#PatrickBreyer

2025-11-26

Czy UE chce osłabić szyfrowaną komunikację? Tak, choć niekoniecznie przez Chat Control

Czy słyszeliście o Chat Control – unijnym prawie, które ma wprowadzić skanowanie treści w komunikatorach pod kątem materiałów pedofilskich? Wbrew obawom nie będzie ono “programem inwigilacji”, co nie zmienia faktu, że UE rzeczywiście chciałaby zapewnić służbom dostęp do szyfrowanej komunikacji.

Jeśli choćby pobieżnie interesujecie się prawem dotyczącym internetu, to w ostatnich miesiącach mogliście trafiać na newsy czy wpisy dotyczące Chat Control – „tajemniczego” unijnego prawa, które ma doprowadzić do powszechnej inwigilacji użytkowników komunikatorów internetowych. Niektóre komentarze dotyczące Chat Control są katastroficzne, inne studzą emocje (najczęściej poprzez zapewnienia, że „to nie będzie obowiązkowe”). Pytanie, jakie możecie sobie w tej sytuacji zadać, jest proste – o co naprawdę chodzi? Gdzie są źródła? Na jakim etapie są prace i czy naprawdę UE chce położyć łapę na internetowej  komunikacji?
Udzielenie rzeczowej odpowiedzi nie jest łatwe (jak zwykle), ale spróbujemy was wprowadzić w temat.
Szyfrowanie przeszkadza nie od dziś
Zacznijmy od tego, że niemal od zarania internetu politycy i służby niespecjalnie godzą się z istnieniem szyfrowanej komunikacji oraz szyfrowanych nośników danych. Co kilka lat wraca argument, że należy zakazać szyfrowanej komunikacji, ponieważ… nie udało się jeszcze wyeliminować przestępczości z internetu (i mówi się to tak, jakby poza internetem przestępczości już nie było). W 2014 roku dyrektor FBI James Comey otwarcie nazywał sprzedawanie szyfrowanych smartfonów „sprzedawaniem czegoś, co stawia ludzi ponad prawem”. W 2016 roku dokumenty ujawnione przez organizację Bits of Freedom [...]

#ChatControl #EROD #FundacjaPanoptykon #OchronaDanych #PatrickBreyer #UE

niebezpiecznik.pl/post/czy-ue-

2025-11-19

📬 Führende Wissenschaftler warnen: Neuer EU-Vorschlag zur Chatkontrolle bleibt hochriskant
#Datenschutz #Netzpolitik #Alterseinschätzung #Alterskontrolle #Chatkontrolle #CSAR #EUVorschlag #offenerBrief #PatrickBreyer sc.tarnkappe.info/e960ee

eicker.news ᳇ tech newstechnews@eicker.news
2025-11-12

#PatrickBreyer warns that the #EU is pushing through a more intrusive version of #ChatControl, disguised as “#riskmitigation.” This proposal could force #serviceproviders to #scan all #privatemessages, including those on #endtoendencrypted services, and use #AI to #massscan #chat texts for suspicious keywords. Breyer urges EU governments to block this proposal and protect #digitalfreedom and #privacy. patrick-breyer.de/en/chat-cont #tech #media #news

Foucauld Pérotin ❦ ⧖⃝🇺🇦FoucPerotin@piaille.fr
2025-11-12

Perso, je n’ai pas trop d’avis. J’ignore s’il faut vraiment s’alarmer, comme Patrick Breyer le suggère. C’est vrai que « ça ressemble » à une tentative pour réintroduire, dans des termes vagues, imprécis, le contrôle dont on vient tout juste d’abandonner le projet. Je ne ne sais pas ce qu’il en restera. L’étape du jour, selon ce que je comprends, c’est un nouveau brouillon qui doit être discuté…

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#ChatControl #StopChatControl #SaveSpeech #PatrickBreyer

Foucauld Pérotin ❦ ⧖⃝🇺🇦FoucPerotin@piaille.fr
2025-11-12

Pour Patrick Breyer (Parti Pirate), le projet qui va être discuté à Bruxelles c’est encore du Chat Control.

