#GiovanniFontana

2025-08-28

language poetry, francia et alia (da una mail a cristina giorcelli)

Ma in gammm.org c’è più Francia o più Anglia?

Un esempio significativo:
Le modalità elencative o di “prelievi dall’ordinario”, nelle opere di Gherardo Bortolotti, devono forse più al Silliman di Sunset debris che ai francesi, ipotizzo, ma poi Perec è logicamente incancellabile: l’ordinario delle prose o stringhe brevi di Bortolotti è chiaramente anche un infra-ordinario. (E: quattro tracce: è di Bortolotti il saggio La scoperta dell’America, che trattava autori passati totalmente sotto silenzio in Italia. Sempre sua è la traduzione di un fondamentale capitolo di The New Sentence, di Ron Silliman. Senza contare che la raccolta di selected poems di Bernstein uscita per le Edizioni del verri accoglie un importante contributo di traduzione di Bortolotti, così come è co-tradotto da lui un chapbook di Lyn Hejinian. E non nomino tutti i materiali in lingua inglese che grazie a lui sono usciti in italiano su gammm: da Jeff Derksen a Rodrigo Toscano, da Jon Leon a Jules Boykoff, da Bill Allegrezza a Tao Lin e molti altri).

Per me personalmente, Christophe Tarkos tradotto da Michele Zaffarano, insieme a Derksen, Toscano e Leon, hanno avuto la stessa – non indifferente – incidenza. Non posso dire che la lingua francese abbia avuto per me un valore prevalente, all’inizio (diversamente dagli anni post-2006). Così come, sempre per me, tre autrici che ho letto, tradotto e pubblicato e continuo a leggere sono Kathleen Fraser, Kate Greenstreet e Jennifer Scappettone. (Per non parlare di Hejinian, di cui sono tuttavia solo lettore, non traduttore).

Aggiungo una riflessione – daccapo personale: mentre i langpo cronologicamente seguono i Novissimi, che noi gammmi avevamo ben presenti fin da prima di conoscerci, e che quindi ci permettevano di operare nessi credo limpidi; il filo di collegamento tra Tel Quel e autori francesi degli anni Novanta e Zero era ai nostri occhi (ma direi nella realtà) più problematico e frammentato, e quindi intrigante, per due motivi: una pronunciata alterità e distanza dei nuovi autori francesi dal piano metatestuale e da école du régard degli anni Sessanta e Settanta, da una parte, e – dall’altra – quell’idea di nudité intégrale del testo, o désaffublement, e letteralismo, che (mediata da Ponge attraverso Jean-Marie Gleize) cambiava il quadro della Francia per come era (assai mal) noto precedentemente in Italia soprattutto grazie alle meritorissime traduzioni di Giuliani di Pleynet, Roche e Faye.

In Italia in realtà una cospicua influenza francese è stata sempre avvertita e rilanciata semmai sotto forma (per noi meno interessante) di moduli vicino a una linea – diciamo così – Heidsieck-Chopin-Blaine, a cavallo – per gli italiani – tra istanze performative e complessità ‘laborintiche’ (cioè lontanissime dal désaffublement di cui sopra). Si tratta di un versante estremamente attivo nel nostro Paese, direi senza soluzione di continuità, da ormai più di mezzo secolo. (Pensiamo a tre esempi ormai ampiamente storicizzati: Arrigo Lora-Totino, Gianni Toti, Giovanni Fontana).

Diversamente, la testualità francese a cui da vent’anni o un quarto di secolo pensiamo noi di gammm è rispettosa di quel lavoro ma assai più vicina e affine al panorama di quegli autori che nei medesimi anni Duemila in cui scrivevamo noi si affermavano in USA e Canada: K. Silem Mohammad, gli stessi Toscano e Derksen, e poi Sharon Mesmer, Anne Boyer, Kenneth Goldsmith, Craig Dworkin, Gary Sullivan, Katie Degentesh, i già nominati Scappettone e Leon (entrambi pubblicati nella mia collana Felix, della Camera verde) e moltissimi altri, una intera generazione che faceva da trait d’union fra Language Poetry e noi, così come Tarkos, Nathalie Quintane, Charles Pennequin, Danielle Collobert, Éric Houser, Christophe Fiat, Jean-Michel Espitallier, Christophe Marchand-Kiss, e poi Amandine André, Khalid El Morabethi e una schiera di altri ci mettevano in grado di vedere le continuità e le discontinuità del discorso letterario francese tra gli anni Settanta e Novanta-Duemila.

[…]
continua (forse)

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2025-07-05

“originali”: il catalogo della mostra alla bncf, “i manoscritti dei poeti di oggi”

ORIGINALI
«I manoscritti dei poeti d’oggi » e le poetiche verbo-visuali in Italia.
a cura di Giovanna Lambroni e David Speranzi
Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, fino al 31 luglio.
Opere di Vincenzo Accame, Paolo Albani, Ignazio Apolloni, Davide Argnani, Mirella Bentivoglio, Franco Beltrametti, Tomaso Binga, Ugo Carrega, Luciano Caruso, Luciano Cattania, Franco Cavallo, Carlo Marcello Conti, Corrado Costa, Gio Ferri, Giovanni Fontana, Massimo Grillandi, Marcello Landi, Arrigo Lora Totino, Nino Majellaro, Lucia Marcucci, Eugenio Miccini, Giulia Niccolai, Luciano Ori, Luca Maria Patella, Giancarlo Pavanello, Michele Perfetti, Lamberto Pignotti, Antonio Porta, Giovanni R. Ricci, Antonio Russo, Roberto Sanesi, Sarenco, Carlo Alberto Sitta, Adriano Spatola, Gianni Toti, Franco Verdi, William Xerra, Simona Weller

