#Ustica #strage #45anni
Diritto alla Verità.
Oggi per @repubblica
e per l'associazione parenti delle vittime e Daria #Bonfietti. Disegno-logo dell'anniversario, anche sul bus di #Bologna.
E grazie sempre a Andrea Purgatori. Caro Andrea.
#Ustica #strage #45anni
Diritto alla Verità.
Oggi per @repubblica
e per l'associazione parenti delle vittime e Daria #Bonfietti. Disegno-logo dell'anniversario, anche sul bus di #Bologna.
E grazie sempre a Andrea Purgatori. Caro Andrea.
Il 30 marzo 1944 le SS italiane arrivano a Cumiana
A None, in provincia di Torino, il marchese Cordero di Pamparato viene coinvolto nella sua prima azione da quando è salito con i partigiani (Guido Quazza ne data l’arrivo il 15 marzo nonostante lo sviluppo dell’azione il 8 marzo) <34 tentando di effettuare un colpo alla Todt in un magazzino pieno di munizioni e materiali utili per reggere l’inverno <35.
È lo stesso tenente ad addestrare i 21 uomini scelti per la missione: tra questi il giavenese Ugo Giai Merlera, futuro comandante della ‘Campana’.
L’azione non ottiene i risultati sperati: i tedeschi, probabilmente allertati da una spia, rispondono al fuoco; cadono quattro uomini tra l’8 e i giorni successivi, numerosi sono i feriti che, insieme ai superstiti, battono in ritirata e sanciscono il fallimento dell’azione.
Il processo di Torino, le condanne a morte
Il processo di Torino, svoltosi a partire dal 2 aprile 1944, coinvolge due figure importanti per la Val Sangone, seppur non entrambe direttamente coinvolte con il territorio: Giuseppe Perotti e Silvio Geuna. Giuseppe Perotti, classe 1895, residente in provincia di Cuneo, è descritto come “uno dei capi più attivi ed intelligenti della organizzazione militare dei partigiani” <36; coordinatore del CmrP, è arrestato il 31 marzo. Assieme a lui è arrestato Silvio Geuna, classe 1903, tenente di complemento degli alpini, descritto da Valdo Fusi come un “giovane con barba e baffi neri, piccolino, vispo, occhi che bucano, atletico” <37. È uno degli organizzatori delle bande cattoliche nelle montagne di Cumiana; seppur non inserita all’interno del contesto della Divisione Autonoma Val Sangone, la Banda Cattolica di Geuna funge come rifugio ai bandi di reclutamento imposti da Salò, reclutando, fin dagli esordi, un considerevole numero di sbandati: anticomunista, “i risultati della Banda Cattolica sono pressoché ininfluenti nel panorama più vasto di quelle formazioni che nello stesso settore Chisone-Sangone si oppongono ai tedeschi.” <38
Essi appartengono all’organismo che sostituisce il generale Operti (e il maggiore Torchio, suo inviato in valle): il Comitato Militare Regionale Piemonte, che sblocca l’impasse data dall’attesismo di Operti e imprime alla guerra partigiana una caratteristica di lotta senza alcun compromesso o armistizio con gli occupanti e i loro collaboratori.
Sul banco degli imputati finiscono 15 antifascisti: il collegio, presieduto dal generale Umberto Rossi <39 si esprime su quattro imputazioni: attentati all’integrità della Repubblica Sociale Italiana, favore ad operazioni del nemico, promozione di insurrezione armata e concorso in atti di guerra civile ostacolando la pubblica difesa. Il processo, seguito da Mussolini in persona, intende rievocare i fasti del Tribunale speciale durante il ventennio fascista <40: è un processo istruito dai fascisti che reclamano anche il possesso dei detenuti al carcere ‘Le Nuove’ di Torino; uno degli imputati, il professor Paolo Braccini si stupisce di come, per la portata degli imputati, essi non confluiscono nel braccio del carcere gestito dai tedeschi <41.
Il processo contro “Perotti ed altri” <42 si conclude con la condanna a morte per Perotti ed altri 7 imputati, l’ergastolo per Geuna ed altri 3 mentre due sono assolti ed uno condannato a due anni.
