#MoniOvadia

2025-06-29

Da Lavinia Marchetti
Questa è la mia trascrizione di un discorso di Moni Ovadia, in un convegno al senato del 28 Maggio 2025 per la presentazione del libro "contro le due destre". Non ha detto chissà cosa, ma quello che ha detto non lo dice nessuno che abbia anche solo un minimo di rappresentanza. Che l'opposizione in Italia non esista ce ne eravamo accorti da molto tempo, e allora, per questo, è bello che un 80enne, in senato, ricordi i nostri valori e ristabilisca un principio di realtà.

di Moni Ovadia:

Sono un militante. Lo sono dall’età di 14 anni. Non mi sono mai voluto occupare direttamente di politica, perché mi occupo di cultura, nella forma delle arti scenico-rappresentative. Tuttavia, sono stato un militante molto appassionato. E da un certo punto in avanti, come tanti italiani – tantissimi – mi sono sentito raggirato.

Per anni ho militato nella sinistra, e poi, da parecchi anni – persino tre decenni – mi sono sentito come un criceto nella ruota. Ogni elezione continuo a girare, ma non succede nulla di nulla. Poi ho capito che nei confronti di noi cittadini veniva perpetrata una truffa. L’elezione era solo una sanzione di parvenza democratica per non cambiare niente.

Secondo me lo si è capito dal linguaggio che ha cominciato a entrare in circolo. Il linguaggio annuncia le trasformazioni. Quando ho sentito per la prima volta la parola “risorse umane”, ho capito che stavano fottendo i lavoratori.

Mi è capitato di essere invitato a parlare in contesti sindacali, e siccome io sono gloriosamente un estremista – lo rivendico – l’ho detto anche una volta a quel ciuciolone di David Parenzo. È stata una delle rare volte in cui sono stato invitato in TV. Soprattutto perché vengo considerato un terrorista, un ebreo antisemita. “State attenti, perché lui è un estremista”. Io ho detto a Parenzo, che purtroppo conosco da quando portava ancora i pantaloncini all’inglese: “Grazie per la definizione. Ma chi ha governato questo Paese per 75 anni? I moderati.”

E guarda dove cazzo siamo finiti. L’Italia è l’unico Paese in cui la parola “moderazione” porta con sé una ferocia dilatoria. Qui siamo molto moderati, per cui la mafia impera, ma guai a fare troppo chiasso.

Anche la parola “divisivo”, d’origine americana: cosa significa? Che non c’è più opposizione, perché se critichi sei divisivo. Ebbene, io sono antifascista. Non posso non essere divisivo. Persino l’ANPI è caduta in questa trappola.

Ho persino pensato di restituire le mie due tessere dell’ANPI: una con medaglia d’onore, l’altra mia. Stavo già pensando di strapparle, perché io vorrei vedere, il 25 aprile, un corteo che sfili con le bandiere del popolo palestinese. Solo così oggi si fa Resistenza.

Per me, dunque, è stata una grande boccata d’ossigeno essere coinvolto, pur nei miei limiti. Sono un teatrante, lo ripeto, ma porto il piccolo contributo che posso, perché riesco a raggiungere persone che da anni non militano più, che non votano più, ma che conservano un sentimento. Nella loro amarezza per essere stati raggirati, mantengono ancora un ardore d’indignazione per ciò che stiamo vedendo.

La democrazia – se mai c’è stata – è morta. A mio modesto parere, votare ciclicamente non è democrazia. In fondo, come diceva Gaber, libertà è partecipazione.

Poi un’altra cosa fondamentale: è stato bandito dal linguaggio – hanno cominciato le destre – il principio più alto che l’umanità abbia mai conquistato, a mio parere, nel suo travagliato e doloroso cammino: il principio dell’uguaglianza.

Io, come teatrante e un po’ giarratano, mi sono persino permesso di criticare i rivoluzionari francesi, dicendo che commisero un errore: non “liberté, égalité, fraternité”, ma “égalité, liberté, fraternité”. Perché solo fra uomini uguali si può parlare di libertà. Altrimenti, la parola “libertà” diventa l’arbitrio dei ricchi e dei potenti. Infatti, Berlusconi l’amava moltissimo: “Casa della Libertà”, che significava “faccio i cazzi miei, e i poveracci si fottano”.

