#P2

DaLetradaletraita
2025-12-09

Scopri il testo della canzone “P2” di Lil Uzi Vert

daletra.online/lil-uzi-vert/te

2025-11-22

Updated our P2 output summary!

Across runs, output per flow cell varies widely, but the average is landing at ~80 Gbp.

Big thanks to Julie for the sequencing effort.

More info: izmb.uni-bonn.de/en/pbb/news#P

#Genomics #Sequencing #P2 #ResearchUpdate
@boas_pucker

Stacked bar plot showing sequencing output per P2 flow cell. Details: https://www.izmb.uni-bonn.de/en/pbb/news#P2OS
Associazione Peacelinkpeacelink@sociale.network
2025-11-19

Il ministro della Giustizia Carlo Nordio, nel difendere il referendum costituzionale, minimizza il fatto che la riforma delle separazione delle carriere fosse nei piani della #P2, e dice che anche Licio #Gelli poteva avere idee corrette

continua su: fanpage.it/politica/riforma-gi

Associazione Peacelinkpeacelink@sociale.network
2025-11-12

storiainrete.com/ecco-la-biogr

L’11 febbraio 2020, la Procura generale di #Bologna ha formalizzato avvisi di conclusione delle indagini con ipotesi di reato quale presunto mandante e finanziatore della strage nei confronti di D’Amato, in concorso con l’ex-capo della loggia massonica segreta #P2, Licio #Gelli, con il banchiere Umberto Ortolani e con l’ex-direttore della rivista Il Borghese, Mario Tedeschi.