Il generale, prima di morire, scrive l’ultima lettera alla moglie in cui cita ripetutamente i figli; così si rivolge a lei qualche ora prima di morire, il 5 aprile del 1944, al poligono del Martinetto di Torino, per mano di un plotone della Guardia Nazionale Repubblicana: “L’unico testamento spirituale che lascio a te ed ai miei figli adorati è di affrontare con serena sicurezza le avversità della vita adoperandosi in modo perché la propria coscienza possa sempre dire che ha fatto tutto il possibile. Se il risultato sarà buono compiacersene con modestia; se sarà cattivo trovare sempre la forza di riprendere con buona lena senza lasciarsi abbattere e senza chiamare in causa il destino. Anche le azioni che ci sono nocive hanno una loro ragione di essere e noi dobbiamo accettarle come una dura ma indispensabile necessità”. <43
L’eccidio di Cumiana
Cumiana, nel 1936, è un piccolo borgo agricolo di quasi 5000 abitanti il cui svuotamento progressivo è dovuto dalla progressiva crescita dell’industria a discapito del settore primario. <44
A Cumiana operano sia le brigate valsangonesi sia quelle della Val Chisone, comandate dall’alpino Maggiorino Marcellin oltre alla già citata, seppur ridotta, Banda Cattolica comandata da Silvio Geuna.
Dal racconto di don Felice Pozzo <45 i partigiani scendono dalle montagne armati in Cumiana già dal febbraio 1944 <46. In un borgo in cui i partigiani svolgono azioni nel centro abitato manca una figura mediatoria: il podestà di Cumiana, Giuseppe Durando, si trasferisce a Torino lasciando i civili in balia degli scontri tra nazifascisti e partigiani. La casa del podestà, abitata da un genitore, è oggetto il 10 marzo di razzie da parte dei partigiani, che prelevano merce di diversa tipologia <47.
Il 30 marzo le SS italiane arrivano a Cumiana <48, rastrellano 79 uomini in età di leva, li portano a Torino, li interrogano. Alcuni vengono deportati, alcuni rispediti in valle, altri rimangono a disposizione dei tedeschi. Due giorni prima i tedeschi arrestano altri 5 cumianesi accusati di connivenza con i partigiani <49.
Il 30 le SS sono ancora nel paese quando subiscono un attacco dei partigiani della ‘De Vitis’ che catturano 32 SS italiane e due sottufficiali tedeschi, uccidono un milite e ne feriscono 18 <50 ma lasciano sul terreno due partigiani: ad uno di questi, Lillo Moncada, viene successivamente dedicata una brigata valsangonese.
I prigionieri vengono dirottati su Forno di Coazze mentre dopo qualche ora in paese giungono numerosi reparti di repubblichini e di nazisti: i tedeschi catturano 158 uomini; il naturale ruolo svolto da Zanolli a Giaveno non viene svolto da Durando a Cumiana: le trattative sono intavolate dal medico cumianese Ferrero insieme a don Pozzo <51.
Quando le trattative si sbloccano l’ordine di esecuzione è eseguito per 58 uomini, 7 dei quali si salvano: di questi 51 nessuno risulta combattente nelle file partigiane, il più giovane è nato nel 1927 e il più anziano nel 1874.
La strage, secondo l’Atlante delle Stragi Nazifasciste si sviluppa su due momenti: nel primo i condannati vengono mitragliati in gruppi da tre per sette turni <52, successivamente il gruppo degli ostaggi si ribella costringendo le SS di guardia a sparare. Il motivo scatenante della rivolta dei condannati è la vista del cadavere di un ostaggio <53 che scatena in loro ribellione di fronte a morte certa.
Il giorno dopo riaprono le trattative per il rilascio degli ostaggi delle SS e dei 100 cumianesi ancora prigionieri dei tedeschi: l’accordo riesce, i 34 SS sono liberati in mattinata, nella serata sono liberati i 100 cumianesi. Il generale Hansen, dopo l’eccidio, promette al comandante Nicoletta che Cumiana verrà risparmiata per i prossimi mesi di conflitto, il cardinale Fossati promette a don Pozzo massima tempestività nel caso di nuove minacce per i cumianesi <54.
