#starvingpeople

2025-10-04

oggi, 4 ottobre, a roma: manifestazione nazionale per gaza. rompere ogni rapporto con lo stato genocida di israele

4 OTTOBREManifestazione Nazionale: rompere ogni rapporto con lo stato genocida di Israele.

Il 22 settembre abbiamo fermato il Paese con lo sciopero generale, gridando basta al genocidio del popolo palestinese, basta alla complicità del nostro governo, basta all’economia di guerra che devasta i territori, precarizza le vite e trasforma ogni fabbrica in un ingranaggio del profitto militare.

Poi siamo scesi nei porti, a Genova, Livorno, Ravenna, Taranto, Trieste, bloccando le navi israeliane, rifiutando che i nostri scali diventino complici del massacro, impedendo che le nostre mani carichino armi e morte.

Ora, questo mare di mani, di piazze, di lotte, di resistenza, si muove verso Roma.
Il 4 ottobre (incontro alle 14:30 a Porta San Paolo) sarà una manifestazione enorme, popolare, determinata.
Un’ondata che unisce la solidarietà alla Palestina, la difesa dei lavoratori, la lotta contro la guerra e per una giustizia sociale e internazionale.

Perché chi lotta in Palestina per la libertà lotta anche per noi.
Perché chi costruisce pace lo fa nei porti, nelle fabbriche, nelle strade, nelle piazze.
Perché questo mare in tempesta è il nostro popolo in cammino.

OGGI, 4 ottobre, Roma è la capitale della resistenza, sempre con la Palestina nel cuore.

#bambini #children #colonialism #corteo #Flotilla #Gaza #genocide #genocidio #IDF #invasion #IOF #israelcriminalstate #israelestatocriminale #israelterroriststate #izrahell #manifestazione #manifestazioneNazionale #massacri #Palestina #Palestine #PortaSanPaolo #sionismo #sionisti #starvingcivilians #starvingpeople #SumudFlotilla #USB #warcrimes #zionism

2025-09-30

4 ottobre, roma: manifestazione nazionale per gaza. rompere ogni rapporto con lo stato genocida di israele

4 OTTOBREManifestazione Nazionale: rompere ogni rapporto con lo stato genocida di Israele.

Il 22 settembre abbiamo fermato il Paese con lo sciopero generale, gridando basta al genocidio del popolo palestinese, basta alla complicità del nostro governo, basta all’economia di guerra che devasta i territori, precarizza le vite e trasforma ogni fabbrica in un ingranaggio del profitto militare.

Poi siamo scesi nei porti, a Genova, Livorno, Ravenna, Taranto, Trieste, bloccando le navi israeliane, rifiutando che i nostri scali diventino complici del massacro, impedendo che le nostre mani carichino armi e morte.

Ora, questo mare di mani, di piazze, di lotte, di resistenza, si muove verso Roma.
Il 4 ottobre (incontro alle 14:30 a Porta San Paolo) sarà una manifestazione enorme, popolare, determinata.
Un’ondata che unisce la solidarietà alla Palestina, la difesa dei lavoratori, la lotta contro la guerra e per una giustizia sociale e internazionale.

Perché chi lotta in Palestina per la libertà lotta anche per noi.
Perché chi costruisce pace lo fa nei porti, nelle fabbriche, nelle strade, nelle piazze.
Perché questo mare in tempesta è il nostro popolo in cammino.

Il 4 ottobre, Roma sarà la capitale della resistenza, sempre con la Palestina nel cuore.

#bambini #children #colonialism #corteo #Flotilla #Gaza #genocide #genocidio #IDF #invasion #IOF #israelcriminalstate #israelestatocriminale #israelterroriststate #izrahell #manifestazione #manifestazioneNazionale #massacri #Palestina #Palestine #PortaSanPaolo #sionismo #sionisti #starvingcivilians #starvingpeople #SumudFlotilla #USB #warcrimes #zionism

2025-09-17

‘radio popolare’, 16 sett. 2025: “gaza city brucia di fronte al suo mare”. israele lancia l’offensiva di terra sulla città

da Radio Popolare:

16 sett. 2025: “L’esercito israeliano ha lanciato […] l’invasione di terra su Gaza City. […] I carri armati sono entrati nel cuore della principale città della striscia, e i bombardamenti hanno colpito senza sosta strade, case, infrastrutture. Da questa mattina, i morti sono 89. Centinaia di migliaia di persone vivono ancora nella città. Migliaia di persone stanno invece cercando di fuggire, in un esodo verso un sud che non ha più spazio per ospitarli”.

