#anniottanta

2025-10-14

scheletri negli armani

trovo – o meglio trovavo, un mese fa – su fb questa frattaglia tra il servile e l’efferato, che non bisogna essere a sx per giudicare – come minimo – apologetica degli anni più demmerda del Novecento, (in)seminatori dei decenni successivi.

poi io commento, in calce, con Balestrini.

“il regno dei sarti” (Nanni Balestrini):

Nel maggio del 1984 si è concluso il processo 7 aprile. Le mie incriminazioni erano state pesantissime: associazione sovversiva, banda armata e 19 omicidi tra cui quelli di Aldo Moro e della sua scorta. L’accusa aveva chiesto per me 10 anni ma la sentenza è stata di assoluzione. Dopo tanti anni sono così potuto rientrare in Italia, ma la mia prima impressione è stata di sgomento. Ritrovavo un paese in piena restaurazione, le vicende del passato più recente erano state ipocritamente rimosse, nessuno parlava più di politica, il consumismo era all’ordine del giorno, Milano da capitale dell’industria e della cultura era diventata il regno dei sarti. La moda dominava, tutti si vestivano di etichette.

(https://slowforward.net/wp-content/uploads/2022/07/20220729_034451.jpg – da https://slowforward.net/2022/08/23/post-1968-o-post-1974-forse-la-domanda-ha-senso/)

[quello sul giorgio è proprio un trafiletto mortuario: “oggettificazione”? del potere maschile? “fluidificazione della geopolitica”? “capitali liberati”? “La potenza fisica”? “il nuovo Medio Oriente” (!!!) ??? … ma siamo pazzi? ma l’anima de li mejo tatcher vostri…]

[ma quanti morti ci devono essere, di fame, sul lavoro, di perdita del lavoro e della casa, di smantellamento dello stato sociale e della sanità pubblica, per capire da dove viene il presente?]

un addendum:
https://www.facebook.com/share/1D3KATb6PW/

#anni80 #anniDemmerda #anniNovanta #anniOttanta #Balestrini #etichette #GiorgioArmani #ilRegnoDeiSarti #moda #NanniBalestrini #nuoviPoteri #politica #poteri #processo7Aprile #restaurazione #sarti #scheletriNegliArmadi #scheletriNegliArmani #tatcherismo #unPaeseDiSarti #unPaeseInPienaRestaurazione

apologia dell'armanismo
2025-07-16

Grazie a #SerenaDeDominicis per la sua scelta di inserire un mio componimento poetico nella sua rubrica tra #arte e #decrescita! Nel titolo il mio riferimento è ad una eventuale direzione contraria che avrebbero potuto prendere gli #anniottanta, ma anche al movimento verso l'infanzia che per me implica la proiezione soggettiva verso quel decennio. Non poteva poi trovare accompagnamento migliore che in un'opera come "Sensitivity handbag" (2021) di #SamanthaPassaniti... decrescita.it/una-scomoda-zavo

2025-06-29

pod al popolo, #071: “un’apocalisse che accompagna un ritorno all’ordine che era già in corso”

Ospite di UrbanExperience e di Carlo Infante (che ringrazio, e la cui voce si ascolta qui in dialogo), il 26 giugno ho preso parte a questa iniziativa sulla memoria dell’avanguardia e del teatro di ricerca, dando un breve contributo direi generazionale, che si conclude con un cenno agli argomenti di due testi (rintracciabili qui e qui).
Già in piedi per lasciare il microfono (e fuori dal podcast che trovate in calce), ho infine segnalato (e ampiamente distribuito) copie del n. 19 de “La scuola delle cose”, dedicato alla scrittura di ricerca.
In poco più di otto minuti + un cenno al tabloid, dunque, ho provato a dire qualcosa sul ritorno all’ordine degli anni Ottanta, ‘Baldus’, il postmoderno, il mainstream editoriale-distributivo, e gli ultimi 25 anni di sperimentazione letteraria, ovviamente senza esserne in grado. L’audio completo è ora su Pod al popolo. Podcast irregolare ed ennesimo fail again fail better dell’occidente postremo. Buon ascolto. 