[NOTE]
34 Quazza G. La Resistenza Italiana: Appunti e Documenti. Giappichelli; 1966. p 173
35 Comello M., Martoglio G., Covo Di Banditi: Resistenza a Cumiana tra Cronaca e Storia. Alzani; 1998. p 61
36 Rapporto della Questura di Torino contro i membri del Comitato militare piemontese in Archivio Istoreto, fondo Isrp. Fondi originari: Prima sezione [IT-C00-FD17369] foglio 2
37 Fusi V., Galante Garrone A., Fiori Rossi al Martinetto: Il Processo di Torino: Aprile 1944. Mursia; 1975. p. 46
38 Comello M, Martoglio G. Covo Di Banditi : Resistenza a Cumiana tra Cronaca e Storia. Alzani; 1998. p. 35
39 MEM https://www.memora.piemonte.it/beni/regpie_cabe/930494 consultato il 16 02 24
40 Battaglia R. Storia Della Resistenza Italiana : 8 Settembre 1943-25 Aprile 1945. Einaudi; 1963. p 291
41 Fusi V., Galante Garrone A., Fiori Rossi al Martinetto: Il Processo di Torino: Aprile 1944. Mursia; 1975. p 86
42 MEM https://www.memora.piemonte.it/beni/regpie_cabe/930494
43 Malvezzi P., Mann T., Pirelli G., Lettere dei Condannati a Morte della Resistenza Europea. 4. Einaudi; 2006 p 508
44 Comello M., Martoglio G., Covo di Banditi, cit. p 20
45 Don Felice Pozzo (1904-1956) parroco a Cumiana
46 Florio M., Resistenza e Liberazione nella Provincia Di Torino (1943-’45). Gribaudo; 1993. p 338
47 Comello M., Martoglio G., Covo di Banditi, cit. p 55
48 Rende Francesco, ‘Mario Greco e la resistenza in Val Sangone’ tesi di laurea AA 2016-2017 relatore prof. Mauro Forno p 30
49 Comello M., Martoglio, G. Covo di Banditi, cit p 73
50 ASN https://www.straginazifasciste.it/?page_id=38&id_strage=1000 consultato il 19 02 24
51 Oliva G., Quazza G. La Resistenza, cit. pp 170 171
52 ASN https://www.straginazifasciste.it/?page_id=38&id_strage=1000 consultato il 19 02 24
53 Oliva G., Quazza G., La Resistenza alle Porte di Torino. F. Angeli; 2004. p 175
54 Florio M., Resistenza e Liberazione, cit. p340
Alessandro Busetta, La resistenza in Val Sangone e la divisione Campana, Tesi di laurea, Università degli Studi di Torino, Anno accademico 2022-2023
La mattina del 1° aprile [1944] a Cumiana i partigiani attaccano alcuni reparti delle SS italiane, giunte in paese il giorno prima. Colte di sorpresa, queste lasciano sul campo un morto e diciotto feriti, mentre trentadue militi e due sottufficiali vengono presi prigionieri dai partigiani. Alle 14 dello stesso giorno uomini delle SS italiane e della Wehrmacht partono in rastrellamento. Cumiana viene occupata da tedeschi e repubblicani provenienti da Torino e da Pinerolo. In questo primo giorno tutti gli uomini presenti – circa centocinquanta – vengono rastrellati e portati al Collegio salesiano mentre le case da cui i partigiani hanno sparato sono incendiate. I tedeschi chiedono la restituzione dei prigionieri pena la fucilazione degli ostaggi. Il 2 aprile il tenente della Wehrmacht Renninger dà l’ultimatum: entro le 18 del 3 aprile i prigionieri devono essere liberati. Quando però gli ambasciatori tornano a Cumiana per comunicare l’esito positivo delle trattative, l’ordine è già stato eseguito. Cinquantuno dei cinquantotto uomini prelevati sono stati fucilati (secondo alcune fonti alle 14, secondo altre alle 16) dietro la cascina Riva d’Acaia che si trova appena fuori dal paese. Sembra che uccisi i primi ventuno (sette gruppi in fila per tre mitragliati da un sottoufficiale tedesco che i testimoni descrivono ubriaco), gli altri tentino la fuga e siano trucidati. Ne sopravvivono per ragioni diverse sette. Il 4 aprile i comandanti partigiani della Val Sangone consegnano i prigionieri al generale Hansen. Il giorno dopo termina l’operazione. Negli anni Novanta il giornalista di Repubblica Alberto Custodero avvia un’inchiesta sull’eccidio, individua in Renninger il responsabile della strage e lo intervista: nel 1999 il procuratore militare di Torino Pier Paolo Rivello e il magistrato Paolo Scafi aprono un procedimento penale a suo carico. Il processo viene interrotto a causa della morte per infarto di Renninger, che si è sempre dichiarato estraneo alla vicenda.
