#Presidio

2025-06-19

Via i militari! per una Barriera libera e solidale!

giardinetti di corso Palermo angolo via Sesia, sabato 28 giugno alle ore 10:00 CEST

Via i militari! Per una barriera libera e solidale!

Sabato 28 giugno
dalle 10
antimilitaristi
in corso Palermo angolo via Sesia

Vivere in periferia non è mai stato facile. Oggi va ancora peggio: ovunque si allungano le file dei senza casa, senza reddito, senza prospettive. Per mettere insieme il pranzo con la cena in tanti si adattano ad una miriade di lavori precari, sottopagati, in nero, senza tutele.
Ovunque si allunga la lista dei morti e dei mutilati sul lavoro: non sono incidenti ma la feroce logica del profitto che si mangia la vita e la salute di tanta gente.
In questi ultimi anni i ricchi sono diventati ancora più ricchi, mentre chi era povero è diventato ancora più povero. Il prezzo di gas e luce è raddoppiato, tanta gente è sotto sfratto o con la casa messa all’asta. Se non ci sono i soldi per il fitto e le bollette, la tutela della salute diventa una merce di lusso che possono permettersi in pochi. Così dal 2015, ben prima della pandemia, per la prima volta dal 1945, l’aspettativa di vita nel nostro paese si è ridotta.

Barriera di Milano, ormai da anni, è divenuta un laboratorio dove sperimentare tecniche di controllo sociale prima impensabili, pur di non spendere un soldo per la casa, la sanità, i trasporti, le scuole. In questi anni la spesa militare è costantemente aumentata, le missioni all’estero delle forze armate italiane si sono moltiplicate.
I militari fanno sei mesi in missioni militari all’estero, sei mesi per le strade delle nostre città.
Tante missioni sono in Africa, dove le bandiere tricolori sventolano accanto a quelle gialle con il cane a sei zampe dell’ENI, la punta di diamante del colonialismo italiano.
La guerra per il controllo delle risorse energetiche va di pari passo con l’offensiva contro le persone in viaggio, per ricacciarle nelle galere libiche, dove torture, stupri e omicidi sono fatti normali.
In Barriera tanti sono immigrati o figli di immigrati arrivati dal sud come i cerignolesi della piazza del mercato. Poi sono arrivate altre persone, nate in Africa, in Cina, in Sudamerica: i loro figli e nipoti vanno nelle stesse scuole e negli stessi giardinetti dei figli e dei nipoti degli immigrati degli anni Sessanta. Tanti degli attuali abitanti delle Barriera sono arrivati su un barcone e sono passati dalle prigioni in Libia e dagli hotspot in Italia.
Il governo e i fascisti soffiano sul fuoco della guerra tra poveri italiani e poveri immigrati, per avere mano libera a fare la guerra a noi tutti.

Nei quartieri poveri il controllo militare è diventato normale. Anzi! Ogni giorno è peggio.
Intere aree del quartiere vengono messe sotto assedio, con continue retate di persone senza documenti o che vivono grazie ad un’economia informale.
Torino da città dell’auto si sta trasformando in città dei bombardieri e vetrina per turisti. Una vetrina che i poveri che passano ore ai giardinetti non devono sporcare. L’aspirazione ad una socialità non mercificata va repressa.
Il governo a tutti i livelli punta il dito sulle persone più povere, razzializzate, con il continuo ricatto dei permessi, per nascondere la guerra sociale che ha scatenato contro tutti i poveri, italiani e nati altrove, schierandosi a fianco dei padroni grandi e piccoli.
Il controllo etnicamente mirato del territorio mira a reprimere sul nascere ogni possibile insorgenza sociale.
Da quando i militari dell’operazione “Strade Sicure”, sono stati inviati i Barriera di Milano, l’area di corso Palermo limitrofa al mercato di piazza Foroni è stata costantemente militarizzata: in corso Palermo angolo via Sesia stazionano stabilmente mezzi dell’esercito e un’auto pattuglia della polizia o dei carabinieri. Da aprile i militari sono anche in largo Giulio Cesare.
Per cosa? Per spostare di qualche centinaio di metri i pusher? Per alimentare la favola che se si cacciano gli spacciatori, poi, per magia, Barriera diventa come la Crocetta?
Eppure. Basterebbe farla finita con il proibizionismo, consentendo la vendita delle sostanze, con tanto di etichetta e foglio informativo in appositi negozi, per farla finita con le mafie e la disperazione dei tossici. E diminuirebbero drasticamente le morti causate da sostanze tagliate male, velenose, pericolose.

