Adieu, Trouble in Mind
Dopo sedici anni di onorata e indipendente attività discografica l’etichetta di Chicago Trouble in Mind chiude i battenti. Cito qua sotto le parole con le quali Bill e Lisa Roe hanno dato l’annuncio sulla loro pagina facebook:
TROUBLE IN MIND RECORDS: 2009-2025
FRENZ. Siamo tristi di annunciare che Trouble In Mind Records ha cessato di esistere come etichetta discografica attiva dal 1° giugno di quest’anno. Potremmo elencare una miriade di ragioni per spiegare questo cambiamento, MA invece preferiamo concentrarci sugli aspetti positivi. A tutti gli artisti con cui abbiamo lavorato: poter contribuire, anche in minima parte, a diffondere la vostra arte nel mondo è stato uno dei più grandi privilegi che potessimo desiderare e vi amiamo tutti. Se avete mai acquistato un album, ascoltato una canzone in streaming, visto uno dei nostri artisti in tour, letto un articolo o un’intervista su di noi, parlato dell’etichetta a un amico o ci avete sostenuto in qualsiasi modo, vi siamo grati e vi ringraziamo sinceramente per il vostro sostegno. VOI siete la ragione per cui le etichette indipendenti possono ancora esistere, quindi continuate a credere in noi! Continueremo a mantenere il nostro catalogo per il prossimo futuro e speriamo che approfitterete dei GRANDI SALDI in corso sulla nostra pagina Bandcamp. Approfittate di uno sconto del 30% su tutto il negozio online utilizzando il codice: ADIEU
In conclusione: SOSTENETE SEMPRE GLI ARTISTI E LE ETICHETTE INDIPENDENTI, PROTEGGETE LE PERSONE TRANS, FUCK ICE, LIBERATE LA PALESTINA e che tutti i vostri gratta e vinci siano vincenti.
Con affetto dalla nostra cucina a Chicago, Illinois.
Baci e abbracci,
Bill & Lisa Roe
Era necessario e doveroso che io dedicassi loro questo post, perché li ho seguiti fin quasi dagli esordi, a volte col fervore del fanatico, quando pubblicavano i singolini di Fresh & Onlys, Ty Segall e Limiñanas, e perché hanno pubblicato una serie di dischi coi quali sono cresciuto in questi ultimi quindici anni – e di alcuni di questi ho anche scritto qua e là. Mi viene da elencarli quei dischi, un po’ per riportarli alla memoria e un po’ per consigliarli: se volete prestar loro un orecchio o due non fate male, e se ne volete acquistare una copia usufruendo di quei saldi su Bandcamp non vi morde nessuno. E allora eccoli qua: Cabinet of Curiosities di Jacco Gardner, Costa Blanca dei Limiñanas, l’omonimo di Morgan Delt, una manciata di dischi dei Sunwatchers, i due recenti dei Tubs, il primo dei Night Beats, This is Glue dei Salad Boys, Only Children dei Mmoss e tre album di Doug Tuttle, reduce dei Mmoss, e infine, soprattutto, l’intera straordinaria discografia dei FACS.
Adieu, Trouble in Mind!
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