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2025-04-26

da oggi, 26 aprile 2025, a genova, presso il centro studi per l’analisi del linguaggio: “scrittura asemica. il segno prima del senso e senza padroni”

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comunicato stampa:
https://slowforward.net/wp-content/uploads/2025/04/comunicato-stampa-scrittura-asemica-il-segno-prima-del-senso-e-senza-padroni.pdf

Inaugurazione: oggi, sabato 26 aprile 2025, ore 18:00

Durata: 26 aprile – 25 maggio 2025

Luogo: Centro Studi per l’Analisi del Linguaggio, Via San Luca 1/9A, 16124 Genova

Il Centro Studi per l’Analisi del Linguaggio di Genova presenta la mostra Scrittura asemica: Il segno prima del senso e senza padroni, a cura di Giuseppe Calandriello. L’esposizione propone una ricognizione approfondita di questa pratica artistica che, situata al confine tra arte e linguaggio, sovverte le logiche della comunicazione convenzionale. La scrittura asemica si manifesta come gesto libero, grafema svincolato dall’obbligo di significare, reso nella sua purezza grafica e nella sua carica espressiva. Essa si configura come atto di resistenza contro la rigidità dei codici e la dittatura del significato univoco, aprendosi alla molteplicità interpretativa e alla libertà del pensiero. In un’epoca in cui la parola viene spesso piegata a fini manipolativi, la scrittura asemica si fa spazio di dissidenza silenziosa e terreno di esplorazione estetica e concettuale. La mostra, attraverso un percorso espositivo articolato, mette in dialogo maestri riconosciuti della scrittura asemica e verbo-visiva con artisti contemporanei che proseguono questa ricerca con linguaggi inediti e innovativi. Artisti partecipanti: Vincenzo Accame, Francesco Aprile, Francesca Biasetton, Antonino Bove, Cristiano Caggiula, Giuseppe Calandriello, Nicolò D’Alessandro, Sara Davidovics, Federico Federici, Giovanni Fontana, Marco Garophalo, Marco Giovenale, Mariangela Guatteri, Alfonso Lentini, Magdalo Mussio, Martino Oberto, Andrea Paoli, Enzo Patti, Giancarlo Pavanello, Annalisa Retico, William Xerra. Le opere esposte, realizzate con tecniche e materiali diversi, si presentano come spazi di sperimentazione visiva in cui il segno, emancipato dalla sua funzione comunicativa, si offre alla percezione come traccia di un gesto, di un ritmo, di un’intenzione che sfugge alla logica discorsiva per aprirsi a significati potenzialmente infiniti. In occasione dell’inaugurazione si terrà la conferenza Genealogie e derive della scrittura asemica, un approfondimento sul tema della mostra condotto da Felice Accame, studioso del linguaggio e fondatore del Centro Studi, insieme a Sandro Ricaldone, storico dell’arte e critico specializzato nelle avanguardie verbo-visive. Un momento di riflessione e confronto che offrirà spunti sulla natura e l’evoluzione della scrittura asemica, esplorandone il rapporto con il linguaggio e la sua dimensione segnica. Sempre durante l’inaugurazione verrà presentata la Macchina asemica, un’installazione interattiva del duo Visual Substance (Nicola Villa e Mauro Spagnoli). Questa particolare macchina, collegata ai visitatori, trasformerà gli impulsi personali di ciascuno in animazioni visive e composizioni sonore asemiche. La mostra si propone come occasione di riflessione critica sul ruolo del linguaggio nella costruzione del senso e sul potere della scrittura asemica di sottrarsi ai meccanismi della comunicazione dominante. Il segno asemico, in questa prospettiva, non si limita a negare il significato, ma lo trascende, restituendo al fruitore una libertà interpretativa spesso negata nella società contemporanea. In occasione della mostra verrà pubblicato un catalogo a colori. Vi aspettiamo per un viaggio attraverso i segni della libertà espressiva, dove il gesto precede il senso e si fa manifesto di una scrittura senza padroni.

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Magdalo Mussio, senza titolo (L’inzio dell’oracolo), anni 80, tecnica mista su cartoncino, cm 35×25

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2025-04-21

dal 26 aprile a genova: “scrittura asemica. il segno prima del senso e senza padroni”, presso il centro studi per l’analisi del linguaggio

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comunicato stampa:
https://slowforward.net/wp-content/uploads/2025/04/comunicato-stampa-scrittura-asemica-il-segno-prima-del-senso-e-senza-padroni.pdf

Inaugurazione: sabato 26 aprile 2025, ore 18:00

Durata: 26 aprile – 25 maggio 2025

Luogo: Centro Studi per l’Analisi del Linguaggio, Via San Luca 1/9A, 16124 Genova