Con la lotta, la solidarietà il mutuo appoggio, possiamo far si che le nostre vite diventino migliori.
Riprendiamoci gli spazi del quartiere militarizzati e resi deserti dalla polizia e dai militari. Proviamo ad immaginare di farla finita, sin da ora, con stato, padroni, militari, polizia.
Ci raccontano la favola che una società complessa è ingovernabile dal basso mentre ci annegano nel caos della gestione centralizzata e burocratica delle scuole, degli ospedali, dei trasporti.
Costruiamo insieme assemblee territoriali, spazi, scuole, trasporti, ambulatori autogestiti! Non è un’utopia ma l’unico orizzonte possibile per liberarci dallo stato e dal capitalismo.
La sicurezza è casa, reddito, sanità per tutte e tutti, non soldati per per le strade!


Federazione Anarchica Torinese - Assemblea antimilitarista
corso Palermo 46 – riunioni ogni martedì alle 20 -
www.anarresinfo.org

gancio.cisti.org/event/via-i-m

Via i militari! per una Barriera libera e solidale!
Gancio de Roma relay@roma.convoca.la
2025-06-12

Presidio all'Ambasciata Egiziana - Solidarietà alla March To Gaza

Ambasciata egiziana a Roma, sabato 14 giugno alle ore 11:00 CEST

FERMI, INTERROGATORI E DEPORTAZIONI IN EGITTO: BLOCCATI GLI ATTIVISTI DELLA GLOBAL MARCH TO GAZA

PRESIDIO A ROMA

🗓️Sabato 14/6

📍Ambasciata Egiziana, Via Salaria 277

🕦 11.00

In queste ore, le autorità egiziane stanno fermando, interrogando e deportando gli attivisti e le attiviste della Global March to Gaza. Chiunque metta piede in Egitto per partecipare alla carovana viene immediatamente bloccato: è in corso un’operazione di silenziamento sistematico, una repressione organizzata che punta a spezzare una mobilitazione internazionale senza precedenti.

Oltre 7.000 persone da ogni parte del mondo stanno cercando di raggiungere il valico di Rafah, al confine con la Striscia di Gaza, per tentare di rompere via terra l’assedio brutale e illegale imposto dalla politica genocida di Israele.
È un atto collettivo di coraggio e giustizia.
Eppure, chi prova a portare aiuti o semplicemente solidarietà viene trattato come un nemico.

L’Egitto si conferma ancora una volta per ciò che è: un regime autoritario, repressivo e servile. Da sempre pronto a eseguire gli ordini dell’occupante israeliano, oggi agisce apertamente come carceriere e guardiano dell’assedio. Impedisce gli aiuti, blocca i corridoi umanitari, chiude Rafah, reprime chi dissente.

Questi ultimi due anni non hanno fatto altro che confermare ciò che da tempo era chiaro: l’Egitto è un attore complice, venduto, pronto a barattare la libertà di un popolo per i propri interessi politici ed economici.
E oggi, per l’ennesima volta, impedisce l’accesso anche a chi porta solidarietà concreta, come già accaduto con la Freedom Flotilla.

È per questo che sabato 14 giugno, alle ore 11.00, saremo davanti all’ambasciata egiziana a Roma.

Per denunciare chi si vende, chi reprime, chi collabora attivamente con il massacro.
E mentre l’Egitto reprime, l’Italia collabora attivamente.

Dopo l’arresto dell’equipaggio della Freedom Flotilla, ora assistiamo alla stessa dinamica: aiuti criminalizzati, attivisti respinti, marcianti trattati come minacce.
La Farnesina, invece di tutelare i cittadini italiani coinvolti nella Carovana Sumud, ha dichiarato che non offrirà alcuna assistenza consolare. Un atto grave, incostituzionale, politicamente ignobile.

