#Meda

2025-04-10

nuove piantumazioni. Bene ma non benissimo.

Trenord lavora per ripristinare in Lombardia le reti ecologiche utilizzate da animali e specie vegetali per muoversi e svilupparsi, spesso interrotte dallo sviluppo urbanistico. Questo l'obiettivo di "Piantalalì”, il progetto di piantagione e riforestazione avviato da FNM e Trenord. Di tutto ciò, quello che è stato o verrà fatto a Meda, c'è poco. Nessun collegamento tra aree verdi ove fauna selvatica è ancora presente.

sullebarricate.wordpress.com/2

2025-04-10

: kompagni tranquilli, la legalità è un optional.

Kompagni tranquilli, nessuna coercizione. Coloro che ci dovranno pagare le pensioni sono salvi. Lasciamo che la partenza avvenga su base volontaria. Dunque, un cittadino straniero  colpito da un decreto di espulsione dal territorio nazionale se ne stava tranquillamente a passeggio nella nostra cittadina. Vi sembra cosa normale? A seguito di ciò, è stato deferito all’Autorità giudiziaria, ma soprattutto si è beccato…

sullebarricate.wordpress.com/2

2025-03-27

Viale Brianza – Come rallentare il traffico e mettere in sicurezza i pedoni?

Il restyling di Viale Brianza non si può certo dire che abbia giovato ai pedoni. L'assenza di marciapiedi o vie protette costringe ancora i passanti a mantenersi ai bordi della careggiata, soprattutto nel tratto tra via Luigi Rho e via San Giorgio, sfidando il traffico per evitare di finire nello sterrato ed infangarsi. Per chi procede a piedi, l'unico tratto decente è quello posto sul…

sullebarricate.wordpress.com/2

Mike Strathdeemarketplacemeda
2025-03-26

Philippines project empowers farmers to increase profits, grow more cacao to meet demand for quality chocolate. From the latest issue of The Marketplace magazine:
meda.org/the-marketplace/bette

2025-02-23

ゲーム・VTuber・メタバースの新着情報ダイジェスト 2025.2.23

発売
・誕生日:
・お披露目: 新衣装 (28日)
2nd ONE-MAN LIVE "GALAXY JOURNEY" 3月20日開催
・チャンネル登録者数: 40万人

Games, VTuber, and Metaverse New Informations Digest February 23, 2025

* : Released
* Birthday:
* Unveil: New Outfit to Feb 28
* 2nd ONE-MAN LIVE "GALAXY JOURNEY" to Mar 20
* YouTube Channel Subscribers: 400K


progress-official.jp/digest-fe

2025-02-20

ゲーム・VTuber・メタバースの新着情報ダイジェスト 2025.2.20

( / ) 27日配信決定
・卒業:
2nd ONLINE ONE-MAN LIVE「META-MORPHOSE」23日開催
Virtual「」出展決定

Games, VTuber, and Metaverse New Informations Digest February 20, 2025

* () to Feb 27 Stream
* Graduation:
* 2nd ONLINE ONE-MAN LIVE "META-MORPHOSE" to Feb 23
* Virtual to


progress-official.jp/digest-fe

Artisans du Patrimoineartisansdupatrimoine@piaille.fr
2025-02-14

Ebénisterie Mobili Intarsiati Artistici à #Meda (#Autre) MIA - Meubles Marquetés Artistiques est une société artisanale spécialisée dans la reproduction de meubles de style Louis XV, Transition,...
Suite 👉 artisansdupatrimoine.fr/profes
#Artisan #Restauration #Patrimoine

Ebénisterie Mobili Intarsiati Artistici à #Meda (#Autre) MIA - Meubles Marquetés Artistiques est une société artisanale spécialisée dans la reproduction de meubles de style Louis XV, Transition,...
Suite 👉 https://artisansdupatrimoine.fr/professionnel/2781/mobili-intarsiati-artistici-meda
#Artisan #Restauration #Patrimoine
2025-01-28

Anche dovrà eliminare le ciclabili farlocche.