Il Centro Studi per l’Analisi del Linguaggio di Genova presenta la mostra Scrittura asemica: Il segno prima del senso e senza padroni, a cura di Giuseppe Calandriello. L’esposizione propone una ricognizione approfondita di questa pratica artistica che, situata al confine tra arte e linguaggio, sovverte le logiche della comunicazione convenzionale. La scrittura asemica si manifesta come gesto libero, grafema svincolato dall’obbligo di significare, reso nella sua purezza grafica e nella sua carica espressiva. Essa si configura come atto di resistenza contro la rigidità dei codici e la dittatura del significato univoco, aprendosi alla molteplicità interpretativa e alla libertà del pensiero. In un’epoca in cui la parola viene spesso piegata a fini manipolativi, la scrittura asemica si fa spazio di dissidenza silenziosa e terreno di esplorazione estetica e concettuale. La mostra, attraverso un percorso espositivo articolato, mette in dialogo maestri riconosciuti della scrittura asemica e verbo-visiva con artisti contemporanei che proseguono questa ricerca con linguaggi inediti e innovativi. Artisti partecipanti: Vincenzo Accame, Francesco Aprile, Francesca Biasetton, Antonino Bove, Cristiano Caggiula, Giuseppe Calandriello, Nicolò D’Alessandro, Sara Davidovics, Federico Federici, Giovanni Fontana, Marco Garophalo, Marco Giovenale, Mariangela Guatteri, Alfonso Lentini, Magdalo Mussio, Martino Oberto, Andrea Paoli, Enzo Patti, Giancarlo Pavanello, Annalisa Retico, William Xerra. Le opere esposte, realizzate con tecniche e materiali diversi, si presentano come spazi di sperimentazione visiva in cui il segno, emancipato dalla sua funzione comunicativa, si offre alla percezione come traccia di un gesto, di un ritmo, di un’intenzione che sfugge alla logica discorsiva per aprirsi a significati potenzialmente infiniti. In occasione dell’inaugurazione si terrà la conferenza Genealogie e derive della scrittura asemica, un approfondimento sul tema della mostra condotto da Felice Accame, studioso del linguaggio e fondatore del Centro Studi, insieme a Sandro Ricaldone, storico dell’arte e critico specializzato nelle avanguardie verbo-visive. Un momento di riflessione e confronto che offrirà spunti sulla natura e l’evoluzione della scrittura asemica, esplorandone il rapporto con il linguaggio e la sua dimensione segnica. Sempre durante l’inaugurazione verrà presentata la Macchina asemica, un’installazione interattiva del duo Visual Substance (Nicola Villa e Mauro Spagnoli). Questa particolare macchina, collegata ai visitatori, trasformerà gli impulsi personali di ciascuno in animazioni visive e composizioni sonore asemiche. La mostra si propone come occasione di riflessione critica sul ruolo del linguaggio nella costruzione del senso e sul potere della scrittura asemica di sottrarsi ai meccanismi della comunicazione dominante. Il segno asemico, in questa prospettiva, non si limita a negare il significato, ma lo trascende, restituendo al fruitore una libertà interpretativa spesso negata nella società contemporanea. In occasione della mostra verrà pubblicato un catalogo a colori. Vi aspettiamo per un viaggio attraverso i segni della libertà espressiva, dove il gesto precede il senso e si fa manifesto di una scrittura senza padroni.

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Magdalo Mussio, senza titolo (L’inzio dell’oracolo), anni 80, tecnica mista su cartoncino, cm 35×25

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2025-04-09

“scrittura asemica. il segno prima del senso e senza padroni”: dal 26 aprile a genova, centro studi per l’analisi del linguaggio

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comunicato stampa:
https://slowforward.net/wp-content/uploads/2025/04/comunicato-stampa-scrittura-asemica-il-segno-prima-del-senso-e-senza-padroni.pdf

Inaugurazione: sabato 26 aprile 2025, ore 18:00

Durata: 26 aprile – 25 maggio 2025

Luogo: Centro Studi per l’Analisi del Linguaggio, Via San Luca 1/9A, 16124 Genova