Ad oggi sono oltre 150 gli italiani giunti in Egitto, due dei quali sono già stati rimpatriati. Tutti rischiano ora di subire intimidazioni, interrogatori, espulsioni.
Non possiamo permetterlo.
Se qualcosa dovesse accadere a queste persone, riteniamo il governo italiano pienamente responsabile.

E mentre si garantisce il rientro selettivo degli occidentali, si abbandonano al loro destino coloro che vivono sotto le bombe.
Ancora una volta, l’Italia dimostra la propria complicità diretta nel genocidio in corso, continuando a spalleggiare Israele con il silenzio, gli accordi, le armi.

I MARCIANTI NON DEVONO ESSERE LASCIATI SOLI

La Carovana Sumud è un atto politico, umano, necessario.
Un grido di dignità contro l’ipocrisia di chi finanzia la guerra mentre parla di pace.

AGIAMO.
Facciamoci sentire. Condividiamo, denunciamo, scendiamo in piazza.
Sosteniamo chi resiste. Perché la solidarietà non è un crimine. È una responsabilità collettiva.

LA SOLIDARIETÀ NON SI ARRESTA
LA REPRESSIONE NON CI FERMERÀ

roma.convoca.la/event/presidio

Presidio all'Ambasciata Egiziana - Solidarietà alla March To Gaza
2025-06-10

#EAS #WEA for Brewster, #TX; #Presidio, #TX: National Weather Service: #TORNADO WARNING in this area until 4:15 PM CDT. Take shelter now in a basement or an interior room on the lowest floor of a sturdy building. If you are outdoors, in a mobile home, or in a vehicle, move to the closest substantial shelter and protect yourself from flying debris. Check media. Source: NWS Midland/Odessa TX ** DO NOT RELY ON THIS FEED FOR LIFE SAFETY, SEEK OUT OFFICIAL SOURCES ***

Tornado Warning -  - NWS Midland/Odessa TX
2025-06-10

Apericena condiviso

Presidio NO TAV San Didero, giovedì 12 giugno alle ore 19:30 CEST

Partono gli apericena condivisi del Giovedì a San Didero.
Il ritrovo è alle 19.30, chi può porti qualcosa da mangiare e bere da condividere e i proprio piatti e bicchieri.

Accorrete numerosi, le giornate si allungano e San Didero rimane un punto dove essere presenti

https://www.facebook.com/events/699776072946367/?acontext=%7B%22event_action_history%22%3A[%7B%22mechanism%22%3A%22attachment%22%2C%22surface%22%3A%22newsfeed%22%7D]%2C%22refnotiftype%22%3Anull%7D

gancio.cisti.org/event/aperice

Apericena condiviso
2025-06-09

Presidio per la Freedom Flottilla

Piazza Stesicoro, lunedì 9 giugno alle ore 17:30 CEST

La nave Madleen della Freedom Flotilla, partita da Catania, stava procedendo verso la Striscia di Gaza per consegnare aiuti umanitari alla martoriata popolazione palestinese, vittima del genocidio israeliano.

In acque internazionali, le forze armate israeliane hanno assaltato e occupato la Madleen e presi in ostaggio i dodici volontari internazionali presenti, fra cui una deputata del Parlamento Europeo.

Come se non bastasse la distruzione del territorio, il bocco degli aiuti umanitari da parte di Israele rende sempre più drammatica la situazione nella Striscia di Gaza. Ma tutto ciò non è sufficiente perché il cosiddetto “mondo civile” imponga a Israele di porre fine allo sterminio.

Israele continua nella sua politica inumana proprio perché sa di essere impunito, perché sa che nessuna grande potenza condanna i suoi gesti più efferati.

Solo la mobilitazione popolare potrà fermare tutto questo.