Officiellement, les obligations explicites de scan ont été supprimées. Mais l'article 4 du projet révisé obligerait les fournisseurs de services de mail, de chat et de messagerie instantanée à prendre « toutes les mesures appropriées pour réduire les risques ». Cela signifie qu'ils pourraient être contraints de scanner tous les messages privés, y compris sur les services chiffrés de bout en bout.

patrick-breyer.de/en/chat-cont

Le draft (avec barré, gras et souligné) : cdn.netzpolitik.org/wp-upload/

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#ChatControl #StopChatControl #SaveSpeech #PatrickBreyer

2025-10-31

La Danimarca emenda gli aspetti più problematici su chatcontrol: restano “solo” sorveglianza di massa, DASPO digitale per i minori e abolizione dell’anonimato…

Dopo l’insuccesso diplomatico ottenuto dalla Danimarca, Copenhagen rinuncia a rompere la crittografia dei messaggi per chiudere almeno un (comunque problematico) accordo al ribasso.

Dopo l’insuccesso diplomatico ottenuto dalla Danimarca, Copenhagen vorrebbe chiudere la presidenza di turno dell’UE con un accordo al ribasso che desse al governo di Mette Frederiksen la possibilità di rivendicare un presunto successo nella lotta alla pedopornografia (e, ma noi siamo maligni, di lasciare un contentino alle lobby che tanto insistono per incardinare nella legislazione europea le tecnologie della sorveglianza tecnologica, del parental control e dell’intelligenza artificiale).
A nostro avviso si tratta di una proposta molto pericolosa, perché aumenta la possibilità di essere approvata: infatti sfoltisce il numero dei già pochi attivisti che si sono mobilitati contro chatcontrol, dal momento che risolve il problema più grave (la rottura della crittografia), ma lascia dentro altre “mine antiuomo” che si ripercuoteranno nella società Europea: sorveglianza di massa, DASPO digitale per i minori e abolizione dell’anonimato.
Se non riusciremo a mobilitare tutti i cittadini europei, l’unica speranza sarà paradossalmente proprio il cieco estremismo della Commissione Europea e di alcuni governi, per i quali l’ultima proposta danese potrebbe essere troppo moderata.

Riportiamo di seguito la traduzione del post pubblicato il 30 ottobre dall’ex eurodeputato pirata Patrick Breyer.

La Danimarca, che attualmente presiede il Consiglio dell’UE, propone una modifica sostanziale alla tanto criticata proposta di legge UE su chatcontrol (il cui nome ufficiale è Proposal for a REGULATION OF THE EUROPEAN PARLIAMENT AND OF THE COUNCIL laying down rules to prevent and combat child sexual abuse), che prevede la ricerca di contenuti sospetti in tutte le chat private, anche a costo di distruggere la crittografia end-to-end sicura: anziché imporre il monitoraggio generale delle chat private (“ordini di rilevamento”), le ricerche rimarrebbero facoltative e i provider potrebbero decidere se implementarle o meno, come avviene attualmente. La presidenza ha diffuso oggi un documento di discussione con i rappresentanti dei paesi dell’UE, con l’obiettivo di raccogliere le opinioni dei paesi sulla proposta aggiornata (e attenuata). La precedente proposta su chatcontrol aveva persino perso il sostegno del governo danese.

“Il nuovo approccio rappresenta un successo per il movimento per la libertà digitale e un importante passo avanti per quanto riguarda la salvaguardia del nostro diritto fondamentale alla riservatezza della nostra corrispondenza digitale”, commenta Patrick Breyer (Partito Pirata), ex membro del Parlamento europeo e combattente per la libertà digitale. “Proteggerebbe la crittografia sicura e quindi manterrebbe al sicuro i nostri smartphone. Tuttavia, tre problemi fondamentali rimangono irrisolti:

