#anni80

2025-06-19

Clearview – Sessione 8

Scena 1: Dopo le fiamme

L’incendio che aveva devastato la scuola fu domato in tempo, e per fortuna, Mr. Lange venne tratto in salvo, praticamente illeso. I vigili del fuoco lo portarono fuori tra gli applausi dei presenti, mentre il corpo docente tirava un sospiro di sollievo. Ma l’edificio rimase gravemente danneggiato, inagibile per un tempo indefinito.

La cittadina di Clearview, colpita e scossa, dovette improvvisare. Le scuole medie vennero temporaneamente trasferite in edifici pubblici: il centro civico, il teatro, e persino alcune aule della parrocchia. Lezioni distribuite e orari ballerini erano diventati la nuova normalità, in attesa di una sistemazione più duratura.

Subito dopo la fuga dalla catapecchia, Meg sembrava sorprendentemente in forma. Jake, nonostante tutto, l’aveva portata in ospedale. La ferita era vera, superficiale ma reale. E così nacque la storia di copertura: Meg, in preda a una crisi isterica causata dall’incendio, era corsa via verso il boschetto ai margini del paese e lì era caduta. Jake, mosso da affetto e istinto, l’aveva seguita.

Ci sono conseguenze per Jake?No, e...

Incredibilmente, non ci furono ripercussioni. Nessuno mise in dubbio quella versione: la scena del salvataggio era stata drammatica, e Jake era diventato quasi un piccolo eroe locale.

Il gesto di Jake intenerisce i suoi genitori?Sì, e...

Quella sera stessa, a casa, i genitori di Jake gli parlarono con toni nuovi. Il padre lo abbracciò, poi lo prese in giro:
«Cos’è, figliolo… ti sei messo in testa di diventare il cavaliere della tua dama in pericolo?»

Jake arrossì fino alle orecchie. «Non è così!»

La madre, più seria, gli accarezzò i capelli. «Ci dispiace per come ci siamo comportati. Abbiamo giudicato in fretta. E Meg… beh, sì, è una ragazza un po’… particolare. Ma tu le vuoi bene. E questo basta.»

Anche i genitori di Meg accorsero in ospedale, ansiosi e scossi.

Jake riesce a dissuaderli dal punirla?Tiro 2d6 → 1, 3 → Contrattempo

Jake cercò di intercedere, ma il padre fu inflessibile:
«Una settimana di punizione, Meg. Sarebbe irresponsabile da parte mia lasciar correre.»

Meg annuì senza protestare. Solo lei sapeva quanto avesse rischiato davvero.

Scena 2: Appelli e concessioni

Lisa venne recuperata dai genitori al punto di raccolta, sollevati nel trovarla illesa. Ma quando vennero a sapere dell’impresa di Jake, ne parlarono a bassa voce:
«Forse lo abbiamo giudicato troppo in fretta… è un ragazzo coraggioso.»

Lisa colse l’occasione al volo. Seduti a tavola quella sera, parlò con il cuore in mano. Raccontò quanto le mancassero i suoi amici, quanto si sentisse isolata.

Tiro 2d6 (vantaggio per l’ammorbidimento) → 2, 4 → Contrattempo

Sua madre alzò una mano per interromperla.
«Lisa, abbiamo capito. Ma non siamo convinti che frequentare quel gruppo sia il meglio per te. Per ora, potrai vederli solo a scuola.»

«Ma non abbiamo neanche una scuola!» protestò Lisa.

«Suvvia,» la interruppe suo padre, «le lezioni riprenderanno a breve. E non esagerare.»

Lisa non ottenne nulla di più.

Scena 3: Una settimana dopo

Passarono sette giorni. Le lezioni ripresero, sparse tra edifici e orari diversi.

I tre ragazzi hanno lezioni condivise?Sì, ma...

I tre non riuscivano mai a trovarsi tutti insieme. Jake condivideva alcune ore con Lisa, altre con Meg. I pranzi erano brevi, in aule improvvisate. La mensa era chiusa: ognuno portava il proprio panino.

Meg trascorse i primi quattro giorni ancora in ospedale: la ferita, superficiale, si era infettata lievemente.

Gli unici scambi tra loro avvenivano tramite bigliettini. Jake scrisse:
“I miei hanno allentato la presa. Penso di poter andare in biblioteca oggi o domani.”

Meg e Lisa, ancora sotto controllo, potevano solo aspettare.

Scena 4: Il ritorno di Mr. Benson

Jake si presentò in biblioteca e venne accolto con rispetto da Mr. Benson. Il bibliotecario aveva saputo del “salvataggio eroico”. Ma Jake, per quanto tentato, non trovò il coraggio di raccontare la verità sui bozzoli, le creature, la vecchia botanica folle.

«È arrivata qualche risposta?» chiese.

Il contatto ha accettato di venire a Clearview?Sì  Prompt: Humiliate Infinite Dream

«Sì, molto interessato!» rispose Mr. Benson. «Si chiama Avery Connor, lavora per l’università di Boston, Dipartimento di Parapsicologia. Ha detto che potrebbe coinvolgere anche un fisico… ma non è sicuro.»

Jake si illuminò. «Quindi potremo indagare con lui!»

«No,» tagliò corto Benson. «Jake… io e Avery ci occuperemo di tutto. Voi ragazzi avete già rischiato troppo.»

Jake si alzò in piedi, protestando. «Non potete farci fuori così! Siamo noi che abbiamo scoperto tutto!»

Tiro 1d6 per convincere Mr. Benson → 6 → Successo!

Mr. Benson sospirò. «Va bene. Ma solo con il permesso dei vostri genitori.»

Epilogo della sessione

I genitori di Jake sono d’accordo?  No, e...  I genitori di Lisa sono d’accordo?  Improbabile → No, e...  I genitori di Meg sono d’accordo?  Improbabile → No, e...

Jake, Lisa e Meg provarono a convincerli. Ma le risposte furono unanimi.

Genitori di Jake: «Non ci fideremo mai più di quel tizio strano della biblioteca, men che meno di qualche professore universitario new age!»
Genitori di Lisa: «Frequenta pure i tuoi amici a scuola. Ma niente misteri, niente biblioteca.»
Genitori di Meg: «Sei finita in ospedale, Meg. Non pretendere che ti lasciamo andare a caccia di fantasmi.»

Mr. Benson si mostrò dispiaciuto, ma non poteva fare altro.

I Midnight Misfits erano tornati insieme, ma erano soli. Nessuno li avrebbe aiutati. Eppure, la seconda ragazza nel bozzolo… era ancora là fuori.

E forse anche qualcos’altro.

#anni80 #giochiDiRuolo #giocoDiRuoloSolitario #kidsOnBikes

2025-06-18

Clearview – Sessione 7

Scena 1: All’inseguimento del doppio

I pompieri avevano appena cominciato a dispiegare le manichette per domare l’incendio. Tutti gli sguardi erano puntati verso la scuola in fiamme, dove si temeva che Mr. Lange fosse rimasto intrappolato.

Jake ne approfittò. Si chinò verso Lisa e sussurrò: «Copri la mia uscita. La inseguo.»