Ne avevamo già parlato nel 2022 qui: Meda. Ma queste sono “ciclabili”? A quanto pare ste ciclabili molto regolari non sono: Il nuovo codice cancella decine di corsie ciclabili Illegittime tutte le ciclabili disegnate con una striscia bianca: sono da eliminare Articolo qui

sullebarricate.wordpress.com/2

2024-10-23

Corriere.it - Homepage by di Redazione Milano
Preso rapinatore seriale di orologi di lusso: aggrediva i turisti nel Parking Meda. La «rete» tesa con l'Interpol con base in Giappone

Il malvivente, minorenne all'epoca dei colpi, incastrato per due rapine: a un francese aveva strappato un Rolex da 30 mila euro, a un giapponese un Richard Mille da 228 mila

Translated:
Serial killer of luxury watches: he attacked tourists in the Meda parking lot. The "network" is being tracked by Interpol with a base in Japan.

The perpetrator, a minor at the time of the crimes, was caught for two robberies: he stole a €30,000 Rolex from a Frenchman and a €228,000 Richard Mille from a Japanese citizen.

#France #RichardMille #Japan #Meda #Interpol #serialkiller
milano.corriere.it/notizie/cro

C’era un numero di partigiani limitato per un’area vasta come la Brianza

Un ambiente privilegiato per la diffusione dell’antifascismo è, quanto meno a Monza e nella bassa Brianza, la grande fabbrica fordista. Monza si trova a ridosso delle grandi fabbriche di Sesto San Giovanni e di Milano (Breda, Falck, Innocenti, Magneti Marelli, Pirelli…). Tra le masse operaie delle grandi aziende milanesi “il partito comunista era penetrato in profondità, aveva fatto proselitismo e le teorie antifasciste associate a quelle di lotta di classe avevano preso piede. Queste idee venivano poi irradiate verso la provincia dagli operai brianzoli che vi lavoravano e dagli sfollati che dopo i tremendi bombardamenti dell’agosto 1943 su Milano si dirigevano sempre più numerosi verso la provincia” <26. La creazione di gruppi antifascisti che derivano dall’antifascismo delle fabbriche, dove erano già presenti cellule clandestine, si registrano ad Agrate Brianza, Cavenago Brianza, Lissone e Seregno <27. Nei paesi più lontani dal milanese e da Monza la struttura economica è caratterizzata da piccole aziende dove il PCI i partiti di sinistra non hanno ancora radicamento e, anche se la popolazione in larga parte è avversa al fascismo repubblicano e all’invasore tedesco, manca, specie nei primi mesi successivi all’armistizio, un’organizzazione antifascista strutturata, che tarderà a vedere la luce <28. Emerge quindi uno scenario duplice, cioè un contesto, quello della Bassa Brianza, influenzato dall’antifascismo diffuso tra il proletariato delle grandi fabbriche e il resto del circondario monzese, specie le aree più distanti da Milano, in cui, in particolare nei primi mesi della Resistenza, non è ancora presente un’organizzazione partigiana consolidata e l’elemento spontaneistico prevale.
In Brianza l’attività predominante consiste nell’assistenza logistica ai partigiani riparati sui monti e, specie nella prima fase resistenziale, non vi è una vera e propria lotta armata contro i nazifascisti <29.
I Gap (Gruppi d’azione patriottica), cioè i nuclei partigiani organizzati dal PCI per il combattimento in città, sono le uniche formazioni che nei primi mesi di occupazione tedesca svolgono attività di tipo terroristico per creare insicurezza tra i nazifascisti. In Brianza non sono presenti i Gap, ma si registrano alcune azioni armate di gappisti giunti da Milano <30. Il principale obiettivo dei Gap in territorio monzese è Luigi Gatti, squadrista di vecchia data, dirigente dell’UPI e maggiore della GNR presso la Villa Reale di Monza dove tortura gli oppositori arrestati. Il 20 ottobre 1943 due gappisti, operai milanesi, sparano al Gatti, che però risulta solo ferito. Subito dopo l’attentato la reazione fascista si concentra sui noti antifascisti locali, dieci dei quali vengono immediatamente arrestati e ne viene decretata la fucilazione per rappresaglia. Anche grazie al fatto che le ferite del Gatti non sono particolarmente gravi, hanno successo le pressioni del medico curante dottor Arrigoni e dell’Arciprete perché lo stesso Gatti si pronunci contro la rappresaglia: così avviene e la condanna a morte viene revocata <31.
