#Voyager1

2025-06-23

🚨🚀🔥 Voyager 1 a franchi une “barrière de feu” aux confins du système solaire ! 🌌 Températures extrêmes, mystères magnétiques et prouesse technologique made in 1977.🔋 Toujours en mission grâce à son cœur nucléaire…👉 Une leçon cosmique sur la persévérance humaine 🌠

radiosiskofm.fr/neotech/257569

#voyager1 #espace #nasa #science # #systemesolaire #astrophysique #explorationspatiale #fyp #foryoupage #trending #newscontent #breakingnews #radiosiskofm #actu #news #viral

Bernd von Mallinckrodt 🦋vonmallinckrodt.bsky.social@bsky.brid.gy
2025-06-12

In 40.000 Jahre nach Christus … wird #Voyager1 den Stern #Gliese445 passieren. Ohne Augen, ohne Worte, ohne Strom. Und doch bleibt sie ein stummes Zeugnis dessen, dass eine Spezies am Rande einer Galaxie einst fragte … Wer sind wir? 🖖

Das Bild zeigt die Raumsonde Voyager 1 in der dunklen Weite des interstellaren Raums, wie sie sich dem roten Zwergstern Gliese 445 nähert – ein Moment, der erst in etwa 40.000 Jahren nach unserer Zeitrechnung stattfindet.
Die Sonde ist im Vordergrund deutlich erkennbar: Ihre goldene Hochgewinnantenne reflektiert das rötliche Licht des Sterns. Gliese 445, im Hintergrund strahlend und von rötlich-oranger Farbe, dominiert den Sternenhimmel, während zahllose ferne Sterne wie feiner Staub die Szene umrahmen.
Das Bild vermittelt Ruhe, Isolation – und zugleich eine tiefe symbolische Hoffnung: Ein stummes Artefakt menschlicher Neugier auf dem Weg durch die Galaxis.

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📷 Image Description (English):

The image depicts Voyager 1 traveling through the dark, silent vastness of interstellar space, as it approaches the red dwarf Gliese 445 – a moment expected to occur roughly 40,000 years from now.
The spacecraft is clearly visible in the foreground, with its golden high-gain antenna reflecting the reddish light of the distant star. Gliese 445 glows brightly in the background with a deep orange-red hue, set against a backdrop of countless faint stars that sprinkle the cosmic void.
The scene conveys solitude and serenity – yet also symbolic hope: a silent artifact of human curiosity adrift in the galaxy.🖖
Pedro León 🚀🛰️🔭✨🪐pedroleon@astrodon.social
2025-06-03

🚨 Estado de las sondas #Voyager1 y #Voyager2
📆 Junio de 2025
📄Informe completo en Sondas Espaciales: sondasespaciales.com/2025/06/e

🚨 Estado de las sondas #Voyager1 y #Voyager2 📆 Junio de 2025 📄Informe completo en Sondas Espaciales: www.sondasespaciales.com/2025/06/esta...

Kuuke's Sterrenbeeldenkuuke@mastodon.nl
2025-05-31

Waarom zendt de ESA een wals naar Voyager 1?

Het hemelse concert van vandaag staat in het teken van het 50-jarig jubileum van de ESA en de 200ste geboortedag van Johan Strauss II.

Voyager 1 is het verst verwijderde door mensen gemaakte object in de ruimte. Credit: Caltech/NASA-JPL

Met zijn meeslepende tempo en etherische melodie is de wals “Die Bl

kuuke.nl/waarom-zendt-de-esa-e

#DieBlauwenDonau #esa #JohannStrauss #muziek #Voyager1 #wals

Victor García 👨🏻‍💻😸vggonz@mastodon.denibol.com
2025-05-27

El equipo de la #Voyager 1 logra recuperar unos propulsores que llevaban veinte años fuera de servicio.

microsiervos.com/archivo/espac

#voyager1

2025-05-21

NASA keeps ancient Voyager 1 Spacecraft alive with Hail Mary Thruster Fix. [Before DSN Command Pause]

