#TheOffer

2025-05-17

Why didn’t I watch this before? Maybe not quite an example of the risk-taking and uncompromising filmmaking it celebrates, but total catnip for movie lovers. Features a number of pretty outstanding feats of impersonation, too.

#tv #TheOffer #cinemastodon

2025-05-14

The Offer to serial o kulisach powstania "Ojca chrzestnego". Nie o samym filmie, a o walce o jego życie. Zapraszamy na naszą recenzję!

pograne.eu/wez-cannoli-i-oglad

#Pograne #Giereczkowo #TheOffer

Several episodes into #TheOffer on #ParamountPlus & I gotta say, it’s nearly as compelling as #TheGodfather Highly recommend.

2024-09-10

“The Offer” about the making of The Godfather, is the best TV show in years! All actors are above par, but Dan Fogler as Francis Ford Coppola is amazing!
They should follow up with the making of Apocalypse Now, and then Megalopolis for season 3, with the same actor.

#TheOffer #thegodfather #francisfordcoppola #apocalypsenow #megalopolis #danfogler #paramount #ParamountPlus

The Offer poster
Mark Roman Empiremarkroman@mastodon.world
2024-05-13

Unknown stuntman? No.
Unknown background actor.
Shook hands with Kelsey Grammar #TheLastTycoon.
Stood in for Nicolas Cage #TheTrust.
imdb.com/name/nm4432222
#MarkRoman #actor #comic #writer #improv #drama #comedy #BackgroundArtist #IMDb #CSI #NicolasCage #CriminalMinds #TheOffer #actorslife

2024-05-11

We’re about five minutes into the second period and The Bruins trail the Panthers 1-0. We’re going on the power play though, so let’s be optimistic.

Jen and I watched The Offer on Paramount+ this week. It’s actually the second time we watched it. If you’re not familiar with it, it’s the story of the making of The Godfather. Now that we’re finished with the show we’re watching the movie. Clemenza just left the gun but took the cannoli’s.

The Godfather is on the living room TV. The Bruins are on my iPhone via the streaming app formerly known as HBO Max. I’m trying to multitask over here, but it’s tough when the movie is so legendary and the iPhone screen is so teeny tiny. Even if it is an iPhone 14 Pro Max.

The Bruins did not score on the power play. Crud.

https://robertjames1971.blog/2024/05/10/down-by-one-in-the-second/

#BostonBruins #Bruins #Hockey #NHL #playoffs #postseason #Television #theGodfather #theOffer

2024-02-27

Febbraio vola via senza darci quasi il tempo di viverlo, scintillando rapido e veloce come un fuoco d’artificio sopra il Pont Neuf. Grazie ai dati di Letterboxd (se siete registrati seguitemi!), sempre utilissimi ai fini delle mie statistiche da nerd, con 21 film visti in 26 giorni questo febbraio è stato il più prolifico degli ultimi dieci anni, cinematograficamente parlando (e mancano ancora tre sere, quindi il dato andrà ulteriormente aggiornato). Ma perché vediamo tutti questi film? In questi giorni sto leggendo il manuale Story, dello sceneggiatore Robert McKee, e ho trovato un paragrafo che ho amato davvero molto: “Una volta all’interno di questo mondo alieno, ritroviamo noi stessi: negli intimi recessi di questi personaggi e nei loro conflitti scopriamo la nostra umanità. Noi andiamo al cinema per entrare in un mondo nuovo e affascinante. Per immedesimarci in un altro essere umano, che dapprima appare diverso da noi e che tuttavia nel suo nucleo centrale è come noi. E per vivere una realtà fittizia che getti luce sulla nostra realtà quotidiana. Non vogliamo sfuggire la vita, ma conoscerla”. Andiamo dunque a conoscere gli ultimi film visti in questo periodo (dai quali ho escluso il rewatch di Foglie al vento, film di cui avevo già parlato recentemente).