Lisa annuì.

Jake effettua una prova di Atletica e Furtività per sgattaiolare via dalla confusione.  Tira 2d8 + d6 (vantaggio) → 4, 8, 1 → Successo!

Con movimenti rapidi e calcolati, Jake si mescolò tra la folla. Non aveva la bici—da giorni era scortato in auto dai genitori—ma puntò subito la rastrelliera.

La trova?  Sì, e...  

La fortuna gli sorrise: una BMX era appoggiata contro la recinzione, la catena penzolante. Senza pensarci due volte, la afferrò e pedalò via, lanciandosi all’inseguimento della “changeling”.

Jake effettua una prova per vedere se riesce a stare al passo.  Atletica (d8) + Bici (d6) → 2, 6 → Successo!

La creatura era veloce, ma Jake riuscì a recuperare terreno, mantenendosi a distanza costante, abbastanza vicino da non perderla, abbastanza lontano da non farsi notare.

La creatura si accorge di Jake?  No  

Non si voltò nemmeno. Jake si aspettava che prendesse la via di casa Taylor, ma non fu così. La vide dirigersi a est, verso i Bluff. Là non c’era nulla… solo il vecchio faro e Bluff Manor.

Dopo qualche minuto, la vide scomparire all’interno di una vecchia catapecchia ai margini della cittadina, poco prima dell’imbocco della strada che portava al promontorio.

Scena 2: La casa dei bozzoli

Jake frenò e nascose la bici dietro un albero. Da quella distanza riusciva a osservare: la casa era malandata, circondata da un giardino che sembrava essere stato adibito ad orto, con filari di piante alte un metro circa.

«Se torno indietro ora, non mi faranno più uscire. Devo vedere cos’è questo posto,» pensò.

Prova di Furtività → 1d8 → 6 → Successo!

Si avvicinò strisciando tra le ombre, accostandosi alla finestra del salotto. Quello che vide gli fece gelare il sangue.

Due enormi bozzoli vegetali occupavano il centro della stanza. I viticci si muovevano lievemente, come se respirassero.

Prova di Spavento → 1d6 → 3 → Successo con costo

Jake deglutì. Le sagome al loro interno erano… umane.

Il salotto è sufficientemente illuminato?  No, ma...  

La luce era fioca. Riusciva a distinguere solo i contorni dei volti. Ma dalla stanza accanto—la cucina—filtrava una luce più chiara.

Si spostò, sbirciando dalla finestra della cucina. Vide “Meg” seduta sul pavimento, la testa adagiata sulle ginocchia di una vecchia orribile, che le accarezzava i capelli e mormorava:

«Tranquilla piccolina mia, tranquilla… sei lontano dal fuoco ora…»

Jake non poteva più aspettare. Doveva sapere chi c’era dentro i bozzoli.

Prova di Furtività per entrare → 1d8 → 2 → Fallimento!

Entrò dalla finestra, ma nel buio urtò un vaso. CLANG.

La vecchia si voltò con un ringhio animalesco. «Chi è?!»

Quando vide Jake, si gettò su di lui.

Prova di Atletica per schivare → 1d8 → 4 → Contrattempo!

Jake la evitò per un soffio, ma si trovò faccia a faccia con “Meg”, il suo volto ora distorto e inumano.

Prova di Atletica → 1d8 → 3 → Contrattempo

Con uno scatto riuscì a oltrepassarla, tuffandosi in cucina, ma inciampò e cadde rovinosamente. La changeling lo raggiunse.

Prova di Atletica → 1d8 → 1 → Fallimento!

La creatura gli fu addosso. Era fortissima, lo immobilizzò facilmente. Jake, con uno sforzo disperato, cercò di ribaltarla.

Prova di Atletica → 1d8 → 3 → Contrattempo

Riuscì a scaraventarla via, ma la vecchia stava tornando su di lui con espressione feroce.

C'è un coltello a portata?  Sì, e...  

Jake afferrò al volo un coltello dal piano di lavoro.

Collutazione – Atletica (d8) + Coltello (vantaggio d6) → 7, 3 → Successo!

Lo brandì e con un fendente colpì la vecchia al braccio. Lei urlò, ritraendosi.

Jake si voltò, accese il fornello. Il gas crepitò. Doveva trovare qualcosa da bruciare.

C'è qualcosa da far prendere fuoco?  Sì, ma… è leggermente fuori portata  Prova di Atletica → 1d8 → 5 → Successo!

Con uno scatto, afferrò uno strofinaccio e lo gettò sulla fiamma. Le fiamme divamparono.

La creatura si ritrasse urlando. La vecchia sibilò: «Non farai male al mio fiorellino!» e si lanciò su di lui.

Collutazione – Atletica (d8) + Coltello (d6) → 1, 6 → Successo!

Jake la respinse ancora, mentre le fiamme invadevano la cucina. La creatura urlava, inginocchiata, paralizzata.

Jake corse in salotto. Doveva liberare qualcuno.

È Meg nel primo bozzolo?  No, e...  

Il primo bozzolo conteneva una ragazza sconosciuta, priva di sensi. Ma dal secondo bozzolo udì una voce flebile:

«Jake… sei tu?»

«Meg!»

Iniziò a tagliare i viticci.

Tiro per liberare Meg → 2d6 → 1, 4 → Contrattempo!

Tagliò con furia. I viticci opponevano resistenza. Alla fine, Meg cadde a terra, sfinita. Le fiamme lambivano il tappeto.

Jake la sollevò e la lanciò fuori dalla finestra.

Ma c’era l’altra ragazza

Tentativo disperato di salvare l’altra ragazza → 2d6 → 2, 4 → Contrattempo!

Jake tentò, ma i viticci erano troppo forti. Sembravano stringere la prigioniera con più forza, quasi percepissero la minaccia.

Il fumo divenne irrespirabile. Jake tossì, gli occhi gli bruciavano. Sapeva cosa doveva fare.

Con un ultimo sguardo colmo di rimorso, abbandonò la stanza e si gettò dalla finestra, afferrando Meg e allontanandosi zoppicando.

Alle sue spalle, la catapecchia esplose in un rogo, le fiamme che inghiottivano ogni cosa. Dentro, un urlo straziante e mostruoso si levò prima di essere soffocato dal crepitio del fuoco.

#24XX #anni80 #gdrs #giochiDiRuolo #kidsOnBikes

2025-06-17

Clearview – Sessione 6

Scena 1: Un piano che non decolla

Passarono altri giorni. Lisa non riusciva a togliersi dalla testa l’idea che quella non fosse la vera Meg. La osservava da lontano, giorno dopo giorno, cercando un segno, una crepa nella maschera perfetta che ora portava.

I genitori allentano la punizione?  No, e...  

Purtroppo, i suoi genitori non accennarono ad allentare la presa. Lisa veniva portata e prelevata da scuola come un detenuto in libertà vigilata, senza il minimo margine di manovra. Le uniche ore di libertà erano quelle delle lezioni, e anche lì era sotto osservazione.

Disperata, provò a fingersi malata.

