L’Argumentum Ad Hominem
In ogni dibattito, pubblico o privato, ci si aspetta che le argomentazioni vengano analizzate e confrontate sul piano della logica e dei contenuti. Tuttavia, capita spesso che si finisca per spostare il bersaglio dall’argomento alla persona che lo sostiene. Questo tipo di errore è noto come Argumentum Ad Hominem, una delle fallacie logiche più diffuse e riconoscibili.
Che cos’è l’Argumentum Ad Hominem?
Il termine latino “Ad Hominem” significa letteralmente “contro l’uomo”. Questa fallacia si verifica quando si cerca di screditare un argomento non affrontandolo direttamente, ma attaccando chi lo propone, spesso con riferimenti alla sua moralità, coerenza, carattere o motivazioni. La fallacia preferita di ogni hater, ma anche la più abusata nella politica odiera.
Un esempio semplice
“Non dovremmo ascoltare quello che dice Marco sull’ambiente, non è riuscito a prendere nemmeno la patente di guida.”
Il fatto che Marco non abbia la patente non ha nulla a che fare con la validità delle sue argomentazioni sull’ambiente. Si attacca la persona per screditare l’opinione, senza affrontare il merito della questione.
Tipi di Ad Hominem
1. Ad Hominem Abusivo
Attacco diretto alla persona, spesso con insulti o denigrazioni.
“Che ne sa lui di economia? È solo un ignorante.”
2. Ad Hominem Circostanziale
Si cerca di delegittimare l’opinione altrui facendo riferimento al contesto personale dell’interlocutore.
“Tu difendi l’energia solare solo perché lavori in una ditta che la produce.”
3. Tu quoque (Tu anche!)
Si accusa l’interlocutore di incoerenza per evitare di rispondere all’argomento.
“Mi dici di non fumare, ma tu fumi!”
Esempi nella vita quotidiana
1. Nei dibattiti politici
“Non possiamo prendere sul serio le proposte di quel candidato: una volta è stato multato per divieto di sosta.”
Questo tipo di attacco ignora completamente le proposte del candidato e si concentra su un dettaglio irrilevante per screditarlo. Credo che più della metà delle affermazioni che sentiamo dire ai nostri politici, indipendentemente dal collocamento specifico, sia purtroppo di questo genere.
2. Nei social media
“Non ascolto quello che dice quel tizio sul cambiamento climatico: guarda come si veste!”
L’aspetto di una persona non ha nulla a che vedere con la validità delle sue opinioni scientifiche. È un attacco superficiale.
3. Nel marketing e nella comunicazione pubblica
“Non dare retta a chi critica questo prodotto: sono solo invidiosi perché non possono permetterselo.”
Invece di rispondere alle critiche sul prodotto, si scredita chi le fa, attribuendogli motivazioni personali senza affrontare i contenuti.
Perché cadiamo nell’Argumentum Ad Hominem?
Attaccare la persona è più facile e immediato che rispondere con argomentazioni valide. Questo tipo di fallacia fa leva sulle emozioni e può sembrare efficace nel breve termine, soprattutto in contesti conflittuali o polarizzati come quelli politici o social.
Inoltre, la nostra mente tende a confondere la fonte con il messaggio: se chi parla ci sembra poco credibile o antipatico, siamo più propensi a rifiutare le sue idee, anche quando sono sensate. Viceversa, siamo portati ad accettare affermazioni anche poco fondate se provengono da persone che stimiamo o che ci attraggono: è il cosiddetto halo effect (effetto alone), un bias cognitivo che ci porta a giudicare positivamente l’intero messaggio sulla base di un’unica qualità positiva del mittente (come l’aspetto fisico, la fama, o la simpatia).: se chi parla ci sembra poco credibile o antipatico, siamo più propensi a rifiutare le sue idee, anche quando sono sensate.
Come riconoscerla e evitarla
1. Focalizzati sull’argomento, non sulla persona
Quando valuti un’affermazione, chiediti: sto rispondendo all’idea o alla persona che la propone?
2. Chiedi prove concrete
Se un’affermazione viene screditata sulla base di chi la fa, domandati se l’argomentazione è valida indipendentemente dalla fonte.
3. Non cadere nella trappola dell’incoerenza
Anche se chi parla è incoerente, l’argomento può comunque essere corretto.
Conclusione
L’Argumentum Ad Hominem è una scorciatoia retorica che impoverisce il confronto e allontana dal vero cuore delle discussioni. Imparare a riconoscerlo è fondamentale per mantenere un dialogo serio, rispettoso e centrato sui contenuti.
Ricorda: criticare un’idea è legittimo, attaccare chi la esprime è una fallacia.
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