I CLN
Un ruolo determinante nella guida della Resistenza italiana sono stati i Comitati di Liberazione Nazionale (Cln), cioè i comitati costituiti dai partiti antifascisti (DC, PCI, Pd’A, PLI, PSIUP). Già l’8 settembre il comitato romano assume tale nome. Il riferimento dei liberali nel comitato romano è “Alessandro Casati, appartenente ad un’antica famiglia nobiliare che risiedeva ad Arcore” <32, in Brianza. Il Cln di Milano si costituisce anch’esso nel corso del settembre 1943 e ha tra i suoi membri anche i monzesi Giovanbattista Stucchi (socialista) e Gianni Citterio (comunista). Nel gennaio 1944 il Cln di Milano è investito da quelli del settentrione del ruolo di organismo guida della ribellione nel nord-Italia. Il comitato romano, prevedendo una rapida liberazione della Capitale da parte degli Alleati, approva tale investitura: nasce così il Clnai (Comitato di liberazione nazionale alta Italia). A Monza, i rappresentanti del comitato sono coloro hanno fondato nel 1942 il già citato Fronte d’azione antifascista e, cioè, Fortunato Scali per i comunisti, Enrico Farè per i socialisti e Luigi Fossati per i democristiani <33. I primi Cln in territorio brianzolo scontano numerosi arresti e continue sostituzioni in quanto si trovano isolati tra di loro e le forze partigiane sono ancora scarse: occorrerà del tempo perché la struttura organizzativa del movimento partigiano si sviluppi nella Brianza monzese <34.
Un punto di svolta nella fase resistenziale sono stati i grandi scioperi operai del marzo 1944, che coinvolgono anche la Brianza. Il grande sciopero del marzo 1944, al contrario agli scioperi del 1943, non pone al centro le rivendicazioni economica, ma è, bensì, un’iniziativa politica del Partito comunista: l’obiettivo dello sciopero è quello di dare una prova di forza politica dell’opposizione al fascismo e all’occupazione tedesca <35.
“Il primo marzo scatta la contestazione in tutte le città del nord. Nel milanese, l’area di Sesto San Giovanni è determinante: la Breda, la Falck, la Magneti Marelli sono il fulcro dello sciopero e il punto di riferimento, naturalmente anche per la Brianza” <36. Lo sciopero riguarda anche il territorio brianzolo, soprattutto l’area di Monza, in cui si trovano importanti aziende industriali. Lo sciopero riguarda molte aziende monzesi, come la Hensemberger, la Singer, dove rientra rapidamente a causa della minaccia nazista, la Philips e la Sertum. Altre realtà industriali brianzole coinvolte sono la Bianchi di Desio e la Isotta Fraschini di Meda. Il secondo giorno di sciopero il Rapporto sullo sciopero generale del 1 marzo a Milano e provincia, redatto dal PCI, informa “che a Monza a causa della brutalità della reazione in alcuni stabilimenti il lavoro è stato ripreso” <37. Infatti, mentre a Milano e Sesto San Giovanni lo sciopero si protrae fino all’8 marzo, nel monzese lo sciopero non dura oltre i due giorni. Ad ogni modo la partecipazione allo sciopero non può dirsi negativa per una terra come la Brianza dove “gli scioperanti non potevano contare, al contrario di Sesto San Giovanni, sulla forza di enormi masse che lavorano nelle grandi fabbriche di città industriali; la repressione poteva avere buon gioco e gli agitatori potevano essere più facilmente individuati” <38. Agli scioperi seguono numerosi arresti e deportazioni nei lager tedeschi. Il PCI si rende conto che le squadre di difesa delle fabbriche, create su sua iniziativa a inizio 1944, non sono in grado di reggere l’onda d’urto della reazione nazifascista <39. Emerge quindi la necessità di un ripensamento organizzativo che porta alla nascita delle Sap.
Le SAP
