Israele, ecco lo spettacolare mosaico bizantino scoperto nel Negev: 55 medaglioni raccontano la vita quotidiana di 1.600 anni fa [LE FOTO | VIDEO]
Elena Percivaldi
Dopo 35 anni dalla sua scoperta nei pressi del Kibbutz Urim, a pochi chilometri dalla Striscia di Gaza, un mosaico bizantino di 1.600 anni è stato finalmente restaurato e reso accessibile al pubblico nel complesso del Consiglio Regionale di Merhavim, nel Negev occidentale. L’opera, tra le più straordinarie mai rinvenute nel sud di Israele, presenta 55 medaglioni riccamente decorati con scene di caccia, animali esotici, personaggi mitologici e frammenti di vita quotidiana.
Il mosaico dopo il restauro (foto Emil Aladjem IAA)
Il mosaico fu scoperto nel 1990 nell’area agricola a sud del Kibbutz Urim, al margine del sito di Khirbat Be’er Shema. A dirigere gli scavi c’erano Dan Gazit e Shaike Lender per l’IAA – Autorità Israeliana per le Antichità. Subito dopo fu ricoperto per conservarne l’integrità. Ora, grazie al progetto “Antiquities Right at Home” del Ministero del Patrimonio di Israele e dell’IAA, il capolavoro è stato restaurato e trasferito in un sito protetto per poterlo esporre in via permanente.
Il mosaico dopo la sua scoperta negli scavi del 1990 condotti dall’IAA (Foto Nachshon Sneh – IAA
Un’opera d’arte e una testimonianza storica unica
Secondo gli archeologi, il mosaico ornava il pavimento di un grande edificio bizantino legato alla produzione vinicola: nei pressi sono stati rinvenuti un grande torchio per l’uva e magazzini con tanto di giare per la conservazione del vino. Il sito si trovava lungo l’antica Via delle Spezie Nabatea-Romana, che collegava la città di Halutza al porto di Gaza, fungendo da punto di sosta sicuro per i viaggiatori.
Il mosaico dopo il restauro (Foto Emil Aladjem IAA)
“L’opera è composta da minuscole tessere in pietra, vetro e ceramica,” ha spiegato Shaike Lender. “È chiaramente frutto del lavoro di un artista esperto, capace di fondere dettagli raffinati con materiali preziosi per ottenere effetti cromatici straordinari.”
Restauro del mosaico (Foto Emil Aladjem IAA)
Il restauro e la valorizzazione del mosaico bizantino
Con il passare del tempo, l’esposizione agli agenti atmosferici aveva danneggiato gravemente la superficie del mosaico. È quindi intervenuto il team di conservazione dell’IAA, guidato da Ami Shahar, che ha reinterrato l’opera trattandola, consolidandola e infine spostandola in un ambiente protetto.
Un particolare del mosaico
“Ora il pubblico può finalmente ammirare una delle più belle opere d’arte bizantine scoperte nel sud di Israele,” ha affermato il direttore dell’IAA Eli Escusido durante la cerimonia d’inaugurazione del 25 maggio.
Un altro particolare del mosaico
Un nuovo polo per il turismo culturale
Il sito sarà integrato in un parco archeologico pubblico, con cartelli esplicativi, aree di sosta e percorsi accessibili. “Il mosaico, testimone di vita e cultura di 1.600 anni fa, diventerà un’attrazione per visitatori, studenti e turisti”, ha dichiarato Shai Hajaj, capo del consiglio regionale . “È un tassello fondamentale nel racconto del nostro territorio, che unisce passato, presente e futuro.”
Ancora, un particolare del mosaico
L’iniziativa rientra in una più ampia strategia di valorizzazione culturale del Negev occidentale.
Guarda il video (con sottotitoli in inglese)
https://youtu.be/2dgHgY7lnk8
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