Il Centro Studi per l’Analisi del Linguaggio di Genova presenta la mostra Scrittura asemica: Il segno prima del senso e senza padroni, a cura di Giuseppe Calandriello. L’esposizione propone una ricognizione approfondita di questa pratica artistica che, situata al confine tra arte e linguaggio, sovverte le logiche della comunicazione convenzionale. La scrittura asemica si manifesta come gesto libero, grafema svincolato dall’obbligo di significare, reso nella sua purezza grafica e nella sua carica espressiva. Essa si configura come atto di resistenza contro la rigidità dei codici e la dittatura del significato univoco, aprendosi alla molteplicità interpretativa e alla libertà del pensiero. In un’epoca in cui la parola viene spesso piegata a fini manipolativi, la scrittura asemica si fa spazio di dissidenza silenziosa e terreno di esplorazione estetica e concettuale. La mostra, attraverso un percorso espositivo articolato, mette in dialogo maestri riconosciuti della scrittura asemica e verbo-visiva con artisti contemporanei che proseguono questa ricerca con linguaggi inediti e innovativi. Artisti partecipanti: Vincenzo Accame, Francesco Aprile, Francesca Biasetton, Antonino Bove, Cristiano Caggiula, Giuseppe Calandriello, Nicolò D’Alessandro, Sara Davidovics, Federico Federici, Giovanni Fontana, Marco Garophalo, Marco Giovenale, Mariangela Guatteri, Alfonso Lentini, Magdalo Mussio, Martino Oberto, Andrea Paoli, Enzo Patti, Giancarlo Pavanello, Annalisa Retico, William Xerra. Le opere esposte, realizzate con tecniche e materiali diversi, si presentano come spazi di sperimentazione visiva in cui il segno, emancipato dalla sua funzione comunicativa, si offre alla percezione come traccia di un gesto, di un ritmo, di un’intenzione che sfugge alla logica discorsiva per aprirsi a significati potenzialmente infiniti. In occasione dell’inaugurazione si terrà la conferenza Genealogie e derive della scrittura asemica, un approfondimento sul tema della mostra condotto da Felice Accame, studioso del linguaggio e fondatore del Centro Studi, insieme a Sandro Ricaldone, storico dell’arte e critico specializzato nelle avanguardie verbo-visive. Un momento di riflessione e confronto che offrirà spunti sulla natura e l’evoluzione della scrittura asemica, esplorandone il rapporto con il linguaggio e la sua dimensione segnica. Sempre durante l’inaugurazione verrà presentata la Macchina asemica, un’installazione interattiva del duo Visual Substance (Nicola Villa e Mauro Spagnoli). Questa particolare macchina, collegata ai visitatori, trasformerà gli impulsi personali di ciascuno in animazioni visive e composizioni sonore asemiche. La mostra si propone come occasione di riflessione critica sul ruolo del linguaggio nella costruzione del senso e sul potere della scrittura asemica di sottrarsi ai meccanismi della comunicazione dominante. Il segno asemico, in questa prospettiva, non si limita a negare il significato, ma lo trascende, restituendo al fruitore una libertà interpretativa spesso negata nella società contemporanea. In occasione della mostra verrà pubblicato un catalogo a colori. Vi aspettiamo per un viaggio attraverso i segni della libertà espressiva, dove il gesto precede il senso e si fa manifesto di una scrittura senza padroni.

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Magdalo Mussio, senza titolo (L’inzio dell’oracolo), anni 80, tecnica mista su cartoncino, cm 35×25

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2025-03-20

descrizione del premio nazionale di poesia elio pagliarani, e della giornata del 25 maggio 2025

Il premio Nazionale Elio Pagliarani è una delle principali attività dell’Associazione Elio Pagliarani, attiva dal 2015 con importanti iniziative di diffusione culturale e di catalogazione archivistica e bibliotecaria. La biblioteca Elio Pagliarani è inserita nel Polo SBN degli Istituti culturali romani e l’archivio è stato oggetto di notifica per la sua importanza storico-culturale.

Il Premio intitolato a Elio Pagliarani, importante poeta del secondo Novecento nato a Viserba di Rimini, intende promuovere la ricerca poetica riconoscendo il merito di poeti affermati, di poeti esordienti e di poeti che sperimentano nuove strade nella fusione dei linguaggi e nell’innovazione.

La decima edizione 2025 si compone di quattro sezioni: «Raccolta di poesia inedita», «Raccolta di poesia edita», «Premio alla carriera» . «Traduzioni». L’opera del vincitore della sezione «Poesia inedita» sarà pubblicata dall’editrice Zona. Il vincitore della sezione «Poesia edita» riceverà un premio del valore economico lordo di 2000 (duemila) euro. Il vincitore del premio alla carriera entrerà a far parte della giuria come presidente onorario della successiva edizione.

Come nello scorso anno, insieme alla cerimonia di premiazione, nella giornata del 25 maggio 2025 si terranno al Palazzo delle Esposizioni  i due convegni su Pagliarani bibliofilo e sulla biblioteca Elio Pagliarani e – nel primo pomeriggio, con il coordinamento di Andrea Cortellessa – sui dieci anni del Premio con interventi dei poeti premiati, dei responsabili di altri importanti premi di poesia nazionali. Si riporta di seguito il programma della giornata:

Ore 10 – 13
Elio Pagliarani bibliofilo e la Biblioteca Elio Pagliarani
Interventi di  Barbara Mancini, Marianna Marrucci, Marco Menato, Lucia Merolla, Mariagrazia Miano, Marco Palma, Gilda Policastro
Coordina i lavori Giuseppe Andrea Liberti

 Ore 15-17
Dieci anni di premiati
Il Premio Nazionale Elio Pagliarani (2015-2025)
Poeti partecipanti, critici e giurati, dalla prospettiva privilegiata delle varie edizioni del premio Elio Pagliarani, si incontrano e dibattono sui dieci anni di attività poetica in Italia
Coordina Andrea Cortellessa

Ore 17- 19 e 30
Cerimonia di premiazione della Decima Edizione del Premio Nazionale Elio Pagliarani
Conduce Arnaldo Colasanti

Nelle nove precedenti edizioni sono stati premiati, fra gli altri, per il premio alla carriera Nanni Balestrini con un’opera di Gianfranco Baruchello, Giulia Niccolai con un’opera di Marina Ballo Charmet, Carlo Bordini con un’opera di Emilio Isgrò, Carla Vasio con un’opera di Gian Maria Tosatti, Luigi Ballerini con un’opera di William Xerra, Giosetta Fioroni con un’opera di Gian Maria Tosatti, Walter Pedullà con un’opera di Elisabetta Benassi, Giovanni Fontana con un’opera di Massimo Bartolini. Quest’anno sarà premiata la poetessa Antonella Anedda con un ‘opera dell’artista Claudia Losi.