Barbara Berruti, Episodio di Cumiana, 03.04.1944, Atlante delle Stragi Naziste e Fasciste in Italia
#1944 #AlessandroBusetta #Aprile #BarbaraBerruti #Chisone #CMRP #ComitatoMilitareRegionalePiemonte #Cumiana #fascisti #GiuseppePerotti #GNR #italiane #Martinetto #marzo #partigiani #Piemonte #Sangone #SilvioGeuna #SS #strage #tedeschi #Torino #Valle
ennesima strage a gaza
Eliana Riva, per “il manifesto”, sull’ennesima strage a Gaza :
https://www.facebook.com/share/p/15E7ia9TH5/
#Gaza #genocide #genocidio #Palestine #Palestina #warcrimes #sionismo #zionism #starvingpeople #starvingcivilians #iof #idf #colonialism #sionisti #izrahell #israelterroriststate #invasion #israelcriminalstate #israelestatocriminale #children #bambini #massacri #deportazione #concentramento
#bambini #children #colonialism #concentramento #deportazione #ElianaRiva #Gaza #genocide #genocidio #IDF #ilManifesto #invasion #IOF #israelcriminalstate #israelestatocriminale #israelterroriststate #izrahell #massacri #Palestina #Palestine #sionismo #sionisti #starvingcivilians #starvingpeople #strage #strageAGaza #warcrimes #zionism
Un bombardamento ai confini dell’Unione Europea – di Lidia Demontis e Roberto Faure https://effimera.org/un-bombardamento-ai-confini-dellunione-europea-di-lidia-demontis-e-roberto-faure/ #FreedomFlotillaCoalition #BenjaminNetanyahu #MovimentGraffitti #aiutiumanitari #NaveConscience #GretaThumberg #MaryAnnWright #UnioneEuropea #popolazione #LaValletta #Palestina #minaccia #Crinali #Israele #civili #guerra #strage #bombe #droni #Malta #paura
1992 strage di #Capaci, attentato al giudice #GiovanniFalcone. Con lui morirono la moglie e i tre agenti della scorta. A meno di due mesi di distanza perderà la vita anche #PaoloBorsellino nella #strage di via #D'Amelio.
Per commemorare le vittime di tutte le mafie, in particolare quelle del 1992, si celebra oggi la giornata della #legalità.
Proponiamo un articolo di #Cross con un’intervista a Giovanni #Falcone raccolta nel 1988.
⬇️ https://riviste.unimi.it/index.php/cross/article/view/18535?mtm_campaign=mastodon
Gaza e la clementina Orri – di Gianni Giovannelli https://effimera.org/gaza-e-la-clementina-orri-di-gianni-giovannelli/ #BenjaminNetanyahu #GianniGiovannelli #aiutiumanitari #Soggettività #Boicottaggio #importazioni #genocidio #Palestina #sanzioni #Israele #agrumi #Europa #guerra #strage #Unicef #morti #Gaza #ONU
28 MAGGIO 2025: CORTEO ANTIFASCISTA (ORE 9.00, PIAZZALE BATTISTI) A BRESCIA, 51 ANNI DOPO LA STRAGE FASCISTA, DI STATO E DELLA NATO DI PIAZZA LOGGIA https://www.radiondadurto.org/2025/05/20/28-maggio-2025-corteo-antifascista-ore-9-00-piazzale-battisti-a-brescia-51-anni-dopo-la-strage-fascista-di-stato-e-della-nato-di-piazza-loggia/ #COMUNICATIEAPPUNTAMENTI #APPUNTAMENTIINEVIDENZA #28maggio1974 #piazzaloggia #brescia #antifa #corteo #strage
#Trappola per #Carabinieri con finto #femminicidio: 'non volevo una #strage'
https://www.larampa.news/2025/05/trappola-carabinieri-finto-femminicidio-sassari/
#Strage di #turisti nel #Kashmir: «Uccise almeno 24 persone». Si attiva la Farnesina: l’incognita sugli italiani.
