Loevy tornò da me più volte e, con voce sempre più flebile e mani tremanti, continuò a chiedere verità e giustizia. Più volte lo delusi, finché nel 2016 la censura permise la pubblicazione parziale della storia.
“Fonti straniere” fornirono in seguito il resto dei dettagli.
Anche allora Loevy non si diede pace e continuò a spingere per il riconoscimento del crimine fino a quando il suo cuore non ha smesso di battere.
Il Loevy regista avrebbe sicuramente apprezzato la scena finale, in cui il Loevy dissidente muore nella stessa settimana in cui viene documentata l'esecuzione di due detenuti palestinesi a #Jenin da parte della polizia di frontiera israeliana. ⬇️7