  • Cessate il fuoco subito e ritiro di Israele dai territori occupati

  • Sblocco immediato degli aiuti umanitari

  • Rottura delle relazioni diplomatiche con Israele

  • Stop alla vendita di armi all’esercito israeliano

  • Liberazione dei prigionieri palestinesi e degli ostaggi israeliani

attoppa.it/event/presidio-per-

Presidio per la Freedom Flottilla
2025-06-03

NESSUNO SPAZIO AI FASCISTI - PER UNA BARRIERA UNITA E SOLIDALE

Torino, giovedì 5 giugno alle ore 20:30 CEST

LA NOSTRA SICUREZZA È SICUREZZA SOCIALE

Contro razzismo, abbandono e propaganda: comunità attiva e organizzata!

PRESIDIO ANTIFASCISTA E CORTEO PER IL QUARTIERE

Contro chi specula sul degrado per incitare alla xenofobia e al razzismo. Fermiamo l'ennesima passerella dei gruppi fascisti.

📅 Giovedì 5 giugno – ore 20.30

📍Via Bologna / angolo corso Novara

Stiamo costruendo un’assemblea popolare di quartiere, aperta a tutti: lavoratori, studenti, famiglie, pensionati. Uniti, dal basso, per costruire insieme una vera alternativa sociale. Barriera è di chi la vive. Non di chi la sfrutta.

🗓️ Prossima assemblea: 12 giugno – ore 18

📍Giardini di via Montanaro

ASSEMBLEA DI QUARTIERE BARRIERA

gancio.cisti.org/event/nessuno

NESSUNO SPAZIO AI FASCISTI - PER UNA BARRIERA UNITA E SOLIDALE
Gancio de Roma relay@roma.convoca.la
2025-06-03

Ricerca è Lavoro - Presidio-Speakers' Corner

Piazza Capranica, martedì 3 giugno alle ore 15:30 CEST

✊MARTEDÌ 3 GIUGNO SI TORNA IN PIAZZA
Portiamo alla Camera dei Deputati l’Appello contro l’emendamento Occhiuto-Cattaneo e per il reclutamento straordinario: facciamo sentire la voce di migliaia di firme raccolte in pochi giorni!

⚠️ La scorsa settimana l’offensiva del Governo e della maggioranza contro l’Università pubblica ha visto un’accelerazione con precedenti rari. Il 19 maggio, il Consiglio dei Ministri ha approvato lo Schema di Disegno di Legge che riforma il reclutamento; il giorno successivo, la Commissione VII del Senato ha approvato l’emendamento Occhiuto-Cattaneo al DL 45 in conversione.
Con il primo, si elimina l’ASN e si estende il meccanismo premiale nella distribuzione delle risorse agli Atenei; con il secondo, si ritorna invece al DdL 1240, semplicemente sfoltito.
In modo frammentato ma sistematico, saltando il confronto democratico con le parti sociali e in Parlamento, la Ministra Bernini completa il lavoro di demolizione avviato da Gelmini tra il 2008 e il 2010.

✂️ Questi interventi normativi, infatti, vanno letti alla luce dei tagli al FFO: 173 milioni solo per il 2024; la Legge di Bilancio del 2025, inoltre, prevede tagli per l’Università di 246 milioni per il 2025, 238 milioni per il 2026, 216 milioni per il 2027; nonché il limite del 75% della spesa destinata al rinnovo del turnover del personale che va in pensione.
Colpisce negativamente, quindi, il giubilo della CRUI e dell’Accademia dei Lincei, che pensano che siano i diritti (del Contratto di Ricerca), e non l’assenza di risorse, a sfavorire i nostri Atenei.

✍️ L’Appello “La ricerca è lavoro” - sottoscritto in prima battuta da 140 tra Ordinarie/i e Associate/i e arrivato oggi a oltre 2000 firmatari - rovescia la narrazione dominante: testimonia che la comunità accademica è dalla nostra parte.

🗣️ Chi ci ha descritto come gli utili idioti di un’operazione sindacale e politica, «sulla pelle dei ricercatori», ci denigra perché ci teme: è scomoda l’autonomia con cui organizziamo conflitto per dare parola a chi chiede la fine dello sfruttamento di Stato, perché la ricerca È lavoro.

