Anche oggi, per l’ennesima volta in cui mi faccio distrarre da #collegamenti colorati durante la mia #navigazione errante nell’oceano del #web, scopro nuove cose #interessanti. 😼
Nel #footer di un sito c’era un collegamento ad un “#IndieWeb #Webring”, il cui nome di dominio è una sequenza di emoji. Lo apro, e anziché una classica lista di membri, mi trovo un insolito modulo che mi chiede di fare login nel sistema inserendo il #link del mio #sito. Scopro che questa cosa posso farla con questo sito #WordPress, dopo aver installato il #plugin #IndieAuth; quindi, ci provo, e mi viene chiesto di aggiungere alla home del sito i link di navigazione del webring, e poi di preparare #dati del #profilo secondo lo standard h-card. 📟
È stata un’occasione per fare una robina che mi sono sempre seccata, cioè inserire le #info del mio profilo autore (inclusive di bio, come escono sul Fediverso) sulla sezione #MicroBlog del fritto misto. Purtroppo, questo #standard ben predicato sembra razzolare male: non c’è stato verso di far vedere al #validatore del webring la mia descrizione, e mi devo accontentare di URL, nome, e foto profilo… però, un validatore a parte, che viene consigliato dalla stessa pagina, invece valida tutto come vorrei io. Uno #schifo. 😶
Comunque (seppur con
#metadati castrati) ora il mio sito è stato inserito nella
directory del webring… tutto in automatico, il che è veramente
#epico! E in totale ci sono appena ~250 utenti, pensavo peggio. 💖
https://octospacc.altervista.org/2024/02/04/lanello-web-indiano/
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