Roma ha l’osteria, luogo popolaresco, un po’ buio, bonario, con tavole di marmo, boccali di vino, belle insegne rossastre con le scritte: “Vino dei Castelli a tanto il litro”.
– Alberto Moravia
Roma ha l’osteria, luogo popolaresco, un po’ buio, bonario, con tavole di marmo, boccali di vino, belle insegne rossastre con le scritte: “Vino dei Castelli a tanto il litro”.
– Alberto Moravia
Literarischer #26September
„Mein Leben ist ein Chaos, die einzige Verbindungslinie sind meine literarischen Werke.“
#AlbertoMoravia #Interview Tod 1990
“Imágenes aberrantes y repulsivas” contra el fascismo: 50 años de ‘Salò’, la escandalosa obra maestra de Pasolini
“Gli indifferenti”, romanzo d’esordio di Alberto Moravia (1929), l’ignavia e l’inautenticità della borghesia e il conformismo sono i temi centrali della sua narrativa. E oggi?, c’è un Moravia tra i giovani?, leggo in giro romanzi da chat-novel, descrizionismi ed esibizionismi verbali, furberie e furfanterie linguistiche, privatismi e goniometrismi del conformismo, corteggiamenti del pubblico meno acculturato…
https://www.google.it/books/edition/Gli_indifferenti/tIFCEQAAQBAJ?hl=it&gbpv=1&pg=PP8&printsec=frontcoverSai cosa si fa quando non se ne può più? Si cambia. (Gli indifferenti)
È paradossale che l’aforisma più citato de Gli indifferenti e forse in generale di Alberto Moravia, riguardi proprio il cambiamento, che rappresenta il fulcro del romanzo, che in origine avrebbe dovuto chiamarsi La palude. Tutto il romanzo ruota intorno al tema centrale della impossibilità di un qualsiasi cambiamento, di sfondare quella cappa di conformismo che ottunde le azioni di Michele e di Carla.
Tutti gli elementi narrativi ruotano attorno all’immobilismo: dei personaggi e degli interni. Come in un dramma tutte le scene si svolgono nelle stanze chiuse e asfittiche della famiglia Ardengo, così anche la psicologia dei personaggi, le cui menti orbitano intorno agli stessi pensieri ossessivi.
L’atmosfera de Gli indifferenti è soffocante, tutte le scene sono in luoghi chiusi: dagli abitacoli delle automobili fino al salotto, spazio d’elezione della vita borghese; il tempo della storia è volutamente concentrato in soli due giorni per rendere ogni minuto eterno; i cinque protagonisti sono reclusi nei loro ruoli sociali, e ogni via di fuga sembra preclusa.
È il dramma familiare della famiglia Ardengo, formata dalla madre Mariagrazia, interessata solo al proprio decadimento fisico e alla sua perduta giovinezza, e i suoi due figli, completamente indifferenti alla realtà borghese che li circonda: Carla e Michele.
Già fortemente indebitati dall’inizio del romanzo, gli Ardengo finiscono per cedere alla presenza sempre più soffocante di Leo Merumeci, ex-amante della madre, deciso ad approfittarsi della debolezza morale e finanziaria della famiglia per appropriarsi sia della villa di famiglia sia di Carla, una ventiquattrenne apatica che vorrebbe spezzare l’equilibrio ipocrita e la noia che sorreggono la sua vita e quella della madre, da cui vorrebbe distanzarsi. E invece Carla alla fine soccombe, sposando Leo.
Al tracollo finanziario degli Ardengo, seguirà lo sfacelo morale che, tuttavia, sembra non accadere se non nella mente infervorata di Michele. Ogni azione, ogni progetto sembrano votati al nulla e al vuoto. La loro esistenza è talmente inconsistente da far sprofondare l’intera tragedia in una farsa triste.
È inutile, si ripeteva toccando con le dita incerte i bordi della finestra, ‘è inutile… questa non è la mia vita. […] Tutto qui diviene comico, falso; non c’è sincerità… io non ero fatto per questa vita. L’uomo che egli doveva odiare, Leo, non si faceva abbastanza odiare; la donna che doveva amare, Lisa, era falsa, mascherava con dei sentimentalismi intollerabili delle voglie troppo semplici ed era impossibile amarla: ebbe l’impressione di volgere le spalle non al salotto, ma ad un abisso vuoto e oscuro.