DaLetradaletraita
2025-10-28

Testo della canzone “P2” di Lil Uzi Vert

daletra.online/lil-uzi-vert/te

DaLetradaletrabr
2025-10-21

Letra da música “P2” de Lil Uzi Vert

daletra.com.br/lil-uzi-vert/le

L’affidavit di un magistrato a favore di Sindona

L’8 settembre del ’76 Sindona si consegna alla giustizia federale statunitense a seguito del mandato di estradizione in Italia. L’udienza per l’estradizione viene spostata ad altra data, dopo aver versato un deposito di 150 mila dollari in contanti e obbligazioni del Tesoro Sindona viene rilasciato dopo il versamento di una cauzione di tre milioni di dollari. Bordoni viene arrestato il 24 dello stesso mese mentre si trova in Venezuela. Il 13 dicembre Sindona consegna alla Corte federale dei documenti con la sua linea di difesa.
[…] Come tutti i gruppi finanziari Sindona ha partecipato alla nazionalizzazione delle industrie di Stato e in particolare alla nazionalizzazione dell’industria per la produzione di energia elettrica, fatto che l’ambasciatore sottace.
John McCaffery riprende le accuse contro La Malfa <511 e il governo: “Con La Malfa in una posizione chiave al Tesoro e, con i collegamenti politici ed economici che questo implicava, una persona come Sindona, che era apertamente anti-sinistra, che lottava contro il dilagante controllo statale, e che stava rapidamente diventando il principale pilastro italiano dell’iniziativa privata, nazionale e internazionale, era destinata a trovarsi in guai seri. La Malfa non è stato solo nei suoi sforzi per scardinare l’influenza e la reputazione di Sindona nell’ambiente d’affari italiano. Durante i miei rapporti con Sindona sono stato testimone di numerosi attentati in Italia ed all’estero di farlo cadere. Per esempio, Jocelyn Hambro, Presidente della Hambros, la banca inglese, è stato un fedele sostenitore di Sindona ed aveva affidato alla sua banca diversi progetti di Sindona. Durante l’assenza del Presidente, delle banche italiane
orientate verso sinistra andarono negli uffici della Hambros per seminare sfiducia su Sindona e predire disastri per le sue iniziative”.
Il rappresentante degli Hambros non spiega come il gruppo britannico, antivedendo i tempi, si fosse ritirato dal sostegno accordato a causa di manovre di cui non era stato informato chiudendo ogni partecipazione al sistema creato da Sindona. McCaffery legge le conseguenze giudiziarie delle operazioni del gruppo introducendo il tema della persecuzione: “L’azione giudiziaria italiana contro Sindona è sintomatica del deterioramento del paese. E’ triste dover ammettere che la magistratura italiana non è stata capace di evitare la penetrazione della sinistra”.
Questo tema è centrale nell’affidavit di Carmelo Spagnuolo, presidente della quinta sezione della corte di Cassazione <512. La presenza di un Presidente di sezione della più alta corte dell’ordinamento giuridico italiano è indice di quanto la P2 avesse permeato i ranghi più alti del sistema giudiziario italiano. Spagnuolo, fatto inaudito fino a quel momento nella storia giudiziaria italiana, dichiara la sua appartenenza alla massoneria. In qualità di magistrato, su richiesta del Gran Maestro dei massoni (sic) presiede una commissione formata anche da quattro altri membri della Fratellanza di Piazza Gesù per istruire un processo massonico <513 dal quale Sindona sarebbe stato giudicato come innocente. Spagnuolo precisa di avere svolto delle indagini approfondite che portarono alla redazione di un rapporto che va nella direzione opposta di quello redatto dalla Commissione parlamentare. Spagnuolo sostiene che il procedimento giudiziario in corso di svolgimento è viziato per l’assenza di perizie tecniche come sarebbe in uso nei procedimenti di bancarotta: “Finora, sono stati accettati i dati forniti dal liquidatore della Banca Privata Italiana senza un controllo obiettivo degli stessi. Il Magistrato, invece di servirsi di un gruppo di esperti per le perizie tecniche, ha utilizzato sottufficiali della Polizia Tributaria che, sebbene siano esperti in materia di loro spettanza, non hanno la competenza per interpretare complicate transazioni bancarie che sono di difficile interpretazione perché spesso collegate con altre operazioni”.