Riesce a fingersi malata in modo credibile?  No  

Durante una lezione cercò di simulare un malore, ma era troppo onesta, troppo trasparente per riuscirci. L’infermiera scolastica la scrutò con attenzione e poi sorrise. «Stai benone, Lisa. Niente di cui preoccuparsi. Torna pure in classe.»

Lisa stava per uscire dall’infermeria quando successe l’imprevisto.

Scena 2: Emergenza!

Succede qualcosa che rompe la routine scolastica?  Sì, ma...  

L’allarme antincendio cominciò a suonare con un fischio acuto. Le classi si riversarono nei corridoi, seguendo le procedure per l’evacuazione.

Lisa intravide un’occasione. Si staccò con discrezione dal flusso ordinato, cercando rifugio in un corridoio laterale.

Ma una mano si posò sulla sua spalla, facendola sobbalzare.

È un insegnante?  Sì  Ha un atteggiamento ostile?  No  

Era Mr. Lange, l’insegnante di musica. Lisa lo conosceva appena.

«Signorina…?»

«Carter», rispose lei, cercando di non mostrare il batticuore.

«Il punto di evacuazione è da quella parte. La prego, si riunisca agli altri. Non è un’esercitazione questa.»

Lisa abbassò lo sguardo, spaventata. L’idea di restare intrappolata in una scuola in fiamme l’aveva colpita all’improvviso.

«Mi scusi, professore. Mi ero… disorientata.»

«Lo vedo, lo vedo… Vada ora. Io devo finire il giro per assicurarmi che nessuno resti indietro.» Le fece un occhiolino e proseguì per il corridoio.

Lisa tornò nel flusso e raggiunse il cortile.

Scena 3: Rivelazioni

L'incendio divampa senza preavviso?  Sì  

Pochi istanti dopo, alle sue spalle, le fiamme iniziarono a diffondersi rapidamente. Le grida si mescolarono alle sirene dei pompieri.

Lisa corse verso un insegnante, ansimando. «Mr. Lange è ancora là dentro!»

«Signorina Carter, si calmi,» rispose l’uomo, visibilmente teso. «I soccorsi stanno arrivando.»

I vigili del fuoco si disposero in formazione. Il calore era percepibile persino dal cortile.

Lisa si guardò intorno cercando Meg e Jake. Non ci volle molto.

Meg era inginocchiata a terra, pallida, tremante. All’improvviso emise un urlo agghiacciante e inumano. I suoi nuovi amici restarono immobili, paralizzati.

Jake comparve tra la folla, sgattaiolando vicino a Lisa. «Ma che diavolo…» mormorò, affiancandola.

I due si scambiarono uno sguardo carico di tensione.

Cosa fa Meg?  Shatter Haven  

Meg si alzò di scatto, spintonò chi le era intorno e fuggì con una velocità disumana.

Un insegnante le corse dietro. «Signorina Taylor, aspetti!»

Ma fu inutile. Nessuno riuscì a starle dietro.

Lisa e Jake notano qualcosa di strano oltre a questo?  Sì, e...  Trap Unclear Superstition  

Un ragazzo della loro classe, con il volto stravolto, si fece il segno della croce.

«Lo diceva mia nonna… quando una urla così, è perché qualcun altro è rimasto dentro.»

Lisa e Jake si voltarono verso di lui.

«Come… cosa?» chiese Lisa.

Il ragazzo abbassò la voce. «È una superstizione. Dicevano che se qualcuno urla… ma con un urlo che non è il suo, allora è perché qualcun altro è rimasto al suo posto. Come se… come se fossero stati scambiati.»

Si allontanò subito dopo, evitando altri sguardi.

Jake restò in silenzio un momento. Poi disse piano: «Lisa… abbiamo fatto gli stupidi. Ci siamo comportati come bambini offesi.»

«Io no,» replicò Lisa, con voce incrinata.

Jake le rivolse uno sguardo carico di rimorso. «Io sì… e tu avevi ragione. Che scemo sono stato.»

Lisa strinse i pugni. «Dobbiamo trovare Meg. La vera Meg.»

Jake annuì. «Adesso non molliamo.»

#24XX #anni80 #gdrSolitario #gdrs #giocoDiRuoloSolitario

2025-06-15

Clearview – Sessione 5

Scena 1: Gli spogliatoi e il sospetto

Nei giorni successivi, ogni tentativo di comunicazione tra Jake, Lisa e Meg venne severamente sorvegliato. I docenti, informati dai genitori, vigilavano con zelo, e anche i compagni iniziarono a notare l’isolamento forzato del trio.

Ciò che lasciava Lisa e Jake sbigottiti era il comportamento di Meg. Non solo non dava segno di riconoscerli, ma sembrava diventata un’altra persona. Portava vestiti curati, partecipava attivamente alle lezioni e, soprattutto, aveva iniziato a frequentare il gruppo dei “normie”, quelli che fino a poco tempo prima l’avevano presa in giro. Rideva, scherzava, a volte in modo civettuolo.

Lisa, turbata, attivò il protocollo d’urgenza dei Misfits: un bigliettino infilato in un punto preciso del vecchio termosifone accanto all’aula di chimica. Jake lo trovò e capì subito.

Si incontrarono di nascosto negli spogliatoi della palestra, durante l’orario di lezione, fingendo una normale uscita per andare in bagno.

Jake era furioso. «Meg ci ha abbandonati. Ride con quelli là, Lisa. Con loro

Lisa, invece, era convinta che ci fosse qualcosa di più. «No. Non è lei. C’è qualcosa che non torna. È come se… qualcosa l’avesse sostituita

Jake sbuffò. «O come se avesse deciso che noi non le bastiamo più.»

Lisa strinse i pugni. «Devo parlarle ancora. Guardarla negli occhi.»

Jake, anche se scettico, non intendeva rinunciare a indagare. Aveva deciso di tornare da Mr. Benson con la scusa di una ricerca vera. Almeno quello poteva ancora farlo.

Scena 2: Confronto in mensa

Durante la pausa pranzo, Lisa si avvicinò al tavolo dei “normie”, dove Meg stava mangiando con fare disinvolto. Sembrava perfettamente integrata, come se fosse sempre appartenuta a quel gruppo.

Lisa la chiamò piano. «Ciao, Meg…»

Meg da segni di riconoscerla?  No, ma...  

Meg si voltò con lentezza, gli occhi truccati e un sorrisetto sarcastico sulle labbra. «Ehy quattrocchi, vuoi dirmi qualcosa?»

Lisa si bloccò, sconvolta. «Ma… Meg…»

La risposta fu una frecciata velenosa: «Oh, per favore. Quegli occhiali li hai trovati in un cimitero?»

Nota qualcosa di strano?  No, e...  

Lisa cercò disperatamente un indizio: uno sguardo esitante, un tremolio nella voce, qualcosa che tradisse la vecchia Meg. Ma non trovò nulla. Era fredda, tagliente, irriconoscibile.

Si allontanò con gli occhi lucidi. Quella non era Meg. O forse lo era diventata… e li aveva davvero dimenticati.

