#zone

2025-06-17

Afrikanische Schweinepest: #KreisOlpe legt Schutz-Maßnahmen fest

Nachdem ein #Wildschwein im Kreis Olpe an der #Afrikanischen #Schweinepest (ASP) verendet ist, sind noch mehr tote Tiere gefunden worden. Am Montag haben die Behörden eine #Tierseuchenverordnung erlassen, um die weitere Verbreitung zu verhindern.
Die Behörden legten rund um den Fundort des verendeten Tieres eine so genannte "#infizierte #Zone" fest, in der Auflagen für #Schweinehalter, #Jäger und #Hundehalter gelten.

Rod2ik 🇪🇺 🇨🇵 🇪🇸 🇺🇦 🇨🇦 🇩🇰 🇬🇱rod2ik.bsky.social@bsky.brid.gy
2025-06-15
kurtshkurtsh
2025-06-14

To encourage a mental flow state, I listen to 'zone music'. Whenever I have to concentrate, I turn this music on.

The songs below are also a Pomodoro 25min so it's break time when the song ends.

✅ INFO: Maintaining focus w/ “Music to Code By”
kurtsh.com/2015/05/05/info-mai

2025-06-12

Hey, #NYC! Wear a mask outdoors, folks, we are down wind and the air is not healthy #today. We're past the yellow zone, firmly in the air quality index' orange zone, "Unhealthy for Sensitive Groups" or "USG" area.
#air #quality #index #warning #zone #orange #unhealthy for #sensitive #groups #smog #pollution #smoke #Canadian #fires #down #wind #USA #MaskUp #safe #transmit #disease #airborne #virus #COVID #CovidIsNotOver #measles #bird #flu #mumps #rubella #vaccine #shot
airnow.gov/?city=New%20York&st

The Air Quality Index meter. Past green or yellow, the arrow is pointing to the orange area, with text reading "Unhealthy for Sensitive Groups". At the top is a red button reading "Wildfires in NY" and the location on the right shows New York, NY.