I dati forniti dal commissario liquidatore, prima che venisse ucciso su mandato di Michele Sindona, mostrano una realtà differente che vede Sindona e i sindaci delle banche come gruppo che lavora al di fuori di qualsiasi regola e prassi bancaria. I dati di Ambrosoli mai sono stati messi in discussone, ma anzi il commissario venne sentito come persona informata dei fatti anche negli States.
Il giudice Spagnuolo analizza gli attacchi contro alcune società del gruppo mostrando grande attenzione nei confronti del tema dell’edilizia popolare <514 e si sbilancia fino a accusare la magistratura di essere influenzata ideologicamente: “Sull’argomento delle tendenze avanzate o sulle idee politiche dei giudici, devo dire che molti magistrati professano ideologie di sinistra, come è stato messo in luce dalla stampa in certe occasioni. Esistono vari gruppi con opinioni politiche differenti. La stampa ha ripetutamente menzionato, e gli organi forensi hanno lamentato, che un giudice che professi ideologie di sinistra è in contraddizione con lo spirito e la funzione tipica del giudice ed il suo ruolo di imparzialità. Queste tendenze ideologiche sono diventate sempre più evidenti durante l’elezione dei membri del Consiglio Superiore della Magistratura. […] Vorrei dire che le correnti esistenti nella Magistratura sono le seguenti: Unione Magistrati, magistrati Indipendenti, Magistrati Democratici, Impegno Costituzionale, Terzo Potere Bianco, Terzo potere Nero” <515.
Spagnuolo conclude parlando dell’omicidio di Francesco Coco, ucciso dalle Brigate Rosse, e di Vittorio Occorsio ucciso dal terrorismo di destra mentre si occupava dei legami tra massoneria ed estrema destra.
La posizione del giudice trova la sua spiegazione negli ideali professati da Licio Gelli che dichiara alla Corte federale di essere a capo della Loggia Massonica P2 <516. Gelli coniuga la direzione di una loggia con la sua personale lotta politica anticomunista. Sindona è oggetto di continui attacchi della stampa di sinistra. L’affidavit si conclude dipingendo una situazione che “ha raggiunto un livello molto basso a causa dell’infiltrazione della sinistra”. Se tornasse in Italia Sindona non verrebbe giudicato imparzialmente e la sua vita sarebbe in pericolo. La preoccupazione di Gelli in merito all’estradizione viene frustrata due anni dopo quando viene scoperto il finto rapimento [nel 1979] di Sindona che pregiudica irrimediabilmente la sua credibilità negli States e nella Corte Federale nel quale si sta celebrando il suo processo.
[NOTE]
511 Affidavit di John Mac Caffery, ibidem, p. 153. Per un profilo del personaggio si rimanda al capitolo primo.
512 Per avvalorare il suo affidavit Spagnuolo ricostruisce la sua carriera e riporta di essere stato giudice nella Corte di Appello e Pubblico Accusatore aggiunto a Milano dal 1947. Giudice della Corte Suprema e Pubblico Accusatore Capo a Milano dal ’57 al ’65. Procuratore Generale della Corte di Appello di Trieste dal gennaio del ’65. Procuratore Generale della Corte di Appello di Genova. Dal 17 febbraio 1971, Procuratore Generale della Corte di appello di Roma. Dal 2 luglio 1974 presidente della quinta sezione della Corte Suprema. In Affidavit Spagnuolo, ibidem, pag. 138 ssg.
513 Gli atti di tale processo non sono consultabili per via del segreto massonico.
514 Spagnuolo cita la Società Generale Immobiliare ma non precisa che la Società (il pacco di controllo) fu ceduta dalla Santa Sede a Sindona. Nel progetto del banchiere la società sarebbe stata nominalmente una società immobiliare ma di fatto avrebbe svolto le mansioni di una banca d’affari. La Generale Immobiliare entra nelle cronache a causa dell’inchiesta giornalistica di Cancogni che svela quali intrecci fossero nascosti dietro la gestione delle lottizzazioni per edilizia popolare e la destra romana della Democrazia Cristiana. Cfr. supra cap. 4
515 Come specifica il magistrato i primi due gruppi, “sebbene considerati di destra, rappresentano in realtà correnti che professano la corretta ideologia del magistrato e sono contrari al coinvolgimento politico da parte della Magistratura. Gli altri quattro gruppi aderiscono a ideologie di sinistra”. Spagnuolo identifica l’appartenenza alle correnti di destra della magistratura italiana come indice di correttezza ribadendo la sua posizione in chiave anticomunista.
516 Affidavit di Licio Gelli, ibidem, p. 133-136.
Ottavio D’Addea, Michele Sindona e l’economia italiana, Tesi di dottorato, Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, 2016