Si tratta di uno dei più gravi #attacchi contro i #civili nella #regioneindiana contesa con il #Pakistan.
Strage di turisti nel Kashmir:...
#gaza Sky News UK ha appena trasmesso questo reportage su nuove prove dell'attacco sul convoglio di medici e paramedici in Gaza il 23 marzo 2025 e i tentativi di coprire la verità.
Sky News UK has just shown this report showing compelling new evidence refuting the claims made by the IDF about the attack on medics and paramedics in Gaza on 23 March 2025.
#medics #medici #paramedics #paramedici #palestina #Palestine #strage #massacre #humanity #umanità #guerra #war
salvatore borsellino: familiari delle vittime inascoltati. la deriva di regime è evidente
5 aprile 2025
È stato ieri approvato dal consiglio dei ministri quell’attentato ai principi della nostra Costituzione noto come “Decreto Sicurezza”.
È una cosa di una gravità estrema, è un decreto e quindi entra immediatamente in vigore dopo la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, si esclude anche il Parlamento, anche se dovrà da questo essere approvato entro sessanta giorni, e purtroppo mi risulta che sia stato già controfirmato dal Presidente della Repubblica.
Il presidente del Senato, al quale ci eravamo rivolti, ha rifiutato di ascoltare l’associazione dei familiari delle vittime che dell’operato dei servizi sono state le prime vittime e purtroppo anche il successivo appello alla presidenza della repubblica è rimasto senza risposta.
Quello che fino ad oggi hanno fatto questi servizi, come l’istigazione e la partecipazione alle stragi, sarà oggi coperto dalla legge.
Dovranno risponderne solo al capo del governo.
È peggio dell’Ovra e del ventennio fascista.
Questo stesso presidente del consiglio, a cui viene data la facoltà anche di autorizzare componenti dei servizi a guidare associazioni terroristiche e commettere omicidi, ha detto che il provvedimento è stato emanato come decreto e non discusso in parlamento per questioni di urgenza e per rispondere alle aspettative dei cittadini.
Ma quei cittadini che sono stati colpiti non solo come cittadini di questo stato ma anche nei propri affetti, i rappresentati delle associazioni dei familiari di vittime di stragi e di assassini non sono stati neppure ascoltati, nonostante avessero chiesto di esserlo, sia dalle commissioni parlamentari sia dal Presidente della Repubblica.
Mi vergogno di essere cittadino di uno stato guidato da un sistema di potere che si sta rivelando peggiore del regime fascista.
Non ne ho le prove e nessuna sentenza lo ha finora mai affermato con sicurezza, ma sono fermamente convinto che questi servizi a cui viene oggi data, per legge, la facoltà di delinquere e di uccidere, sono quelli che hanno partecipato alla preparazione e all’esecuzione delle stragi di Via D’Amelio e di Capaci, e non soltanto di quelle.
E credo anche che mio fratello, negli ultimi giorni della sua vita se ne fosse reso conto e per questo sia stata affrettata l’esecuzione di quella strage e sia stata sottratta la sua agenda.