Alla giuria partecipano i nomi più importanti della critica letteraria italiana in un panorama diffuso che comprende provenienze da ogni regione italiana e anche internazionale. Come si può evincere dal sito www.premionazionaleeliopagliarani.it, ne fanno parte:  Andrea Afribo, Vincenzo Bagnoli, Luigi Ballerini, Cecilia Bello Minciacchi, Maria Grazia Calandrone, Maria Teresa Carbone, Ennio Cavalli, Andrea Cortellessa, Claudia Crocco, Silvia De March, Sara De Simone, Riccardo Donati, Gabriele Frasca, Marilina Giaquinta, Paolo Giovannetti, Giuseppe Andrea Liberti, Antonio Loreto, Romano Luperini, Massimiliano Manganelli, Marianna Marrucci, Roberto Milana, José Muños Rivas, Francesco Muzzioli, Tommaso Ottonieri, Lia Pagliarani, Thomas E. Peterson, Cetta Petrollo Pagliarani, Chiara Portesine, Lidia Riviello, Federica Santini, Niccolò Scaffai, Siriana Sgavicchia, Paul Vangelisti, Sara Ventroni, Fabio Zinelli, Paolo Zublena.

Per la sezione Traduzioni: Massimo Bacigalupo (coordinatore), Francesca Corrao, Philippe Di Meo, Juan Antonio Masoliver, Franco Nasi, Franziska Raimund.

Per la sezione Intersezioni: Maria Grazia Calandrone, Antonio Calbi, Maria Teresa Carbone, Orazio Converso, Andrea Cortellessa, Lia Pagliarani, Sara Ventroni.

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Tutte le informazioni e la cartella stampa sono leggibili e liberamente scaricabili all’indirizzo https://tinyurl.com/pagliarani25

Sito del premio:
https://premionazionaleeliopagliarani.it/

Elenco delle opere di poesia ammesse alla partecipazione:
https://t.ly/6B7v9

Questo post, in formato pdf:
https://slowforward.wordpress.com/wp-content/uploads/2025/03/descrizione-del-premio-2025_-sintesi.pdf

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2025-02-07

ancora per pochi giorni: bongiani art museum, “universi possibili / carte, documenti e pagine sparse” @ archivio di stato di salerno

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Dopo la mostra “Carte, cartapecore, scartoffie e pinzillacchere” del 2017 presentata all’Archivio di Stato di Salerno con l’esposizione di antiche pergamene, scritture e documenti  originali in un insolito viaggio dentro il passato e il ventre dell’Archivio, a distanza di 7 anni viene presentato nel Salone dell’Archivio di Stato di Salerno un secondo evento dal titolo: “UNIVERSI POSSIBILI, carte, documenti e pagine sparse” a  cura di Sandro Bongiani che comprende l’utilizzo di undici documenti già presentati nella precedente mostra per essere ora utilizzati come base di lavoro da 43 importanti artisti  italiani e stranieri, diversi per età e linguaggio espressivo, invitati a intervenire, ognuno con il proprio vissuto e visione poetica a realizzare l’opera “unica” per questo evento collettivo a Salerno.

Gli artisti invitati:  Alessandra Angelini I Francesco Aprile I Antonio Baglivo I John M. Bennett I Raffaele Boemio I Andrea Bonanno I Sandro Bongiani I Anna Boschi I Ryosuke Cohen I Carmela Corsitto I Rosa Cuccurullo I Nicolò D’Alessandro I Marcello Diotallevi I Pablo  Echaurren I Cinzia Farina I Luc Fierens I Giovanni Fontana I Marco Giovenale I Coco Gordon I Paolo Gubinelli I Carlo Iacomucci I Ugo la Pietra I Giovanni Leto I Pietro Lista I Oronzo Liuzzi I Maya Lopez I Serse Luigetti  I  Ruggero Maggi I Mauro Magni I Elena Marini I Gabi Minedi I Giorgio Moio  I Mauro Molinari I Franco Panella I Filippo Panseca I Enzo Patti I Lamberto Pignotti I RCBz  I  Gian Paolo Roffi I Paolo Scirpa I Ernesto Terlizzi I Reid Wood I Rolando Zucchini

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2025-01-10

oggi, 17 gennaio, a roma, libreria tomo: patrizia vicinelli

PATRIZIA VICINELLI
per voce di Rossella Or, Giovanni Fontana, Jonida Prifti, Sara Davidovics
LIBRERIA TOMO
Via degli Etruschi, 4 – Roma

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2024-12-14

dal 13 dicembre, a salerno: “universi possibili. carte, documenti e pagine sparse”, mostra collettiva a cura di sandro bongiani

Universi Possibili, carte, documenti e pagine sparse

L’Archivio di Stato di Salerno ha il piacere di presentare, venerdì 13 dicembre 2024 alle ore 19:00, la mostra collettiva dal titolo “Universi Possibili, carte, documenti e pagine sparse”, a cura di Sandro Bongiani. La mostra è organizzata dalla Collezione Bongiani Art Museum di Salerno.

Archivio di Stato di Salerno – Ministero della cultura
Piazza Abate Conforti,7 84121 Salerno (SA)

“UNIVERSI POSSIBILI, carte, documenti e pagine sparse” Progetto collettivo “add to & Return”, un viaggio a ritroso nel passato per poi connettersi con il presente. Una contaminazione totale di diversi modi espressivi in cui la condivisione diventa presupposto essenziale di sedimentazione, stratificazione e dialogo tra momenti diversi divenuti opera contemporanea.