#1976 #1979 #affidavit #anticomunismo #CarmeloSpagnuolo #Cassazione #LicioGelli #Loggia #magistrato #massoneria #MicheleSindona #OttavioDAddea #P2

Henri Iamarinoiamarino
2025-09-15

How does a distributed company with team members across the globe actually get things done? The secret is communicating with the right tools.
iamarino.com/how-automattic-ma

Allora lo fate questo golpe?

Il golpe Borghese (operazione Tora-Tora)
Il tentativo di golpe, conosciuto successivamente come golpe Borghese, dal nome del principe Junio Valerio Borghese <54, è l’esempio forse più lampante di quella collusione tra poteri istituzionali, para-istituzionali ed illegali che formavano il doppio Stato. Nella notte tra il 7 e l’8 dicembre 1970, notte dell’Immacolata, avvenne il più volte rimandato <55 tentativo di colpo di stato. Durante la notte ci furono movimenti sospetti di reparti militari attorno alla capitale e alcuni neofascisti, guidati dal leader di AN Stefano Delle Chiaie, entrarono al ministero degli Interni per prelevare più di duecento mitragliette mentre uomini di Cosa Nostra e della ‘Ndrangheta attendevano un ordine per intervenire nelle rispettive regioni. Vennero inoltre interrotte le comunicazioni in alcuni centralini di diversi ministeri. In questo quadro Licio Gelli, Gran Maestro della Loggia massonica P2, era incaricato di arrestare il Presidente della Repubblica Saragat ma al golpe venne dato l’alt all’ultimo momento dal generale Borghese per ignote ragioni mai chiarite.
Anche in questo caso la lunga ombra atlantica della P2 ci mette lo zampino con Licio Gelli che riuscì ancora una volta a intrecciare e a far convergere gli interessi di più “istituzioni” (mafiosa/’ndranghetista – politica – militare) nel “gioco grande”, come usava chiamare la collusione tra gruppi criminali e istituzioni il giudice Giovanni Falcone.
Gli attori in campo:
Il fronte nazionale.
Il Fronte nazionale si costituì ufficialmente il 13 settembre del 1968, come organizzazione extra-parlamentare di destra ma non “neofascista” per consentire a tutti coloro che volessero combattere contro il comunismo di confluirvi sotto la guida prestigiosa di una medaglia d’oro al V.M. come Junio Valerio Borghese. I rappresentanti ufficiali delle organizzazioni di destra, MSI ed Ordine nuovo, ebbero inoltre il vantaggio di inserirvi i propri elementi senza compromettersi, in forma occulta e tacita <56.
Nessuna contrapposizione, quindi, fra Avanguardia nazionale ed Ordine nuovo, ma la confluenza politica ed operativa nel “Fronte nazionale” diretto da un iscritto al Movimento sociale italiano della statura di Junio Valerio Borghese. Il coordinamento fra gruppi ufficialmente distinti e collocati su posizioni distanti fra esse, come Ordine nuovo e Movimento sociale italiano (Avanguardia nazionale è disciolta ufficialmente nel 1965) fu così garantito da Junio Valerio Borghese, la sola figura di spicco sul piano nazionale ed internazionale negli ambienti militari.
La divisione Affari riservati del ministero degli Interni, in una nota informativa del 23 febbraio 1971 riferita al Fronte Nazionale di Junio Valerio Borghese scrive: “Fn è inserito in un gioco di industriali, Cia, Psu, militari, al fine di favorire non tanto un colpo di Stato, ma un colpo d’ordine”.
Quello che si prefigurava il principe nero rappresentava quindi gli interessi e le aspirazioni dei “poteri forti”, primo fra tutti quello militare. Borghese aveva probabilmente in mente di fare un governo “bianco” riconosciuto da Israele, Stati uniti, Germania federale ecc. sostenuto dalle baionette delle Forze armate, per fare piazza pulita dei comunisti (PCI e sinistra extraparlamentare) usando le leggi ordinarie.
Avanguardia Nazionale e i rapporti con i servizi segreti
“Ankara, Atene, ora Roma viene!”
Slogan formazione neofasciste degli anni 60/70
L’estrema destra Avanguardia Nazionale fu fondata il 25 aprile del 1960 da Stefano Delle Chiaie, dopo l’uscita dal MSI e dal Centro Studi Ordine Nuovo. Nell’estate del 1964 Delle Chiaie fu contattato da presunti emissari del generale Giovanni De Lorenzo, allora Comandante dell’Arma dei Carabinieri intenzionato ad avviare, come già scritto in precedenza, il golpe noto come Piano Solo ma Avanguardia Nazionale, non fidandosi, negò la propria partecipazione.
