#agosto

Cenni di storia sulla Resistenza Intemeliagrupposbarchi.wordpress.com@grupposbarchi.wordpress.com
2025-05-26

La donna vuole accompagnare il gruppo nell’azione contro i tedeschi

Baiardo (IM). Foto: Eraldo Bigi

La mattina del 14 agosto 1944 il distaccamento di Candido Queirolo (Marco) si era da poco accampato nei pressi di “Berzi”, frazione di Baiardo (IM), per essere più vicino ad Apricale dove era di stanza un reparto tedesco. All’accampamento giunse trafelato Luigi Laura (Miccia), che si era trattenuto a Baiardo per rifornimenti avvisando i compagni che quattordici tedeschi, provenienti da Apricale, si erano recati in paese. Candido Queirolo decise di partire per attaccarli. Scelse una decina di partigiani. Facevano parte del gruppo: Gino Amici (Alfredo), Alfredo Blengino (Spartaco), Giuseppe Gaminera (Garibaldi), Luigi Laura (Miccia), Mario Laura (Picun), Albanese, Noce ed altri due. Giunti nel paese il gruppo si piazzò in via Roma in un luogo soprastante la strada Sanremo-Baiardo, nel punto dove è ora l’albergo Bellavista. Noce” e “Spartaco” si appostarono dietro un muretto con un mitragliatore, gli altri sopra il giardino della Villa Balestra. I tedeschi stavano pranzando all’albergo Miramonti: i partigiani attesero per verificarne il numero ed attaccarli all’improvviso. Da un uomo che transitava in bicicletta i partigiani vennero informati che i Tedeschi, usciti dall’albergo, si stavano avviando verso la mulattiera che conduce ad Apricale. Quando i partigiani giunsero all’altezza dell’asilo infantile si udirono raffiche di mitra. Nessuno venne colpito e risposero al fuoco; i tedeschi tornarono indietro imboccando via Podestà e quindi si piazzarono dietro la chiesa di San Giovanni, all’inizio della mulattiera per Castelvittorio. Queirolo che si era appostato verso la mulattiera che conduce ad Apricale, rendendosi conto che i tedeschi erano indietreggiati, ritornò anch’esso sui propri passi insieme agli uomini che erano con lui e appena giunto in prossimità della chiesa venne colpito da una raffica. Ferito, si accasciò a terra. Gino Amici (Alfredo) e Alfredo Blengino (Spartaco), pure colpiti, morirono all’istante. Mario Laura (Picun) fu ferito alle gambe, ma continuò a sparare e gli altri uomini, coperti dal fuoco di Picun, cercarono di avvicinarsi ai compagni feriti per soccorrerli. “Marco” aveva una coscia sfracellata e una ferita alla spalla. Dopo le prime cure praticategli dal dott. Carlo Bissolotti, venne portato in un capanno nei pressi di Baiardo, dove poco dopo morì. L’episodio è raccontato da Giuseppe Gaminera (Garibaldi) anch’egli protagonista dei fatti che portarono alla scomparsa di Queirolo, Blengino e Amici.
Tra le numerose azioni belliche portate a compimento con successo da Candido Queirolo e dai suoi uomini, si ricordano in particolare il disarmo dei repubblichini di stanza a Briga Marittima e la presa della postazione nazifascista di Santa Brigida. Nel giugno del 1944 Queirolo fu tra i comandanti che guidarono i garibaldini nello scontro di Carpenosa. I suoi uomini sotto il suo comando parteciparono alla presa di Molini di Triora e di Triora, agli attacchi alle postazioni nemiche di Valgavano ed alla resistenza, ai primi di luglio, contro forti reparti tedeschi a Carmo Langan. Anche Alfredo Blengino fu uomo di punta della Brigata, un uomo di esperienza che aveva precedentemente comandato il distaccamento di Bajardo e impegnato a più riprese il nemico.

Giorgio Caudano Gli eroi sono tutti giovani e belli. I caduti della Lotta di Liberazione. I^ Zona Liguria, ed. in pr., 2020

[ n.d.r.: altri lavori di Giorgio Caudano: Giorgio Caudano (con Paolo Veziano), Dietro le linee nemiche. La guerra delle spie al confine italo-francese 1944-1945, Regione Liguria – Consiglio Regionale, IsrecIm, Fusta editore, 2024; Marco Cassini e Giorgio Caudano, Bordighera al tempo di Bicknell e Monet, Istituto Internazionale di Studi Liguri, Bordighera, 2021; Giorgio Caudano, L’immagine ritrovata. Ventimiglia e dintorni nei dipinti dell’Ottocento e primo Novecento, Alzani Editore, 2021; La libera Repubblica di Pigna. Parentesi di democrazia (29 agosto 1944 – 8 ottobre 1944) (a cura di Paolo Veziano con il contributo di Giorgio Caudano e di Graziano Mamone), Comune di Pigna, IsrecIm, Fusta Editore, 2020; Giorgio Caudano, Dal Mare alla Trincea… memorie di uomini, BB Europa, Cuneo, 2019; Silvia Alborno, Gisella Merello, Marco Farotto, Marco Cassini, Giorgio Caudano, Franck Vigliani, curatori della mostra Claude Monet, ritorno in Riviera, catalogo a cura di Aldo Herlaut, Silvana Editoriale, Milano 2019; La Magnifica Invenzione. I pionieri della fotografia in Val Nervia 1865-1925, a cura di Marco Cassini e Giorgio Caudano, Istituto Internazionale di Studi Liguri, Bordighera, 2016; Giorgio Caudano, Pigna. Storia di un paese, ed. in pr., 2016  ]