Scena 3: Biblioteca e segreti

Qualche giorno dopo, Jake riuscì a farsi accompagnare alla biblioteca da sua madre. La BMX gli era stata requisita e ogni movimento era sotto controllo. Ma con una ricerca scolastica documentata, poteva ancora frequentare Mr. Benson.

L’anziano bibliotecario lo accolse con il solito entusiasmo. «Ah, Jake! Finalmente un giovane con cervello.»

Jake andò subito al punto, chiedendogli se ci fossero novità.

I suoi contatti hanno smosso qualche informazione a riguardo dei "fenomeni" temporali?  No, ma...  

Mr. Benson scosse il capo. «Purtroppo niente. I miei contatti non hanno trovato nulla di concreto. Ma… sembri avere qualcosa da raccontare.»

Jake esitò un momento, poi gli raccontò tutto: la distorsione temporale, la luna accelerata, la ferita di Meg, la fuga, la scomparsa.

Mr. Benson gli crede?  Sì, ma...  È reticente?  No, ma...  Sembra saperne qualcosa?  No  

Il bibliotecario lo ascoltò con serietà. «Ragazzo mio… quello che mi hai raccontato è sconcertante. Hai rischiato grosso. Ti prego: non tornare al Faro.»

Jake abbassò lo sguardo, ma la voce era ferma. «Sono già in carcere domiciliare a tempo indeterminato. Ma non posso mollare. Questa cosa… va capita

Mr. Benson, dopo un lungo silenzio, annuì. «Forse conosco qualcuno che potrebbe aiutare. Non è di Clearview. Ma ama i misteri. Lo contatterò. Vedremo se vorrà venire.»

Scena 4: L’incubo di Meg

Prompt: Kidnapped companion Bluff dreamily  

Meg sognava. O meglio, riviveva un incubo.

Rivide la fuga dalla casa, la corsa disperata fuori dalla porta, le piante che la afferravano e la riportavano indietro. Ma stavolta c’era di più.

Vide se stessa, o meglio… un’altra sé che si formava lentamente all’interno di un baccello verde e pulsante, sospeso in una sorta di serra buia.

Quella Meg si aprì gli occhi, vuoti, immobili.

Meg si svegliò urlando.

Era immobilizzata, il corpo avvolto da viticci verdastri che pulsavano lentamente. Solo il volto era libero.

«AIUTO! QUALCUNO MI AIUTI!»

Una figura apparve nel suo campo visivo. La vecchia. I capelli arruffati, il sorriso inquietante, le mani sporche di terra.

«Shhh… tranquilla, piccola mia.»

«Lasciami andare! Mi cercheranno! Non puoi tenermi qui!»

La vecchia rise con un ghigno malefico.

«Non credo proprio.»

E Meg sentì di nuovo il panico salire, con la consapevolezza che nessuno sapeva dove si trovasse.

#anni80 #gdrSolitario #gdrs #giochiDiRuolo #giocoDiRuoloSolitario #retrogeekpunk

2025-06-14

Gli eventi di #ParcoTittoni si sentono fino ad un chilometro di distanza… ieri sera c'era la serata #anni80. **Le sapevo TUTTE**… significa che sono #vecchio. Anzi no, sono #vintage, anzi sono un #classico 😁

Milano University Pressmilanoup@mastodon.uno
2025-05-07

#LadyOscar è tornata!

L’abbiamo aspettata per decenni e ora, a distanza di più di 40 anni dalla serie animata degli #anni80, torna con un #film animato disponibile su #Netflix.

Quest'articolo di #LCdM compara #LeRoseDiVersailles a un’altra serie animata degli stessi anni "Il Tulipano Nero", evidenziandone affinità e differenze linguistiche, indagando i tratti sintattici, morfologici, pragmatici e lessicali delle due sceneggiature.

⬇️riviste.unimi.it/index.php/LCd

#anime #cartoon #RoseOfVersailles

Davide Guerra, 2023. “"Lady Oscar" e "Il Tulipano Nero": caratteri linguistici, affinità e differenze in due cartoni degli anni ’80” pubblicato in Lingue e culture dei media. 6, 2 (2023), 77–102 con DOI: https://doi.org/10.54103/2532-1803/19896.
Teleblog.itteleblog
2025-04-16

Un’imperdibile programmazione, oltre a nuovi prodotti fashion e toys in limited edition dedicati agli iconici cartoni degli anni ’80.

magtv.altervista.org/boing-cel

2025-03-01

pod al popolo, #054, audio completo della presentazione di “oggettistica” @ libreria tomo, roma, 28 feb. 2025

Ieri, 28 febbraio 2025, nella operosa città di Roma, presso la Libreria Tomo, a San Lorenzo, Guido Mazzoni, Fabrizio Pelli e Fabrizio Scrivano hanno presentato OGGETTISTICA, di Marco Giovenale (Tic, 2024), presente & leggente l’autore. La risultante sonora è ascoltabile qui su Pod al popolo. Il podcast irregolare, ennesimo fail again fail better dell’occidente postremo. Buon ascolto.

un intervento da me citato nella conversazione: https://operavivamagazine.org/6070-2/

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informazioni e link sul libro:https://slowforward.net/2024/04/15/link-e-materiali-per-oggettistica-tic-edizioni-collana-ultrachapbooks-marzo-2024/

#6070 #Anni70 #anni80 #anniOttanta #anniSettanta #audio #cambioDiParadigma #FabrizioPelli #FabrizioScrivano #Figidaire #FioriFreschi #glitch #GuidoMazzoni #ironia #lettura #libreriaTomo #Linus #MarcoGiovenale #MG #MovimentoDellaPantera #Occupazioni #Oggettistica #ombre #opacità #OperaViva #PAP #pap054 #pap054 #podAlPopolo #podcast #presentazione #reading #scritturaDiRicerca #scrittureDiRicerca #testiDiMgInRete #testiDiMgOnline #Tomo #Zut

2025-02-11

[r] _ post-1968 o post-1974? forse la domanda ha senso

leggere questa intervista ad E. Donzelli è a mio avviso importante, per vari motivi, anche come addendum non secondario a un suo precedente intervento, che si può trovare qui: https://t.ly/sTgY.
tuttavia segnalo, allo stesso tempo, un punto di dubbio per me cruciale, non solo in riferimento a un discorso sulla poesia contemporanea.
riguarda l’idea di una possibile uniformità o somiglianza di identità (e di biografie) tra autori “nati dopo il ’68”.
ecco: sono convinto del fatto che (soprattutto se si stringe il focus sul versante politico e sul rapporto tra vicenda collettiva e imprinting individuale, e tra questi e una qualsiasi attività linguistica orale e scritta intesa alla produzione di senso) l’onda lunga di una generazione ancora politicamente connotata continua, a mio avviso, almeno fino al 1974. (come scrivevo in 6070).
ovvero: sostituirei a “i nati dopo il 1968” l’espressione “i nati dopo il 1974”.
e mi spiego: fino almeno al 1974, in linea di massima, chi nasceva sarebbe stato (volente o nolente) esposto, negli anni della sua maggiore plasticità e sensibilità (proprio neuronale), a situazioni estremamente diverse, radicalmente diverse, rispetto a quelle che avrebbero vissuto i nati negli anni successivi. (non voglio con questo stabilire una barriera netta & adamantina, né deterministica, ma solo identificare un terminus post quem, che so arbitrario come tutte le schematizzazioni, spostato in qua di almeno cinque-sei anni rispetto al ’68).

