#conte

𐌐𐌀Ꝋ𐌋Ꝋ :antifa:steek_hutzee@mastodon.uno
2025-06-20

No a un futuro di guerra.
Un giorno i nostri figli ci presenteranno il conto di scelte sbagliate prese sulla loro testa. Noi dobbiamo fare di tutto, ora, per contrastarle.

lanotiziagiornale.it/editorial

#Politica #Guerra #Conte #GiuseppeConte #M5S #Movimento5Stelle

Nicolò Schira 🤖NicoSchira@sportsbots.xyz
2025-06-20

Antonio #Conte a 7: “La gara con l’Inter mi fece capire che avremmo potuto vincere lo Scudetto. Incazzatura maggiore? A Como eravamo 1-1 all’intervallo, hanno vinto loro nel secondo tempo perché hanno avuto più fame. Sono stato durissimo. Si può perdere, ma non perché gli altri hanno più cattiveria o più ambizione”

Nicolò Schira 🤖NicoSchira@sportsbots.xyz
2025-06-20

Antonio #Conte racconta a 7 il summit con #DeLaurentiis: “Ci siamo chiariti, parlare è stato fondamentale. Lui ha capito gli errori o comunque le situazioni che devono essere migliorate. Ho un contratto e il chiarimento è stato il punto chiave. Il resto sono state voci…” #Napoli

Antier Fabricefabriceantier
2025-06-19

Un extrait du conte "Les yeux d'or" que nous vous proposons sur le site, La magie des contes.

C'est gratuit, il y a juste à cliquer pour télécharger.

Le conte est lu par @fabantier.bsky.social Fabrice Antier.

payhip.com/b/BjP4N

Antier Fabricefabriceantier
2025-06-19

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2025-06-19

#Votazioni #M5S alias #PartitoDiConte è importante:

• ASTENERSI dalla votazione sullo statuto (quorum)

• votare NO alle modifiche al codice etico (modifiche al doppio mandato, ecc e non c'è quorum)

Per ulteriori info:
linktr.ee/fds_figlidellestelle

#dissenso #votazioniM5S #movimento5stelle #Conte #Grillo #GianrobertoCasaleggio #FIGLIDELLESTELLE #fds #politica #politics #principifondanti

Gianluca Di Marzio 🤖DiMarzio@sportsbots.xyz
2025-06-18

#Calciomercato | I dialoghi tra #Torino e #Napoli per #Ngonge possono diventare concreti. La squadra di #Conte - che è alla ricerca di un portiere - è pronta a tornare su #MilinkovicSavic @SkySport@twitter.com

Il Sovrano Militare Ordine di Malta attirava l’attenzione di molti all’inizio della guerra fredda