Stupisce che una visione così angosciante e cupa dell’esistenza scaturisca dalla penna di un autodidatta, un sensibilissimo diciassettenne, all’anagrafe Pincherle, nato a Roma nel 1907, che inizia a scrivere il suo romanzo d’esordio nel 1925, mentre è costretto in un sanatorio a Bressanone per riprendersi dalla tubercolosi ossea.
Mi colpiscono le numerose analogie tra l’indifferenza e il conformismo della borghesia de Gli indifferenti e la situazione di ignavia e di indifferenza nella quale è precipitata la vita civile e politica dell’Italia di oggi (al pari di quella di ieri). Oggi, ahimè, non si vede all’orizzonte alcun giovane Moravia che possa, e voglia, interrogare in un romanzo o in una poesia questa situazione di degrado e di indifferenza, di impossibilità di giungere all’azione che sembra aver attecchito anche la vita degli italiani di oggi.
Francesco Varano
ven 4 lug, 13:49
Caro Giorgio
Concordo con la domanda finale, se esista un Moravia oggi anche in poesia, che tratti della indifferenza e del conformismo, che tu dici giustamente esistono anche oggi. Penso che prima bisognerebbe dire che quel periodo del fascismo è stato un periodo che si stia ripetendo, adesso. Quindi quei temi sulla borghesia sono spunti per scaricare la critica di classe, che dicono sia in crisi; mi pare che essa sia più viva di prima con la sua indifferenza verso le classi subalterne, riorganizzando le leggi repressive, abolendo lentamente lo stato sociale, e i diritti dei lavoratori, nel totale conformismo. E ci siamo, ora viene, la svalutazione della democrazia e a urlare contro una scrittura lirica, elegiaca a favore di una kitchen, determinando dei processi vivi di un linguaggio che possa essere autentico e anticonformista. Certamente io sono d’ accordo, dal punto di vista teorico, ma non riesco se non a scrivere con un linguaggio simile a un lirismo civile o a una elegia civile o una geopoesia (n.d.r neologismo dell’autore). Fammi passare questo termine. Perciò anche in me , mentre scrivo così mi viene la nostalgia di questa scrittura nel senso che vorrei diventasse come tu dici distopica e asoggettiva. Quindi c è un conformismo in me e in altri di cui è difficile liberarsi. Ti do ragione su quello che dici della Poesia elegiaca, che commenti, nel senso che pure in me ci sono parole come anima, io, eterno, infinito, ecc. Quindi mi ritrovo in un mondo poetico antico, novecentesco, in cui non so se in modo autentico, dato che organizzo queste parole tra la cronaca, storia individuale e sociale.
Un caro saluto, a presto
Il degrado della narrativa italiana è ben ritratto nel vincitore del premio Strega di quest’anno. Ho ascoltato le sue quattro frasette di commento, ebbene in quelle quattro frasette c’erano quattro luoghi comuni più frequenti, tra i quali l’accenno alla «complessità» del mondo di oggi che invece il suo romanzo decifra in termini di «complessità» romanzesca. Una furbizia che l’autore si poteva risparmiare.
Il conformista è il ritratto più coerente e completo della società italiana non di allora, ma di sempre. Lo Strega quest’anno a un romanzo che racconta l’inferno di una famiglia. E se ne accorge adesso? Non ho nostalgia dei miei anni passati, accadevano cose terribili in Italia e nel mondo,. Ma si ascoltavano voci di dissenso, Moravia, Calvino, Pasolini, Soldati … Oggi? Parlano di sé stessi.
Giovani? I ventenni mi si presentano in esame o assegnazione tesi senza avere i minimi livelli umani di ortografia. I trentenni sono impegnati a passare sotto le forche caudine del trinomio Nuovi argomenti/Poesia/Atelier allo scopo egomaniaco di uscire con la bianca Einaudi (Biancaneve sotto i nani) e scrivono asinerie in serie lirico/elegiaca con scadenza sei mesi e che nessuno ha l’ardire di leggere. I quarantenni giovani… Più che un nuovo Moravia dobbiamo raccogliere e spazzare i cocci di questi inutili cristalli di Boemia.