NASA has revived a set of thrusters on the nearly 50-year-old Voyager 1 spacecraft after declaring them inoperable over two decades ago. [Voyager 1, launched in 1977, are now traveling through interstellar space at around 56,000 kph]

jpl.nasa.gov/news/nasas-voyage

#nasa #voyager1 #space #science #engineer #media #tech #news

It's a nice long-distance engineering win for the team at NASA's Jet Propulsion Laboratory, responsible for keeping the venerable Voyager spacecraft flying — and a critical one at that, as clogging fuel lines threatened to derail the backup thrusters currently in use. 

The things you have to deal with when your spacecraft is operating more than four decades beyond its original mission plan, eh? Voyager 1 launched in 1977.

JPL reported that the maneuver, completed in March, restarted Voyager 1's primary roll thrusters, which are used to keep the spacecraft aligned with a tracking star. That guide star helps keep its high-gain antenna aimed at Earth, now over 15.6 billion miles away, and far beyond the reach of any telescope.

"It was such a glorious moment. Team morale was very high that day," said Todd Barber, the mission's propulsion lead at JPL. "These thrusters were considered dead. And that was a legitimate conclusion. It's just that one of our engineers had this insight that maybe there was this other possible cause and it was fixable. It was yet another miracle save for Voyager."

Those primary roll thrusters stopped working in 2004 after a pair of internal heaters lost power. Voyager engineers long believed they were broken and unfixable. The backup roll thrusters in use are now at risk due to residue buildup in their fuel lines, which could cause failure as early as this fall.
2025-05-20

Look how far we have fallen since the launch of #Voyager1 and #Voyager2
#Nasa #Humans

Petra van CronenburgNatureMC@mastodon.online
2025-05-20

When I read about the fascinating and inventive engineer's work at #NASA for #Voyager1, it becomes abundantly clear to me what an enshittified rubbish company this guy has who can't even manage to keep his satellites up in orbit.
Voyager1 is 24,873,000,000 km / 15,455,000,000 mi from earth. Launched in 1977. Produced no #spacedebris falling into your garden.

#astronomy #space

2025-05-20

Voyager 1 riattiva i propulsori dormienti

Prima dell’interruzione programmata delle comunicazioni fra la sonda Voyager 1 e la Terra, gli ingegneri del Jet Propulsion Laboratory della NASA hanno voluto riattivare una serie di propulsori dello storico veicolo spaziale, considerati guasti nel 2004.

L’operazione di ripristino ha richiesto creatività e anche una certa dose di rischio, ma l’obiettivo del team ingegneristico è stato quello di avere questi propulsori disponibili come riserva di un altro set di motori le cui linee di alimentazione del propellente stanno evidenziando un accumulo di residui il quale potrebbe già dal prossimo autunno, bloccarne il funzionamento. Si è dovuto inoltre completare la procedura entro il 4 maggio, in quanto in quella data, l’antenna che invia i comandi dal nostro pianeta alla Voyager 1 e alla sua gemella Voyager 2 è stata messa offline per un periodo di manutenzioni e aggiornamenti che durerà qualche mese.

Tubi intasati

Le due navicelle Voyager sono state lanciate nel 1977 e da allora hanno intrapreso un viaggio cosmico senza precedenti; basti pensare che attualmente stanno solcando lo spazio interstellare alla velocità di 56.000 km/h e ad una distanza dal nostro pianeta di 23 ore luce Voyager 1 e di 19 ore luce Voyager 2.

Per la regolazione del proprio assetto, entrambe le Voyager fanno affidamento su di un gruppo di propulsori primari alimentati da idrazina, i quali permettono alle loro antenne di mantenere l’orientamento verso la Terra in modo tale da poter inviare dati e ricevere i comandi. Alcuni di questi propulsori principali hanno il compito di controllare il movimento di rollio della sonda, rollio che permette a ciascuna Voyager di mantenere il proprio “sensore stellare” (in inglese star tracker) puntato verso una determinata stella guida, in modo tale da potersi orientare durante il suo viaggio siderale. Entrambe le sonde sono dotate di set primari e di backup di questi propulsori deputati al movimento di rollio.