I rapporti di Avanguardia Nazionale con i servizi di informazione, prima con l’Ufficio affari riservati, poi con il SID, hanno origini risalenti ai primi anni 60, quando l’area di AN, tramite il giornalista Mario Tedeschi, fu coinvolta dall’Ufficio affari riservati del Ministero dell’interno nell’attività di affissione dei “manifesti cinesi”, una campagna di attacco al partito comunista apparentemente proveniente dalla sua sinistra. Tale attività fu ammessa dallo stesso Delle Chiaie che la ricondusse ad una iniziativa dell’Ufficio affari riservati, condivisa tatticamente da AN come valida manifestazione di “guerra psicologica” nei confronti del partito comunista. A prova della “copertura” fornita all’operazione da parte delle forze dell’ordine, secondo quanto riferisce Vincenzo Vinciguerra, Delle Chiaie avrebbe appreso da un funzionario della Questura che la immediata liberazione di alcuni avanguardisti fermati durante l’affissione dei manifesti era stata frutto di un preciso intervento in tal senso <57. Nell’operazione fu coinvolta AN a livello nazionale e non soltanto a Roma. La collaborazione tra AN e l’Ufficio affari riservati fu riferita poi dal capitano Labruna, che diceva di averla appresa da Giannettini e da Guido Paglia. Tale circostanza trovava conferma nelle dichiarazioni di Giannettini e nella nota relazione su “attività di Avanguardia nazionale e gruppi collegati” consegnata da Guido Paglia (noto giornalista dalle simpatie neofasciste) al Sid e non trasmessa all’autorità Tra i sodali del Fn di Borghese troviamo, prima nei moti di Reggio del ’70 poi nell’operazione Tora-Tora, Avanguardia Nazionale (AN). Organizzazione politica di giudiziaria. La relazione fu invece utilizzata, secondo Vinciguerra (149), proprio come prova di affidabilità del servizio nei confronti di Delle Chiaie, con il quale Labruna si incontrò in Spagna poco dopo la ricezione della nota. Labruna faceva così sapere a Delle Chiaie che il Sid sapeva che il coinvolgimento di A.N. nel golpe Borghese era passato proprio attraverso la struttura di intelligence del Ministero dell’interno, ma teneva la cosa segreta. I contatti istituzionali di Delle Chiaie all’estero non furono peraltro occasionali, come dimostrano altresì gli incontri di questo con Labruna e con lo stesso Federico Umberto D’Amato. <58
Cosa Nostra e ‘ndrangheta
“Banditi, Polizia e mafia sono un corpo solo come il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo”
Gaspare Pisciotta, bandito e compagno di Salvatore Giuliano
Se al nord erano già pronti gruppi misti di civili e militari sullo stile dei nuclei Gladio, al sud per negoziare l’appoggio delle truppe mafiose al putsch, giunsero i Sicilia, dall’altra parte del mondo, alcuni tra i maggiori ricercati che difficilmente si sarebbero avventurati in un viaggio del genere per inseguire miraggi senza fondamento alcuno. Durante la riunione a casa del boss Calderone, capo della famiglia catanese, venne comunicato che in Italia si stava preparando un colpo di Stato di marca fascista con a capo il principe Borghese, che godeva dell’appoggio di settori politici e di altre istituzioni. Per un effettivo controllo del sud vuole la partecipazione della mafia con mille o duemila uomini. In cambio i golpisti promettevano ai siciliani una revisione dei processi e delle condanne, anche quelle già passate in giudicato, con occhio benevolo.
I mafiosi erano dubbiosi nello stringere alleanze coi fascisti a causa dello storico precedente del prefetto Mori e della lotta che quest’ultimo fece alla mafia, prima di essere deposto da Mussolini. Però sapevano che era importantissimo far uscire di prigione alcuni importanti boss per rafforzare l’organizzazione. Decisero così di avere un incontro a Roma con Borghese, il quale spiegherà nel dettaglio il piano “Tora-Tora” (dal nome in codice dell’attacco a Pearl Harbour). Golpisti e Cosa Nostra raggiungono un’intesa su tutto, compresi i dettagli operativi.