Come si è visto, il legame con lo SMOM [Sovrano Militare Ordine di Malta] era stato il primo costituito da Johannes [Gehlen] tra il ’46 e il ’47, grazie all’aiuto e al supporto di von Thun-Hohenstein. Inizialmente Johannes avrebbe funto meramente da segretario personale del conte, non quindi come impiegato dell’Ordine, ma come semplice membro dell’entourage privato di un esponente di alto rango di tale istituzione. Alla luce di ciò è facile intuire che la posizione dell’ex fisico nucleare all’interno dello SMOM fosse di natura piuttosto precaria. Non sarebbe cambiato molto nemmeno con la sua nomina ad «addetto alla Segreteria con l’incarico di dirigere la I° Sezione e la segreteria particolare», compreso l’archivio privato del conte, in quanto non si trattò di un incarico ufficiale dell’Ordine <226. Egli sarebbe quindi comunque dipeso totalmente dalla figura e dalle sorti di von Thun-Hohenstein, una circostanza che avrebbe indotto Johannes Gehlen a percepire in quel periodo il carattere fragile e precario della propria attività a Roma come «una danza su gusci d’uovo» <227. La “missione SMOM” fra sostegno e opposizione Il già menzionato progetto di dare vita a una rappresentanza della Segreteria Estera dello SMOM nella zona d’occupazione statunitense (preferibilmente a Francoforte sul Meno) sembra essere stato l’obiettivo principale dell’attività di Johannes nell’ambito dell’Ordine, sin dal ‘46/’47. Infatti von Thun-Hohenstein lo aveva preso sotto la propria ala in vista della promessa, fatta da Johannes, che l’Organisation Gehlen avrebbe fatto tutto il possibile affinché potesse crearsi un ufficiale e stabile collegamento tra la suddetta segreteria dell’Ordine e il governo d’occupazione statunitense in Germania. Se il conte sembrava quindi, da parte sua, pronto a lanciarsi in una simile impresa senza fare troppe domande, ciò non si può dire degli altri membri della Segreteria Estera dello SMOM, fra cui il marchese austriaco Alessandro Pallavicino e il marchese di origini ungheresi Oberto Pallavicini <228. I due su citati marchesi non avrebbero visto fin dal principio di buon occhio il fatto che von Thun-Hohenstein avesse «assunto un segretario privato che non era cavaliere [dell’Ordine] e, oltretutto, protestante» <229. Sin dall’inizio, quindi, Johannes sarebbe stato visto come “corpo estraneo” all’interno di un’istituzione rigidamente gerarchica, elitaria e cattolica come lo SMOM e, nonostante il conte von Thun-Hohenstein avesse assunto più volte le difese dell’ex fisico nucleare, entrambi gli uomini si sarebbero presto trovati di fronte a un vero e proprio partito d’opposizione interno. Oltre ai marchesi Pallavicino e Pallavicini, anche il conte Stanislao Pecci – allora inviato plenipotenziario dell’Ordine presso la Santa Sede – e il barone Gioacchino Malfatti di Montetretto <230, si sarebbero uniti a quella parte dei Cavalieri che dubitavano fortemente delle buone intenzioni di Johannes e di von Thun-Hohenstein. Nel ’49 Pallavicini avrebbe raccontato a Hugo von Thurn und Taxis, un collaboratore e amico personale dei fratelli Gehlen, che fin dal principio egli stesso e gli altri Cavalieri del “gruppo d’opposizione” avrebbero sospettato che «gli affari dell’Ordine [di competenza di von Thun-Hohenstein] venissero gestiti da tale Hans», in quanto sarebbe risaputo che dal conte non c’era da aspettarsi «spirito d’iniziativa e intelligenza nelle decisioni autonome»231. Johannes si sarebbe ben presto accorto dell’aria “gelida” che sembrava tirare a Via Condotti riguardo la sua persona. «Posso ritrovarmi in una posizione del tutto isolata da un momento all’altro», scriveva infatti al fratello Reinhard il 1° gennaio del 1948. Dai report inviati in rapida successione da Roma per un anno circa, a partire dal novembre del ’47, emerge infatti un’immagine di Johannes come un uomo ansioso e preoccupato, come già accennato, per il precario equilibrio della sua situazione. Tale ansia sarebbe stata solo accresciuta dal fatto che, nel dare vita al progetto della rappresentanza SMOM a Francoforte, l’ex fisico nucleare era costretto ad affidarsi del tutto a suo fratello e all’USFET [United States Forces European Theater] in Germania, senza il cui aiuto sarebbe stato impossibile creare un legame stabile tra Roma, la città tedesca e il governo militare statunitense. Già nel secondo report del 22 novembre 1947 Johannes avrebbe chiesto di stabilire contatti con uno dei membri più importanti dello SMOM in Vestfalia, un Cavaliere che, si sperava, lo avrebbe aiutato a rafforzare la posizione interna di von Thun-Hohenstein e che gli avrebbe aiutato nell’avviare le trattative per la creazione di una rappresentanza a Francoforte sul Meno: Rudolf Freiherr von Twickel. In qualità di presidente dell’Associazione dei Cavalieri dello SMOM in Vestfalia, Twickel appariva come alleato ideale, sia per portare avanti il progetto della rappresentanza che per avere la meglio sul gruppo di “nemici interni”, guidati da Pecci <232. Venne perciò deciso di far venire il prima possibile Twickel a Roma <233. Analizzando i documenti è tuttavia da subito riscontrabile un evidente problema riguardo il progetto di legare lo SMOM alla zona d’occupazione statunitense tramite Francoforte: il mancante sopporto fornito a Johannes da parte dell’Organisation Gehlen e dell’USFET nel stabilire contatti con il governo militare statunitense in Germania. Infatti si trovano, nel corso del ’48, ripetute richieste del fisico nucleare di accelerare la procedura, che tuttavia non sembrano essere mai state del tutto assecondate. Anche se Twickel sarebbe infine giunto a Roma il 14 aprile 1948, con notevole ritardo rispetto a quanto originariamente progettato, nel frattempo il mancato supporto della centrale dell’Organisation Gehlen a Pullach all’ex fisico nucleare a Roma in questo specifico progetto avrebbe provocato un primo piccolo “disastro” nella Segreteria Estera di Via Condotti. Lo SMOM come oggetto di contesa tra gli Alleati occidentali: la prima “sconfitta” di Johannes Gehlen Come risulta chiaro dal carattere stesso del Sovrano Militare Ordine di Malta, l’antica istituzione cattolica attirava l’attenzione di molti all’inizio della guerra fredda, non solo quella dell’Organisation Gehlen e dell’intelligence militare statunitense. Nonostante l’Ordine poteva apparire talvolta quale «vecchio edificio obsoleto» <234, ben presto Johannes si sarebbe accorto che le mire di altre due potenze vincitrici – Francia e Gran Bretagna – si stavano poggiando pericolosamente sulla sede di Via Condotti. Dal report del 23 gennaio 1948 emerge che von Thun-Hohenstein stava iniziando a dubitare del sostegno promessogli da Johannes e Reinhard Gehlen, vista la mancanza di conferme da parte dell’organizzazione d’intelligence tedesca circa il buon esito del progetto della rappresentanza. Alla luce di ciò risulta comprensibile perché Johannes si sia preoccupato quando venne a sapere di un viaggio imminente a Londra e Parigi da parte del conte. Nella capitale inglese von Thun-Hohenstein avrebbe incontrato rappresentanti di alcune non meglio identificate «istituzioni private» intenzionate a mettere a disposizione della Segreteria Estera dello SMOM considerevoli fondi <235. Inutile dire quali fossero i sospetti e i timori coltivati da Johannes: c’era il rischio concreto che, dopo un anno di lavoro, i governi militari francese o britannico in Germania potessero compromettere e vanificare il suo operato, riuscendo in anticipo a creare un legame diretto tra lo SMOM e la Germania occupata. La sua forte preoccupazione risulta chiara dal passaggio finale del suddetto report: «Mi auguro di ricevere qualcosa da Voi che posso dare a F.[erdinand von Thun-Hohenstein] in questi giorni, altrimenti lo perdo. Dice che ha contato così tanto su 34 [Reinhard Gehlen] e che ha voluto mettersi a sua disposizione senza riserve e sotto ogni punto di vista» <236. Sullo sfondo di quanto appena detto risulta chiaro che la situazione di Johannes all’interno dello SMOM non era delle migliori, nonostante avesse cominciato la propria attività da appena un anno. E, come si vedrà, da quel momento in poi, le cose sarebbero solo ulteriormente andate peggiorando. Infatti il 14 aprile 1948 le peggiori paure di Johannes si sarebbero avverate, in occasione di una visita a via Condotti del generale francese Jean Tessier Baron de Marguerittes, importante esponente della resistenza armata francese contro il governo di Vichy e, dopo il ’46, rappresentante francese presso l’UNRRA (United Nations Relief and Rehabilitation Administration) in territorio tedesco <237. De Marguerittes, in assenza di von Thun-Hohenstein, avrebbe in tale sede concluso un accordo con Pallavicino e Pallavicini, entrambi tra i principali antagonisti del conte. Tale accordo prevedeva l’istituzione di una rappresentanza dello SMOM presso il governo militare francese in Germania, allora presieduto da Marie-Pierre Koenig <238. I francesi, scriveva Johannes al fratello, «probabilmente sono venuti a sapere del nostro progetto e, da europei, hanno agito rapidamente, mettendoci in una condizione di ovvio svantaggio» <239. Una volta saputo dell’accordo preso da de Marguerittes con la Segreteria estera dello SMOM, Johannes affermava di essersi sentito «come un idiota» ed esprimeva con chiarezza la propria frustrazione: “Ich […] kann nur sagen, dass ich ein reines Gewissen habe, denn ich habe ja nichts unversucht gelassen, um in unserem Sinne tätig zu sein. […] nunmehr haben wir mit dem französischen Gegengewicht zu rechnen. Sage unseren Freunden [G-2 USFET], dass ich (sarkastisch natürlich) jetzt nur noch auf die Russen warte. Wie kommt es, dass die Franzosen in wenigen Wochen etwas fertig bringen, was wir nicht in einem Jahr zustande bringen?240 Tuttavia Johannes avrebbe cercato di non perdere la speranza. I documenti fanno emergere che egli, già alla fine dello stesso mese, era tornato a concentrarsi sulla propria missione individuando in particolare un punto fondamentale per poter riprendere il controllo della situazione: l’allontanamento degli oppositori di von Thun-Hohenstein. All’interno del gruppo attorno a Pecci, Gioacchino Malfatti sembrava essere finito in particolare nel mirino dell’ex fisico nucleare. Il 26 aprile Johannes informava il fratello che i suoi tentativi «di eleminare la diplomazia a noi nociva» all’interno dell’Ordine sembravano ora favoriti dal verificarsi «di un piccolo scandalo» riguardante Malfatti: la figlia minore di quest’ultimo sarebbe stata segnalata a von Thun-Hohenstein da una fonte affidabile come «agente comunista» <241. Stando al report, anche il gruppo attorno a Pecci sarebbe stato informato di ciò e la notizia aveva così fatto esplodere una «vera bomba» tra le file della Segreteria estera dello SMOM <242. Nonostante egli non nascondesse la sua soddisfazione circa “l’affare Malfatti” a fine aprile, Johannes esprimeva tuttavia una sua perplessità al fratello, che appare quale ulteriore spia delle comunicazioni disfunzionali tra la centrale di Pullach e il capo dell’ODEUM Roma. A Johannes, infatti, era giunta voce che le «attività sospette» di Alessandra Malfatti fossero note già da tempo all’intelligence statunitense in Italia, la quale starebbe tenendo la ragazza sotto sorveglianza. Per tale ragione, scriveva l’ex fisico nucleare a Reinhard, «F.