26 giu., Roma, ICBSA: convegno sulla memoria dell’avanguardia

#anniNovanta #anniOttanta #anniSettanta #Baldus #CarloInfante #dialogo #ExDiscotecaDiStato #ICBSA #InnovazioneTerritoriale #LaScuolaDelleCose #Lyceum #MarcoGiovenale #Mudima #PAP #pap071 #pap071 #PerformingMedia #podAlPopolo #podcast #ricercaLetteraria #scritturaDiRicerca #scrittureDiRicerca #teatro #UrbanExperience #UrbanExperience

26 giu., Roma, ICBSA: convegno sulla memoria dell'avanguardia
2025-03-01

pod al popolo, #054, audio completo della presentazione di “oggettistica” @ libreria tomo, roma, 28 feb. 2025

Ieri, 28 febbraio 2025, nella operosa città di Roma, presso la Libreria Tomo, a San Lorenzo, Guido Mazzoni, Fabrizio Pelli e Fabrizio Scrivano hanno presentato OGGETTISTICA, di Marco Giovenale (Tic, 2024), presente & leggente l’autore. La risultante sonora è ascoltabile qui su Pod al popolo. Il podcast irregolare, ennesimo fail again fail better dell’occidente postremo. Buon ascolto.

un intervento da me citato nella conversazione: https://operavivamagazine.org/6070-2/

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informazioni e link sul libro:https://slowforward.net/2024/04/15/link-e-materiali-per-oggettistica-tic-edizioni-collana-ultrachapbooks-marzo-2024/

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2025-02-11

[r] _ post-1968 o post-1974? forse la domanda ha senso

leggere questa intervista ad E. Donzelli è a mio avviso importante, per vari motivi, anche come addendum non secondario a un suo precedente intervento, che si può trovare qui: https://t.ly/sTgY.
tuttavia segnalo, allo stesso tempo, un punto di dubbio per me cruciale, non solo in riferimento a un discorso sulla poesia contemporanea.
riguarda l’idea di una possibile uniformità o somiglianza di identità (e di biografie) tra autori “nati dopo il ’68”.
ecco: sono convinto del fatto che (soprattutto se si stringe il focus sul versante politico e sul rapporto tra vicenda collettiva e imprinting individuale, e tra questi e una qualsiasi attività linguistica orale e scritta intesa alla produzione di senso) l’onda lunga di una generazione ancora politicamente connotata continua, a mio avviso, almeno fino al 1974. (come scrivevo in 6070).
ovvero: sostituirei a “i nati dopo il 1968” l’espressione “i nati dopo il 1974”.
e mi spiego: fino almeno al 1974, in linea di massima, chi nasceva sarebbe stato (volente o nolente) esposto, negli anni della sua maggiore plasticità e sensibilità (proprio neuronale), a situazioni estremamente diverse, radicalmente diverse, rispetto a quelle che avrebbero vissuto i nati negli anni successivi. (non voglio con questo stabilire una barriera netta & adamantina, né deterministica, ma solo identificare un terminus post quem, che so arbitrario come tutte le schematizzazioni, spostato in qua di almeno cinque-sei anni rispetto al ’68).

cliccare per ingrandire

chi ha formato il proprio lessico e le proprie strutture mentali di base nell’amnio avvelenato dei pieni Ottanta (diciamo dal 1984, anno scelto non a caso: cfr. https://t.ly/MlXa e https://t.ly/P98e) ha avuto a che fare con un mostro di non poco conto.
diversamente, chi giocoforza, per anagrafe, ha vissuto la fine degli anni Settanta e l’inizio degli Ottanta da preadolescente o adolescente, critico [magari pure clinico-disturbato] e pieno di insofferenze e rifiuti, e quindi politicamente nemico del proprio tempo, magari in sodalizio (eccome!) con compagn* di riflessione e azione politica [magari esplicitatesi, queste azioni, con la Pantera nel 1990], non può in nessun modo essere accostato con troppa facilità a chi, bambino, è stato letteralmente aggredito e sommerso dal contesto del decennio maledetto, e dalle radiazioni delle nascenti tv private in Italia, oltre che dall’aria di “normalità” della corruttela craxiana che le ha fatte prosperare.

[da non dimenticare, poi: il 1990 di Ruberti è anche l’anno della legge Mammì, e della rivelazione dell’esistenza di Gladio. ergo, l’adolescente inquieto di metà anni Ottanta non poteva non essere – parlo da testimone, non voglio imporre un’autobiografia – un adulto infuriato, nel 1990]
senza parlare del clima politico mondiale.
ovvio, credo. inutile nominare i due criminali di spicco, targati ’80: Tatcher, Reagan. chi già era politicamente insofferente, oltre che ormonalmente fibrillante (!), nel tempo dell’ascesa del liberismo scatenato, non poteva in nessun modo accettare la deriva post-1980, fosse pure nella mera forma estetica. chi invece era bambino, difficilmente era in grado di non assorbire le tossine del decennio. anche linguistiche. drogate, sedative.