Dalla parte opposta dello stretto erano invece pronti gli ‘ndranghetisti delle cosche Nirta (sull’Aspromonte) e De Stefano (a Reggio Calabria). Il 26 ottobre 1969 avvenne una prima riunione a Montalto tra i vertici della ‘ndrangheta e uomini dei servizi segreti per decidere se e come partecipare al futuro golpe. Dal 1993 in poi la collaborazione di numerosi pentiti consentì di ricostruire i contatti intercorsi nel 1970 ad Archi tra i potentissimi De Stefano e il principe Borghese. ‘Ndrangheta, Avanguardia nazionale e Ordine nuovo, in particolare, rappresentavano in quel periodo i soggetti di un patto che però vide protagoniste anche altre forze occulte della società italiana, la massoneria e i servizi deviati. Ci sarebbe stata un’occasione, riferita dal noto pentito Giuseppe Albanese, in cui tutti i poteri occulti si sarebbero incontrati, attraverso i loro rappresentanti, in una tenuta di proprietà di Borghese lungo la Costa degli dei, laddove peraltro, durante la seconda metà degli anni ’70, si riscontrò la presenza di alcuni campi paramilitari per l’addestramento alla guerriglia.
I collaboratori indicarono villa “La Spagnola”, ma questa non rientrò mai nei patrimoni di Borghese.
Limitrofa a questa struttura era però situata la villa di Bruno Tassan Din, braccio destro di Angelo Rizzoli, editore del Corriere della Sera, iscritto negli elenchi della P2 e implicato in alcune delle vicende più misteriose della storia italiana. Alla riunione, che si sarebbe tenuta alla Spagnola, secondo le segnalazioni dei collaboratori di giustizia, avrebbero preso parte il gran maestro del Grande Oriente d’Italia dal 1970 e 1979 e uomo di fiducia di Licio Gelli, Lino Salvini; il marchese Felice Genovese Zerbi assieme al fratello Carmelo iscritto alla P2; i generali con tessera P2 Gianadelio Maletti e Vito Miceli; l’ammiraglio Gino Birindelli; Edgardo Sogno. Al summit sarebbe stato presente anche il fondatore di Avanguardia nazionale Stefano Delle Chiaie, il cui nome collegava l’eversione nera alla massoneria e alla ‘ndrangheta, e importanti figure del panorama politico calabrese e italiano.59
Anche in questa occasione si evidenzia come certi eventi tragici del nostro Paese siano nati da convergenze di interessi tra gruppi criminali e parti deviate dello Stato.
L’interesse statunitense
Per capire come anche gli americani sapessero tutto da tempo e probabilmente seguivano con attenzione lo svilupparsi della vicenda per poi confermare un possibile appoggio al golpe, è importante ricordare le parole di Tommaso Buscetta di fronte ai giudici Falcone e Borsellino. Il pentito dichiarerà infatti che una volta tornato negli States dopo il meeting in Sicilia viene arrestato dall’FBI, e a sorpresa la prima domanda che gli viene posta è: “Allora lo fate questo golpe?” e alla sua prudente risposta, “Quale golpe?”, specificano “Quello con Borghese!”. <60
Il fallimento del golpe venne così spiegato sempre da Buscetta, il quale aggiunge che “In quei giorni c’era la flotta russa nel Mediterraneo, e agli americani non piaceva questa coincidenza…”.
[NOTE]
54 Junio Valerio Borghese, ex-comandante della X Flottiglia MAS e sottocapo di stato Maggiore della Marina Nazionale Repubblicana della RSI. Fonda nel 1968, un anno prima di uscire dal MSI, il Fronte Popolare; movimento politico di estrema destra che avrà contatti strettissimi con Avanguardia Nazionale e un ruolo di primo piano nei fatti di Reggio Calabria del ’70.
55 Camillo Arcuri,2004, Colpo di Stato, Milano: BUR FuturoPassato
56 Una nota della divisione Affari riservati del 25 novembre 1968 conferma il quadro, segnalando che il “Fronte nazionale” è stato in realtà costituito nella primavera del 1968, e che fra i suoi dirigenti ci sono gli ordinovisti Giulio Maceratini e Rutilio Sermonti.
57 Camillo Arcuri, ibid.
58 Giovanni Pellegrino, “Il terrorismo, le stragi ed il contesto storico-politico”. relazione dell’onorevole Pelligrino alla commissione parlamentare d’inchiesta sul terrorismo in Italia e sulle cause della mancata individuazione dei responsabili delle stragi.
59 Giovani comunisti di Bovalino Marina (RC), Legami tra estrema destra reggina, ‘ndrangheta e massoneria, 13 Luglio 2013, http://digilander.libero.it/fmiccoli10/legami.htm
60 Interrogatorio di Tommaso Buscetta nell’agosto del 1984 ai magistrati di Palermo
Giulia Fiordelli, Dalla Konterguerilla ad Ergenekon. Evoluzioni del Derin Devlet, tra mito e realtà nella Turchia contemporanea: analogia con la stay-behind italiana, Tesi di laurea, Università Ca’ Foscari – Venezia, Anno Accademico 2012-2013