La mostra è costituita dalle opere di 43 artisti italiani e stranieri appositamente invitati a questo importante evento collettivo.

Gli artisti invitati: Alessandra Angelini I Francesco Aprile I Antonio Baglivo I John M. Bennett I Raffaele Boemio I Andrea Bonanno I Sandro Bongiani I Anna Boschi I Ryosuke Cohen I Carmela Corsitto I Rosa Cuccurullo I Nicolò D’Alessandro I Marcello Diotallevi I Pablo Echaurren I Cinzia Farina I Luc Fierens I Giovanni Fontana I Marco Giovenale I Coco Gordon I Paolo Gubinelli I Carlo Iacomucci I Ugo La Pietra I Giovanni Leto I Pietro Lista I Oronzo Liuzzi I Maya Lopez I Serse Luigetti I Ruggero Maggi I Mauro Magni I Elena Marini I Gabi Minedi I Giorgio Moio I Mauro Molinari I Franco Panella I Filippo Panseca I Enzo Patti I Lamberto Pignotti I RCBz I Gian Paolo Roffi I Paolo Scirpa I Ernesto Terlizzi I Reid Wood I Rolando Zucchini.

Dopo la mostra “Carte, cartapecore, scartoffie e pinzillacchere” del 2017 presentata all’Archivio di Stato di Salerno con l’esposizione di antiche pergamene, scritture e documenti originali in un insolito viaggio dentro il passato e il ventre dell’Archivio, a distanza di 7 anni viene presentato nel Salone dell’Archivio di Stato di Salerno un secondo evento dal titolo: “UNIVERSI POSSIBILI, carte, documenti e pagine sparse” a cura di Sandro Bongiani che comprende l’utilizzo di undici documenti già presentati nella precedente mostra per essere ora utilizzati come base di lavoro da 43 importanti artisti italiani e stranieri, diversi per età e linguaggio espressivo, invitati a intervenire, ognuno con il proprio vissuto e visione poetica a realizzare l’opera “unica” per questo evento collettivo a Salerno.

“Universi possibili” è una mostra collettiva pensata espressamente per l’Archivio di Salerno, vuole ribadire prima di tutto il valore primario del documento storico cartaceo come “materiale essenziale da costruzione” dell’opera nella sua qualità storica e espressiva. Il progetto è stato pensato espressamente come una sorta viaggio a ritroso nel passato, per poi connettersi anche con il presente, integrandosi e vivendo in un corpo e una voce unica. Quello che ne viene fuori dalle opere presentate è la sorprendente capacità degli artisti contemporanei a relazionarsi e dialogare con il passato in un procedere assorto e struggente aggiungendo alla storia il presente e prospettando attraverso la visione un unicum collettivo di “nuovi mondi possibili” di rappresentazione poetica.

*

In contemporanea al progetto “Universi possibili” presente nel Salone dell’Archivio di Stato sono visibili nella cappella di San Ludovico adiacente all’Archivio, anche le opere dell’artista Fluxus americana Coco Gordon, con una quindicina di libri tagliati, una serie di opere in metallo in forma di libri-prigione di Giovanni Bonanno creati espressamente per lo spazio della Cappella e le pagine sparse dell’artista Franco Panella a cercare in qualche modo un connubio con il luogo e soprattutto con la memoria di questo importante spazio storico che Umberto Eco definiva come “deposito della memoria” e della vita degli uomini.

Si ringrazia l’Archivio Storico di Salerno e la Collezione Bongiani Art Museum di Salerno per la collaborazione alla realizzazione di questo importante evento.

Archivio di Stato di Salerno – Ministero della cultura
Presentazione dell’evento con Salvatore Amato, Gabriella Taddeo e Sandro Bongiani
Evento / Salone Archivio di Stato di Salerno:
“UNIVERSI POSSIBILI / Carte, documenti e pagine sparse”
Progetto Internazionale con 43 artisti invitati
Salone dell’Archivio di Stato di Salerno dal 13 dicembre 2024 al 12 gennaio 2025 Vernissage venerdì 13 dicembre 2024 ore 19.00 Piazza Abate Conforti, 7 – 84121 Salerno (SA) Email: as-sa@cultura.gov.it Tel: (+39) 089 22 50 44 – Fax: (+39) 089 22 66 41
Evento / Cappella di San Ludovico:
“UNIVERSI POSSIBILI / Carte, libri d’artista e pagine sparse” Opere di Coco Gordon, Giovanni Bonanno e Franco Panella Cappella di San Ludovico di Salerno dal 13 dicembre 2024 al 12 gennaio 2025 Piazza Abate Conforti, 7 84121 Salerno (SA Email: as-sa@cultura.gov.it Tel: (+39) 089 22 50 44 – Fax: (+39) 089 22 66 41
Vernissage della mostra 13 dicembre 2024 ore 19.00 – 22.00
Orari: lunedì e venerdì 8.00 – 13.30;
martedì – mercoledì – giovedì: 8.00 – 17.00

Evento in collaborazione con l’Archivio di Stato di Salerno e la Collezione Bongiani Art Museum.