📣 Difendiamo l’Università pubblica con rabbia e con amore - il 3 giugno e in ogni dove!

roma.convoca.la/event/ricerca-

Ricerca è Lavoro - Presidio-Speakers' Corner
2025-06-02

A DIFESA DELLA SCUOLA PUBBLICA E DEMOCRATICA

Ufficio Scolastico Regionale, mercoledì 4 giugno alle ore 14:30 CEST

h. 14.30 flash mob - Ufficio Scolastico Regionale / Corso Vittorio Emanuele II 70

h. 16.30  - P.za Carlo Felice - Piazza tematica, performance, lezioni di strada, biblioteca vivente.

Che tu sia docente, ATA, studentessa/studente o semplice cittadina/o solidale, unisciti alla rete delle scuole che si stanno mobilitando e scendi in strada con noi mercoledì 4 giugno 2025.

A difesa della scuola pubblica e democratica, le comunità educanti chiedono rispetto! (Per firmare l’appello compila il MODULO FIRME)

Molte scuole della provincia di Torino sono in sofferenza.

Il caso più eclatante è quello del Liceo “N. Rosa” di Susa, che ha scioperato compatto a febbraio contro l’ipotesi di dimensionamento e per ottenere la nomina di un dirigente titolare in sostituzione dell'attuale reggente.

Ma le cronache cittadine ci hanno raccontato di mobilitazioni anche in altri istituti.

Sotto le finestre dell’Ufficio Scolastico Regionale si sono, ad esempio, radunate centinaia di persone in solidarietà con il personale dell’Istituto “G. Colombatto”, che denunciava l'ambiente difficile, demotivante e scarsamente collegiale.

Il Curie-Vittorini di Grugliasco si è invece guadagnato le pagine dei giornali per la protesta del corpo docenti riguardo alla situazione di disorganizzazione, scarsa trasparenza e tensione interna all’istituto.

Un forte disagio lo hanno manifestato - e a più riprese - anche le studentesse e gli studenti dell’ITTS Grassi di Torino, la cui denuncia dell’inadeguatezza delle proprie strutture scolastiche ha reso pubblica anche una certa insofferenza verso il dissenso della dirigenza.

C’è un denominatore comune: la denuncia della postura autoritaria di taluni dirigenti in nome della necessità di una scuola democratica. Quelle citate non sono situazioni isolate, ma la punta di un iceberg. Il malessere è diffuso. Per questo molte scuole, nelle loro varie componenti, hanno deciso di unire le proprie forze per mobilitarsi in modo più efficace e denunciare pubblicamente quanto sta accadendo.

Il dirigismo autocratico, la mortificazione degli Organi collegiali e la compressione degli spazi di democrazia creano tensioni enormi il cui prezzo rischia di essere pagato in termini di salute sul posto di lavoro, demotivazione professionale e qualità del servizio offerto.

Mortificazione e senso di impotenza emergono anche nelle scuole che subiscono gli effetti dei tagli degli organici - con riduzione dei corsi serali o accorpamento di sezioni (come pare sia il caso del Giulio, del Boselli e del già citato Curie-Vittorini) - senza che la contrarietà degli organi collegiali sia presa in considerazione.

La nuova scuola che pretendono di imporci - tutta prona alle logiche di mercato, dove si impara sempre meno e ci si addestra al lavoro, in cui emergono i presidi manager o burocrati e il loro middle management - si scontra con ciò che rimane della scuola democratica repubblicana e con gli strumenti giuridici che ancora ne garantiscono la praticabilità.

L’attuale immobilismo dell’Ufficio Scolastico Regionale, tuttavia, sembrerebbe incoraggiare il “bullismo istituzionale” di taluni presidi: e ciò alimenta il clima di sfiducia e sconforto che aleggia nelle scuole di Torino e provincia.

D’altra parte, come interpretare l’assenza di risposta, almeno per ora, alle decine di segnalazioni inoltrate all’USR su quanto succede nelle scuole del territorio? A febbraio, il Direttore Generale, il dott. Stefano Suraniti, si è addirittura rifiutato di ricevere le organizzazioni sindacali che avevano indetto lo sciopero del Liceo Norberto Rosa (con un’adesione al 90%).