cliccare per ingrandire

chi ha formato il proprio lessico e le proprie strutture mentali di base nell’amnio avvelenato dei pieni Ottanta (diciamo dal 1984, anno scelto non a caso: cfr. https://t.ly/MlXa e https://t.ly/P98e) ha avuto a che fare con un mostro di non poco conto.
diversamente, chi giocoforza, per anagrafe, ha vissuto la fine degli anni Settanta e l’inizio degli Ottanta da preadolescente o adolescente, critico [magari pure clinico-disturbato] e pieno di insofferenze e rifiuti, e quindi politicamente nemico del proprio tempo, magari in sodalizio (eccome!) con compagn* di riflessione e azione politica [magari esplicitatesi, queste azioni, con la Pantera nel 1990], non può in nessun modo essere accostato con troppa facilità a chi, bambino, è stato letteralmente aggredito e sommerso dal contesto del decennio maledetto, e dalle radiazioni delle nascenti tv private in Italia, oltre che dall’aria di “normalità” della corruttela craxiana che le ha fatte prosperare.

[da non dimenticare, poi: il 1990 di Ruberti è anche l’anno della legge Mammì, e della rivelazione dell’esistenza di Gladio. ergo, l’adolescente inquieto di metà anni Ottanta non poteva non essere – parlo da testimone, non voglio imporre un’autobiografia – un adulto infuriato, nel 1990]
senza parlare del clima politico mondiale.
ovvio, credo. inutile nominare i due criminali di spicco, targati ’80: Tatcher, Reagan. chi già era politicamente insofferente, oltre che ormonalmente fibrillante (!), nel tempo dell’ascesa del liberismo scatenato, non poteva in nessun modo accettare la deriva post-1980, fosse pure nella mera forma estetica. chi invece era bambino, difficilmente era in grado di non assorbire le tossine del decennio. anche linguistiche. drogate, sedative.

(per altro fatte proprie e rilanciate dall’editoria di grande distribuzione, che in libreria mandava e promuoveva solo e soltanto gli autori di cui parlavo qui: https://slowforward.net/2022/02/21/poesia-per-il-pubblico-a-k/). (chi compiva 20 anni nel 1990, aveva trovato nell’adolescenza e trovava ancora in libreria testi che, meno di dieci anni dopo, cioè entro il 1999 e prima, la distribuzione generalista, la protervia o pavidità dei direttori di collana e l’editoria dell’ormai maturo riflusso [nonché – perché no? – il primo quinquennio forzitaliota] avrebbero spazzato via dagli scaffali).

*

in conclusione.
per il bambino del 1980-90 la ribellione sarebbe (forse) arrivata dopo.
bon.
ma, nello stesso decennio, per l’adolescente o giovane adulto veniva vissuta già e ancora (per quanto con difficoltà e diversità rispetto a chi aveva fatto il ’77) dentro quel periodo storico, in conflitto, e con un insieme di esperienze e impressioni (e imprinting, sì) stabilmente presenti ormai, in termini di formazione individuale/collettiva. era insomma una inquietudine fattiva possibile, praticabile e praticata: esisteva.

così come in letteratura, negli stessi anni, nonostante tutto, esisteva la ricerca (letteraria).
(e non solo perché ne scriveva Antonio Porta: https://slowforward.net/2022/08/20/ricerca-letteraria-spazio-di-ricerca-antonio-porta-1983/).

cliccare per ingrandire

nel 1984 nascevano “L’ombra d’Argo” e “l’immaginazione”, per dire.
nel 1989 si stampava Poesia italiana della contraddizione, per dire.
la rivista “Baldus” sarebbe uscita per sette anni: 1990-1996.

ma gli esempi sarebbero dozzine. (tutti regolarmente ignorati da editoria e intellettuali mainstream, e da parecchi critici di scarsa – intenzionalmente scarsa – memoria; scarsi anche in termini di sguardo sul presente, se è per questo).


(e infine, e appunto, fra parentesi: la ricerca esiste anche oggi. ma questo è un discorso che affronteremo poi).
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#1974 #1990 #77 #allegoria #analisiDelContemporaneo #Anni70 #anni80 #anniOttanta #anniSettanta #AntonioPorta #AntonioRuberti #Baldus #corruzione #Craxi #criminali #CriticaEClinica #criticaLettteraria #decretiBerlusconi #ElisaDonzelli #EsisteLaRicerca #esisteLaRicercaLetteraria #generazioni #gladio #infanziaEAdolescenza #intervista #lImmaginazione #LOmbraDArgo #LeggeMammì #letteratura #Movimento #MovimentoDel90 #natiDopoIl68 #natiDopoIl74 #NewtonCompton #occupazione #Occupazioni #opposizione #Pantera #PieroManniEditore #poesia #PoesiaItalianaDellaContraddizione #politica #produzioneDiSenso #Reagan #ricercaLetteraria #scrittureDiRicerca #scrittureSperimentali #settantasette #sperimentazioneLetteraria #Tatcher #terminusPostQuem #tvPrivate #universitàOccupate

2025-01-26

Ritrovato in soffitta un plico di fogli in cui un giovane me (direi quarta elementare, intorno al 1988) si cimentava a programmare degli Sprite per il proprio Commodore 64. Che voglia che ne avevo... da completo autodidatta, i miei e l'elettronica sono due mondi opposti 😅

#commodore64 #basic #anni80 #cosebelle #informatica #retrocomputing

Griglia realizzata su carta millimetrata dove sono rappresentati dei bit con il numero 1 nelle varie celle. Le righe sono numerate da 1 a 21, le colonne sono divise in serie con notazione in potenze di 2Particolare di una griglia di bitArticolo di giornale risalente agli anni 80 in cui si spiega alle masse cosa é il basic, corredato da un diagramma di flussoFoglio con codici numerici, rappresentanti credo uno sprite
2025-01-11

oggi, 11 gennaio, al museo di roma in trastevere: colonne sonore per gli anni ’80

OGGI, sabato 11 gennaio 2025, alle ore 17, presso la Sala Multimediale del Museo di Roma in Trastevere la presentazione del volume Tondelli e la musica. Colonne sonore per gli anni ’80 e Frequenze fiorentine. Firenze anni ’80 di Bruno Casini
Intervengono:
📌 𝐈𝐥𝐚𝐫𝐢𝐚 𝐌𝐢𝐚𝐫𝐞𝐥𝐥𝐢 𝐌𝐚𝐫𝐢𝐚𝐧𝐢, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali;
📌 𝐒𝐭𝐞𝐟𝐚𝐧𝐨 𝐏𝐢𝐬𝐭𝐨𝐥𝐢𝐧𝐢, giornalista;
📌 𝐀𝐥𝐛𝐞𝐫𝐭𝐨 𝐏𝐢𝐜𝐜𝐢𝐧𝐢𝐧𝐢, giornalista;
📌 𝐃𝐢𝐧𝐨 𝐈𝐠𝐧𝐚𝐧𝐢, fotografo;
📌 𝐈𝐥𝐚𝐫𝐢𝐚 𝐆𝐫𝐚𝐬𝐬𝐨, attivista e poeta;
Presente l’autore, 𝐁𝐫𝐮𝐧𝐨 𝐂𝐚𝐬𝐢𝐧𝐢.
L’ingresso è libero fino a esaurimento posti.
#LibriAlMuseo è una rassegna a cura della Direzione Musei Civici della Sovrintendenza Capitolina, promossa dalla promossa da Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con i servizi museali di Zètema Progetto Cultura.