Nell’estate del 1944 nascono le Sap (Squadre armate partigiane) per idea del comunista Italo Busetto <40. Le squadre delle Sap sono costituite nelle città da cinque uomini e, cioè, un caposquadra e quattro partigiani, mentre nei paesi il caposquadra, scelto nella figura più carismatica del gruppo, coordina tre gruppi composti da cinque uomini l’uno. Le squadre si raggruppano in distaccamenti idealmente di 45-50 uomini; cinque o sei distaccamenti costituiscono una brigata. Il partigiano delle Sap, al contrario dei Gappisti che vivono in clandestinità, se non è un renitente o un ricercato, vive nella legalità, svolgendo il proprio lavoro ed entrando in azione quando è chiamato a farlo <41.
Le Sap, pur essendo una formazione di emanazione del Partito Comunista, “assumono più un aspetto di milizia nazionale, contando nei propri ranghi elementi delle più disparate tendenze politiche” <42.
L’organizzazione delle Sap nella Brianza monzese si articola nell’estate del 1944 come segue <43 <44:
1° settore di Oggiono, poi rientrerà nella 104^ brigata Gianni Citterio. Comandante: Livio Cesana. Distaccamenti: Oggiono, Carate Brianza, Macherio, Biassono, Costamasnaga, Renate. Totale: 177 uomini.
2° settore di Monza, poi 150° brigata. Comandante: Moretto. Distaccamenti: Monza e Vedano al Lambro. Totale: 22 uomini.
3° settore di Vimercate. Comandante prima compagnia, che successivamente si dividerà tra 104° brigata Gianni Citterio e 103° brigata Sap Vincenzo Gabellini <45, Iginio Rota. Distaccamenti: Vimercate, Arcore, Bernareggio, Bellusco, Concorezzo, Cavenago. Totale: 140 uomini.
La seconda compagnia è dislocata a Trezzo d’Adda e dintorni. La terza compagnia (poi 105^ brigata Luigi Brambilla, è composta dai distaccamenti di Brugherio, Caponago, Agrate Brianza, Bussero, Cascine S. Ambrogio, Cernusco sul Naviglio, Carugate. Totale: 159 uomini.
Si costituisce anche una 3^ brigata Sap nella zona tra Saronno (Varese) e la Brianza monzese. Per quest’ultima area si registrano a Meda 40 sappisti attivi dai distaccamenti dell’Isotta Franchini, 12 dall’azienda F.A.C.E., oltre che 36 partigiani delle Sap a Cesano Maderno, 25 a Meda città, 5 a Paderno Dugnano, 150 nell’area compresa tra Bovisio, Varedo, Villaggio Snia, Seveso e Ceriano Laghetto <46.
A fine del 1944 le file delle Sap si ingrossano: si sono via via costituite nuove brigate che confluiranno nel Raggruppamento brigate Bassa Brianza. Tale raggruppamento, guidato dal comandante Eliseo Galliani e dal commissario politico Eugenio Mascetti, riunisce a sé la 119^ brigata Quintino Di Vona con distaccamenti a Nova Milanese, Muggiò, Lissone, Desio, Seregno, Carate Brianza, Paina, Arosio, Inverigo, Cinisello Balsamo, Cusano Milanino, Bresso e Cormano Brusuglio e la 185^ brigata Pietro Arienti con distaccamenti a Cesano Maderno, Bovisio, Seveso, Meda, Barlassina, Paderno Dugnano, Palazzolo, Senago e Limbiate. Rientrano nel raggruppamento anche i distaccamenti per la difesa interna delle industrie quali la Snia e Acna di Cesano Maderno, la Isotta Franchini di Meda e la Bianchi di Desio <47.
Contestualmente le Brigate Garibaldi sono riorganizzate anche nella parte orientale della Brianza, con il Raggruppamento brigate fiume Adda. Confluiscono in tale raggruppamento la 103^ brigata Vincenzo Gabellini con distaccamenti a Vimercate, Bernareggio, Cavenago, Mezzago e Trezzo d’Adda, la 104^ brigata Gianni Citterio e la 105^ brigata Luigi Brambilla con distaccamenti in Brianza a Caponago e Brugherio <48.
Le brigate garibaldine si sono quindi costituite anche in Brianza, sebbene, specie nei primi tempi, la struttura organizzativa sia ancora gracile e il numero dei partigiani limitato per un’area vasta come la Brianza, tanto che non di rado risultano difficili i collegamenti con le altre brigate e il comando. Nonostante le difficoltà, le Sap si rafforzano progressivamente cosicché anche la lotta contro i fascisti e i tedeschi ne trae beneficio in termini di aumento degli attacchi armati sia dal punto di vista quantitativo sia da quello qualitativo <49.