Il servizio di Valeria Schroter: https://radiopopolare.substack.com/i/173733494/gaza-city-brucia-di-fronte-al-suo-mare-israele-lancia-loffensiva-di-terra-sulla-citta

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2025-09-10

from ‘my voice, my choice’: european commission finally proposes the suspension of the eu-israel trade agreement

from
My Voice, My Choice

Dear community,

We have encouraging news from the European Union. Today the president of the European Commission Ursula von der Leyen made a major announcement in her speech to the European parliament:

“We will propose sanctions on the extremist ministers and on violent settlers and we will also propose a partial suspension of the Association Agreement on trade-related matters.”

We have been calling for the suspension of the EU-Israel trade agreement for months with  “Suspend the EU–Israel trade agreement. Stop the genocide.” that has already collected more than 375,000 signatures. It is unacceptable that the EU rewards Israel with preferential trade access that amounts to 28.8% of Israeli exports worth 15.9 billion euro a year, while a genocide is happening in Gaza.

Today’s announcement means the EU has taken 2 out of the 3 steps necessary to suspend the trade agreement. In July the official review recognized that Israel is violating human rights, today the commission has proposed the suspension of the agreement and now it is up to the European council where the heads of all EU member countries will vote on the proposal.

The suspension will take effect only if a qualified majority of 15 member states  representing at least 65% of the EU population will vote in for it. This means that we must pressure member states, especially Italy and Germany, that have been most hesitant to act, to do the right thing. The suspension of the trade agreement is crutial if we want to end the genocide in Gaza.

[share the petition]

In her speech von der Leyen pointed out that what is happening in Gaza has shaken the conscience of the world: that people are being killed while begging for food; that mothers are holding lifeless babies; that famine, created by human hands, can never be used as a weapon against civilians. She admitted that the European Union cannot afford to be paralysed when it comes to Palestine. Now it is up to the leaders of EU member states to also recognize these brutal facts.

We are watching closely, and we will keep you informed.

My Voice, My Choice team

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2025-09-09

aggiornamenti sui crimini sionisti di genocidio, 9 set. 2025

da AssopacePalestina

https://www.facebook.com/share/1ACjNmGJSi/

Aggiornamenti
Maria Di Pietro – Assopacepalestina
09/09/2025

C’è un clima di ansia e caos, poiché i palestinesi non capiscono cosa sia successo o cosa stia succedendo al team negoziale a Doha.
In tutto questo, Israele continua a colpire edifici ogni ora – almeno sette oggi – mentre la popolazione è in movimento a seguito dei nuovi ordini di evacuazione nella città di Gaza.
I palestinesi speravano che i negoziati avessero successo e che ci fosse una luce alla fine del tunnel. (Hind Khoudary reporter da Deir el-Balah)

Un’ONG medica che opera a Gaza dichiara di essere molto preoccupata per la capacità del settore umanitario di rispondere all’ondata di sfollati causata dall’offensiva israeliana sulla città di Gaza.
Da Deir el-Balah, Mai el-Awawda, responsabile della comunicazione di Medical Aid for Palestinians, ha affermato che il sostegno per soddisfare i bisogni dei palestinesi era già insufficiente.
Ma con l’ultimo flusso di persone provenienti dalla città di Gaza, “ci stiamo dirigendo verso l’ignoto”, ha detto.
Al-Mawasi era già sovraffollata “con centinaia di migliaia di persone prive dei beni di prima necessità, senza acqua né cibo a sufficienza”, ha affermato.
“Non esiste un piano di emergenza in grado di soddisfare i bisogni che dovremo affrontare nei prossimi giorni”.

La forza di soccorso della Protezione Civile di Gaza riferisce che i suoi primi soccorritori stanno lavorando a mani nude per salvare le persone intrappolate sotto le macerie delle case in diversi quartieri della città di Gaza bombardati da Israele.
Fino a 25 persone sono disperse, alcune ancora “vive sotto le macerie e altre disperse” nella zona di Shati, nella parte occidentale della città di Gaza, ha detto l’organizzazione, definendo “un crimine” il bombardamento indiscriminato di edifici residenziali.

Israele sta intensificando i suoi attacchi terrestri e i bombardamenti aerei mortali a Gaza.
Gli ultimi ordini di evacuazione forzata riguardano tre grattacieli residenziali a Sheikh Radwan. Ai residenti è stato concesso pochissimo tempo per fuggire prima che gli edifici vengano rasi al suolo.
Queste case erano piene di famiglie che ora si trovano per strada, alla ricerca di un rifugio.
Verso mezzanotte, le forze israeliane hanno colpito un edificio residenziale densamente popolato nel campo profughi di Shati. La campagna israeliana per cacciare i palestinesi è in corso. Questa mattina, l’esercito israeliano ha lanciato volantini sulla città di Gaza per dire alla gente di andarsene.
Centinaia di migliaia di persone vivono ancora nella parte occidentale della città, che è la principale area urbana. Ma centinaia di famiglie stanno attualmente fuggendo dalla città, trasferendosi ad al-Mawasi, dove l’esercito israeliano ha dichiarato una “zona umanitaria sicura”.
C’è ancora un palpabile senso di sfida e determinazione a Gaza City, con molte famiglie che hanno organizzato una protesta questa mattina per rifiutare gli ordini di evacuazione forzata. (Tareq Abu Azzoum reporter da Deir el-Balah)