È il rovesciamento di quanto si tenta di insegnare con l’educazione civica alle giovani generazioni, dal momento che le istituzioni, rinchiuse nei loro palazzi, paiono respingere il dialogo con la cittadinanza.

La scuola esige rispetto.

L’USR ha il dovere istituzionale di farsi carico del disagio profondo e delle richieste provenienti dalle comunità educanti e, dunque, per prima cosa deve ASCOLTARE.

Per questo NOI TUTTE/I, DOCENTI, ATA, STUDENTESSE E STUDENTI E GENITORI DI NUMEROSE SCUOLE DI TORINO E PROVINCIA CHIEDIAMO:

1.     CHE L’USR RICEVA AL PIÙ PRESTO UNA DELEGAZIONE DELLE COLLEGHE E COLLEGHI DEL “ROSA” UNITAMENTE ALLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI.

2.     CHE IL DOTT. SURANITI RICORDI CON UNA CIRCOLARE A TUTTI I DIRIGENTI SCOLASTICI CHE SONO TENUTI AL MASSIMO RISPETTO  DEGLI ORGANI COLLEGIALI IN UNO SPIRITO DI DEMOCRAZIA SOSTANZIALE E NON FORMALE.

3.     CHE SIANO ADOTTATE LE MISURE NECESSARIE AFFINCHÉ TUTTO IL PERSONALE SCOLASTICO – AI SENSI DELLA NORMATIVA SUL BENESSERE A SCUOLA - SIA EFFETTIVAMENTE RISPETTATO.

CI RIVOLGIAMO a tutte le colleghe e i colleghi, alle Rappresentanze Sindacali appena elette nelle singole scuole - e alle loro Organizzazioni - affinché, sottoscrivendo questo appello, si possa costruire la più larga unità possibile a difesa della scuola democratica.

Per una scuola democratica che istruisca ed emancipi

Per la difesa degli organi collegiali Per restituire dignità alla scuola

Contro l’autoritarismo di alcuni dirigenti

Contro i dimensionamenti, i tagli e l’accorpamento delle classi

Contro la mercificazione della scuola

Contro le Nuove Indicazioni nazionali

Contro la scelta dei docenti di sostegno da parte delle famiglie

PER LA SCUOLA BENE COMUNE

Assemblea Scuola Torino  - Comitato “Insieme per il Rosa”

gancio.cisti.org/event/a-difes

A DIFESA DELLA SCUOLA PUBBLICA E DEMOCRATICA
2025-05-30

BOLOGNA: PARCO DON BOSCO. BOLLETTINO E BILANCIO AL 7 MAGGIO 2025

"[...]Eccoci, dunque, ancora qui. Nell’attesa che Mr. Sbatti Legali convochi tra qualche mese lx imputatx all’udienza preliminare, continuiamo a tracciare sul cemento di questa città una linea, la traccia di una storia che, seppure irregolare, tutt’oggi si scrive.
I ricordi di notti stellate tra i rami rimangono vividi, le cicatrici nei corpi e nei cuori bruciano ancora. È tempo che le creature si siedano attorno al fuoco per trarre un bilancio di quello che è stato il presidio a difesa del Parco Don Bosco.[...]"

brughiere.noblogs.org/post/202

#Cemento #DonBosco #Bologna #Presidio #Ecologia

Illustrazione che riprende uno degli ingressi recintati al parco DonBosco che viene aperto.
2025-05-25

DUE GIORNI DI SCIOPERO CONTRO IL LAVORO POVERO - LAVORATOR3 BOA SENZA DIMORA

Torino, lunedì 26 maggio alle ore 09:30 CEST

BASTA LAVORO POVERO NEL SOCIALE: 2 GIORNI DI SCIOPERO

LAVORATOR3 VALDOCCO SERVIZIO BOA PER SENZA DIMORA

Siamo un gruppo di lavoratorə della Cooperativa Valdocco del servizio Boa per persone senza dimora. Il mandato della BOA è agganciare le persone che vivono in strada ai servizi comunali e privati della città e offrire loro supporto materiale ed emotivo. Ciò è possibile grazie alla costruzione di relazioni significative che vanno ad evolversi nel corso di mesi/anni. Nonostante il nostro sia considerato un servizio di bassa soglia, nei fatti ci troviamo ad affrontare questioni e relazioni riguardanti la progettualità di vita della persona in diversi ambiti. 