1) Sorveglianza di massa: anche quando implementato volontariamente da fornitori di servizi di comunicazione come Meta, Microsoft o Google, il sistema previsto da chatcontrol è ancora totalmente indiscriminato e si traduce in una sorveglianza di massa indiscriminata di tutti i messaggi privati ​​su questi servizi. Secondo la Commissione Europea, circa il 75% dei milioni di chat, foto e video privati ​​trapelati ogni anno dagli inaffidabili algoritmi di chatcontrol non sono penalmente rilevanti e mettono la nostra comunicazione intima in mani insicure, dove non dovrebbero. Un ex giudice della Corte di Giustizia Europea, Ninon Colneric (pagg. 34-35), e il Garante Europeo della Protezione dei Dati (par. 11) hanno avvertito che questo monitoraggio indiscriminato viola i diritti fondamentali anche quando implementato a discrezione dei fornitori, e una causa contro questa pratica è già pendente in Germania.

Il Parlamento europeo propone un approccio diverso: consentire che ordinanze giudiziarie impongano la scansione mirata delle comunicazioni, limitatamente a persone o gruppi collegati ad abusi sessuali su minori. La proposta danese non prevede questa individuazione dei sospettati.

2) Arresti domiciliari digitali: secondo l’articolo 6, gli utenti di età inferiore ai 16 anni non sarebbero più in grado di installare app comuni dagli app store per “proteggerli dal grooming”, tra cui app di messaggistica come WhatsApp, Snapchat, Telegram o Twitter, app di social media come Instagram, TikTok o Facebook, giochi come FIFA, Minecraft, GTA, Call of Duty e Roblox, app di incontri, app di videoconferenza come Zoom, Skype e FaceTime. Questa età minima sarebbe facile da aggirare e priverebbe di potere e isolerebbe gli adolescenti invece di renderli più forti.

3) Divieto di comunicazioni anonime: ai sensi dell’articolo 4 (3), gli utenti non sarebbero più in grado di creare account di posta elettronica o di messaggistica anonimi o di chattare in modo anonimo, poiché dovrebbero presentare un documento d’identità o il proprio volto, rendendoli identificabili e rischiando fughe di dati. Ciò impedirebbe, ad esempio, le chat sensibili relative alla sessualità, le comunicazioni anonime sui media con fonti (ad esempio informatori) e l’attività politica.

Tutto sommato, la nuova proposta danese rappresenta comunque un importante passo avanti in termini di sicurezza online, ma richiede un impegno notevolmente maggiore. Tuttavia, la proposta probabilmente va già troppo oltre per la maggioranza intransigente dei governi dell’UE e per la Commissione europea, le cui posizioni sono così estreme che preferirebbero deludere del tutto le vittime piuttosto che accettare un approccio proporzionato, a prova di tribunale e politicamente sostenibile.

Qui il post originale: https://www.patrick-breyer.de/en/half-good-new-danish-chat-control-proposal/

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https://www.informapirata.it/2025/10/31/la-danimarca-emenda-gli-aspetti-piu-problematici-su-chatcontrol-restano-solo-sorveglianza-di-massa-daspo-digitale-per-i-minori-e-abolizione-dellanonimato/

#chatcontrol #PatrickBreyer #Sorveglianza

informapirata.it/2025/10/31/la

Denmark, currently presiding over the EU Council, proposes a major change to the much-criticised EU chat control proposal to search all private chats for suspicious content, even at the cost of destroying secure end-to-end encryption: Instead of mandating the general monitoring of private chats (“detection orders”), the searches would remain voluntary for providers to implement or not, as is the status quo. The presidency circulated a discussion paper with EU country representatives today, aiming to gather countries’ views on the updated (softened) proposal. The previous Chat Control proposal had even lost the support of Denmark’s own government. “The new approach is a triumph for the digital freedom movement and a major leap forward when it comes to saving our fundamental right to confidentiality of our digital correspondence”, comments Patrick Breyer (Pirate Party), a former Member of the European Parliament and digital freedom fighter. “It would protect secure encryption and thus keep our smartphones safe. However, three fundamental problems remain unsolved:
Alec Muffettalecmuffett
2025-10-08