[erdinand von Thun-Hohenstein] vi chiede, se possibile, di inoltrare una richiesta ai nostri amici [G-2 USFET] chiedendogli dei dettagli e chiedendo conferma di ciò, se i signori lo ritengono opportuno. Non sarebbe inoltre stato il caso di fare un cenno [riguardo le notizie sul conto di Malfatti] già in passato a F. o al sottoscritto?» <243 La scoperta che l’intelligence statunitense era al corrente di questa importante notizia – da lui scoperta da poco e per puro caso – aveva spiazzato senz’altro Johannes, come dimostrano le succitate righe del 26 aprile. Non sorprenderebbe se tale episodio lo avesse persino portato a mettere in dubbio, almeno parzialmente, il funzionamento della collaborazione stessa tra l’USFET e l’Organisation Gehlen. A causa del mancato riscontro di una risposta di Reinhard al suddetto report, non si hanno tuttavia le basi per accertare se allora l’USFET [United States Forces European Theater] fosse davvero al corrente dell’“affare Malfatti. Bisogna infatti tenere a mente che il G-2 [intelligence] USFET non era l’unico servizio segreto statunitense attivo in Italia nell’immediato dopoguerra <244 e, di conseguenza, risulta piuttosto difficile stabilire se quanto affermato da Johannes corrisponda alla verità e, in tal caso, se riguardi davvero l’USFET. L’episodio della rappresentanza SMOM “francese” mette comunque certamente in evidenza i problemi di comunicazione e di collaborazione tra Pullach e l’ODEUM Roma. [NOTE] 226 Lettera di Ferdinand von Thun-Hohenstein a Johannes Gehlen, 15 giugno 1948, BND-Archiv, 220815, doc. 083; cfr. Bericht N°19, Johannes Gehlen a Reinhard Gehlen, 4 luglio 1948, BND-Archiv, 220815, doc. 079. 227 Bericht N°11, 16 febbraio 1948, Johannes Gehlen a Reinhard Gehlen, BND-Archiv, 220815, doc. 114. 228 Bericht N°1, Johannes Gehlen a Reinhard Gehlen, 16 novembre 1947, BND-Archiv, 220815, doc. 182. 229 Report di Hugo von Thurn und Taxis, 8 agosto 1949, BND-Archiv, 220815, doc. 417. 230 Zusammenfassender Bericht über den Souveränen Malteser-Ritterorden, 15 settembre 1950, BND-Archiv, 220815, doc. 369. 231 Report di Hugo von Thurn und Taxis, 8 agosto 1949, BND-Archiv, 220815, doc. 417. 232 A. Freiin von Weichs, M. Schulz e.a. in Die Deutsche Assoziation des Souveränen Malteser Ritterordens (a cura di), Der Malteserorden in Deutschland, Lutz Garnies, Haar-München 2001, p. 88. 233 Bericht N°2, 22 novembre 1947, Johannes Gehlen a Reinhard Gehlen, BND-Archiv, 220815, doc. 181. Se Twickel sapeva o meno del coinvolgimento dell’Organisation Gehlen nel progetto di von Thun-Hohenstein, non risulta con chiarezza dalle carte. È però più probabile che egli sia stato ignaro di tutto e che il suo intervento a favore di Johannes e del suo capo sia avvenuto grazie a contatti privati con quest’ultimo. 234 The Sovereign Military Order of Malta, dicembre 1947, BND-Archiv, 220815, doc. 166. 235 Bericht N°6, Johannes Gehlen a Reinhard Gehlen, 23 gennaio 1948, BND-Archiv, 220815, doc. 139. 236 Ibidem. 237 Jean Teissier, Baron de Marguerittes dit “Colonel Lizé”, Musée de la Resistance en ligne, 1940-1945, URL: < http://museedelaresistanceenligne.org/media4254-Jean-Teissier-baron-de-Marguerittes-dit-a&gt; (sito visitato il 19 settembre 2021).
238 Bericht N°14, Johannes Gehlen a Reinhard Gehlen, 8 aprile 1948, BND-Archiv, 220815, doc. 103.
239 Ibidem.
240 Ibidem. Stando a quanto scritto da Johannes al fratello, il generale Koenig aveva iniziato a prendere in considerazione l’istituzione di una rappresentanza dello SMOM presso la propria amministrazione militare solo tre settimane prima dell’accordo. Il progetto era dunque stato portato a termine in appena due settimane, in forte contrasto con la sfortunata impresa di Johannes, ormai avviata più di un anno prima e rimasta senza successo. “L’unica cosa che posso […] dire è che ho la coscienza pulita perché non ho lasciato nulla di intentato che potesse essere utile ai nostri fini. […] dobbiamo ormai fare i conti con la controparte francese. Di’ ai nostri amici [G-2 USFET] (lo dico naturalmente con sarcasmo) che ormai aspetto solo i russi. Com’è possibile che i francesi riescono a portare a termine nell’arco di qualche settimana quello che noi non riusciamo a portare a compimento in un anno”.
241 Report N°16, 26 aprile 1948, Johannes Gehlen a Reinhard Gehlen, BND-Archiv, 220815, doc. 099.
242 Ibidem.
243 Ibidem.
244 Ad esempio, anche il Counterintelligence Corps della U.S. Army aveva legami con l’Italia. Infatti, a partire dal ’47, la penisola sarebbe stata al centro del Project LOS ANGELES, una rete anticomunista d’intelligence del CIC, guidata dal giovane militare italo-americano Joseph Luongo. Cfr. C. Franceschini, Geheimdienste, Agenten, Spione. Südtirol im Fadenkreuz fremder Mächte, Raetia, Bozen 2020.
Sarah Anna-Maria Lias Ceide, ODEUM Roma. L’Organisation Gehlen in Italia agli inizi della guerra fredda (1946-1956), Tesi di Dottorato, Università degli Studi di Napoli “Federico II”, 2022