Questa iniziativa è un’iniziativa per cui vale la pena rimboccarsi le maniche. Io sono un uomo ormai proprio sul crinale della vecchiaia – l’anno prossimo compirò 80 anni – ma è una battaglia per cui vale la pena combattere. Mettere a menare fendenti – intendo, metaforicamente. Sarà una lotta non facile, perché – come è stato detto – l’informazione è in mano al potere. Anzi, direi che l’informazione non c’è, perché non informano su nulla, tranne che autoreferenzialmente. L’abbiamo visto con la questione della Palestina.

Per me è stato un dolore terribile. Come ebreo, mi sono sentito pugnalato alla schiena, al cuore, alla gola. I sionisti sono, a mio parere, il più grande fallimento della storia ebraica. Una catastrofe – non solo per i palestinesi, con cui io sto – ma anche per l’ebraismo.

Il monoteismo ebraico è la prima fonte culturale e spirituale che dichiara l’uguaglianza degli uomini su una base incontrovertibile, perché afferma – parlo del Genesi – che tutti gli uomini discendono da un solo esemplare. I sionisti hanno distrutto il presupposto fondante della Torah ebraica.

Per questo io considero Netanyahu non una deviazione, ma la vera anima del sionismo.

Il velato “due popoli due stati” è una truffa sanguinosa. I moderati che dicono che Israele “ha diritto a difendersi” sono complici di questo genocidio, che è stato definito tale dal professor Amos Goldberg, docente di Storia dell’Olocausto presso il Dipartimento di Storia Ebraica dell’Università Ebraica di Gerusalemme.

E poi, c’è la dolorosa questione dei sopravvissuti alla Shoah, e noi ne siamo stati coinvolti. Io sono un grandissimo amico della senatrice Liliana Segre, che da qualche tempo non frequento più per non crearle problemi. Però mi corre l’obbligo di dire una cosa.

A Londra, il sopravvissuto Stephen Kapos, deportato ad Auschwitz all’età di sette anni, gira davanti al numero 10 di Downing Street con appeso al collo un cartello: “Stop genocide in Gaza”. E con lui ci sono altri sopravvissuti. Quindi lasciamo fuori la Shoah da questa storia.

Io, come ebreo, dico che lo sfregio più grande alla Shoah lo hanno fatto i sionisti, facendone uno strumento di aggressione, da sbattere addosso ai galantuomini che difendono i diritti di tutti gli esseri umani su questa terra.

Grazie.

#moniovadia #shoah #segre #gaza #palestina

guerrilla stickers 通信guerrillastickers@mastodon.bida.im
2025-05-14

🇵🇸 "#Gaza è trasformata in una zona di morte, Gaza è annientata. Un #genocidio visibile. Il libro #LeAnimeInvincibiliDiGaza, prefazione di #MoniOvadia compresa, è un contributo nella direzione di una presa di coscienza, per capire da che parte stare: osservatoriorepressione.info/l"

#freepalestine #freegaza #librepalestina #PalestinaLibera #FromTheRiverToTheSea

𐌐𐌀Ꝋ𐌋Ꝋ :antifa:steek_hutzee@mastodon.uno
2025-02-18

#MoniOvadia: “Dal Quirinale nessuna memoria: per i sovietici la guerra è stata tragica”.

Le parole di #Mattarella: “#Hitler-#Putin, paragone assurdo. L’#Urss pianse 27 milioni di morti per fermarlo”.

ilfattoquotidiano.it/in-edicol

2025-01-27

“risiera di san sabba 1945>1995. la memoria dell’offesa”, testo e regia di renato sarti

Tutta Scena Teatro ★ Radio Onda Rossa 87.9 fm
presenta
RISIERA DI SAN SABBA 1945>1995
la memoria dell’offesa
testo e regia Renato Sarti
con Giorgio Strehler, Mira Sardoč e Omero Antonutti, Orazio Bobbio,
Marisa Fabbri, Fulvio Falzarano, Lidija Kozlovič, Moni Ovadia, Lučka
Počkaj, Ariella Reggio, Paolo Rossi, Bebo Storti, Barbara Valmorin,
Xenia Bevitori
musiche originali Alfredo Lacosegliaz
coro Vasilij Mirk di Prosecco-Contovello
i piccoli cantori della città di Trieste
lettura sottotitoli: Federico Raponi
Il testo è stato realizzato sulla base delle testimonianze di ex deportati raccolte da Marco Coslovich e Silva Bon per l’Irsml FVG. In origine era un opificio destinato alla pilatura del riso. Dal 20 ottobre 1943 la Risiera di San Sabba diventa un vero e proprio campo di sterminio munito di forno crematorio, l’unico in Italia, tra 3 e 5mila le vittime. Per le uccisioni le SS utilizzavano la fucilazione, la gassazione in automezzi appositamente attrezzati oppure ricorrevano al colpo di mazza alla nuca. L’esperienza del campo di concentramento rivive attraverso lettere, diari e testimonianze di sopravvissuti e non.
https://archive.org/details/risiera.di.san.sabba (1h 13′)
info
http://www.teatrodellacooperativa.it/news/risiera-di-san-sabba-la-memoria-delloffesa/