Salvatore Borsellino
*
(grazie a Ilaria Giovinazzo per la condivisione di questo testo, reperibile anche ai link che seguono)
“Questo decreto consente alle attività di rispondere direttamente al governo, finora sottoposte al giudizio della magistratura invece adesso saranno autorizzate dopo un omicidio a risponderne solo a capo del Governo. Questo è inammissibile. Per i motivi spiegati, nonostante la legge sia passata alla Camera, abbiamo chiesto di essere sentiti al Senato” (https://www.notizie.com/2025/03/08/ddl-sicurezza-la-denuncia-di-salvatore-borsellino-familiari-delle-vittime-di-mafia-esclusi-dal-dibattito/)
https://wordnews.it/2025/04/05/decreto-sicurezza-la-denuncia-un-attentato-alla-costituzione/
#accordiStatoMafia #agendaRossa #agendeRosse #associazioniVittimeDelleStragi #attentati #audizione #decretoSicurezza #fascismo #governo #governoFascista #governoNeofascista #mafia #mafie #neofascismo #PaoloBorsellino #Parlamento #PresidenteDellaRepubblica #SalvatoreBorsellino #statoDiPolizia #strage #strageDiCapaci #strageDiStato #strageDiViaDAmelio #stragi #stragiDiStato #stragismo #trattativeStatoMafia #vittimeDelleStragi
Il video shock inchioda #Israele. L’#Idf sparò sui soccorritori a #Gaza - la Repubblica
Il filmato girato da un paramedico a bordo mostra le #ambulanze con lampeggianti e sirene. Smentita la versione ufficiale. Fu una #strage: in 15 uccisi e sepolti in una fossa comune.
https://www.repubblica.it/esteri/2025/04/06/news/gaza_video_smaschera_idf-424109706/
STRAGE DI PIAZZA LOGGIA: CONDANNATO IL NEOFASCISTA VERONESE MARCO TOFFALONI, TRA GLI ESECUTORI MATERIALI DEL 28 MAGGIO 1974 https://www.radiondadurto.org/2025/04/03/strage-di-piazza-loggia-condannato-il-neofascista-veronese-marco-toffaloni-tra-gli-esecutori-materiali-del-28-maggio-1974/ #SCELTA_LOCALI #piazzaloggia #INEVIDENZA #toffaloni #LOCALI #strage
#persone #migranti #strage #Lampedusa #Europa #Ventotene
Isole.
Oggi su #Repubblica
[2025-03-09] LIBERə TUTTə - 5 anni dalla strage di Modena @ Spazio Sociale Anarchico Libera https://balotta.org/event/liber-tutt-5-anni-dalla-strage-di-modena #ComitatoveritàegiustiziaperimortideSant'Anna #lottaanticarceraria #presentazione #documentario #Liberxtuttx #proiezione #carcere #libera #modena #musica #strage
#Ustica #strage #archiviazione
La ricerca della giustizia non si arrende.
Domani 9 marzo alle 11. Presidio a Bologna davanti al museo per la #memoria di Ustica.
La vignetta oggi per @repubblica
https://www.bolognatoday.it/cronaca/ustica-bonfietti-manifestazione-domenica-bologna.html
LIBERə TUTTə - 5 anni dalla strage di Modena
Spazio Sociale Anarchico Libera, domenica 9 marzo alle ore 10:30 CET
LIBERə TUTTə - 5 anni dalla strage di Modena
9 MARZO 2025
10.30 Piazzale del carcere Sant’Anna Presidio e deposizione di 9 rose in memoria dei morti della
strage
12.30 Spazio Sociale Anarchico Libera - Pranzo sociale
14.30 Spazio Sociale Anarchico Libera - "Nel distruggere la gabbia" repressione, evasioni e rivolte carcerarie nelle canzoni di Enri Volta e Riccardo Dodi
16.00 Spazio Sociale Anarchico Libera - Proiezione del Documentario "Noi non archiviamo"
16.45 Spazio Sociale Anarchico Libera - "Come si sta nella città silente 5 anni dopo"? Dialogano Fausto Gianelli e Sara Manzoli
18.00 - "Giustizia & cultura (lavorare ad arte)
A cura di Alessandro Bergonzoni e Luca Sebastiani
https://balotta.org/event/liber-tutt-5-anni-dalla-strage-di-modena
#LaBolognaDiColiandro #Coliandro #Location #S1E1 - #Strage mafiosa alla #pasticceria - La #Bolognina In tutte queste trasformazioni, però mi piace pensare che ci sia ancora una speranza. Ed è nell'#amore semplice, dei due ragazzi dietro al #bancone.
https://labolognadicoliandro.blogspot.com/2025/02/coliandro-s1e1-strage-mafiosa-alla.html