Ninive, dallo scavo riemerge un inedito bassorilievo assiro con il re Assurbanipal e le divinità Ashur e Ishtar
Elena Percivaldi
Importante scoperta archeologica nella città di Ninive, che sorgeva nei pressi della moderna Mosul, in Iraq. Dallo scavo in corso è riemerso un imponente bassorilievo raffigurante – ed è per la prima volta – le divinità principali del pantheon assiro, scolpite su una lastra di pietra di 5,5 metri di lunghezza, 3 metri di altezza e ben 12 tonnellate di peso.
A rivelarlo è il team dell’Università di Heidelberg, guidato da Aaron Schmitt, che dal 2022 lavora nel cuore del Palazzo Nord di Ninive, costruito dal re Assurbanipal, l’ultimo grande sovrano dell’impero assiro. “Tra le immagini in rilievo ad oggi note nei palazzi assiri non vi sono raffigurazioni di divinità principali. Ecco perché secondo noi la scoperta è straordinaria”, spiega Schmitt.
Una scena sacra scolpita nella pietra
Il bassorilievo, probabilmente collocato in origine davanti all’ingresso principale della sala del trono, rappresenta una scena di forte significato religioso e politico: il re Assurbanipal in posizione centrale, accompagnato da Ashur, il dio supremo degli Assiri, e da Ishtar, dea della guerra e dell’amore, protettrice di Ninive.
Dietro di loro, un genio pesce, figura apotropaica spesso legata alla saggezza e alla protezione, e una figura con le braccia sollevate che potrebbe essere interpretata come un uomo-scorpione, ulteriore elemento mitologico a completare la narrazione sacra. I segni sulla pietra suggeriscono che in origine la composizione fosse sormontata da un grande disco solare alato, simbolo della divinità e del potere regale.
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Il bassorilievo assiro, un tesoro sepolto da oltre duemila anni
Il rilievo è stato rinvenuto in frammenti all’interno di una fossa colmata di terra, dietro la nicchia dove in origine era collocato. Secondo gli studiosi, fu probabilmente rimosso e interrato durante il periodo ellenistico, nel III o II secolo a.C.
Frammento del rilievo (foto credit: Aaron Schmitt)
Questo spiegherebbe perché gli archeologi britannici, attivi nella zona già nel XIX secolo, non lo avessero mai individuato, nonostante le importanti scoperte fatte in altri ambienti del palazzo e oggi conservate al British Museum.
Un progetto internazionale per la valorizzazione
La scoperta è frutto del progetto “Heidelberg Nineveh”, avviato nel 2018 sotto la direzione di Stefan Maul del Dipartimento di Lingue e Culture del Vicino Oriente dell’Università di Heidelberg. In collaborazione con lo Iraqi State Board of Antiquities and Heritage, l’obiettivo a medio termine è ricollocare il bassorilievo nel suo contesto originario e aprirlo al pubblico, trasformando la scoperta in un punto di riferimento per la valorizzazione del patrimonio mesopotamico.
Verso una nuova interpretazione dell’arte assira?
Nei prossimi mesi, il team tedesco analizzerà nel dettaglio il rilievo e il suo contesto, con l’intento di pubblicare uno studio approfondito su rivista scientifica. Le dimensioni e la qualità dell’opera, unite alla rarità del soggetto, promettono di fornire nuovi, importanti elementi per la comprensione dell’iconografia imperiale assira.
Immagine in apertura: Modello 3D del rilievo: i reperti sono evidenziati in grigio scuro, la parte in grigio chiaro rappresenta una ricostruzione basata sui reperti. Il re Assurbanipal è raffigurato al centro. (credit: Michael Rummel)
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