Libri al museo. Tondelli e la musica. Colonne sonore per gli anni ’80

Evento fb: https://www.facebook.com/events/s/libri-al-museo-tondelli-e-la-m/1686954025369662

#80 #AlbertoPiccinini #anni80 #anniOttanta #BrunoCasini #DinoIgnani #DirezioneMuseiCivici #FrequenzeFiorentineFirenzeAnni80 #IlariaGrasso #IlariaMiarelliMariani #LibriAlMuseo #MuseoDiRoma #MuseoDiRomaInTrastevere #musicA_ #SalaMultimediale #SalaMultimedialeDelMuseoDiRomaInTrastevere #SovrintendenzaCapitolina #StefanoPistolini #Tondelli #TondelliELaMusicaColonneSonorePerGliAnni80

2025-01-09

11 gennaio, al museo di roma in trastevere: colonne sonore per gli anni ’80

Sabato 11 gennaio 2025, alle ore 17, presso la Sala Multimediale del Museo di Roma in Trastevere la presentazione del volume Tondelli e la musica. Colonne sonore per gli anni ’80 e Frequenze fiorentine. Firenze anni ’80 di Bruno Casini
Intervengono:
📌 𝐈𝐥𝐚𝐫𝐢𝐚 𝐌𝐢𝐚𝐫𝐞𝐥𝐥𝐢 𝐌𝐚𝐫𝐢𝐚𝐧𝐢, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali;
📌 𝐒𝐭𝐞𝐟𝐚𝐧𝐨 𝐏𝐢𝐬𝐭𝐨𝐥𝐢𝐧𝐢, giornalista;
📌 𝐀𝐥𝐛𝐞𝐫𝐭𝐨 𝐏𝐢𝐜𝐜𝐢𝐧𝐢𝐧𝐢, giornalista;
📌 𝐃𝐢𝐧𝐨 𝐈𝐠𝐧𝐚𝐧𝐢, fotografo;
📌 𝐈𝐥𝐚𝐫𝐢𝐚 𝐆𝐫𝐚𝐬𝐬𝐨, attivista e poeta;
Presente l’autore, 𝐁𝐫𝐮𝐧𝐨 𝐂𝐚𝐬𝐢𝐧𝐢.
L’ingresso è libero fino a esaurimento posti.
#LibriAlMuseo è una rassegna a cura della Direzione Musei Civici della Sovrintendenza Capitolina, promossa dalla promossa da Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con i servizi museali di Zètema Progetto Cultura.

Libri al museo. Tondelli e la musica. Colonne sonore per gli anni ’80

Evento fb: https://www.facebook.com/events/s/libri-al-museo-tondelli-e-la-m/1686954025369662

#80 #AlbertoPiccinini #anni80 #anniOttanta #BrunoCasini #DinoIgnani #DirezioneMuseiCivici #FrequenzeFiorentineFirenzeAnni80 #IlariaGrasso #IlariaMiarelliMariani #LibriAlMuseo #MuseoDiRoma #MuseoDiRomaInTrastevere #musicA_ #SalaMultimediale #SalaMultimedialeDelMuseoDiRomaInTrastevere #SovrintendenzaCapitolina #StefanoPistolini #Tondelli #TondelliELaMusicaColonneSonorePerGliAnni80

2024-12-28

Archeologia informatica e servizio pubblico #rai #anni80 m.youtube.com/watch?v=e3d-RwD3

GRIDO muto (podcast)grido-muto-podcast@noblogo.org
2024-12-23

✨ Le mie mani hanno una data di scadenza. Come farò dopo? 🤔

noblogo.org/grido-muto-podcast

GRIDO muto (podcast)grido-muto-podcast@noblogo.org
2024-12-18

La Vista 👁️: perché fibromialgia 🤕 e artrite 🦴 possono comprometterla!

noblogo.org/grido-muto-podcast

GRIDO muto (podcast)grido-muto-podcast@noblogo.org
2024-12-13

L'udito 👂: perché non basta dirci "Va tutto bene!" 🗣️❗ L'ipersensibilità...

noblogo.org/grido-muto-podcast

2024-10-29

Ci sono tanti GDR che emulano il genere “Retrogeekpunk” (per intenderci IT, Goonies e ovviamente Stranger Things). Il più ovvio è Kids on bikes. 198X: Midnight Misfits è la mia versione di un tale gioco: leggero, rapido da intavolare, ad alta fiducia e soprattutto a narrativa emergente. Grazie alla potenza di 24XX.

L’ho sperimentato in gruppo con i ragazzi di Orizzonti GDR la scorsa primavera, ma mi è rimasta la voglia di provarlo in solitario.

Midnight Misfits è ovviamente pensato per un gruppo di Personaggi Giocanti. Non che un personaggio solitario non potrebbe farcela, ma semplicemente viene meno il tropo che vede un gruppo di geek, intelligenti ma reietti, affrontare i misteri della sonnolenta provincia americana. E soprattutto verrebbero meno le dinamiche amicali che rendono questo genere memorabile.

Quindi ho deciso di giocare con un gruppo ristretto di tre personaggi: sufficienti per avere le dinamiche di gruppo, ma non soverchiante da gestire al tavolo (grazie anche alla leggerezza del regolamento).

Personaggi

1. Megan “Shadow” Taylor

1. Megan “Shadow” Taylor

Specialità: Weirdo
Abilità: Intuizione (d8), Lore (d8), Osservazione (d6), Conoscenza Pop (d6)
Background: Bookworm – grazie ai suoi tanti libri letti, ottiene un d8 extra in Lore.
Descrizione: Megan è una ragazza riservata e silenziosa, con un alone di mistero. Passa il tempo libero a leggere romanzi horror e fumetti sulle scienze occulte, sviluppando un vero intuito per il paranormale. Ha spesso premonizioni o intuizioni, motivo per cui i suoi amici si affidano a lei quando qualcosa di strano accade.
Equipaggiamento: Tavola Ouija, fumetti horror, torcia e lente d’ingrandimento trovata nella soffitta della nonna.
Dettagli personali:

  • Soprannome: Shadow
  • Attitudine: Misteriosa
  • Tratti distintivi: Lunghi capelli neri, indossa sempre una collana con un piccolo amuleto.