I palestinesi sostengono che l’obiettivo di Israele nella guerra contro Gaza sia lo “sfollamento”, dopo le ulteriori minacce di evacuazione forzata nella città di Gaza.
“L’obiettivo principale dell’occupazione è lo sfollamento ma non c’è più posto, né a sud, né a nord, niente”, ha detto Bajees al-Khalidi, un palestinese sfollato.
“Siamo completamente intrappolati. Vogliono cacciarci dalla Striscia di Gaza o trasferirci in un altro posto, ma non c’è più nessun posto dove andare”.
Un’altra palestinese sfollata e malata di cancro, Umm Ghassan, ha chiesto aiuto alla comunità internazionale.
“Abbiamo ricevuto un messaggio che ci intimava di evacuare la Israa Tower. Si trova vicino a una struttura per la cura del cancro. In quel momento, la paura tra le donne e i bambini era immensa”, ha detto. “Chiediamo alla comunità internazionale: basta. Non è rimasto nulla. Le nostre case sono state distrutte”.

Il Ministero della Salute di Gaza riferisce che nelle ultime 24 ore altri sei palestinesi sono morti di fame a causa delle azioni israeliane.
Questo porta il numero totale dei morti per fame a 399 persone, tra cui 140 bambini.
Da quando la Classificazione integrata della sicurezza alimentare (IPC) sostenuta dall’ONU ha dichiarato ufficialmente la carestia in gran parte di Gaza alla fine di agosto, sono stati registrati almeno 121 decessi, tra cui quelli di 25 bambini.

Il capo dell’UNRWA afferma che la Striscia di Gaza si sta svuotando della sua popolazione, costretta alla fame e a trasferirsi nella cosiddetta zona “umanitaria” di al-Mawasi.
“Non esiste un luogo sicuro a Gaza, tanto meno una zona umanitaria. Si tratta di un campo profughi sempre più grande che concentra palestinesi affamati e disperati”, ha dichiarato Philippe Lazzarini in un comunicato.
“Gli avvertimenti sulla carestia sono caduti nel vuoto”, ha aggiunto, chiedendosi se lo stesso destino attenda la catastrofe sempre più grave che sta colpendo la città di Gaza.
“Ponete fine all’impunità prima che le atrocità diventino la nuova normalità”.

L’Ufficio stampa del governo di Gaza afferma che più di 1,3 milioni di persone rimangono nella città di Gaza e nelle zone a nord della città più popolosa dell’enclave, mentre l’esercito israeliano “tenta di compiere il crimine dello sfollamento forzato in violazione di tutte le leggi internazionali”.
In una dichiarazione ha affermato che alcune persone che hanno lasciato la città di Gaza per al-Mawasi, nel sud, sono state costrette a tornare a causa del peggioramento delle condizioni di vita nel sud.
Secondo l’ufficio, circa 800.000 persone vivono nelle zone di al-Mawasi delle province di Khan Younis e Rafah. Israele l’ha designata come “zona sicura”, ma, secondo l’Ufficio stampa del governo, l’ha attaccata almeno 109 volte, uccidendo più di 2.000 persone.

Il Ministero della Salute di Gaza riferisce che nelle ultime 24 ore sono stati trasportati negli ospedali di Gaza 83 cadaveri e 223 feriti palestinesi.
Questo porta il bilancio totale delle vittime dall’inizio della guerra a 64.605 morti e 163.319 feriti.

La radio dell’esercito israeliano riferisce che un soldato di riserva è stato trovato morto nella sua casa a Rehovot, affermando che si è trattato di suicidio.
Secondo i dati ufficiali pubblicati dall’esercito israeliano, nel 2024 sono morti suicidi 21 soldati israeliani, rispetto ai 17 dell’anno precedente.