American Fiction (2023): La bellezza di vedere un film senza sapere nulla della trama, del genere, del cast, del regista. Nulla. Sapevo solo che è nella decina dei candidati all’Oscar come miglior film e questo mi bastava: è stata una splendida sorpresa. Lo scrittore intellettuale Jeffrey Wright è stufo di vedere la cultura afroamericana continuamente mercificata e mortificata. Scrive di getto un romanzo pieno di cliché sugli afroamericani e, quasi per gioco, lo consegna al suo agente. Sarà un successo. Satira tragicomica diretta da Cord Jefferson, diverte molto e fa passare due splendide ore: cala un po’ nel finale, se solo si fosse preso la responsabilità di giocare un po’ meno sul sicuro, sarebbe potuto essere davvero un film clamoroso. Molto bello, è uscito oggi su Prime Video.
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Il Dottor Stranamore (1964): A proposito di satire, eccone una che non invecchia mai di un giorno. In piena guerra fredda, un generale statunitense impazzisce e manda decine di bombardieri a lanciare l’atomica sull’Unione Sovietica. Da qui una delle più grandi commedie sulla guerra mai realizzate, con i personaggi impegnati tutto il tempo nel cercare di evitare in ogni modo il disastro. Kubrick in principio voleva realizzare un thriller o un film drammatico, soltanto scrivendo si rese conto che il registro della commedia era invece perfetto per questo tipo di film: “Nel contesto dell’imminente distruzione del mondo, l’ipocrisia, le incomprensioni, la lascivia, la paranoia, l’ambizione, gli eufemismi, il patriottismo, l’eroismo e anche la ragionevolezza possono evocare un’orribile risata”. 60 anni e non sentirli (e se volete approfondire l’analisi del film, vi rimando a questo saggio).
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Dune 2 (2024): Tre anni fa avevamo lasciato Arrakis con la famiglia Atreides quasi del tutto sterminata dagli Harkonnen. Nella prima parte di Dune, Villeneuve aveva avuto giusto il tempo di piazzare le carte sul tavolo e un po’ di carne al fuoco da cuocere in questa seconda parte. Un’opera maestosa, firmata da un grande autore, accompagnata da una colonna sonora eccezionale, che tuttavia proprio non riesce ad appassionarmi. Questo secondo film lavora sicuramente meglio del primo: c’è più vita, più epicità, più azione, più gloria e, al netto di qualche lungaggine di troppo (2 ore e 40 sono sempre e comunque troppe, a meno che non ti chiami Scorsese), è un film che sa pienamente offrire la visione di un grande regista allo spettatore disposto a entrare in questo mondo di sabbia e vermi giganti: chi vorrà, godrà (e avrà tutta la mia invidia).
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Il Padrino (1972): Su Paramount+ c’è questa bella serie, The Offer, basata sulla produzione del capolavoro di Francis Ford Coppola. La serie, costruita sulla testimonianza del produttore Al Ruddy (il protagonista), racconta le difficoltà economiche dello studio, i continui accordi con il boss di New York, le problematiche con la comunità italo-americana e le discussioni per la scelta del cast (ad esempio, nessuno tranne Coppola voleva uno sconosciuto come Al Pacino in un ruolo così importante). E molto altro. Vista la serie, è pressoché inevitabile sentire la necessità di vedere ancora una volta il film vero e proprio, di cui davvero non c’è molto altro da dire se non che si tratta di uno di quei rari casi di film perfetto, perché di questo si tratta. Curioso tra l’altro che l’attore che interpreta il capitano di polizia corrotto, Sterling Hayden, sia lo stesso visto due giorni prima ne Il Dottor Stranamore (il generale che impazzisce). Guardatevi The Offer, poi rivedetevi Il Padrino, sarà ancora più gustoso.
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Gli Amanti del Pont Neuf (1991): Terzo film di Leos Carax, ancora una volta incentrato su un ragazzo che incontra una ragazza, un classico cinematografico anche stavolta però inserito in un contesto assolutamente straordinario. Il Pont Neuf, il ponte più antico di Parigi, è chiuso per ristrutturazione. Il clochard Denis Levant vive qui, tra calcinacci e blocchi di pietra, insieme a Juliette Binoche, studentessa d’arte affetta da una grave malattia agli occhi. I due si arrangiano come possono per tirare avanti e sopportare il disagio della loro condizione. Così come in Rosso Sangue (dove Lavant ballava Modern Love di Bowie per strada, in una scena talmente iconica da essere poi citata in Frances Ha di Baumbach), anche qui c’è una stupenda scena di ballo, con i due protagonisti che danzano sul ponte sotto una pioggia di fuochi d’artificio, durante le celebrazioni per il 14 luglio. La classica scena straordinaria che può valere da sola tutto il film. Ai tempi fu una delle opere più costose della storia del cinema francese, con conseguente flop al botteghino, oggi è stata giustamente rivalutata ed è senza dubbio uno dei film d’Oltralpe più iconici degli anni 90.
•••½