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2024-11-05

Oggi, martedì 5 novembre, ore 18:00

Libreria Fahrenheit 451 – Campo de’ fiori 44

MULTIVERSO TOTI 1924-2024

Gianni Toti

Poesia, Videoarte e Totitutto a Fahrenheit
per il centenario della sua nascita

Tra gli eventi del “Multiverso Toti 1924-2024” dedicati al centenario di Gianni Toti, oggi, martedì 5 novembre 2024 alle ore 18:00 la Libreria Fahrenheit 451 ospita un incontro dedicato ai libri usciti sulla figura e l’opera di Toti nel 2024: la ristampa aggiornata di “Gianni Toti o della Poetronica”, curata da Sandra Lischi e Silvia Moretti per le edizioni ETS, e il primo volume di “Opera poetica” che raccoglie, per i tipi [dia•foria, tutti i versi pubblicati da Toti fino al 1977, con la curatela di Francesco Muzzioli e Daniele Poletti.

L’incontro – a ingresso gratuito e realizzato in collaborazione con la Biblioteca Totiana – prevede inoltre la proiezione di una selezione di opere di e su Gianni Toti.

Gianni Toti (1924-2007) è stato giornalista, poeta, critico, cineasta, videoartista, poetronico. Toti è stato uno scrittore di tutte le scritture ed anche un fine traduttore e direttore di riviste e collane editoriali, tra cui i memorabili “Taschinabili”, libri da taschino concepiti negli anni Novanta per le Edizioni Fahrenheit 451.

Nel centenario della sua nascita, la Libreria Fahrenheit 451, di cui Toti è stato amico sincero e assiduo frequentatore, ospita la presentazione di due recenti volumi sulla figura e l’opera di Toti, alla presenza dei loro curatori: il primo volume di “Opera poetica” ([dia•foria, 2024) e “Gianni Toti o della poetronica” (ETS, 2024).

Il primo volume di “Opera poetica” raccoglie tutti i versi di Toti usciti a stampa fino al 1977, dai primi firmati con uno pseudonimo all’inizio degli anni Sessanta fino alla raccolta “Per il paroletariato o della poesicipazione” che rappresenta un significativo spartiacque nella sua produzione. Scrive il curatore Daniele Poletti nella nota editoriale: “dopo dieci anni dal precedente antologico Totilogia – involatura sulla poesia di Gianni Toti (2014), [dia•foria presenta “un nuovo richiamo all’attenzione su un autore non solo meritevole di essere riscoperto e riassaporato nelle sua anarchica utopia, ma necessario per procedere passo passo a ribilanciare e riscrivere la storia della letteratura e della poesia italiane”.

Intervengono in presenza il critico Francesco Muzzioli, curatore del volume con Poletti, insieme a Giovanni Fontana che ha collaborato con un saggio alla pubblicazione.

Silvia Moretti, direttrice della Biblioteca Totiana, racconterà la ricerca che ha animato la costruzione del libro “Gianni Toti o della poetronica”, curato con Sandra Lischi nel 2012 e ristampato, in occasione del centenario, con aggiornamenti bibliografici e di contenuto. Il libro rappresenta tutt’ora lo strumento più agile per illuminare, anche attraverso numerose foto e documenti d’archivio, l’attività che ha fatto di Toti un “laboratorio vivente” (come scrive Lischi). Moretti passerà in rassegna anche le altre iniziative editoriali del 2024 che arricchiscono la bibliografia dell’autore. Tra esse la biografia di Marinka Dallos, traduttrice e pittrice naif, compagna di Toti dalla fine degli anni Quaranta e il 1992: “Marinka Dallos, traduttrice e pittrice italo-ungherese” di Andrea Rényi (Golem Editore, 2024).

La presentazione sarà accompagnata dalla proiezione a ciclo continuo di una selezione di opere video di Toti e di due lavori che ricostruiscono in forma di ritratto la figura dell’autore: “PlaneToti notes”, realizzato da Sandra Lischi nel 1997 in dialogo con Gianni Toti stesso; “Ricordando Toti”, selezione di videotestimonianze a cura di Aron Greco realizzate nel 2024 coinvolgendo amici e amiche, collaboratori e collaboratrici, studiosi e studiose che hanno conosciuto Gianni Toti. In ordine alfabetico: Pia Abelli Toti, Rosalba Campra, Marcello Carlino, Mariella De Santis, Franco Falasca, Solange Farkas, Giovanni Fontana, Catia Gabrielli, Maria Jatosti, Sandra Lischi, José-Carlos Mariategui, Francesco Paolo Memmo, Francesco Muzzioli, Lamberto Pignotti, Nils Roller, John Sanborm, Tarcisio Tarquini, Elisa Zurlo.

https://slowforward.net/2024/11/05/oggi-5-novembre-a-roma-multiverso-toti-1924-2024-poesia-videoarte-e-totitutto-a-fahrenheit-per-il-centenario-della-nascita-di-gianni-toti/

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2024-10-30

Martedì 5 novembre, ore 18:00

Libreria Fahrenheit 451 – Campo de’ fiori 44

MULTIVERSO TOTI 1924-2024

Gianni Toti

Poesia, Videoarte e Totitutto a Fahrenheit
per il centenario della sua nascita

Tra gli eventi del “Multiverso Toti 1924-2024” dedicati al centenario di Gianni Toti, martedì 5 novembre 2024 alle ore 18:00 la Libreria Fahrenheit 451 ospita un incontro dedicato ai libri usciti sulla figura e l’opera di Toti nel 2024: la ristampa aggiornata di “Gianni Toti o della Poetronica”, curata da Sandra Lischi e Silvia Moretti per le edizioni ETS, e il primo volume di “Opera poetica” che raccoglie, per i tipi [dia•foria, tutti i versi pubblicati da Toti fino al 1977, con la curatela di Francesco Muzzioli e Daniele Poletti.

