#leeMiller

Magda♪enaBerlin 💚 🦥 💚MagdalenaBerlin@troet.cafe
2025-05-18

THE STORY OF ART WITHOUT MEN
#KatyHessel

Dokumentarfotografie / Sozialer Realismus

Lee Miller - Fotografin
(1907 - 1977)

Fire Masks

Das Foto entstand 1941 in den Trümmern nach deutschen Luftangriffen. Es zeigt Frauen mit Brandschutzmasken.

Bildquelle:
buceriuskunstforum.de/ausstell

#TheStoryOfArtWithoutMen #WomanArt #WomanArtist #Frauenkunst #Kunst #LeeMiller

SW Foto
2 Frauen sitzen auf Zeitungspapier. Sie schauen die Fotografin an. Sie tragen schwarze Masken, die surreal aussehen. eine trägt einen Helm.
Magda♪enaBerlin 💚 🦥 💚MagdalenaBerlin@troet.cafe
2025-05-15
sw Foto
Auf einem Tisch steht eine Glaskuppel. Es sieht so aus, als ob darin der Kopf einer Frau liegt. Sie hat die Augen geschlossen.
vagabondageautourdesoivagabondageautourdesoi
2025-05-01

de et Avant-Garde
Le film sort en DVD et sur les plates-formes @CanalplusCinema
Son histoire entière ici vagabondageautourdesoi.com/202

2025-04-27

« I took some pictures of the place and I also got a good night’s sleep in [his/her] bed. I even washed the dirt of […] in his tub. » #leemiller

2025-04-23

Born this day in 1907, Lee Miller. Miller was a photographer and photojournalist. She had been a fashion model in the 1920's before going to Paris to be a fashion and fine art photographer. She was a WWII correspondent for Vogue. This image, taken by David E. Scherman in Hitler's private apartment in Munich on April 30, 1945. (The same day Hitler committed suicide.) Her boots carried the dust of Dachau, deliberately dirtying Hitler's bathroom.
#LeeMiller

Born this day in 1907, Lee Miller. Miller was a photographer and photojournalist.
🇺🇦 Lauteshirn 🏳️‍🌈lauteshirn@social.tchncs.de
2025-03-24

Eigentlich ist jede Ausstellung im Amerikahaus sehenswert. Die aktuelle über Lee Miller natürlich auch!

#lauteshirn #Amerikahaus #München #LeeMiller

Das Bild zeigt eine öffentliche Parkanlage mit mehreren Schildern und einem Metallzaun. Im Vordergrund befindet sich ein Schild mit der Aufschrift "amerikahaus" und einem Gebäude-Logo. Neben ihm steht ein großes Schild mit einem Schwarz-Weiß-Bild einer Frau und der Aufschrift "VOGUE". Im Hintergrund sind Gebäude mit roten Dächern und ein gepflegter Rasen zu sehen. Einige Autos fahren auf der Straße dahinter. Der Himmel ist bewölkt, und es gibt ein paar Bäume ohne Blätter, was auf eine kühle Jahreszeit hinweist.Das Bild zeigt einen Mann, der eine alte, große Kamera auf einem Stativ bedient. Er trägt eine Gasmaske und eine breite, dunkle Mütze. Die Kamera ist ein klassisches Modell mit einem großen Objektiv und einem Reflexkasten. Der Mann hat eine besondere Konzentration auf das Objektiv gerichtet, während er die Kamera einstellt. Im Hintergrund ist ein großes, schwarz-weißes Regenschirm aufgeschlagen, das Licht reflektiert und einen starken Kontrast erzeugt. Die gesamte Szene ist in Schwarz-Weiß gehalten, was eine zeitlose Atmosphäre vermittelt.Das Bild zeigt zwei Personen in einem schwarz-weißen Format. Die Person auf der linken Seite trägt einen dunklen, metallischen Helm mit zwei runden Augenlöchern, der an einen Soldatenhelm erinnert. Sie sitzt mit dem Rücken zur Kamera und trägt ein dunkles, kurzärmeliges Oberteil. Die Person auf der rechten Seite trägt eine Art Visier mit Kreuzen an den Augenöffnungen und hält einen Gegenstand in der Hand, der wie ein Schlüssel aussieht. Sie sitzt mit dem Oberkörper leicht nach vorne geneigt und trägt ein dunkles, langärmeliges Oberteil. Beide Personen sitzen in einem schmutzigen, hölzernen Behälter, der an eine Schanze oder ein Versteck erinnert. Im Hintergrund ist ein bröckelnder Steinmauerabschnitt zu sehen. Die Gesamtkomposition des Bildes vermittelt eine düstere und mysteriöse Atmosphäre.
Steve Kollgoldenboysteve
2025-03-16

Fantastische tentoonstelling in over (VS 1907 - VK 1977): model, modefotografe, persfotografe, oorlogsfotografe.

1) Miller die zichzelf portretteert na de Bevrijding in het bad in Hitlers appartement in München.
2) 'Silent Remington', tijdens de blitzkrieg in London
3) en 4) haar werk 'Portrait of Space' (Egypte, 1937) staat model voor Magrittes 'Le baiser' (1938)

2025-03-13

Lee Miller, the photojournalist who brought dignity to those who suffered during WWII.