#1948 #AlessandraMalfatti #conte #francese #fredda #G2USFET #Germania #GioacchinoMalfatti #guerra #JohannesGehlen #Malta #Odeum #ordine #OrganisationGehlen #Ovest #ReinhardGehlen #Roma #SarahAnnaMariaLiasCeide #SMOM #spionaggio #StanislaoPecci #statunitense

Sinistra Unitasinistraunita
2025-06-15

‼️ ha appena ammesso di aver dato l'ok durante il suo governo per spiare l'attivista dell'ONG Mediterranea e segreterio (o ex segretario, non trovo i dati aggiornati) di Sinistra Italiana Sicilia Luca Casarini.

Le cose sono 2: o Conte si dimette e i 5Stelle trovano un altro leader oppure i 5Stelle vanno cacciati senza esitazione dal Campo Largo.

Un conto è essere divisi su alcune idee, un altro è spiare chi salva vite in mare

Nicolò Schira 🤖NicoSchira@sportsbots.xyz
2025-06-15

Despite the last rumors, Giovanni #Simeone’s deal to #Pisa from #Napoli seems very difficult, as of now. His salary is too high for Pisa and Cholito is waiting for other bids, even if Pisa have asked info to Napoli for a loan. Simeone is no longer in #Conte’s Plans. #transfers

#Cendrillonestmorte #KalynnBayron #DeSaxus #conte #reecrituredeconte #Cendrillon #fantasy #lecture

Deux cent ans après la mort de Cendrillon, la tradition se poursuit : tous les ans, lors d'un bal obligatoire, les jeunes filles de 16 ans doivent s'habiller de leur plus belle robe pour pouvoir être choisi comme épouse par l'un des hommes présents. Les filles sont élevées pour être la meilleure épouse possible. Si elles ne sont pas choisies, c'est le déshonneur pour elle et leur famille, ou pire encore...
Sophia ne veut pas de ce destin. C'est Erin, sa meilleure amie, qu'elle souhaiterait épouser. Lors de son bal, elle prend une décision qui va tout faire basculer...