Citizen Protest Halts Chat Control; Breyer Celebrates Major Victory for Digital Privacy | Patrick Breyer
alecmuffett.com/article/116572

2025-10-08

Citizen Protest Halts Chat Control; Breyer Celebrates Major Victory for Digital Privacy | Patrick Breyer

“Without the tireless resistance from citizens, scientists, and organizations, EU governments would have passed a totalitarian mass surveillance law next week, spelling the end for digital privacy. That we stopped this—for now—is a moment to celebrate.”

https://www.patrick-breyer.de/en/citizen-protest-halts-chat-control-breyer-celebrates-major-victory-for-digital-privacy/

#censorship #chatControl #endToEndEncryption #europeanCommission #Germany #patrickBreyer #surveillance

N-gated Hacker Newsngate
2025-09-11

Germany heroically decides not to play Big Brother in the EU’s saga, while Patrick Breyer does a victory lap on 🏆. Meanwhile, tech dinosaurs are still figuring out how works 🤷‍♂️, and Mastodonians politely suggest trying their native apps – because they’re just that special. 🌍💻
digitalcourage.social/@echo_pb

:vz206: Staatliche Ausforschung der Chat-Kontrolle auf der Zielgerade :vz250:

Die EU will es Chat- und Messenger-Providern vorschreiben, private Chats, Nachrichten und E-Mails massenhaft, anlass- und unterschiedslos auf verdächtige Inhalte durchsuchen!

Für den 14. Oktober ist die finale Abstimmung über die Einführung der Chat-Kontrolle durch die Innenminister:innen der Europäischen Union angesetzt.

Auch wenn es dann bis zur konkreten Umsetzung noch etwas dauert und eines konkreten Rechtsaktes bedarf, sollte dafür gekämpft werden, dass am 14.10.2025 keine Mehrheit zustande kommt.

Wird der EU-Plan umgesetzt, wird es keine unüberwachte Ende-zu-Ende-Verschlüsselung mehr geben (Signal hat schon angekündigt, sich dann umgehend aus der EU zurück zu ziehen).

Auch wenn die Einführung vordergründig mit dem Kampf gegen Kinderpornografie begründet wird, geht es doch ersichtlich um den Ausbau eines rechten, repressiven Systems. Die politische Rechte ist auf dem Vormarsch, geplant ist die technische Totalüberwachung und damit Kontrolle nach dem Vorbild Chinas. Nur eben im Dienste rechter und rechtsextremer Regierungen.

patrick-breyer.de/beitraege/ch

@bmi
@echo_pbreyer
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Im Gespräch #1: Dr. Patrick Breyer

Der Sperling sprach Ende September mit Patrick über Chatkontrolle, den Zustand der Partei, den Wahlkampf und weiteren Themen. Dauer: 46 Minuten

Redaktionsmitglied Sperling

Redakteur seit 2011, Kernteam der Redaktion seit 2013. De facto "Leitung" ab 2016, irgendwann auch offiziell Chefredakteur - bis 2023. Schreibt und Podcastet nur wenn ihm die Laune danach steht, zahlt aktuell die Infrastruktur der Flaschenpost, muss aber zum Glück nicht haften :-)

die-flaschenpost.de/2024/11/03

Zwei Personen sitzen sich in einen Kabine eines Raumschiffs an einem Tisch gegenüber und nehmen einen Podcast mit klassischen Mikrofonen an Mikrofonarmen auf.
Lo Sherlock del Fediversofrancal@mastodon.uno
2024-06-23

In settimana i governi dell’UE prendono posizione sulla legislazione su materiale di abuso sessuale infantile. Crittografia end-to-end “mezzo necessario per proteggere i diritti fondamentali”, ma potrebbe “involontariamente diventare zone sicura dove il materiale condiviso o diffuso”. Se la legislazione otterrà sostegno, inizieranno le negoziazioni tra il Parlamento #UE, il Consiglio e Commissione per formare il testo finale.
Digitalic digitalic.it/tech-news/nuova-l
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