Nel corso del 1944, e in particolare durante l’estate, sono creati i Cln nel territorio brianzolo. Se in un primo momento esisteva solo il Cln di Monza, nel corso dell’estate un po’ in tutti i paesi si formano i Cln. Così facendo la Resistenza prende piede nella maggior parte dei comuni della Brianza. L’operatività e, soprattutto, l’attitudine alla lotta partigiana, dei Cln è però disomogenea: vi sono, ad esempio, alcuni Cln locali del tutto passivi, improntati più a frenare la ribellione invece che ad alimentarla. Alcuni problemi, legati all’inesperienza dei partigiani, alla presenza massiccia di forze nemiche nella zona o alla difficoltà dei collegamenti, pur migliorando nel tempo, permangono fino alla Liberazione. Tuttavia, l’aspetto più significativo che si può desumere dalle biografie dei componenti dei Cln locali è l’inedita partecipazione alla vita politica e sociale degli appartenenti di tutte le classi sociali <50 <51.
[NOTE]
26 P. Arienti, La Resistenza in Brianza 1943-1945, Bellavite, Missaglia (LC), 2006, pag. 52.
27 P. Arienti, La Resistenza in Brianza 1943-1945, Bellavite, Missaglia (LC), 2006, pag. 53.
28 P. Arienti, La Resistenza in Brianza 1943-1945, Bellavite, Missaglia (LC), 2006, pag. 54.
29 P. Arienti, La Resistenza in Brianza 1943-1945, Bellavite, Missaglia (LC), 2006, pag. 54.
30 P. Arienti, La Resistenza in Brianza 1943-1945, Bellavite, Missaglia (LC), 2006, pag. 54.
31 P. Arienti, La Resistenza in Brianza 1943-1945, Bellavite, Missaglia (LC), 2006, pag. 54.
32 P. Arienti, La Resistenza in Brianza 1943-1945, Bellavite, Missaglia (LC), 2006, pag. 55.
33 G. Bianchi, Dalla Resistenza. Uomini, eventi, idee della lotta di Liberazione in provincia di Milano, edizione della Provincia di Milano, Milano, 1975, pag. 27.
34 P. Arienti, La Resistenza in Brianza 1943-1945, Bellavite, Missaglia (LC), 2006, pag. 56.
35 P. Arienti, La Resistenza in Brianza 1943-1945, Bellavite, Missaglia (LC), 2006, pag. 60.
36 P. Arienti, La Resistenza in Brianza 1943-1945, Bellavite, Missaglia (LC), 2006, pag. 60.
37 P. Arienti, La Resistenza in Brianza 1943-1945, Bellavite, Missaglia (LC), 2006, pag. 60.
38 Annali della Fondazione Lelio e Lisli Basso, L’archivio Basso e l’organizzazione del partito (1943-1945), vol. 8, 1985, 1986, pag. 400, “Ditte con più di 500 dipendenti”.
39 P. Arienti, La Resistenza in Brianza 1943-1945, Bellavite, Missaglia (LC), 2006, pag. 97.
40 P. Arienti, La Resistenza in Brianza 1943-1945, Bellavite, Missaglia (LC), 2006, pag. 97.
41 P. Arienti, La Resistenza in Brianza 1943-1945, Bellavite, Missaglia (LC), 2006, pag. 97.
42 P. Arienti, La Resistenza in Brianza 1943-1945, Bellavite, Missaglia (LC), 2006, pag. 99.
43 P. Arienti, La Resistenza in Brianza 1943-1945, Bellavite, Missaglia (LC), 2006, pag. 100.
44 G. Bianchi, Dalla Resistenza. Uomini, eventi, idee della lotta di Liberazione in provincia di Milano, edizione della Provincia di Milano, Milano, 1975, pag. 30-31.
45 G. Bianchi, Dalla Resistenza. Uomini, eventi, idee della lotta di Liberazione in provincia di Milano, edizione della Provincia di Milano, Milano, 1975, pag. 33.
46 P. Arienti, La Resistenza in Brianza 1943-1945, Bellavite, Missaglia (LC), 2006, pag. 100.
47 P. Arienti, La Resistenza in Brianza 1943-1945, Bellavite, Missaglia (LC), 2006, pag. 137.
48 P. Arienti, La Resistenza in Brianza 1943-1945, Bellavite, Missaglia (LC), 2006, pag. 138.
49 P. Arienti, La Resistenza in Brianza 1943-1945, Bellavite, Missaglia (LC), 2006, pag. 100.
50 P. Arienti, La Resistenza in Brianza 1943-1945, Bellavite, Missaglia (LC), 2006, pag. 106.
51 G. Bianchi, Dalla Resistenza. Uomini, eventi, idee della lotta di Liberazione in provincia di Milano, edizione della Provincia di Milano, Milano, 1975, pag. 30.
Enrico Comini, La Corte di Assise Straordinaria di Monza. I processi per collaborazionismo a Monza (1945-1946), Tesi di laurea magistrale, Università degli Studi di Padova, Anno Accademico 2022-2023