Priscilla (2023): Sofia Coppola spegne con l’estintore il mito di Elvis Presley, raccontando la storia del Re attraverso gli occhi disillusi della sua ex-moglie Priscilla (che per molti della mia generazione sarà sempre l’immortale coprotagonista di Una Pallottola Spuntata). Il problema è che il film appare continuamente monco, di idee, spunti, cambi di tono. Il già citato Robert McKee afferma che ogni scena ha bisogno di un beat, di momenti significativi, di instanti in cui le cose cominciano a prendere un’altra direzione: ebbene, qui di beat ce ne sono davvero pochissimi. Come se non bastasse, Jacob Elordi (già visto recentemente in Saltburn), con il carisma di uno scaldabagno, è davvero il peggior Elvis mai visto su uno schermo (e ce ne sono stati parecchi). Bocciatissimo.
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The Iron Claw (2023): Da bambino ero un fanatico appassionato di wrestling, come tanti ragazzi cresciuti negli anni 80. Compravo riviste e pupazzetti di ogni genere, ma soprattutto non mi perdevo un incontro, che ai tempi venivano trasmessi in tv con la telecronaca di Dan Peterson. Di questa famiglia però sapevo davvero pochissimo (a parte la meteora Kerry, noto come Texas Tornado). Il film di Sean Durkin, già premiato al Sundance e a Cannes per le sue opere precedenti, è un dramma famigliare incentrato sulla storia assurda dei Von Erich, capitanati dal padre Fritz, ex wrestler e ora allenatore dei figli (nel film sono citati soltanto 5 di loro, ma sono stati addirittura 6!). Difficile dire di più se non conoscete la loro storia, quindi sottolineerò soltanto l’eccellente prova di un irriconoscibile Zac Efron e il sempre ottimo Jeremy Allen White, già notissimo per la serie The Bear. Ottima regia e una storia che se non fosse vera sarebbe veramente incredibile: buonissimo film.
•••½

La Battaglia di Algeri (1966): Vi ho parlato più volte di quella categoria di film di cui senti parlare da decenni, ben conscio di quanto sia famoso, amato, importante, ma che non hai mai avuto modo di vedere. Questo capolavoro di Gillo Pontecorvo, fino a pochi giorni fa, apparteneva proprio alla suddetta categoria. Ora che l’ho visto capisco perfettamente il Leone d’Oro conquistato a Venezia, oltre alle tre nomination agli Oscar (film straniero, regia e sceneggiatura originale). Il film è ambientato interamente ad Algeri e mostra come, da un piccolo focolaio di rivoluzione, si sia arrivati poi all’indipendenza dell’Algeria e alla liberazione del Paese nordafricano dai coloni francesi. Un’opera straordinaria per realismo, costruzione delle scene, senza il manicheismo tipico di molti film di questo genere, ma anzi ricca di sfumature per quanto riguarda la caratterizzazione di ogni personaggio. Strepitosi anche gli interpreti (quasi tutti non professionisti). Ciliegina sulla torta, la musica di Ennio Morricone, poi ripresa da Quentin Tarantino in una scena di Bastardi Senza Gloria. Film immenso.
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https://unavitadacinefilo.com/2024/02/27/capitolo-371-unofferta-che-non-si-puo-rifiutare/

#americanFiction #Cinema #daVedere #diCheParla #dune2 #film #gliAmantiDelPontNeuf #ilDottorStranamore #ilPadrino #laBattagliaDiAlgeri #priscilla #recensione #spiegazione #theIronClaw #theOffer #trama

Rüdiger Rübigruebig
2023-10-06

„The Offer“, eine grandiose TV Serie. Ein weiterer guter Grund für ein Paramount+ Abo. imdb.com/title/tt13111040/?ref

Pablingopagarcia
2023-07-07

Ayer vi el primer episodio de The Offer, y oye, para los mitómanos de El Padrino es un auténtico pastelito

DeeDeeKing 🎶🖼️deedeeking_@piaille.fr
2023-02-17

et cette BO 🎶🎸#TheOffer

DeeDeeKing 🎶🖼️deedeeking_@piaille.fr
2023-02-17

Mais c'est très bien The Offer. #theoffer

2023-02-10

Let’s go to Sicily!
@ParamountPlusIT @paramountplus #theOffer #masterpiece #theGodfather @JunoTemple #tvseries #serietv

2023-02-06

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