Un fattore decisivo negli anni del “boom” è stato il basso costo del lavoro

A metà degli anni ‘50 l’Italia era ancora per molti aspetti un paese sottosviluppato. L’industria poteva vantare un certo progresso nei settori dell’acciaio, dell’automobile, dell’energia elettrica, e i grandi centri produttivi sorgevano principalmente nelle regioni del Nord. La maggior parte dell’economia si reggeva grazie al mantenimento di settori tradizionali, costituiti da piccole imprese artigianali basate sullo sfruttamento intensivo, dalla pubblica amministrazione, e dall’agricoltura che restava il settore con il maggior livello di occupazione <28. Diversamente, nelle regioni meridionali, dove il settore agricolo non garantiva prospettive di occupazione, iniziava ad avanzare il fenomeno migratorio, sia fuori che dentro i confini nazionali.
Nel periodo compreso negli anni 1958-1963, ricordato come il “boom economico”, il paese vedeva mutare profondamente le proprie strutture produttive, gli assetti urbanistici delle città, il mondo dell’agricoltura e le abitudini di grandi masse di cittadini <29. Allo sviluppo industriale si accompagnava qualitativamente anche un mutamento generalizzato dei consumi. Lo sviluppo industriale era concentrato nelle regioni dell’area definita, triangolo industriale, cioè nelle città di Milano, Genova e Torino, e nelle zone del Nord-Est dove si stavano sviluppando nuovi processi di industrializzazione nel settore petrolchimico <30.
Agli albori del “boom economico” l’industria italiana aveva raggiunto un sufficiente livello di sviluppo tecnologico tale, da poter competere con i paesi europei più avanzati. Fiat, Eni, Edison e Montecatini, rappresentavano i settori più innovativi della grande industria.
Un fattore decisivo negli anni del “boom” è stato il basso costo del lavoro. Gli alti livelli della disoccupazione negli anni ‘50 fecero in modo che la domanda di lavoro eccedesse abbondantemente l’offerta, con prevedibili conseguenze sull’andamento dei salari <31. La straordinaria crescita nell’industria elettrodomestica fu una delle espressioni più caratteristiche del “miracolo”; dietro questa trasformazione vi era un gran numero di fattori: l’abilità imprenditoriale dei proprietari delle nuove fabbriche, la loro capacità di autofinanziarsi, la tenacia nell’utilizzo di nuove tecnologie e nel rinnovamento continuo degli impianti, lo sfruttamento a basso costo del lavoro e l’elevata produttività.
La produzione automobilistica, dominata dalla Fiat, fu per molti versi il settore più attivo dell’economia <32. Il fenomeno umano più drammatico, che ha caratterizzato gli anni del “boom”, è stato la fuga di grandi masse rurali dalle campagne, e dalle regioni del Sud, verso le città industriali del Nord <33. L’emigrazione più massiccia ebbe luogo tra il 1955 e il 1963, che coinvolse in particolare la città di Torino, la quale si trovò ad assorbire percentuali molto elevate dell’immigrazione meridionale.
Uno degli aspetti più ragguardevoli del “miracolo economico” fu il suo carattere di processo spontaneo. Il piano economico, voluto dal ministro Vanoni nel 1954, aveva formulato una serie di progetti finalizzati ad uno sviluppo economico controllato e teso al superamento dei maggiori squilibri sociali e geografici, senza però produrre alcun risultato.
Il “boom” si realizzò seguendo la sua logica, rispondendo direttamente alle forze in gioco del libero mercato, e dando luogo come risultato, a profondi scompensi strutturali, tra i quali, la cosiddetta distorsione dei consumi. Infatti, alla crescita dei beni di consumo, non vi era un corrispettivo sviluppo di beni pubblici <34.
Il “miracolo economico” accrebbe in modo drammatico lo squilibrio tra le diverse aree del paese. Lo sviluppo produttivo e consumistico non ebbe distribuzione egemone su tutto il territorio nazionale, ma appunto, dette origine a sperequazioni sociali e distorsioni molteplici. In altri termini, l’Italia a cavallo tra i due decenni, 1950-60 si presentava come un paese diviso, attraversato da un processo di modernizzazione tanto rapido quanto squilibrato, che necessitava del supporto solido del governo, al fine di evitare consistenti lacerazioni nel paese <35.
La modernizzazione economica ebbe riflessi anche nel mondo del lavoro e in particolare all’interno delle fabbriche del Nord, dove furono i giovani operai emigrati a rilanciare l’inizio di una nuova fase di lotte collettive <36.
[NOTE]
28 P. Ginsborg, Storia d’Italia dal dopoguerra a oggi. Società e politica 1943-1988, p. 283.
29 Su questo tema mi limito a rimandare al testo di G. Crainz, Il paese mancato. Dal miracolo economico agli anni Ottanta, Donzelli Editore, Roma, 2005.
30 G. Tamburrano, Storia e cronaca del centro-sinistra, Biblioteca Universale Rizzoli, Milano, 1990, pp. 89-94.
31 P. Ginsborg, Storia d’Italia dal dopoguerra a oggi. Società e politica 1943-1988, pp. 288-289.
32 Ivi, p. 290.
33 Su questo tema mi limito a rimandare al testo di G. Crainz, Il paese mancato. Dal miracolo economico agli anni Ottanta.
34 P. Ginsborg, Storia d’Italia dal dopoguerra a oggi. Società e politica 1943-1988, p. 292.
35 Su questo tema mi limito a rimandare al testo di G. Crainz, Il paese mancato. Dal miracolo economico agli anni Ottanta. F. Barbagallo, La questione italiana. Il Nord e il Sud dal 1860 a oggi, Editori Laterza, Bari, 2013.
36 P. Ginsborg, Storia d’Italia dal dopoguerra a oggi. Società e politica 1943-1988, p. 340.
Paolo Vignali, Aspetti della critica alla modernizzazione nella cultura politica degli anni Sessanta in Italia, Tesi di laurea, Università degli Studi di Pavia, Anno Accademico 2023-2024

#1955 #1958 #1963 #basso #boom #costo #economico #Edison #emigrazione #Eni #FIAT #Genova #industria #lavoro #milano #miracolo #Montecatini #PaoloVignali #squilibrio #Sud #Torino #zone

2025-06-11

One of the most influential music albums of the international underground and psychobilly scene now as D.I.Y. Streaming available.
No advertising, no tracking, no rip-offs. Completely free. How music should be!

music.undeadnetwork.de/zone/

01 Evil Bop - Tazmanian Devils
02 Rats Fever- Retarded Rats
03 Bodysnatchers - Reverend Elvis and the Undead Syncopators
04 Mexico - Holy Hack Jacks
05 Hellstomp - Howling Wolfmen
06 Dig - Grapes of Wrath

07 Die by Iron Maiden - Holy Hack Jacks
08 Skeletons Dance - Howling Wolfmen
09 Down To The Road - Grapes of Wrath
10 Kill! Kill! KILL! - Reverend Elvis and the Undead Syncopators
11 Daddys Monster - Tazmanian Devils
12 Rats Fever - Retarded Rats

music.undeadnetwork.de/zone/

It came from the zone - Psycho Compilation (2011)
Tazmanian Devils, Retarded Rats, Undead Syncopators, Holy Hack Jacks, Howling Wolfmen, Grapes of Wrath