(per altro fatte proprie e rilanciate dall’editoria di grande distribuzione, che in libreria mandava e promuoveva solo e soltanto gli autori di cui parlavo qui: https://slowforward.net/2022/02/21/poesia-per-il-pubblico-a-k/). (chi compiva 20 anni nel 1990, aveva trovato nell’adolescenza e trovava ancora in libreria testi che, meno di dieci anni dopo, cioè entro il 1999 e prima, la distribuzione generalista, la protervia o pavidità dei direttori di collana e l’editoria dell’ormai maturo riflusso [nonché – perché no? – il primo quinquennio forzitaliota] avrebbero spazzato via dagli scaffali).

*

in conclusione.
per il bambino del 1980-90 la ribellione sarebbe (forse) arrivata dopo.
bon.
ma, nello stesso decennio, per l’adolescente o giovane adulto veniva vissuta già e ancora (per quanto con difficoltà e diversità rispetto a chi aveva fatto il ’77) dentro quel periodo storico, in conflitto, e con un insieme di esperienze e impressioni (e imprinting, sì) stabilmente presenti ormai, in termini di formazione individuale/collettiva. era insomma una inquietudine fattiva possibile, praticabile e praticata: esisteva.

così come in letteratura, negli stessi anni, nonostante tutto, esisteva la ricerca (letteraria).
(e non solo perché ne scriveva Antonio Porta: https://slowforward.net/2022/08/20/ricerca-letteraria-spazio-di-ricerca-antonio-porta-1983/).

cliccare per ingrandire

nel 1984 nascevano “L’ombra d’Argo” e “l’immaginazione”, per dire.
nel 1989 si stampava Poesia italiana della contraddizione, per dire.
la rivista “Baldus” sarebbe uscita per sette anni: 1990-1996.

ma gli esempi sarebbero dozzine. (tutti regolarmente ignorati da editoria e intellettuali mainstream, e da parecchi critici di scarsa – intenzionalmente scarsa – memoria; scarsi anche in termini di sguardo sul presente, se è per questo).


(e infine, e appunto, fra parentesi: la ricerca esiste anche oggi. ma questo è un discorso che affronteremo poi).
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2025-01-11

oggi, 11 gennaio, al museo di roma in trastevere: colonne sonore per gli anni ’80

OGGI, sabato 11 gennaio 2025, alle ore 17, presso la Sala Multimediale del Museo di Roma in Trastevere la presentazione del volume Tondelli e la musica. Colonne sonore per gli anni ’80 e Frequenze fiorentine. Firenze anni ’80 di Bruno Casini
Intervengono:
📌 𝐈𝐥𝐚𝐫𝐢𝐚 𝐌𝐢𝐚𝐫𝐞𝐥𝐥𝐢 𝐌𝐚𝐫𝐢𝐚𝐧𝐢, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali;
📌 𝐒𝐭𝐞𝐟𝐚𝐧𝐨 𝐏𝐢𝐬𝐭𝐨𝐥𝐢𝐧𝐢, giornalista;
📌 𝐀𝐥𝐛𝐞𝐫𝐭𝐨 𝐏𝐢𝐜𝐜𝐢𝐧𝐢𝐧𝐢, giornalista;
📌 𝐃𝐢𝐧𝐨 𝐈𝐠𝐧𝐚𝐧𝐢, fotografo;
📌 𝐈𝐥𝐚𝐫𝐢𝐚 𝐆𝐫𝐚𝐬𝐬𝐨, attivista e poeta;
Presente l’autore, 𝐁𝐫𝐮𝐧𝐨 𝐂𝐚𝐬𝐢𝐧𝐢.
L’ingresso è libero fino a esaurimento posti.
#LibriAlMuseo è una rassegna a cura della Direzione Musei Civici della Sovrintendenza Capitolina, promossa dalla promossa da Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con i servizi museali di Zètema Progetto Cultura.

