#missioneEIMAWA

2025-07-15

Egitto, grandi scoperte ad Assuan: riemergono un sarcofago dipinto e decine di mummie nella necropoli dell’Aga Khan

Elena Percivaldi

Un volto scolpito nel calcare, con le labbra ancora rosse e le palpebre segnate dal kohl nero, è riemerso dalla sabbia del tempo ad Assuan, in Egitto. È quanto restituisce una delle ultime scoperte della missione congiunta italo-egiziana EIMAWA (Egyptian-Italian Mission At West Aswan), che dal 2019 lavora nell’area archeologica del Mausoleo dell’Aga Khan, sulla sponda occidentale del Nilo.

Foto di Patrizia Piacentini / Unimi

Durante la campagna 2025, guidata da Patrizia Piacentini, docente di Egittologia all’Università Statale di Milano, e da Fahmy el-Amin, direttore dell’Ispettorato per le Antichità di Assuan, sono emerse nuove tombe scavate nella roccia, risalenti al periodo greco-romano (332 a.C. – 395 d.C.), che arricchiscono la conoscenza della necropoli di Assuan.

Foto di Patrizia Piacentini / Unimi

La tomba, intatta e con un volto enigmatico

Tra i ritrovamenti più significativi, la tomba n. 38 è senz’altro una scoperta straordinaria. A oltre due metri di profondità nella roccia, gli archeologi hanno individuato un grande sarcofago di calcare, ancora decorato e inscritto in geroglifici. Il coperchio antropomorfo, ritrovato capovolto, presenta il volto scolpito del defunto con tratti ancora leggibili e colori visibili: rosso sulle labbra, nero attorno agli occhi, incorniciati da una parrucca finemente decorata.

Secondo Piacentini, “sul corpo del sarcofago sono incise due colonne di iscrizioni, con invocazioni alle divinità locali di Elefantina e i nomi e titoli del defunto e dei suoi familiari”.

Foto di Patrizia Piacentini / Unimi

All’interno della tomba, sono emerse offerte rituali e numerose mummie, tra cui anche bambini. Questi resti saranno sottoposti ad analisi TAC per ottenere informazioni dettagliate sull’età, lo stato di salute e le cause di morte, prima di essere ricollocati nella tomba restaurata durante la prossima campagna, prevista per settembre 2025.

Foto di Patrizia Piacentini / Unimi

Paesaggio funerario stratificato

Sull’altopiano attorno al mausoleo, altre sepolture risalenti all’epoca tolemaica (332–31 a.C.) e riutilizzate in età romana (30 a.C. – 395 d.C.) delineano una frequentazione lunga e continua del sito, probabilmente anche in risposta a eventi epidemici.

Foto di Patrizia Piacentini / Unimi

Nella parte settentrionale dell’area, all’interno di un antico wadi, è stata identificata una struttura sacra – forse un luogo di culto – attorniata da offerte di origine animale e vegetale. Intorno a questa si sviluppano oltre dieci terrazze funerarie, scavate nella roccia lungo i pendii di due colline, destinate alla classe media di Assuan ed Elefantina, che utilizzò questo spazio per secoli.

Foto di Patrizia Piacentini / Unimi

“Le sepolture, disposte in file sovrapposte, occupavano tutto lo spazio disponibile, adattandosi al profilo naturale delle colline. Un’ulteriore testimonianza della lunga vitalità funeraria di quest’area”, aggiunge Piacentini.

Assuan si conferma così uno dei luoghi più fertili per l’archeologia egiziana contemporanea: una finestra aperta sulla complessa stratificazione delle pratiche funerarie e delle identità che vi si sono succedute.

#archeologia #archeologiaEgiziana #Assuan #cultoFunebreEgitto #EgittoGrecoRomano #egittologia #EIMAWA #missioneEIMAWA #missioniArcheologiche #mummieBambini #mummieInfantili #necropoliDellAgaKhan #necropoliEgiziane #notizie #PatriziaPiacentini #sarcofagoDipinto #sarcofagoGrecoRomano #scavi #scaviArcheologici #scoperte #tombeRupestri #UniversitàDiMilano #UniversitàStataleDiMilano

AssuanAssuanAssuan

Client Info

Server: https://mastodon.social
Version: 2025.07
Repository: https://github.com/cyevgeniy/lmst