Chiiiiiiii? E da dove diavolo viene: se lo sono inventati a tavolino. La catena di montaggio dello Stato Pontificio: inventano un nome senza alcuna rilevanza significativa nel mondo dell’arte, lo mestierantizzano, con contratti non indifferenti, organizzano una traccia di romanzo scritta da astutissimi gosthwriters (che, se a me, una casa editrice imponesse un ghostbuster, darei testate a tutti), con un mood di scrittura neutro e seduttivo, completano la trama in equipe, costruiscono il brand e migliaia di deficienti entrano nelle librerie Mondadori e, vedendo lo scaffale dei best sellers, acquistano senza ritegno. Leggono, lo stile basso si conforma col livello culturale medio/basso del lettore, e tra sei mesi scade il vecchio autore e ne costruiamo uno nuovo. Quando ci riferiamo ai lirici/elegiaci (stesso meccanismo con maggiore cooptazione e camorra), oltre che a studiare il loro linguaggio seduttivo <senza significato> o <all significative> (cfr. Carifi), mettiamo in luce anche le restanti fasi della catena di montaggio: scoperta di un brand vendibile, ghostwriteraggio, seduttività esoterica, ignoranza e impreparazione del lettore che cade nella struttura consumistica brand – desiderio- soddisfazione del desiderio – nuovo brand – nuovo desiderio con rifiuto del desiderio vecchio- nuova soddisfazione del desiderio – nuovo brand, all’infinito e in maniera progressivamente sempre più celere (con volumi a scadenza sei mesi, non compresi da nessuno, TUTTI UGUALI, che finiscono a tonnellate nella spazzatura).
#AlbertoMoravia #conformismo #DinoVillatico #FrancescoVarano #giorgioLinguaglossa #GliIndifferenti #ignavia #IlConformista #inautenticità #IvanPozzoni #romanzo
#Bales2025FilmChallenge of May 5: a director from the EU for #EuropeDay
Le mépris [Contempt] (Jean-Luc Godard, 1963)
A film in a film, the later directed by Fritz Lang, directed by Godard.
https://write.underworld.fr/settima/section-class-boxinfo-markdown-1-41q7
#JeanLucGodard #AlbertoMoravia #BrigitteBardot #MichelPiccoli #JackPalance #GiorgiaMoll #FritzLang #RaoulCoutard #LindaVeras #GeorgesDelerue #PieroPiccioni #cinemastodon #film
Autoritaria e assertiva: l’India non è quella che l’Occidente ama immaginare https://altreconomia.it/autoritaria-e-assertiva-lindia-non-e-quella-che-loccidente-ama-immaginare/ #Un'altraideadell'India.Viaggionellepieghedelsubcontinente #RashtriyaSwayamsevakSang #IndianNationalCongress #BharatiyaJanataParty #ilsistemadellacaste #“Un’ideadell’India #massacrodiAyodhya #JawaharlalNehru #AlbertoMoravia #MatteoMiavaldi #narendramodi #Intervista #AddEditore #democrazia #Ambedkar #hindutva #Gandhi #India
"Egli avvertiva che l'affetto di un tempo, stava cambiandosi in un sentimento tutto diverso...gli pareva che quelle ironie pesanti, per il solo fatto di affrettare questo cambiamento, andassero ricercate e coltivate".
Il #28novembre 1907 nasceva lo scrittore #AlbertoMoravia.
#ImmerWiederSonntags kommt die Erinnerung. Literarische Retro-Empfehlungen zum WE.
Heute mit dem letzten Roman des ehemaligen 🇮🇹 Nationalschriftstellers #AlbertoMoravia. Ein Potpourri verschiedener sexueller Traumata, das sich zwischen fünf Personen rund um den jungen Mario abspielt. Ein Spiegel, den der literarische Großmeister der Gesellschaft vorhielt, ein Albtraum?
💛 💛 💛 🤍 🤍
Die Reise nach Rom, Alberto Moravia, List Verlag, 1989
#LiteraturBlogKreis
Tinto Brass's later films such as The Voyeur (1994) are very sexy but they're also often very arty, goodnatured and amusing. The Voyeur is a provocative intelligent erotic art film about voyeurism but also about secrets, lies and fantasies.