The absolute cult. Start of the 3rd wave in psychobilly.
Suzy Qs legendary "It came from the zone" Psycho Compilation buy VINYL! Cover Artwork by Undead Chemnitz

word.undead-network.de/2025/06

#chemnitz #free #music #psychobilly #real #sachsen #subculture #underground #zone

Sweet PuntatoSweet_Puntato
2025-06-03

Behold several more original with pun names! And another bot spying... is following the crew, but why?
The first Act is an outside boardwalk, the second an arcade!
Note says: Turns head as you pass, then ducks if you come back.

2025-05-21

Alors que la notion de zone critique a émergé dans les sciences de la Terre pour désigner cette fine pellicule située entre la canopée des arbres et les eaux souterraines — là où se jouent toutes les conditions d’habitabilité de la planète —, comment représenter un espace en perpétuel mouvement, animé par les flux de matière, d’énergie et les activités du vivant ? Comment ce terme de "zone" entre-t-il en résonance avec l’histoire des grands processus — urbanisation, industrialisation, extraction — qui ont précisément contribué à la dégradation de ces conditions ? Que révèle-t-il de notre rapport à la Terre, dans ses dimensions aussi bien physiques et écologiques que sociales ? À travers le croisement de perspectives scientifiques, philosophiques et artistiques, cette rencontre propose de réfléchir à la zone comme à un espace de crise mais aussi de potentialité : un lieu où se rejouent les formes de vie, de récit et d’engagement sur une Terre en mutation.

#mig #generale #zonecritique #zone #ltqr #gaia

2025-05-21

Alexandra Arènes est architecte diplômée de l’ENSAG (2008), Sciencespo (SPEAP 2016), et Docteur en Architecture (Université de Manchester, 2022). Ses recherches et sa pratique portent sur la compréhension et la visualisation des paysages face au changement climatique à S.O.C et à Shaā, atelier d’architecture et d’urbanisme. En partenariat avec les scientifiques de la Zone Critique, elle développe des cartographies des cycles de la Terre : la Gaïa-graphie. Avec Soheil Hajmirbaba et Axelle Grégoire elle a fondé et anime le studio SOC, pour société d’objets cartographiques. SOC privilégie les enquêtes longues issues des pratiques de terrain et impliquant un réseau d’acteurs de diverses disciplines.

s-o-c.fr/index.php/bios/

gaiagraphie.com/

#mig #generale #zonecritique #zone #ltqr #gaia

2025-05-21

Jeudi 22 mai à 20h, à la Générale, le MiG reçoit Jeanne Etelain et Alexandra Arènes pour une présentation croisée des livres Gaïagraphie : Carnet d’exploration de la zone critique (Alexandra Arènes) et Zones : Terre, sexes et science-fiction (Jeanne Etelain), deux ouvrages qui interrogent nos manières de penser la Terre à l’ère de l'Anthropocène à travers la notion de "zone”. La discussion portera sur l'écologie, la philosophie, l'urbanisme, le féminisme, l'architecture et la science fiction.

lagenerale.fr/fr/projet/dans-l

La rencontre sera diffusée sur la radio ∏-node et sera suivie d'un repas partagé.

• Entrée réservée aux adhérent·es de l'association (adhésion sur place ou en ligne à 1€ minimum). Accueil dans le patio de La Générale.
• Entrée libre
• Buvette sur place
• À La Générale : 39, rue Gassendi, accès PMR

Accès:
La Générale
39 rue Gassendi
75014 Paris
lagenerale.fr/fr/contacts

OSM:
openstreetmap.org/way/79633738

#mig #generale #zonecritique #zone #ltqr #gaia

RubFeetrubfeetcom
2025-05-18
Manuel Erhardterhardt@librem.one
2025-05-18

Last week I got a new GPU and was finally able to play #Stalker2. I have been excited since the #game was announced.

About 2 hours in, I'm thrilled with the atmosphere of the #zone. It feels much like the old games (in a good way), but with way better graphics. I can't wait to be back in the zone.

#GSCGameWorld #Ukraine #PC #Stalker #Chornobyl #Chernobyl #FPS

2025-05-11

"ZONE OF LOST OPERATIONS". Abstract digital painting by A.G. (c) 2025. All Rights Reserved.

Client Info

Server: https://mastodon.social
Version: 2025.04
Repository: https://github.com/cyevgeniy/lmst