Cela fait un petit moment que je voyais passer ce roman dans des sélections de lecture, je me suis décidée à le réserver à la bibliothèque.
Si j'ai eu un peu de mal à rentrer dans l'histoire, je me suis finalement attachée à Sophia puis à Constance (qu'on rencontre par la suite). J'étais aussi intriguée par ce qui était arrivé à Cendrillon et aux mystères du royaume dans lequel vit Sophia.
J'ai passé un très bon moment de lecture même s'il m'a manqué quelque chose pour en faire une lecture mémorable.

Si vous cherchez une romance lesbienne à lire pendant ce mois des fiertés, que vous aimer la réécriture de contes avec un brin de fantasy, je vous le conseille.
Gianluca Di Marzio 🤖DiMarzio@sportsbots.xyz
2025-06-13

#Conte: "Al #Tottenham è stato sicuramente un anno difficile. Ho ripensato ad alcune priorità"
gianlucadimarzio.com/conte-tottenha…

Gianluca Di Marzio 🤖DiMarzio@sportsbots.xyz
2025-06-13

Antonio #Conte e il passato alla #Juventus: “Serviva una rivoluzione culturale”
@SkySport@twitter.com
gianlucadimarzio.com/conte-juventus…

Nicolò Schira 🤖NicoSchira@sportsbots.xyz
2025-06-13

Antonio #Conte svela a Buffa Talks: “Io non avevo nessun accordo con la #Juventus e ho rifiutato categoricamente. Rinnegato i colori bianconeri? Solo gli stupidi possono andare dietro a queste cose. Per me la #Juve è, era e sarà sempre la Juve, è chiaro? Quindi nessuno, come ho detto, anche con il Lecce, potrà mai inficiare il mio sentimento nei confronti di questo Club… della mia storia. Dove sono cresciuto. Mi dà fastidio perché tante volte anche dietro il mio e la mia persona tanti ci marciano, sono degli avvoltoi, perché comunque mi rendo conto che il nome mio è diverso rispetto a tanti. Mi ricordo benissimo anche quest'anno alla presentazione del Napoli, noi siamo lì in piazzetta e a un certo punto i tifosi iniziano a chiedermi di saltare con loro: “Chi non salta juventino è”. Io stoppo tutti e dico: “Fermiamoci un attimo. Non mi potete chiedere ciò che non potrò mai fare”

2025-06-13

Valentina, conte moderne incandescent

Au #ThéâtreDeLaVille, «Valentina», la nouvelle création de #CarolineGuielaNguyen suit le quotidien d’une fillette roumaine de neuf ans, venue en France avec sa mère atteinte d’une grave pathologie cardiaque, et va lui servir d’#interprète. Fidèle à son théâtre poético-humaniste, la metteuse en scène tisse un récit à la croisée du #conte contemporain et du théâtre documentaire.

✒️ Par guillaume lasserre | En accès libre › blogs.mediapart.fr/guillaume-l

2025-06-13

La cantatrice chauve (Pièce de théâtre)
Eugène IONESCO

Lu et déposé dans un tiroir de mon bureau le 13 juin 2025 

2025-06-12

L’enfant qui ne pleurait pas
Torey L. HAYDEN

Lu et déposé dans un tiroir de mon bureau le 12 juin 2025

2025-06-12

Le 5 juillet, je serais aux rencontres Naiade à la bibliothèque Vaclav Havel (paris 18ème)

J'y organiserais une table en mixité choisie meufs et minorité de genre de la Veiillée Hellequin !

La veillée d’Hellequin c'est un jeu sans MJ. Qui propose de conter un moment de deuil familial autour d’une figure dominante, pour questionner les notions de relations et incarner des êtres incandescents. Il puise son imaginaire dans les mythes arthurien, la culture queer et le folklore des contes !

N'hésitez pas à vous inscrire ici :
opale-roliste.com/3e-edition-r

Et nous tiendrons également un stand avec la joyeuse bande du #rayonalternatif dont chaque membres présent, propose une partie des plus stylés !!!

#jdr
#paris
#conte

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