Vogliamo il riconoscimento del nostro operato che va oltre il mero assistenzialismo materiale. Le nostre condizioni contrattuali e lavorative sono inaccettabili, i nostri inquadramenti contrattuali non corrispondono affatto alle mansioni richieste e alle competenze messe in campo da tuttə noi quotidianamente; inoltre siamo costantemente espostə, senza tutele, a rischi di ogni tipo (biologico, violenza verbale e/o fisica) spesso sottostimati. I nostri stessi stipendi rientrano nella bassa soglia.

Per questo motivo abbiamo deciso di sindacalizzarci e mobilitarci. Con il sindacato “CUB sanità” abbiamo aperto una vertenza con la cooperativa, da cui ancora non abbiamo ricevuto risposte.

Le nostre rivendicazioni:

1. Aumenti salariali, adeguamento del livello contrattuale: vogliamo essere pagatə per il lavoro che effettivamente svolgiamo, il nostro salario è sotto la soglia di povertà. Siamo lavoratorə poverə, chiediamo quindi il livello D1.

2. Pagamento ore supplementari: chiediamo che le ore in più svolte vengano retribuite con le maggiorazioni previste dal CCNL.

3. Permessi studio: chiediamo che vengano pagate a tuttə le ore di permesso studio retribuite, molte di noi sono infatti studentesse lavoratrici con estreme difficoltà a conciliare studio e lavoro. 

4. Diritti sindacali: riconoscimento del sindacato CUB, in quanto maggiormente rappresentativo, e delle sue RSA elette dalle lavoratrici e relativi diritti sindacali.

Molte di questi problemi inoltre non riguardano solo il nostro servizio o solo la cooperativa Valdocco ma tantissimə altrə lavoratorə del sociale. La crescente esternalizzazione dei servizi ha fatto sì che la qualità dei servizi e le condizioni di lavoro siano sempre più basse, con conseguenze sia per chi lavora nel sociale sia per chi dovrebbe usufruire dei servizi, che sono sempre meno accessibili.

Per questo il 26 e 27 maggio scioperiamo!

26/5 h. 15 Presidio all’assessorato alle politiche sociali, via Carlo Ignazio Giulio 22

27/5 h. 9.30 ritrovo per lo sciopero indetto dalla CUB Sanità in Piazza Bengasi

27/5 h. 18.30 Assemblea pubblica sul lavoro sociale al Cecchi point.

A seguire apericena up to you per costruire una cassa di resistenza.

Per contribuire alla cassa mutua dell3 lavorator3:

* post IG: https://www.instagram.com/p/DJ_2g52soPn/?igsh=MW9hejlyNmY0eWZlbw==

* ⁠raccolta fondi Satispay: https://web.satispay.com/download/qrcode/S6Y-SVN--F7C14417-0E2A-48FC-9F97-BEF728635086?locale=it_IT

* ⁠crowdfunding su produzioni dal basso: sostieni.link/38202

* ⁠puntata in radio: https://radioblackout.org/podcast/frittura-mistaradio-fabbrica-20-05-2025/

gancio.cisti.org/event/due-gio

DUE GIORNI DI SCIOPERO CONTRO IL LAVORO POVERO - LAVORATOR3 BOA SENZA DIMORA
MusiqueNow :pride: ✡️ 🇵🇸 :anarchismhebrew:MusiqueNow@todon.eu
2025-05-24

3 of 3

*The #BrionesSoceity claims to bring a 'new politics' to #SanFrancisco. What the want are Republican politics including free markets, charter schools, etc.

They have their own podcast, their co-founder & president is a GOP (READ: Grand Nazi Party) delegate named Jay Donde. He with the Briones Republicans. And he's the founder of GreatSchool.org, Raise Ready Kids, co-founder of Family Engagement Lab, etc.