Con il passare degli anni, alcune delle tubazioni attraverso cui fluisce il propellente hanno iniziato a manifestare la presenza di residui di idrazina i quali riducevano il nominale flusso di propellente dal serbatoio agli ugelli. Per gestire questa problematica, all’inizio gli ingegneri avevano iniziato ad alternare l’impiego delle tipologie di propulsori passando dai primari, a quelli di backup e ai propulsori per il controllo della traiettoria, sempre su entrambe le navicelle. Purtroppo, nel 2004 su Voyager 1 i propulsori primari di rollio avevano cessato di funzionare a causa della perdita di potenza di due piccoli riscaldatori del sistema propulsivo. Dopo un’attenta analisi, gli ingegneri avevano stabilito l’improbabilità di riuscire a ripristinare il funzionamento dei due riscaldatori in avaria, optando così per l’utilizzo del sistema di backup per mantenere il puntamento del sensore stellare.

Tuttavia, senza la possibilità di controllare il rollio della sonda, sarebbero potuti insorgere diversi problemi che avrebbero potuto mettere a rischio la sua missione, pertanto gli ingegneri hanno voluto riesaminare il guasto dei propulsori del 2004, sospettando che un disturbo o un’anomalia avesse potuto far scattare un interruttore nella posizione sbagliata. Se i controllori avessero potuto riposizionare il l’interruttore nella posizione corretta, si sarebbe potuto ripristinare il funzionamento del propulsori di rollio primari, qualora quelli di backup in uso sin dal 2004 si dovessero guastare a causa degli inevitabili depositi di idrazina nelle condutture.

Questa foto di archivio mostra un ingegnere al lavoro sulla costruzione di una delle antenne paraboliche ad alto guadagno da 3,7 metri destinate alle missioni Voyager. L’immagine risale al 9 luglio 1976. Credits: NASA/JPL-Caltech

Antenna in manutenzione

La soluzione del problema ha richiesto un po’ di ingegno e di rischio. Infatti il team ha dovuto accendere il sistema propulsivo guasto per tentare di ripristinare il funzionamento dei suoi riscaldatori. Se durante queste operazioni il sensore stellare della navicella si fosse scostato troppo dalla stella guida, i propulsori del sistema primario inattivo dal 2004 sarebbero entrati in funzione automaticamente e senza l’ausilio dei riscaldatori si sarebbe potuta effettuare una piccola esplosione. Pertanto, è stato necessario mantenere il sensore stellare puntato con più precisione possibile sulla sua stella guida.

Di per sé già sarebbe stata una corsa contro il tempo, ma a mettere più fretta agli ingegneri del Jet Propulsion Laboratory ci ha pensato anche il periodo di manutenzione programmata dell’antenna da 70 metri Deep Space Station 43 (DSS-43) di Canberra in Australia. L’antenna, che fa parte della rete ricetrasmittente Deep Space Network (DSN) dell’Agenzia spaziale statunitense, sarà inattiva sostanzialmente dal 4 maggio 2025 al febbraio 2026, con delle brevi finestre operative in agosto e a dicembre. Benché il Deep Space Network abbia a disposizione tre strutture equamente distanziati attorno al globo (Goldstone in California, Canberra in Australia e Madrid in Spagna) per garantire un omogeneo e costante contatto con le varie sonde spaziali mentre la Terra ruota, il disco del DSS-43 è l’unica antenna con sufficiente potenza di segnale da poter inviare i vari comandi alle Voyager.

Alla luce di ciò, gli ingegneri del JPL hanno voluto essere sicuri che i propulsori che sono stati inattivi per così tanto tempo, fossero disponibili quando l’antenna tornerà brevemente attiva in agosto, quando si ritiene appunto che le linee dei propulsori attualmente in uso possano essere completamente ostruite.