Il garibaldino Giuseppe Gaminera (Garibaldi) di Baiardo racconta:
“Ci eravamo accampati nei pressi di Berzi, frazione di Baiardo per essere più vicini ad Apricale dove erano di stanza circa cento Tedeschi. Poco dopo il nostro arrivo nel luogo che diventerà sede del nostro distaccamento, giunge trafelato Luigi Laura (Miccia), che si era trattenuto a Baiardo per rifornimenti, avvisandoci che quattordici Tedeschi, provenienti da Apricale, si erano recati in paese.
Candido Queirolo (Marco) decide di partire per attaccarli. Sceglie una decina di partigiani ed io sono tra questi.
Nel distaccamento c’è Olga, una ragazza slava, che avevo trovato in giro alcuni mesi prima quando, avendo perduto i contatti con «Vittò» a causa di uno sbandamento, mi ero aggregato alla formazione di Marco. Olga canta canzoni, sia in italiano che nella sua lingua; è sempre al fianco di «Marco». La donna vuole accompagnare il gruppo nell’azione contro i Tedeschi, ma Candido Queirolo non le permette di seguirci: insiste ripetutamente, ed all’ennesimo rifiuto si getta a terra piangendo.
Partiamo. Sono pratico dei luoghi e conosco tutti i sentieri, procedo in testa al gruppo assieme a «Marco».
[…] Sono orgoglioso e felice per l’incarico che mi è stato affidato essendo io il più giovane del gruppo.
Candido Queirolo si dirige verso via XX Settembre, nel punto dove inizia il bivio per Apricale. «Marco» pensa che se i Tedeschi, dopo il pranzo, non hanno proseguito il cammino verso il luogo dove i partigiani si erano appostati presumibilmente intendono ritornare ad Apricale passando per la mulattiera. Perciò «Marco» si reca colà con gli uomini migliori per sferrare un attacco efficace.
Giunti all’altezza dell’asilo infantile, nel luogo dove tempo addietro i partigiani avevano bruciato le baracche tedesche, si odono raffiche di mitra. Fortunatamente nessuno di noi viene colpito. Rispondiamo al fuoco ed i Tedeschi tornano indietro imboccando via Podestà, e quindi si piazzano dietro la chiesa San Giovanni, all’inizio della mulattiera per Castelvittorio. Noi li inseguiamo, ma non riusciamo a raggiungerli.
Intanto, «Marco», visto che il nemico non si era diretto ad Apricale ed avendo udito le raffiche delle armi automatiche, accorre immediatamente verso la sopracitata chiesa. Effettuando un percorso di una ventina di minuti egli potrebbe arrivare sul luogo senza uscire allo scoperto. Invece, appena giuntovi è colpito da una lunga raffica. Ferito, si accascia a terra.
Amici Gino (Alfredo) e Alfredo Blengino (Spartaco), pure colpiti, muoiono istantaneamente. Mario Laura (Picun) è ferito alle gambe, ma continua a sparare cercando con gli altri di avvicinarsi ai compagni feriti per soccorrerli.
«Marco» ha una coscia sfracellata ed una ferita alla spalla. Dopo le prime cure praticategli dal dottor Carlo Bissolotti, lo portiamo in un capanno nei pressi di Baiardo, dove poco dopo muore.
Olga giunge sul luogo e si mette ad urlare come impazzita; estrae la pistola per uccidermi, poiché mi accusa di essere stato la causa della morte del Commissario. Gli altri partigiani presenti spiegano alla donna quanto si è verificato, assicurandole l’assoluta mancanza di mie responsabilità.
Dopo questo fatto non vedrò più Olga. Ma, nel successivo inverno otto partigiani verranno sorpresi nel sonno ed uccisi nei pressi di Vignai Argallo. Olga, nella triste occasione, si trovava proprio in quella zona: sospettata e pedinata, venne appurato che era una spia dei Tedeschi e fu condannata e giustiziata…”.
Carlo Rubaudo, Storia della Resistenza Imperiese (I Zona Liguria) – Vol. II. Da giugno ad agosto 1944, edito a cura dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Imperia, Imperia, 1992

#14 #1944 #agosto #BaiardoIM_ #CandidoQueirolo #fascisti #Garibaldi #GiuseppeGaminera #Marco #partigiani #Resistenza #tedeschi

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2025-01-04

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il #calendario di #LaGildaDelCassero
dopo una estate turbolento torniampo a mortrare... #Agosto

#lgbtq
Rintepretazione di Chun-Li.
Beatroz looking 4 work🩷💜💙 ✊🇵🇸​beatrozk
2024-09-19

Aquí está la de la o para el proyecto correspondiente al mes de
Es una especie de procedente de la zona mediterránea cuyas semillas contienen neurotoxinas que causan .