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YOSHI【VSinger応援】yoshi_vsapo@mstdn.jp
2024-10-09

茨むあん(@ibaramuan )
MEDA(@medazcd )

はじまった

#コラボ歌枠 】俺たちのホリデー。 初見さん大歓迎∼!【 Vsinger / #茨むあん #MEDA #めだむあyoutube.com/watch?v=mCbxH3KOOf @Youtubeより

YOSHI【VSinger応援】yoshi_vsapo@mstdn.jp
2024-10-09

茨むあん(@ibaramuan )
MEDA(@medazcd )

2024.10.9 22:00から配信予定

#コラボ歌枠 】俺たちのホリデー。 初見さん大歓迎∼!【 Vsinger / #茨むあん #MEDA #めだむあyoutube.com/watch?v=mCbxH3KOOf @Youtubeより

Artisans du Patrimoineartisansdupatrimoine@piaille.fr
2024-10-09

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2024-07-31

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2024-07-17

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2024-06-27

: in Via Solferino (finalmente) i paletti anti sosta a difesa dei pedoni

In Via Solferino, nel tratto compreso tra Via Matteotti e Via Palestro, verranno posizionati dispositivianti sosta (paletti flessibili) in materiale plastico idoneo. Verranno posti sia sul lato destro che sul lato sinistro, in modo da consentire: - di avere una carreggiata centrale transitabile avente larghezza di mt. 3.00 (distanza netta tra palettianti sosta lato destro e lato sinistro);

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2024-06-17

: Correva l’anno 2019…e “corre” ancora.

Cattive abitudini e maleducazione la fanno ormai da padrona. Meglio essere furbi che rispettare le regole? A quanto pare sì. Anche quando i parcheggi sono disponibili (sulla piazza) c'è chi degli altri non si preoccupa (di arrecare fastidio o peggio ancora pericolo). E poi si sa, di domenica il rischio di essere sanzionati è pressoché nullo, quindi... Un tempo a scuola si studiava “educazione civica” (con tanto di libro) che…

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