#Ndrangheta #1970 #8 #CosaNostra #GiuliaFiordelli #GolpeBorghese #neofascisti #ON #P2 #segreti #servizi #StatiUniti #ToraTora

2025-08-27

Meloni Mattoni Gelli P2
Meeting CL Rimini 27 agosto 2025

La metafora del mattone è stata il filo attorno a cui Meloni ha costruito tutto il suo intervento a Rimini.
Cosa richiama questa metafora costruttiva? La massoneria in primis, quindi Gelli e la P2.

È nella P2 di Gelli che matura il progetto di conquista della Repubblica nata dalla sconfitta del Fascismo storico.
Il piano di rinascita democratica (detto anche programma di rinascita nazionale o il Piano) costituisce una parte essenziale del programma della loggia massonica P2, scovato nel 1981 negli archivi del fondatore Licio Gelli.

Il Piano prevedeva l'assorbimento degli apparati democratici della società italiana nelle spire di un autoritarismo legale (verso il Presidenzialismo), grazie al ruolo centrale dell'informazione nel portare progressivamente l'opinione pubblica ad accettare una forte diminuzione di libertà democratiche in cambio di una presunta sicurezza: Stato di Polizia, repressione piuttosto che prevenzione, amplificando, grazie alla stampa, le paure dell'italiano medio.
Le riforme politiche miravano a rafforzare il potere esecutivo e centralizzato, suggerendo una tendenza autoritaria che potrebbe essere vista come una forma di rafforzamento del potere presidenziale o comunque di un esecutivo forte, sebbene con obiettivi diversi dal presidenzialismo moderno.

Alcuni punti del piano nel campo istituzionale, in quello economico imprenditoriale e soprattutto nei mass media, sono stati completamente attuati, mentre altri lo sono solo parzialmente. Altri sono stati riproposti dalle forze politiche, anche di tendenza opposta.

I principali punti furono:

- La nascita di due partiti: l'uno, comprensivo delle forze di sinistra (all'epoca PSI-PSDI-PRI-Liberali di sinistra e DC di sinistra), e l'altro delle forze di destra ( DC conservatori, liberali e democratici della Destra Nazionale).

- Un progetto di controllo sui mass media, tramite acquisizione di quote e fondazione di nuove testate e la liberalizzazione delle emittenti televisive (all'epoca permesse solo a livello regionale); l'abolizione del monopolio della RAI e la sua privatizzazione. L'abolizione del monopolio RAI era avvenuta prima della scoperta della loggia, con la sentenza della Corte Costituzionale del luglio 1974 che liberalizzava le trasmissioni televisive via cavo.

- Superamento del bicameralismo perfetto attraverso una "ripartizione di fatto di competenze fra le due Camere (funzione politica alla Camera dei deputati e funzione economica al Senato della Repubblica)".

- Riforma della magistratura: separazione delle carriere di P.M. e magistrato giudicante, responsabilità del CSM nei confronti del parlamento, da operare mediante leggi costituzionali.

- Riduzione del numero dei parlamentari.
- Abolizione delle province.
- Abolizione del valore legale del titolo di studio.

Sappiamo quali obiettivi previsti nel Piano sono stati già raggiunti.
Per gli altri ci sta pensando Meloni ed il suo Governo.
La metafora del Mattone è dunque un chiaro messaggio rivolto agli eredi politici di Gelli e ai suoi sostenitori in Confindustria e nel sindacato dei lavoratori ad essa legato.

piolatorre.it/public/r/l-ombra

@attualita

#meloni #p2 #gelli #meetingRimini

2025-08-22

Veja a letra da música “P2” de Lil Uzi Vert
#LilUziVert #P2
daletra.com.br/lil-uzi-vert/le

DaLetra Françaisdaletrafra
2025-08-16

Paroles de la chanson “P2” de Lil Uzi Vert

daletra.art/lil-uzi-vert/parol

2025-08-13

@nanopore DRS sequencing temperature was lowered to 30/31C (#P2 / #MinION) in #minknow v24.06 (and all recent versions) slowing down RNA helicase from 130 bps to 100-110 bps, lowering yield per hour and affecting signal readouts.
In effect, recent and older #RNA004 runs differ in base- and modification calling quality, possibly pA tail estimates.
This change was not widely announced to the community apart from a brief mention in software release notes!
community.nanoporetech.com/pos
#academicChatter

screenshot from nanopore community post mentioning new temparatures for DRS

Client Info

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