Libri al museo. Tondelli e la musica. Colonne sonore per gli anni ’80

Evento fb: https://www.facebook.com/events/s/libri-al-museo-tondelli-e-la-m/1686954025369662

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2025-01-09

11 gennaio, al museo di roma in trastevere: colonne sonore per gli anni ’80

Sabato 11 gennaio 2025, alle ore 17, presso la Sala Multimediale del Museo di Roma in Trastevere la presentazione del volume Tondelli e la musica. Colonne sonore per gli anni ’80 e Frequenze fiorentine. Firenze anni ’80 di Bruno Casini
Intervengono:
📌 𝐈𝐥𝐚𝐫𝐢𝐚 𝐌𝐢𝐚𝐫𝐞𝐥𝐥𝐢 𝐌𝐚𝐫𝐢𝐚𝐧𝐢, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali;
📌 𝐒𝐭𝐞𝐟𝐚𝐧𝐨 𝐏𝐢𝐬𝐭𝐨𝐥𝐢𝐧𝐢, giornalista;
📌 𝐀𝐥𝐛𝐞𝐫𝐭𝐨 𝐏𝐢𝐜𝐜𝐢𝐧𝐢𝐧𝐢, giornalista;
📌 𝐃𝐢𝐧𝐨 𝐈𝐠𝐧𝐚𝐧𝐢, fotografo;
📌 𝐈𝐥𝐚𝐫𝐢𝐚 𝐆𝐫𝐚𝐬𝐬𝐨, attivista e poeta;
Presente l’autore, 𝐁𝐫𝐮𝐧𝐨 𝐂𝐚𝐬𝐢𝐧𝐢.
L’ingresso è libero fino a esaurimento posti.
#LibriAlMuseo è una rassegna a cura della Direzione Musei Civici della Sovrintendenza Capitolina, promossa dalla promossa da Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con i servizi museali di Zètema Progetto Cultura.

Libri al museo. Tondelli e la musica. Colonne sonore per gli anni ’80

Evento fb: https://www.facebook.com/events/s/libri-al-museo-tondelli-e-la-m/1686954025369662

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2024-09-24

Stasera @ Anarres Libreria-Bistrot via Crespi 11 #Milano
Presentazione de "I pirati dei navigli. Dal #punk al #cyberpunk" di e con Marco Philopat (@AgenziaX).
#freenetry #controcultura #anarchismo #anniottanta

2024-08-23

Come erano belli i nostri tempi, che non ritorneranno più…

Non ritorneranno più quelle estati meno torride, più miti degli anni Ottanta. Non ritorneranno più i jukebox, le cabine a gettoni, i mangianastri, i dischi in vinile, i motorini Ciao. Era l'epoca analogica e oggi siamo in quella digitale. Così come non ritorneranno più i politici della prim

magozine.it/ritorneranno/

#ArteECultura #1968 #1977 #AnniOttanta #AnniOtto #BeiTempi #GenerazioneZ #MivimentoStudentesco

2024-07-19

#lorosiprovacolfuoco #8, #Vomero, #Napoli, #EnricoBugli ripercorre sinteticamente le fasi della suo percorso artistico: l' #informale, il passaggio all'oggetto, fino alla #performance. Infine il ritorno alla #pittura e poi la scelta di ritirarsi, entro la prima metà degli #anniottanta. Suoi compagni di strada #LuigiCastellanoLuca, #MarioPersico, #StelioMariaMartini, #LucianoCaruso, importanti anche i suoi rapporti con #UmbertoEco, #EdoardoSanguineti, #EmilioVilla...
youtube.com/watch?v=Y1ufqFUFlt

2024-07-07

“La chimera”: una fiaba ai tempi della devastazione
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“La chimera” (2023) di Alice Rohrwacher mostra, con uno sguardo fiabesco, un’Italia diretta verso la devastazione culturale e paesaggistica degli anni Ottanta.

https://codice-rosso.net/la-chimera-una-fiaba-ai-tempi-della-devastazione/

2024-04-14

Quanti bimbi napoletani avrebbero desiderato illo tempore un videogioco così? #Sertuccio senz'altro! 😉 #anniottanta #Maradona #Napoli #scudetto

aRqGaMo :mastodon:aRqGaMo@mastodon.uno
2023-09-14

Sempre che ascolto questa canzone me si viene in mente il finale di "i Soprano"

#mastoradio #thesopranos #anniottanta #journey

invidious.devianze.city/watch?

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