Israele ha bombardato il Qatar per assassinare i principali negoziatori del cessate il fuoco di Hamas.
Mustafa Barghouti, segretario generale dell’Iniziativa Nazionale Palestinese, afferma che l’attacco israeliano a Doha rappresenta una “svolta che avrà conseguenze pericolose” per la regione. “Questa operazione è contro il Qatar, che sta guidando gli sforzi di mediazione, e contro la leadership di Hamas che sta discutendo la proposta americana”, ha detto Barghouti. “C’è qualcosa di più spudorato?” Ha aggiunto che gli attacchi dimostrano che Israele non è interessato a un accordo di cessate il fuoco ed è determinato a portare avanti i suoi piani di genocidio e pulizia etnica a Gaza.
Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha reagito prontamente alla situazione a Doha, in Qatar, condannando l’attacco come una flagrante violazione della sovranità e dell’integrità territoriale del Qatar, che, ha sottolineato, ha svolto un ruolo fondamentale nei negoziati di pace tra Hamas e Israele. Questa osservazione è stata fatta nel momento in cui stava per iniziare l’80ª sessione dell’Assemblea Generale, in un momento in cui il ruolo delle Nazioni Unite negli affari internazionali e la sua capacità di difendere gli standard internazionali sono messi in discussione. Il segretario generale aveva in programma di rilasciare oggi alcune dichiarazioni sulla spesa militare e ha effettivamente colto l’occasione per passare a un rapporto che sta pubblicando, in cui chiede una riduzione della spesa militare per i conflitti in tutto il mondo e un aumento dei fondi destinati alle strutture sociali e alla pace. Ciò avviene anche in un momento in cui i finanziamenti delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace sono a rischio. Si tratta di una distrazione dal ruolo delle Nazioni Unite come mediatore internazionale, poiché conflitti come questo, come egli ha osservato, costituiscono una chiara violazione del diritto internazionale e continuano a persistere.

Gli attacchi militari israeliani contro Doha sottolineano la campagna militare in continua espansione di Israele nella regione. Nelle ultime settimane, Israele ha bombardato quotidianamente Gaza in Palestina, effettuando regolarmente anche attacchi in Libano, Siria e Yemen. Ieri, un presunto drone israeliano ha anche preso di mira una flottiglia umanitaria diretta a Gaza e attraccata in Tunisia.

Einav Zangauker, madre di Matan Zangauker, attualmente prigioniero a Gaza, afferma di essere “tremante di paura” dopo l’attacco israeliano alla delegazione negoziale di Hamas a Doha. “Perché Netanyahu insiste nel sabotare ogni opportunità di raggiungere un accordo? La vita di mio figlio è in pericolo reale da 22 mesi. Il primo ministro sta ostacolando nuovamente l’accordo e non c’è alcun accordo sul tavolo”, ha detto in un videomessaggio pubblicato sui social media. “Sono stufa. Il popolo di Israele è stufo di questa guerra”.

Il portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt ha affermato che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump considera l’attacco come un’“opportunità per la pace”, nonostante le condanne diffuse e le speculazioni secondo cui l’attacco potrebbe infliggere un duro colpo a qualsiasi tentativo di negoziazione a Gaza. La Casa Bianca ha dichiarato che i due leader hanno parlato dopo l’attacco. “Il primo ministro ha detto al presidente Trump che vuole fare pace, e in fretta”, ha detto Leavitt. “Il presidente Trump ritiene che questo sfortunato incidente possa rappresentare un’opportunità per la pace”. Alla domanda, Leavitt non ha voluto approfondire se ci saranno conseguenze per Israele o per il suo primo ministro, né se Trump sia arrabbiato con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.

*

Fonti: UN, OCHA, MSF, Al Jazeera, Mondoweiss, Haaretz, UNICEF, Amnesty Int., Reuters, Human Rights Watch, Palestinian Red Crescent Society, Croce Rossa Int., Euro-med Human Rights, Save the children, Unrwa, Defence for children

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2025-09-09

“cosa sta succedendo a gaza in queste ore?” (medici senza frontiere)

da MSF, Medici Senza Frontiere, 8 set. 2025: https://www.facebook.com/share/p/1CJTbyxH9t/

MSF: Bombardamenti di giorno e di notte, la popolazione è terrorizzata, non sa dove andare né cosa fare.

Negli ultimi giorni, le forze israeliane hanno accelerato la loro campagna genocida e di pulizia etnica espandendo le attività militari a Gaza City.

Pochissime persone sono riuscite a spostarsi verso sud. In molti non possono permetterselo a causa dei costi di trasporto troppo elevati. Inoltre, al sud non ci sarebbe sufficiente spazio per accogliere quasi un milione di persone, oltre ad essere un’area esposta anch’essa agli attacchi.

Gli ospedali stanno già operando oltre ogni capacità. L’eventuale evacuazione di tutti i pazienti, compresi i neonati e i malati gravi, sarebbe estremamente difficile. Continuiamo a fornire assistenza alle persone ferite dai bombardamenti israeliani e a coloro che soffrono di malnutrizione nelle unità di terapia intensiva materna e neonatale di MSF.

L’offensiva israeliana su Gaza City deve essere fermata immediatamente.

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BEWARE: GRAPHIC IMAGES BELOW

tre vittime del genocidio sionista a Gaza, l’8 sett. 2025:

*

Queste tre immagini che chiudono il post non sono di MSF ma ho scelto io di caricarle sul sito. Le fonti sono i due canali ig indicati in sovrimpressione.

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