My review: https://princeplanetmovies.blogspot.com/2024/07/the-voyeur-1994.html
#90smovie #90smovies #1990smovie #1990smovies #cultmovie #cultmovies #eurocultmovie #eurocultmovies #eurocult #eroticmovie #eroticmovies #arthouse #artmovie #artmovies #AlbertoMoravia #TintoBrass
Su “Grave disordine con delitto e fuga” di Ezio Sinigaglia https://www.carmillaonline.com/2024/06/17/su-grave-disordine-con-delitto-e-fuga-di-ezio-sinigaglia/ #Gravedisordinecondelittoefuga #TerraRossaEdizioni #PierPaoloPasolini #CarloEmilioGadda #AlbertoMoravia #EzioSinigaglia #SerenaPenni #Recensioni #romanzo
Il romanzo di #AlbertoMoravia aveva naturalmente una profondità difficile da rendere in un film, anche breve, che si limita ad un "riassunto".
Tecnicamente è comunque un bel film, bravissimi tutti gli attori.
📝Voto: 6,5
"Gli indifferenti" di Francesco Maselli, 89minuti, 1964.
Il 19 dicembre del 1963 usciva nelle sale italiane #ierioggidomani di #VittorioDeSica Prodotto da #carloponti il film è diviso in tre episodi: #adelina (scritto da #EduardoDeFilippo e #isabellaquarantotti ) #Anna (scritto da #albertomoravia #CesareZavattini #BellaBilla #LorenzaAmoruso ) e #mara (firmato dal solo Zavattini), tutti interpretati da una delle coppie più famose della celluloide: #MarcelloMastroianni e #SophiaLoren e... https://www.valeriotagliaferri.it/?p=1013 #unocinema #unofilm #cinema #film
#gliordinisonoordini di #francogiraldi Tratto dall’omonimo racconto di #albertomoravia questo film ci racconta la storia di una donna italiana che, come tante, è ingabbiata nel suo matrimonio patriarcale. Giorgia (#monicavitti ) è “felicemente” sposata con Amedeo (#orazioorlando) direttore di banca. Hanno una bella casa e una routine ben stabilita dove lui esce di casa per andare in banca, e lei si occupa della casa, per...
https://www.valeriotagliaferri.it/?p=21652 #unofilm #unocinema #film #cinema #gigiproietti
“In principio era la noia, volgarmente chiamata caos. Iddio, annoiatosi della noia, creò la terra, il cielo, l'acqua, gli animali, le piante, Adamo ed Eva; i quali ultimi, annoiandosi a loro volta del paradiso, mangiarono il frutto proibito. Iddio si annoiò di loro e li caccio dall'Eden”
(da "La noia")
Il #28novembre 1907 nasceva lo scrittore #AlbertoMoravia, pseudonimo di Alberto Pincherle.
Un 28 de noviembre nació,
✒️#AlbertoMoravia (1907-1990)
Escritor italiano entre los más importantes del XX
Prolífico, discutido y muy popular.
Abandonó Roma en época fascista,
regresando tras la liberación
y aunque siguió siendo censurado durante años,
su fama no dejó de crecer.
Mi piacciono molto i libri italiani degli anni 50. Io e mia amica (la mia compagna di classe che studia italiano) abbiamo tradotto racconti di numerosi scrittori. E ora siamo arrivati ad Alberto Moravia. Finora tutto bene! #albertomoravia
26. September 1990: Heute vor 33 Jahren verstarb der römische Autor und frühere italienische 🇮🇹 Nationalschriftsteller #AlbertoMoravia im Alter von 83 Jahren. #Moravia war bekennender Antifaschist, erhielt unter Mussolini Schreibverbot und musste aus Rom fliehen. Nach dem Krieg wurde er zum Abgeordneten der Kommunistischen Partei Italiens und vertrat während der letzten fünf Jahre seines Lebens die Partei im Europaparlament. #NieWieder
Este 26 de septiembre
hace 33 años que murió en Roma, donde también había nacido,
✒️#AlbertoMoravia
Toca algo de #CineYLiteratura
Varias de sus #novelas fueron adaptadas para el #Cine
Estas #películas
🎞️Dos mujeres (1960)
de 🎥 #VittorioDeSica
🎞️El conformista (1970)
de🎥 #BernardoBertolucci
son historia de la cinematografía italiana
Un 26 de septiembre muere
✒️#AlbertoMoravia (1907-1990)
Uno de los escritores más importantes de la #Literatura italiana del siglo XX.
Autor prolífico, popular y discutido.
En época fascista tuvo que abandonar Roma, regresando tras la liberación y aunque durante años siguió siendo censurado, su fama no dejó de crecer.
Literarischer #26September
„Alles auf dieser Welt kann man rückgängig machen, bloß nicht das Wissen.“
#AlbertoMoravia Tod 1990