Questo “gioco di anticipo” del team ha dato i suoi frutti lo scorso 20 marzo, quando è stato possibile osservare la sonda eseguire i comandi inviati da terra. A causa della distanza fra il nostro pianeta e la Voyager 1, i segnali radio impiegano oltre 23 ore per viaggiare dalla navicella alla Terra e ciò implica che tutto quello che il team ha visto, era successo quasi un giorno prima. Pertanto, se il test fosse fallito, la Voyager 1 poteva già essere in pericolo. Invece, entro 20 minuti dall’acquisizione del segnale, i controllori hanno potuto osservare che la temperatura dei riscaldatori dei propulsori stava alzandosi in maniera decisa, rendendosi così conto che la loro procedura aveva avuto successo.

L’antenna da 70 metri della Deep Space Station 43 di Canberra in Australia. Credits: Canberra Deep Space Communication Complex/NASA

Voyager 1 e 2 sono attualmente a 25 miliardi e 21 miliardi di km dalla Terra rispettivamente. Sono gli unici veicoli spaziali ad aver inviato dati dallo spazio interstellare, la regione al di là di tutti i pianeti e all’esterno della bolla di particelle e campi magnetici generati dal Sole, chiamata eliosfera.

Fonte: NASA

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Commenti

Discutiamone su ForumAstronautico.it

#DeepSpaceNetwork #DSS43 #JPL #NASA #Voyager1 #Voyager2

2025-05-18

Deep debugging

Fortunately, the HW architecture was old school where you can modify machine code on the fly.

That may or may not be a pun depending upon your experience.

youtube.com/watch?v=p0K7u3B_8rY

#Coding #Voyager1

शून्यताwigalois@dresden.network
2025-05-17

I guess hardwiring volatile RAM to a nuclear generator is one way of turning it into non-volatile RAM. (las) #Voyager1 #RTG

Captain :mastodon: :verified:captain@mastodontech.de
2025-05-17

Voyager 1: Ausgefallene Düsen nach 21 Jahren reaktiviert - Riskanter Wechsel der Rollkontrollsysteme rettet Rekordsonde ein weiteres Mal - scinexx.de

scinexx.de/news/kosmos/voyager

#voyager #voyager1

Becca Cotton-Weinholdrlcw@ecoevo.social
2025-05-17

Due to yet another successful mission to keep in touch with #voyager1 a little longer, I browsed around on its golden record. What stood out to me was the commitment of that team to make sure people and cultures from around the world where included and represented. A message from humanity. I would like to see more of that thinking in the current time. science.nasa.gov/mission/voyag

2025-05-17

So there's the original #JPL press release (jpl.nasa.gov/news/nasas-voyage) about Voyager1 thruster restoration (well done team!) and several regurgitations including el reg (theregister.com/2025/05/15/voy) all of which talk about DSS-43 going offline for maintenance.

... which I can't find any more info about

Does Richard Stephenson (nascom1 on the dead bird site) lurk on Mastodon anywhere as he was an excellent source of news and info for all things at #CDSCC

#voyager1

Photo Ewen 📷ewen@photog.social
2025-05-16

Voyager 1 was launched in 1977.

Like a long lost brother. We hurtle onwards through space, sending and receiving tiny messages. No further upgrades are possible.

#Voyager #Voyager1

Flipboard Science DeskScienceDesk@flipboard.social
2025-05-16

The Voyager 1 spacecraft was launched in 1977. Now, it’s more than 15 billion miles (24 billion kilometers) from Earth. Its thrusters, which fell silent 20 years ago, threatened to abort the craft's mission — until NASA engineers brought them back to life. @LiveScience has more on “yet another miracle save.”

flip.it/EdJXcE

#Space #NASA #SpaceExploration #Voyager1

2025-05-16

La NASA reactiva els motors de la Voyager 1 vint anys després i a 24.000 milions de quilòmetres.

Increïble!

vilaweb.cat/noticies/nasa-moto

#nasa #voyager1

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