2. Jake “Ace” Roberts

Specialità: Scout
Abilità: Tracciamento (d8), Furtività (d8), Atletica (d6), Bicicletta (d6)
Background: Arcade Champ – le ore passate all’arcade gli hanno conferito un d8 extra in Tracciamento per i suoi riflessi rapidi.
Descrizione: Jake è un ragazzo energico e avventuroso, sempre alla ricerca di nuove sfide. Nessuno conosce la foresta meglio di lui, e la sua abilità nel trovare scorciatoie è leggendaria. È il leader naturale del gruppo quando si tratta di esplorazioni e corse folli in BMX.
Equipaggiamento: BMX rossa, giacca mimetica, coltellino multiuso e una mappa della città scarabocchiata.
Dettagli personali:

  • Soprannome: Ace
  • Attitudine: Avventuroso
  • Tratti distintivi: Capelli spettinati e diversi graffi freschi sui gomiti o sulle ginocchia.

3. Lisa “Gizmo” Carter

Tratti distintivi: Occhiali spessi e camicia a quadri, con strumenti infilati nelle tasche.

Specialità: Geek
Abilità: Invenzioni (d8), Elettronica (d8), Creatività (d6), Scienza e Tecnologia (d6)
Background: New Kid – trasferitasi di recente, ha un d8 extra in Puzzle-Solving grazie alla sua mente brillante e la passione per i gadget.
Descrizione: Lisa è intelligente e creativa, sempre intenta a riparare o costruire gadget. I suoi amici sanno che, quando ci sono problemi tecnici, è lei la risorsa principale del gruppo. Malgrado sia nuova in città, si è subito fatta ben volere grazie alla sua capacità di creare soluzioni ai problemi con i suoi ingegnosi dispositivi.
Equipaggiamento: Kit di attrezzi, macchina radiocomandata modificata, orologio-calcolatrice e un quaderno di appunti pieni di disegni e annotazioni scientifiche.
Dettagli personali:

  • Soprannome: Gizmo
  • Attitudine: Inventiva
  • Tratti distintivi: Occhiali spessi e camicia a quadri, con strumenti infilati nelle tasche.

Clearview

Clearview è una cittadina costiera situata negli Stati Uniti, affacciata sull’oceano Atlantico. Con una popolazione di circa 10.000 abitanti, si presenta come un tipico esempio di comunità americana degli anni ’80, con un mix di fascino rustico e tocchi di modernità decadente. La cittadina si estende lungo la costa, con vari punti di riferimento ben definiti che ne caratterizzano la disposizione geografica.

Geografia e Collocazione degli Elementi Principali

  • Promontorio e Faro: A est della cittadina, lungo la costa, si erge un alto promontorio scoglioso che si affaccia sull’oceano Atlantico. Sulla cima del promontorio si trova il faro di Clearview, una figura iconica visibile da ogni punto della città. Il faro è accessibile tramite una strada costiera che si snoda verso l’alto, offrendo una vista mozzafiato sulla città e sull’oceano.
  • Centro Città: Il centro di Clearview si sviluppa attorno alla piazza principale, dove si trova il municipio, un edificio austero in stile neoclassico con una fontana centrale e aiuole curate. Il cinema, con la sua insegna al neon lampeggiante, si trova su una delle vie principali del centro, accanto alla biblioteca cittadina, un edificio in mattoni rossi dall’aria solenne. Poco distante, si trova il mall, un edificio a due piani che rappresenta il cuore commerciale della città, frequentato dai giovani del luogo.
  • Scuole e Impianti Sportivi: A nord del centro città si trovano la scuola media e il liceo, situati uno accanto all’altro. Tra le due scuole si estendono il campo da baseball e il campo da rugby, dove si tengono gli eventi sportivi del weekend. Le scuole sono facilmente raggiungibili dalle strade principali e sono circondate da ampi spazi verdi.
  • Stazione Ferroviaria Abbandonata: Alle spalle della cittadina, verso ovest, si estende una vasta area boschiva che confina con la vecchia stazione ferroviaria, ormai in disuso. La stazione si trova al limite del bosco, con binari che scompaiono tra la vegetazione e l’edificio principale ricoperto da graffiti. Questo luogo è diventato il rifugio di chi cerca un po’ di avventura o solitudine.
  • Chiese: Diverse chiese sono sparse nei vari quartieri di Clearview. Ogni quartiere ha la propria chiesa con un campanile che scandisce il ritmo delle giornate. Le chiese sono distribuite in modo omogeneo, in modo che ogni zona residenziale abbia il suo luogo di culto facilmente accessibile.
  • Zone Residenziali: Le strade residenziali si estendono a nord e a sud del centro città. Le case unifamiliari, molte in legno, con giardini curati e verande, sono disposte in modo ordinato, creando un’atmosfera accogliente e comunitaria. Ogni strada è alberata e ben collegata ai principali punti di interesse della città.

Descrizione di Dettaglio dei Luoghi Notevoli

  • Faro di Clearview: Situato sul promontorio, è una costruzione bianca a strisce rosse, con una scala a chiocciola interna che porta alla cima. Da qui si gode di una vista panoramica sull’oceano e sulla città.
  • Vecchia Stazione Ferroviaria: Un edificio a un solo piano, con finestre sbarrate e muri coperti di graffiti. I binari arrugginiti si perdono nel bosco, e l’intera area è circondata da una vegetazione sempre più invasiva.
  • Cinema: Un piccolo edificio con un’unica sala, l’insegna al neon spesso malfunzionante è un punto di riferimento per il centro città. La biglietteria è situata all’esterno, protetta da una tettoia.
  • Biblioteca Cittadina: Un edificio a due piani in mattoni rossi, con grandi finestre e un portone d’ingresso in legno massiccio. All’interno si trovano scaffali pieni di libri e una sala lettura con lunghe tavole in legno.
  • Mall: Un edificio moderno per l’epoca, con due piani di negozi, una food court e una sala giochi. Al piano superiore si trovano boutique e negozi di abbigliamento, mentre al piano terra ci sono vari negozi di elettronica e una sala giochi frequentata dai ragazzi.
  • Campo da Baseball e Campo da Rugby: Situati tra la scuola media e il liceo, entrambi i campi sono ben mantenuti e dispongono di spalti per gli spettatori. Durante i weekend, qui si raduna gran parte della comunità per assistere alle partite.
  • Municipio: Un edificio imponente con una facciata in colonne bianche, situato sulla piazza principale. All’interno ci sono uffici amministrativi e una sala riunioni dove si tengono gli incontri del consiglio comunale.
  • Chiese: Ogni chiesa è costruita in uno stile diverso, riflettendo l’origine delle comunità locali. Alcune sono in legno, altre in mattoni, con vetrate colorate e piccoli giardini circostanti.
  • Quartieri Residenziali: Le case unifamiliari sono disposte in lotti ordinati, ognuna con un piccolo giardino. Molte delle abitazioni hanno verande dove gli abitanti si ritrovano nelle sere d’estate.

