Inghilterra / Scoperto a Leeds un raro pendente sassone a forma di croce: un tesoro altomedievale racconta il passato della città
Elena Percivaldi
È un piccolo gioiello, rimasto sepolto per oltre 1.200 anni in un campo nei pressi di Leeds, nel nord dell’Inghilterra. Ma si sta rivelando una testimonianza preziosa, quasi unica, della vita nell’antico regno sassone di Northumbria.
La croce d’oro, simbolo di fede e potere nell’Alto Medioevo
Si tratta di una croce pettorale in argento massiccio, ricoperta da una sottile lamina d’oro e decorata su entrambi i lati con motivi ornamentali a intreccio tipici dell’arte sassone. Nonostante un braccio sia spezzato e la pietra che campeggiava nel castone centrale sia andata perduta, il reperto è di grande fascino. E conserva, intatti, tutta la sua bellezza e il suo eccezionale valore storico.
La croce vista da vicino (foto ©Leeds City Museum)Secondo gli esperti, il pendente risalirebbe all’VIII secolo e potrebbe essere appartenuto a una figura influente nella locale comunità sassone. Forse un alto prelato, oppure un importante funzionario laico. A scoprirlo, lo scorso anno, un appassionato armato di metal detector, che poi lo ha prontamente consegnato alle autorità attraverso il Portable Antiquities Scheme.
Una testimonianza importante della Leeds medievale
Il pendente è stato recentemente acquisito dalle collezioni pubbliche del Leeds Museums and Galleries, grazie al sostegno di finanziamenti provenienti da enti culturali nazionali e locali. Sarà esposto al pubblico entro la fine dell’anno presso il Leeds City Museum.
Ancora un’immagine del reperto (foto ©Leeds City Museum)“La croce era probabilmente portata al collo e rappresentava un segno visibile dell’identità religiosa e dell’alto rango sociale di chi la indossava”, spiega Kat Baxter, archeologa presso il museo.
“È stata realizzata in un’epoca in cui Leeds faceva parte del regno di Northumbria e si aggiunge a una serie di reperti che ci aiutano a ricostruire il profilo delle persone che abitavano qui all’epoca”.
Scoperte che riscrivono la storia locale
Negli ultimi anni, il territorio attorno a Leeds ha restituito importanti tracce del suo passato sassone e romano. Nel 2022, durante uno scavo a Garforth, gli archeologi hanno rinvenuto una bara in piombo di 1.600 anni fa, contenente lo scheletro di una donna di 25-35 anni sepolta con gioielli come un bracciale, una collana di perle di vetro e un anello.
La bara di piombo, di epoca romana (foto ©Leeds City Museum)Ancora prima, nel 2012, il museo ha acquisito uno straordinario Tesoro, il West Yorkshire Hoard: sette oggetti datati tra il VII e l’XI secolo, tra i quali gioielli d’oro di altissima qualità, indossati da membri dell’élite sassone.
“Tutti questi ritrovamenti indicano la presenza di un tessuto sociale ricco e complesso, in cui Leeds era abitata da persone potenti e benestanti”, aggiunge Baxter. “Purtroppo, gli oggetti delle classi meno abbienti sono più rari da trovare, ma ogni nuovo reperto contribuisce a completare il puzzle del nostro passato”.
Il tesoro riemerso nel West Yorkshire (foto ©Leeds City Museum)
La storia che riaffiora dal sottosuolo
Il pendente è stato acquisito grazie al contributo dell’Arts Council England/V&A Purchase Grant Fund, della Leeds Philosophical and Literary Society e degli Amici dei Musei di Leeds, ed è stato dichiarato un “tesoro” ai sensi del Treasure Act del 1996.
Salma Arif, assessore comunale alla cultura di Leeds, ha commentato:
“Questa scoperta è un bellissimo esempio di quanto il nostro passato sia ancora presente attorno a noi. Siamo felici di poter arricchire le nostre collezioni e di continuare a raccontare la storia della città con oggetti di così grande valore.”
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