Ilustración a línea amarilla y mancha a color de una arvejilla (flor rosa pequeña con pétalos ovalados que forman una caperuza). Detrás, aparece un triángulo equilátero amarillo apuntando con su vértice hacia arriba atravesado por una línea blanca cerca de su vértice.
2024-09-01

Il cielo di settembre: dall’equinozio d’autunno a una cometa in arrivo

https://edu.inaf.it/rubriche/il-cielo-del-mese/equinozio-superluna-cometa/

Il cielo di settembre: l’equinozio d’autunno, Superluna con eclisse parziale, una cometa in arrivo e la stella solitaria

#agosto #costellazioni #ilCieloDelMese #perseidi #pianeti #TCoronaeBorealis #ViaLattea

Cielodelmese 09 Settembre 2024 Evidenza
2024-08-31
Ancora qualche minuto e poi sarà 🎶#September morning🎶
👋👋Ciao ciao #agosto!
2024-08-31
Nel blu dipinto di blu!
E anche #agosto sta per uscire di scena.
Una barca traccia una scia bianca nel calmo mare blu di questo ultimo giorno di agosto, mentre veloce sparisce dalla vista
Adriana Riccomagnopresanellarete@mastodon.uno
2024-08-31

Si conclude un mese di studio, lavoro e vacanza nei posti che piacciono a me: Valle Vermenagna -> Valle Stura -> Valle Maira -> Geoparco Adamello e Brenta e ritorno ⛰️
#Alpi #montagna #Dolomiti #agosto #Piemonte #Trentino #felicità

Chalet Le MarmotteLago Visaisa Valle MairaDolomitiLago Nambino Adamello Brenta
2024-08-31

Vamooo, un día más y por fin se acaba #agosto, a ver si Santa Rosa no rompe nada de la que salimos

mauricioaraya.com · Blog do Maurício Arayamauricioaraya.com@mauricioaraya.com
2024-08-28

Os meses de agosto e setembro marcam o período de maior reprodução dos escorpiões, fazendo com que o risco de acidentes aumente, especialmente em áreas urbanas. Com o clima mais seco e as temperaturas elevadas, esses animais buscam abrigo em locais escuros e úmidos dentro das casas, como ralos, entulhos e frestas de portas, colocando em risco a saúde de crianças, adultos e idosos.

De acordo com o Ministério da Saúde, o Brasil registrou mais de 156 mil casos de acidentes com escorpiões em 2023, um aumento expressivo em relação aos anos anteriores. Em muitas regiões do país, agosto e setembro concentram o maior número de ocorrências, com destaque para os Estados do Sudeste e Nordeste. Esse crescimento se dá em função do ciclo de reprodução da espécie, que se intensifica neste período.

A enfermeira e coordenadora do curso de enfermagem da Uninassau Digital, Adrian Araújo, destaca a importância de adotar medidas preventivas simples para evitar o aparecimento desses animais em casa.

Manter os ambientes sempre limpos, evitar o acúmulo de entulhos e vedar ralos e frestas são práticas essenciais para afastar os escorpiões. Além disso, é fundamental inspecionar roupas, calçados e roupas de cama antes de usá-los, especialmente à noite, quando esses animais estão mais ativos”

Adrian explica ainda o que deve ser feito em caso de picada. “Ao ser picado, é importante lavar o local com água e sabão e procurar atendimento médico imediatamente. Não se deve aplicar remédios caseiros ou tentar espremer o local da picada. O tratamento médico é essencial, pois em casos mais graves, pode ser necessário o uso do soro antiescorpiônico, especialmente para crianças e idosos, que são mais vulneráveis às toxinas”, orienta.

A maioria dos acidentes com escorpiões é considerada leve, resultando em sintomas como dor imediata, vermelhidão, inchaço e suor, que tendem a desaparecer rapidamente. No entanto, em crianças pequenas, os efeitos podem ser mais graves. De acordo com o Ministério da Saúde, cerca de 87% dos casos não exigem a aplicação do soro antiveneno, mas é importante estar sempre atento, já que todos os escorpiões são venenosos e o risco aumenta conforme a quantidade e a toxicidade do veneno.

“A prevenção é essencial para evitar acidentes, especialmente nos meses mais quentes, quando ocorre a reprodução dos escorpiões. Manter o ambiente limpo, evitar entulhos e inspecionar áreas escuras são medidas simples que protegem a família. A conscientização sobre os cuidados e a atenção redobrada durante o período de maior risco são fundamentais para preservar a saúde de todos e evitar complicações graves”, finaliza a enfermeira.

https://mauricioaraya.com/2024/08/28/cuidado-com-escorpioes-em-agosto-e-setembro-aumenta-riscos-de-picadas/

#AdrianAraújo #agosto #Brasil #escorpiões #MinistérioDaSaúde #Nordeste #setembro #Sudeste #Uninassau #UninassauDigital

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