L’incontro – a ingresso gratuito e realizzato in collaborazione con la Biblioteca Totiana – prevede inoltre la proiezione di una selezione di opere di e su Gianni Toti.

Gianni Toti (1924-2007) è stato giornalista, poeta, critico, cineasta, videoartista, poetronico. Toti è stato uno scrittore di tutte le scritture ed anche un fine traduttore e direttore di riviste e collane editoriali, tra cui i memorabili “Taschinabili”, libri da taschino concepiti negli anni Novanta per le Edizioni Fahrenheit 451.

Nel centenario della sua nascita, la Libreria Fahrenheit 451, di cui Toti è stato amico sincero e assiduo frequentatore, ospita la presentazione di due recenti volumi sulla figura e l’opera di Toti, alla presenza dei loro curatori: il primo volume di “Opera poetica” ([dia•foria, 2024) e “Gianni Toti o della poetronica” (ETS, 2024).

Il primo volume di “Opera poetica” raccoglie tutti i versi di Toti usciti a stampa fino al 1977, dai primi firmati con uno pseudonimo all’inizio degli anni Sessanta fino alla raccolta “Per il paroletariato o della poesicipazione” che rappresenta un significativo spartiacque nella sua produzione. Scrive il curatore Daniele Poletti nella nota editoriale: “dopo dieci anni dal precedente antologico Totilogia – involatura sulla poesia di Gianni Toti (2014), [dia•foria presenta “un nuovo richiamo all’attenzione su un autore non solo meritevole di essere riscoperto e riassaporato nelle sua anarchica utopia, ma necessario per procedere passo passo a ribilanciare e riscrivere la storia della letteratura e della poesia italiane”.

Intervengono in presenza il critico Francesco Muzzioli, curatore del volume con Poletti, insieme a Giovanni Fontana che ha collaborato con un saggio alla pubblicazione.

Silvia Moretti, direttrice della Biblioteca Totiana, racconterà la ricerca che ha animato la costruzione del libro “Gianni Toti o della poetronica”, curato con Sandra Lischi nel 2012 e ristampato, in occasione del centenario, con aggiornamenti bibliografici e di contenuto. Il libro rappresenta tutt’ora lo strumento più agile per illuminare, anche attraverso numerose foto e documenti d’archivio, l’attività che ha fatto di Toti un “laboratorio vivente” (come scrive Lischi). Moretti passerà in rassegna anche le altre iniziative editoriali del 2024 che arricchiscono la bibliografia dell’autore. Tra esse la biografia di Marinka Dallos, traduttrice e pittrice naif, compagna di Toti dalla fine degli anni Quaranta e il 1992: “Marinka Dallos, traduttrice e pittrice italo-ungherese” di Andrea Rényi (Golem Editore, 2024).

La presentazione sarà accompagnata dalla proiezione a ciclo continuo di una selezione di opere video di Toti e di due lavori che ricostruiscono in forma di ritratto la figura dell’autore: “PlaneToti notes”, realizzato da Sandra Lischi nel 1997 in dialogo con Gianni Toti stesso; “Ricordando Toti”, selezione di videotestimonianze a cura di Aron Greco realizzate nel 2024 coinvolgendo amici e amiche, collaboratori e collaboratrici, studiosi e studiose che hanno conosciuto Gianni Toti. In ordine alfabetico: Pia Abelli Toti, Rosalba Campra, Marcello Carlino, Mariella De Santis, Franco Falasca, Solange Farkas, Giovanni Fontana, Catia Gabrielli, Maria Jatosti, Sandra Lischi, José-Carlos Mariategui, Francesco Paolo Memmo, Francesco Muzzioli, Lamberto Pignotti, Nils Roller, John Sanborm, Tarcisio Tarquini, Elisa Zurlo.

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2024-10-01

Utsanga 2014-2024, issue 41!
www.utsanga.it

Online il numero per i dieci anni di utsanga, con:

Francesco Aprile, Cristiano Caggiula, Egidio Marullo, Ruggero Maggi, Anna Guillot, Anna Serra, Patrice Cazelles, Michael Betancourt, Silvio De Gracia, Demosthenes Agrafiotis, Almandrade Andrade, Christoph Benjamin Schulz, Alain Arias-Misson, Giovanni Fontana, Carla Bertola, Alberto Vitacchio, Fernando Aguiar, Federico Federici, Chiara Mulas, Serge Pey, Nico Vassilakis, Alessandro De Francesco, Andrea Paoli, Julien Blaine, Mariangela Guatteri, Tim Gaze, Paola Silvia Dolci, Georges Lemaire, Jean-François Bory, Marco Mazzi, Carl Heyward, Massimo Nota, Diego Rios, Alfonso Lentini, Fabio Orecchini, Ankie Van Dijk, Eugenio Lucrezi, John M. Bennett, Jim Leftwich, Olchar E Lindsann, Volodymyr Bilyk, Bunus Ioan, Stacey Allam, Richard Kostelanetz, Stephen Nelson, Cecelia Chapman, Dawn Nelson Wardrope, Jasper Glen, Francis Van Maele, Antic Ham, Beppe Piano, Annalisa Retico, Tchello D’Barros, Texas Fontanella, Oronzo Liuzzi, Mario Josè Cervantes

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