Scenario

1. Premessa dell’avventura

  • Situazione di Partenza: A Clearview, una cittadina costiera degli Stati Uniti negli anni ’80, si stanno verificando eventi misteriosi legati al vecchio faro abbandonato. I cittadini raccontano che gli orologi e gli altri strumenti di misurazione del tempo si comportano in modo bizzarro non appena qualcuno si avvicina al promontorio su cui si trova il faro. Questo edificio, con la sua struttura bianca a strisce rosse, domina la costa, ma da anni è chiuso al pubblico e lasciato al degrado. Tra i cittadini si è diffusa una certa inquietudine: molti temono che l’edificio nasconda forze oscure o fenomeni paranormali.
  • Motivazione dei PG: I PG potrebbero essere spinti dal fascino per l’ignoto, dal desiderio di risolvere un mistero che tiene la città col fiato sospeso, o per scoprire se le voci sul faro abbiano qualche fondamento. Alcuni PG potrebbero avere anche motivazioni personali, come il desiderio di dimostrare il proprio coraggio o di proteggere la comunità da un potenziale pericolo.
  • Mandante o Committenza: Non vi è un mandante ufficiale, ma il bibliotecario di Clearview, Mr. Henry Benson, nutre un particolare interesse per il faro e per il promontorio. Da anni è un appassionato di storia locale e sostiene che il promontorio sia un punto di “congiunzione temporale”. Più che un incarico formale, Mr. Benson può fornire indizi e informazioni che alimentano la curiosità dei PG e li orientano verso un’indagine.

2. Impostazione generale

  • Temi Principali e Secondari:
    • Distorsione del Tempo: Il mistero centrale ruota attorno alla percezione alterata del tempo, e i PG dovranno confrontarsi con effetti inspiegabili e angoscianti che ne conseguono.
    • Perdita e Riconciliazione: Il tema del tempo perduto e delle seconde possibilità sarà centrale per comprendere la storia del faro e di chi vi ha abitato in passato.
    • Esplorazione dell’Ignoto: Il fascino e il pericolo dell’ignoto, rappresentato dal faro e dal promontorio, sarà un tema che guida la narrazione e le decisioni dei PG.
  • Tono e Atmosfera:
    L’atmosfera è tesa e surreale, con un’inquietudine che permea ogni scena. I fenomeni apparentemente normali nascondono stranezze inspiegabili e minacciose. Il faro stesso sembra essere in uno stato di sospensione, come se esistesse a metà tra due mondi, e i personaggi avvertono la sensazione costante di essere osservati.

3. Luoghi notevoli

  • Faro di Clearview: Situato in cima al promontorio scoglioso a est della città, il faro è una costruzione fatiscente con pareti scrostate e scale cigolanti. La sua lanterna è ormai spenta, ma alcuni testimoni giurano di aver visto bagliori misteriosi al suo interno. È un luogo di pericolo e fascino, e presenta una scala a chiocciola che sembra condurre verso una “zona temporale” parallela, accessibile solo in condizioni particolari o utilizzando una chiave d’argento.
  • Promontorio e Sentiero Costiero: Un sentiero ripido e stretto porta al faro, offrendo una vista spettacolare sull’oceano Atlantico e su Clearview. Tuttavia, il percorso è pericoloso e spesso è avvolto da una nebbia inquietante che rende difficile l’orientamento, mentre i fenomeni temporali si intensificano a mano a mano che si sale.
  • Biblioteca Cittadina: Un edificio austero in mattoni rossi, situato nel centro della città, dove Mr. Benson conserva libri e manoscritti antichi che contengono riferimenti ai fenomeni del promontorio. È un luogo in cui i PG possono raccogliere informazioni storiche sul faro e trovare indizi su come funzionano le anomalie temporali.

4. Personaggi Non Giocanti (PNG) notevoli

  • Mr. Henry Benson, il Bibliotecario
    • Motivazioni: Benson è un appassionato di storia locale, profondamente interessato ai fenomeni paranormali legati a Clearview. È convinto che il faro sia al centro di un’anomalia temporale, ed è determinato a scoprire il perché.
    • Tratti di Personalità: Eccentrico e riservato, ma cortese con chi condivide il suo interesse per il mistero. Porta sempre con sé una chiave d’argento, che sostiene sia l’unico modo per entrare in contatto con la dimensione parallela del faro.
    • Relazioni e Conflitti: Benson è malvisto dagli scettici della comunità, ma alcuni cittadini, incuriositi dal suo passato, si fidano di lui e lo considerano un guardiano dei segreti locali.
  • Cliff Morgan, l’Ex-Guardiano del Faro
    • Motivazioni: Cliff è l’ultimo guardiano che abbia vissuto nel faro prima della sua chiusura e ha visto cose di cui non vuole parlare. Vive ora come un recluso nella vecchia stazione ferroviaria abbandonata.
    • Tratti di Personalità: Scontroso e poco incline alla socialità, ma è aperto a parlare con chi mostra sincero interesse. Sa più di quanto riveli e potrebbe rivelarsi un alleato prezioso per i PG, se conquistano la sua fiducia.
    • Relazioni e Conflitti: Cliff è sospettoso di Mr. Benson, ritenendo che il bibliotecario sia troppo interessato a cose che andrebbero dimenticate. Teme che il promontorio possa portare a conseguenze disastrose.

5. Situazioni incontrabili dai PG

  • Situazioni dinamiche:
    • Orologi al contrario: Giunti nei pressi del faro, i PG scoprono che tutti gli orologi (compresi quelli al polso) iniziano a girare al contrario. Qualsiasi tentativo di misurare il tempo diventa inutile e disorientante.
    • Visioni del passato: All’interno del faro, i PG possono intravedere figure sfocate, frammenti di persone che sembrano sospese tra presente e passato. Alcune figure potrebbero interagire brevemente con i PG, comunicando attraverso gesti o parole frammentate.
    • Anomalie spaziali: Le stanze del faro sembrano cambiare configurazione, facendo smarrire chi vi si avventura. Alcune porte conducono in stanze già esplorate o su altri piani, come in un labirinto senza logica apparente.
  • Interazioni e conseguenze aperte:
    • Gli abitanti di Clearview, temendo che i fenomeni temporali del promontorio possano estendersi, cercano risposte dai PG. I personaggi possono cercare di calmare gli animi, oppure sfruttare la paura per ottenere informazioni o alleanze.
    • I PG possono indagare sul passato di Mr. Benson e Cliff per scoprire di più sulla dimensione alternativa, o tentare di persuadere Benson a spiegare come usare la chiave per chiudere il passaggio e ristabilire l’equilibrio.

Possibili evoluzioni senza definire una trama

  • Un alleato diventa un rivale: Mr. Benson potrebbe diventare un antagonista involontario, cercando di mantenere il portale aperto per ragioni personali, ad esempio per accedere a conoscenze proibite. I PG potrebbero quindi essere costretti a contrastarlo o trovare altri modi per sigillare il faro.
  • Espansione del fenomeno temporale: Se i PG non riescono a chiudere il portale, le anomalie temporali potrebbero estendersi gradualmente fino a coprire tutto il promontorio, e poi Clearview stessa. Gli effetti potrebbero portare la città a vivere in una realtà frammentata tra presente e passato.
  • Ritorno di vecchie ombre: Fantasmi o frammenti di persone scomparse nei pressi del faro in epoche diverse potrebbero riapparire. Alcuni di questi spiriti potrebbero aver avuto legami con gli antenati dei PG, aggiungendo un elemento personale alla vicenda.

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