* #TheNerdReich: thenerdreich.com/trump-targets

Trump Targets #SanFrancisco's #Presidio

As expected, Trump is targeting the Presidio for dismantling. Is the #NetworkStateCULT making its move to claim this public land for one of its proposed #FascistCities?

by #GilDuran (Feb 2025)

* #TheNerdReich newrepublic.com/article/180487

The #TechBaron Seeking to Purge #SanFrancisco of 'Blues'

If #BalajSrinivasan is any guide, then the #SiliconValley #plutocrats are definitely not ok.
by #GilDuran

NOTE: FYI, 'blues' means Democrats, progressives, etc. But if you think that doesn't include #anarchists, you're not paying attention.

*#TheNredReich newrepublic.com/article/178675

The #TechPlutocrats Dreaming of a #RightwingSanFrancisco

#BigTech edgelords & their reactionary hangers-on have a plan to remake #SF in their #farright image

by #GilDuran

#Extrêmedroite

2025-05-20

Appuntamenti fissi a San Didero

Presidio Leonard Peltier a San Didero, mercoledì 21 maggio alle ore 19:00 CEST

(14) Facebook

gancio.cisti.org/event/appunta

Appuntamenti fissi a San Didero
2025-05-15

Contro le galere al fianco di chi lotta fuori e dentro !

CUNEO , sabato 24 maggio alle ore 15:00 CEST

In un clima di guerra sempre più dispiegata e di repressione che affina i suoi strumenti, il processo per la manifestazione del 4 marzo 2023 a Torino in solidarietà al compagno Alfredo Cospito e contro il 41 bis sta per iniziare.

Durante i mesi di mobilitazione in solidarietà ad Alfredo, il vero volto della democrazia si è mostrato e qualche crepa si è aperta, mostrando il 41 bis come uno strumento repressivo utilizzato per rimettere in riga i recalcitranti, una tortura a norma di legge.

Solidarietà e lotta sono gli strumenti che abbiamo per ribaltare l’esistente e per questo, alle porte dell’inizio del processo, vogliamo continuare a urlare la nostra solidarietà a chi lotta nelle galere e la nostra opposizione al 41 bis.

Contro il 41 bis, contro l’ergastolo e contro tutte le forme di detenzione.

Solidarietà ad Alfredo, Chiudere il 41 bis!

Tutti e tutte libere

gancio.cisti.org/event/contro-

Contro le galere al fianco di chi lotta !
Radio Blackout - Rss Botradioblackout@mastodon.bida.im
2025-05-12
2025-05-11

Sciopero del precariato

Zamboni 33, lunedì 12 maggio alle ore 10:00 CEST

Sei unə dottorandə, assegnista o ricercatorə precariə?

Sciopera anche tu il 12 maggio!

Il 12 maggio sciopero del precariato universitario!

Come ricercatori e ricercatrici, tecnici amministrativi, studenti e studentesse, scioperiamo contro tagli, guerra e precarietà.

Unisciti a noi:

--> h. 10.00: Presidio in rettorato

-->h 13.00 Pranzo sociale (via Zamboni 33)

--> h. 15.00: Assemblea Pubblica di Ateneo (via Belle Arti, 41 - Aula 1)

--> h. 17.30: Corteo cittadino

balotta.org/event/sciopero-del

Sciopero del precariato
2025-05-09

PRESIDIO AL BUSINESS FORUM TURCHIA

Palazzo Ceriana Mayneri, lunedì 12 maggio alle ore 14:00 CEST

gancio.cisti.org/event/presidi

PRESIDIO AL BUSINESS FORUM TURCHIA
2025-05-06

Apericena condiviso

Presidio NO TAV San Didero, martedì 6 maggio alle ore 19:00 CEST

come tutti i mercoledì i PINTONI ATTIVI sono al presidio Leonard Peltier di San Didero dalle 19,00 per un'apericena condiviso quindi: portate qualcosa da mangiare e bere insieme.
IMPORTANTE: portate soprattutto i vostri piatti, posate e bicchieri in modo da non fare troppi rifiuti

Dopo la cena passeremo un po di tempo insieme alla moda nostra

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Apericena condiviso

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