenocide #theguardian #grauniad #adamtooze

2024-06-30

>Wirtschaftshistoriker
#AdamTooze über Gaza & Israel, Ampel-Regierung & A... <

#PolitischeKommunikation in Zeiten multipler Krisen und Krisenverschraenkungen

#Realpolitik
#Entpolitisierung
#SoziooekonomischeUngleichheit
#Europawahl
#Rechtsruck
#OlafScholz #SPD #FDP

youtube.com/live/2p1vzAQcyJo?s

2024-06-26

@chrisstoecker „Die #FDP ist einfach eine perverse, kleine politische Blockade“ #AdamTooze bei #jungundnaiv #fdpervers

2024-06-25

„Die #FDP ist einfach eine perverse, kleine politische Blockade“ #AdamTooze bei #jungundnaiv dem ist nichts hinzuzufügen #fdpervers

2024-06-23

Schönes Zitat von Adam Tooze:

"die #FDP ist einfach eine kleine, perverse, politische Blockade einer Gruppe von Menschen, die sich durch diese Blockade versuchen zu retten, die aber KEINEM (im größeren Sinne) in irgendeiner Weise nutzen."

(sinngemäß, wollte nicht mehr als 3 mal zurück spulen)

Quelle: Jung & Naiv #712 (so ungefähr bei 02:33:27):

Webseite der Episode: jung-naiv.podigee.io/980-712-w

Mediendatei: audio.podigee-cdn.net/1502684-

#DePol #AdamTooze

Asahi 🖖😷 | UFP-Liaisonshinydelight
2024-06-14

Ich bleib dabei:

Adam Tooze zuzuhören ist erfrischend menschlich und hochinteressant. 👉 youtube.com/live/2p1vzAQcyJo

2024-05-06

The lethal, distanced threat of the guns serves to hold everyone, frozen, concentrated in place. Often, as a result, very little happens. An armed stand off is a time to talk. This was true of the only armed confrontation I have ever witnessed up close, the armed siege of a pub in Cambridge, one Sunday morning. That morning nothing moved for several hours. There was a deathly silence apart from the police loud hailer.

The policing of crowds we witnessed last night, is something very different. It is an intensely physical, sweaty, muscular business. This is state power exercised in the manner of a wrestling match or rugby scrum. One might also say that it has something in common with the herding of large-animals, except the animals are people, citizens, indeed.

https://adamtooze.substack.com/p/chartbook-280-the-state-as-blunt?utm_source=substack&utm_medium=email

https://markcarrigan.net/2024/05/06/adam-tooze-on-the-sweaty-muscularity-of-state-power/

#adamTooze #campusProtests #policing #protest #violence

2024-04-20

In einer ersten Fragerunde nach seinem Vortrag verweist #AdamTooze darauf, dass in Deutschland der Fokus & die Werteorientierung noch mehr auf Reichtum fixiert sei, als in den USA.

Meine Vermutung hierzu:

Indem man dem Reichtum huldigt & darin Lebensleistungen sieht, die nicht real sind, sondern Ausdruck von #Privilegierung, kann man einer punktuellen #Menschenfeindlichkeit Raum geben, die zugleich nicht nach Hass und Abwertung aussieht, obgleich sie exakt dies beinhaltet

#Menschenbild #SGBII

2024-04-20

>#Keynote von Prof.
#AdamTooze: Rolle von Wirtschafts- und Finanzpolitik f... <

Ueber die #Schuldenbremse als Ausdruck einer #Demokratie - Feindlichkeit & als politische Entscheidung aus der "radikalen Mitte".

Zur Differenzierung zwischen afd & NSDAP:

AfD als Partei der Austeritaet, NSDAP stand für Investitionen

Ergänzend das Zitat eines Lorenz von Stein:

"Ein Staat ohne #Staatsschuld tut entweder zu wenig für die #Zukunft oder fordert zuviel von der #Gegenwart"

youtube.com/watch?v=eD8ZgdtvoY

2023-09-12

Collapsing US College Consensus #AdamTooze

"In the past 10yrs Americans’ feelings abt higher #education have turned sharply negative. Young Adults who see a college degree as very important fell to 41% frm 74%. Only 33% now say they have a lot of confidence in higher ed. While 45% of #GenZ , say a hi school diploma is all they need to “ensure financial security.” Outside the US, meanwhile, higher ed is more popular than ever. Cd America’s remarkable pivot be abt exploding costs & debt ratios?"

Chart showing expected wealth benefit for 4yr college grads from 1940s to 80s.

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