#AlfredoLacosegliaz #AriellaReggio #BarbaraValmorin #BeboStorti #coroVasilijMirk #FedericoRaponi #FulvioFalzarano #GiorgioStrehler #iPiccoliCantoriDellaCittàDiTrieste #LidijaKozlovič #LučkaPočkaj #MarisaFabbri #MiraSardoč #MoniOvadia #OmeroAntonutti #OrazioBobbio #PaoloRossi #RadioOndaRossa #RenatoSarti #RisieraDiSanSabba #ROR #RORRadioOndaRossa #SanSabba #teatro #TuttaScenaTeatro #XeniaBevitori

La Fanzina GeneralistaFanrivista@pixelfed.uno
2025-01-22
#Antisionismo non vuol dire #antisemitismo, anche se questo sentimento è diffuso, come l'#islamofobia...

Per smontare l'accusa di essere antisemita, mossa a chiunque osi criticare lo stato teo-cratico ed etno-cratico di #Israele e i #fanatici messianici sionisti, riportiamo le parole di diversi #ebrei e israeliani tra i quali un sopravvissuto all'#Olocausto, la nipote di #Netanyahu, l'artista #MoniOvadia, diversi rabbini, l'anarchico #JonathanPollak e altri.

https://www.fanrivista.it/2023/11/anti-sionismo-non-e-anti-semitismo.html #palestina
Alcune delle parole di Maté sotto riportate, che indicano la sproporzione di forza e di danni tra i due campi, oltre alle strumentalizzazioni dell'OlocaustoIn foto le parole "antisemitismo", "ebraismo" e "giudaismo" nella colonna sinistra insieme a una stella di David. In mezzo più volte è ripetuto il simbolo matematico "≠", "diverso da" e nella colonna destra le parole "antisionismo", "sionismo" e "Israele", insieme alla bandiera di Israele. Si vede anche una bandiera della pace insieme a una della Palestina e un cartello a una manifestazione con la scritta "un olocausto (1933-45) non ne giustifica un altro (1948-oggi)", oltre a una mappa di Israele e Palestina disegnata come un enorme labirinto
2024-06-22

«Che siate credenti o non credenti, miscredenti o altrimenti credenti, la #Bibbia è un libro immenso, però prima di parlarne sarebbe utile toglierla dallo scaffale. Sento un sacco di gente che parla della Bibbia ma non l'ha neanche mai tolta dallo scaffale. Non dico letta!»

#MoniOvadia

2024-06-05

Si può essere d'accordo o meno con alcuni passaggi, con alcune letture della storia e della cultura ebraica, potrebbe in parte essere accusato di forzare tutto ciò in ragione di esigenze presenti - o peggio ancora elettorali -, ma a me ha colpito e credo sia buona cosa ascoltarlo! #MoniOvadia #ebrei #Israele #idolatria youtube.com/watch?v=Bfesb2mKI9

Cafè Indipendèntziacafeindy@rheinneckar.social
2024-05-19

"Il voto non è tra destra o sinistra, ma tra vita o morte"

Condivido qui un intervento di #MoniOvadia.

youtube.com/watch?v=kdK391oJqA

#ListaSantoro #PaceTerraDignità

Marino Bruschinimarinobruschini
2024-04-03

qualche giorno fa, con

2024-02-25

Ma che roba è?! Hanno tolto "La bella utopia" di #MoniOvadia da #Raiplay?

Ma è stato in piattaforma per anni! E ora come faccio a farlo vedere alle quinte?!

( @laura , che lo conosci: sai se ci sono state spiegazioni?)

Posso pensare male, ed essere convinto che si tratti delle sue posizioni?

FanRivista Fanzina GeneralistaFanRivista@mastodon.uno
2023-11-27

#Antisionismo non vuol dire #antisemitismo, anche se questo sentimento è diffuso, come l'#islamofobia...