The photos she took and the words she wrote in ‘Vogue’ magazine were and remain an indictment of the Holocaust

mediafaro.org/article/20250312

#LeeMiller #WorldWar2 #WW2 #Holocaust #Photography

Raúl Redondoraulredondo
2025-03-10

Está bien la película Lee (2024), dadle una oportunidad.

Ferdinando Simonetti rimmon1971@misskey.social
2025-03-09

[ Kate Winslet sarà Lee Miller: "Per i miei colleghi maschi la sua storia non valeva nulla" - la Repubblica ]
https://www.repubblica.it/venerdi/2025/03/08/news/kate_winslet_film_lee_miller_intervista-424048765/ #KateWinslet #LeeMiller #Film

No es cine todo lo que relucenoescinetodo@mastodon.world
2025-03-07

#LeeMiller es la biografía de una mujer fascinante, pero no logra capturar su complejidad y magnetismo, dejando al espectador entre expectante e insatisfecho. En cines gracias a #VérticeCine.

Crítica de Laura Zurita:

noescinetodoloquereluce.com/20

2025-03-07

Recensione “Lee Miller”: La Ragazza con la Rolleiflex

Il problema atavico di tanti film ispirati alla vita di grandi fotografi e grandi fotografe è che, pressoché sempre, le foto che hanno realizzato sono decisamente più interessanti del contesto in cui si muovono le loro vite. Il film di Ellen Kuras dedicato alla carriera di Lee Miller, modella e musa di Man Ray prima, corrispondente di guerra in qualità di fotoreporter dopo, non fa eccezione, dimostrandosi troppo convenzionale nel raccontare il lavoro di una donna straordinaria, una fotografa immersa per anni in un mondo dominato da uomini armati (da questo punto di vista è stata la più grande della sua epoca, seconda forse soltanto alla spericolata quanto eccezionale Margaret Bourke-White, sulla quale il cinema prima o poi dovrebbe puntare lo sguardo).

Gran parte del film mostra le sequenze in cui, con le libertà narrative del caso, Lee Miller ha scattato le sue immagini più celebri, dalle dipendenti di Vogue con le maschere antincendio alla celeberrima immagine della stessa fotografa intenta a lavarsi nella vasca da bagno di Hitler, dopo la fine della guerra. Sempre chinando il capo verso la sua Rolleiflex, con la quale ha raccontato, oltre agli orrori del mondo, soprattutto donne di qualunque genere, che siano ragazze in un rifugio antiaereo, aviatrici, naziste suicide o bambine spaventate. Saranno questi i frammenti più belli di Lee Miller.

Ellen Kuras è senza dubbio più celebre come direttrice della fotografia che come regista (qui al suo primo film di finzione dopo il documentario The Betrayal, candidato all’Oscar), basti pensare al suo lavoro più importante, Eternal Sunshine of the Spotless Mind, nel quale ha plasmato visivamente le idee di Michel Gondry, contribuendo a consegnare il film alla storia del cinema. Senza dubbio è interessante vedere un’esperta di luci accostarsi al lavoro di una fotografa, che fa della luce il suo inchiostro quotidiano, peccato però che ogni scena proceda con il pilota automatico, sprecando un cast prezioso, costellato da perle come Marion Cotillard e Noemie Merlant, oltre alla protagonista Kate Winslet. Nonostante proceda tutto come ci si aspetti, compresa la galleria delle reali immagini di Lee Miller durante i titoli di coda, è un film pieno di intensità, di carica emotiva, che ha bisogno di far sentire la propria voce. Ma la fatica di Ellen Kuras alla fine non fa altro che rimpolpare la lunga lista di film incentrati sul lavoro di fotoreporter di guerra: da Sotto Tiro a Mille Volte Buona Notte, da Bang Bang Club al recente Civil War (dove la protagonista si chiama, guarda caso, proprio Lee…), solo per citarne alcuni. Per carità, Lee Miller non è peggiore di tanti titoli simili, ma il punto è che non riesce neanche a essere migliore e la domanda che segue è: forse ci stiamo stufando di vedere così tante rappresentazioni della Seconda Guerra Mondiale? Forse sarebbe il caso di mostrarla in maniera diversa (come fatto straordinariamente da La Zona d’Interesse)? Forse il problema di questo film è proprio nell’immaginario che ci mostra, a cui siamo probabilmente assuefatti? Rimugino su questo punto senza conoscere una risposta, certo però di poter aprire un motore di ricerca, sfogliare le immagini di Lee Miller e restare con gli occhi incollati a quelle foto straordinarie. Una reazione che, purtroppo, questo buon film non riesce a regalarci.

#Cinema #commenti #film #foto #fotografa #guerra #kateWinslet #leeMiller #recensione #spiegazione #storia

Déborah FabréDeborah_fabre
2025-02-07

Recommandation de film 1 : Lee Miller.
Histoire de la première femme reporter de guerre.

Client Info

Server: https://mastodon.social
Version: 2025.04
Repository: https://github.com/cyevgeniy/lmst