MikcroNeuroscienze: Dopamina detox & altre catastrofi neuronali

(aka: cronache da un rehab cerebrale senza Wi-Fi)

Ciao, sono Michi. Non scrollo compulsivamente da un anno.
No, non sono illuminata. No, non medito sulle montagne.
Sì, ho ancora l’occhio che trema.
Ma hey: è un progresso.

Quando smetti di scrollare compulsivamente:
– la dopamina, quella che ti drogava a colpi di notifiche, smette di spararti endorfine stile slot machine
– la corteccia prefrontale, che avevi lasciato nel 2018, torna a dire “forse è meglio leggere un libro che 48 reel di gatti ninja”
– e il Default Mode Network (cioè la modalità "penso con la mia testa e non con l'algoritmo") si risveglia come un vecchio gatto stanco
– le sinapsi? Quelle si fanno una reunion tipo “ehilà ragazzi, vi ricordate di Michi?”

Nel frattempo tu…
Riscopri il vuoto.
Il silenzio.
E i pensieri lunghi più di un sottotitolo.

Smettere non è eroismo.
È una forma di igiene mentale rudimentale, tipo lavarsi il cervello coi sali da bagno.
(Non è rilassante come sembra.)

🧠✨📵
Scrollatori Anonimi, vi vedo.
E vi capisco.
Non mollate.
🫀

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