Per smontare l'accusa di essere antisemita, mossa a chiunque "osi" criticare lo stato teo-cratico ed etno-cratico di #Israele e i #fanatici messianici sionisti, riportiamo le parole di diversi #ebrei e israeliani tra i quali un sopravvissuto all'#Olocausto, la nipote di #Netanyahu, l'artista #MoniOvadia, diversi rabbini, l'anarchico #JonathanPollak e altri

fanrivista.it/2023/11/anti-sio #Palestina

In foto le parole "antisemitismo", "ebraismo" e "giudaismo" nella colonna sinistra insieme a una stella di David. In mezzo più volte è ripetuto il simbolo matematico "≠", "diverso da" e nella colonna destra le parole "antisionismo", "sionismo" e "Israele", insieme alla bandiera di Israele. Si vede anche una bandiera della pace insieme a una della Palestina e un cartello a una manifestazione con la scritta "un olocausto (1933-45) non ne giustifica un altro (1948-oggi)", oltre a una mappa di Israele e Palestina disegnata come un enorme labirinto
:idle: OpenSoul :verified:opensoul@mastodon.uno
2023-11-14

Cioè chi organizza sta roba??!

#ALEMANNO! 🤡

ROTFL, ma che tristezza 😞

#elenabasile #moniovadia

fi O IS NUOVO PARTITO ~ 8 Alemanno lancia il “Forum -\ - per l'indipendenza”. Con 80 Moni Ovadia, Marco Rizzo, 3 “/ Elena Basile. Sarala “spina” al fianco destro di Meloni di Matteo Pucciarelli
:idle: OpenSoul :verified:opensoul@mastodon.uno
2023-11-03

@rosigi04 Cosa c'entra questo con l'articolo di #MoniOvadia ?!?!?

Certo che non si vandalizzano le pietre d'inciampo, ma spero che non si porti la discussione sul livello "e allora le #foibe?"

:idle: OpenSoul :verified:opensoul@mastodon.uno
2023-11-03

Invito i moltissimi che parlano di ritorno dell'#antisemitismo (ma de che) a leggere l'articolo di oggi di #MoniOvadia (#Ebreo) su #Ilfattoquotidiano che rimette un pochino in fila le cose rispondendo a chi propone ricatti morali VERGOGNOSI come l'#olocausto.

Essere contro la strage che sta attuando il Governo di #Israele che sta bombardando nel mucchio la #palestina => non c'entra *NULLA* con l'antisemitismo. BASTA con queste strumentalizzazioni

16 * ESTERI IL FATTO QUOTIDIANO Venerdi 3 Novembre 2023 LEMANIFESTAZIONI | 58 Cono L'APAK“‘E‘, TP Dnm.\m]:(g:ullpl.llf.lpm ()}(ldullt Ve e ot b e studenti pro-Palestina da Milano a Roma G _h_,,“_‘; Eod e A ’%fl NELGIORNO dell'UnitaNazionale e delle Forze Armate, il 4. 4oy NS M i novembre, manifestazioni in diverse citta, ma con obiettivi BN g UESDRER T  cicrs A Miano & prevista quela pro lsraele dell Lega i gosel ©| o 012 ROICI S-SR | Saivini“perladifesadelOccidente”. Nonlontanoquellacon g S P E{M'r: P lo slogan “Palestina libera, fermiamo il genocidio”. A Roma b‘ somee Y R glistudenti con sigle di sinistra, sempre pro-Palestina. e N4 M N I 44 m . s e . NoeLoNoMe | CETETETZZATT Accuse ai critici del governo di Israele I o ¢ t. .t ’ All . 1 ¢ “antisemita’™’ orai0 10 Sono I ) MoniOvadia 7 A “ ] I’ " A 2; ‘mentioperaierivoluzionari, pere- U @11 AT )% sempio, conobbe il diffondersi di ROMA, STELLA 9 antisemitismo & staa a1 L 4 s é“‘ pulsion antisemite. pseudordeologiapicri- | g8 7 < L Ak 1 1" 11 grande leader socialdemo- EBIMBO RAPITO minale, pitiferoceepitie- | MG’ | | i cratico tedesco, August Bebel, de- NUOVO EPISODIO siziale che sia comparsa } /4 f ~ 1 T _aah fini il fenomeno dell'antisemiti- di matrice antisemita ~ nella storia dellumanita. 1l suo  [Hagll W fal 480 F . 4 IS smo, il “socialismo degli imbecill”.
#2RR - 2 Ruote di Resistenzaabesibe@mastodon.bida.im
2023-10-19

Solidarietà a #MoniOvadia per l'epurazione maccartistica. L'articolo è utile anche nel tracciare l'organigramma dei veri padroni di #Ferrara. Accozzaglia bipartisan tra fdi e #ArabiaViva, che sorpresa!
estense.com/2023/1043899/guerr

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