#PatrimonioCulturale

2025-10-03

✨ 🏰 𝗟𝗮 𝗥𝗼𝗰𝗰𝗮 𝗱𝗶 𝗠𝗼𝗻𝘀𝗲𝗹𝗶𝗰𝗲 𝘁𝗼𝗿𝗻𝗮 𝗮 𝘀𝗽𝗹𝗲𝗻𝗱𝗲𝗿𝗲!

Presentato il piano di restauro e valorizzazione da 4,7 milioni di euro: tutela, accessibilità e turismo "lento" al centro di un progetto che guarda al futuro.

👉 I dettagli su Storie & Archeostorie: wp.me/p7tSpZ-aw2

#RoccadiMonselice #PatrimonioCulturale #Veneto #TurismoLento #Restauro #Storia #Padova #comunedimonselice #AMPPadova #archeologiamedievale
@amp_padova

storiearcheostorie.com/2025/10

2025-10-01

🚨 𝗖𝗹𝗮𝗺𝗼𝗿𝗼𝘀𝗼 𝗮 𝗣𝗮𝗿𝗺𝗮: 𝘀𝗲𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗿𝗮𝘁𝗲 𝟮𝟭 𝗼𝗽𝗲𝗿𝗲 𝗳𝗮𝗹𝘀𝗲 𝗮𝘁𝘁𝗿𝗶𝗯𝘂𝗶𝘁𝗲 𝗮 𝗦𝗮𝗹𝘃𝗮𝗱𝗼𝗿 𝗗𝗮𝗹í。

Operazione dei Carabinieri TPC su segnalazione della Fundaciòn Gala – Dalí.

🔎 Un nuovo caso che riaccende i riflettori sul mercato dei falsi d’autore e sulla difesa del patrimonio culturale.

👉 Leggi l’articolo completo sul nostro sito: wp.me/p7tSpZ-atR

#Dalí #Arte #CarabinieriTPC #PatrimonioCulturale #FalsiDAutore #Surrealismo

storiearcheostorie.com/2025/10

2025-09-28

💀 𝗡𝘂𝗼𝘃𝗲 𝘀𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗲 𝗮 𝗧𝗶𝘃𝗼𝗹𝗶: 𝗱𝘂𝗿𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗶 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝗳𝗶𝗯𝗿𝗮 𝗼𝘁𝘁𝗶𝗰𝗮 𝘀𝗽𝘂𝗻𝘁𝗮𝗻𝗼 𝘂𝗻 𝗺𝗼𝘀𝗮𝗶𝗰𝗼 𝗿𝗼𝗺𝗮𝗻𝗼 𝗲 𝘁𝗼𝗺𝗯𝗲 𝗺𝗲𝗱𝗶𝗲𝘃𝗮𝗹𝗶

👉 Leggi l'articolo completo su Storie & Archeostorie

#Tivoli #Archeologia #ScopertaArcheologica #MosaicoRomano #TombeMedievali #Storia
#ArcheologiaUrbana #PatrimonioCulturale #Soprintendenza #FibraOttica
#ItaliaAntica #ScaviArcheologici

@sabapromametrieti

storiearcheostorie.com/2025/09

2025-09-27

🏺 𝗗𝗔𝗟𝗟𝗔 𝗗𝗜𝗦𝗖𝗔𝗥𝗜𝗖𝗔 𝗔𝗟 𝗠𝗨𝗦𝗘𝗢

Taormina: sei anfore - tre di epoca romana e tre databili tra il XVII e XIX secolo - sono state consegnate al Parco Archeologico di Naxos Taormina dalla Guardia di Finanza.

🏛️ Un patrimonio restituito alla collettività, presto esposto al Museo Archeologico.

I dettagli su Storie & Archeostorie

#archeologia #patrimonioculturale #museo #beniCulturali #GuardiaDiFinanza #tuteladelpatrimonio #Taormina #Naxos #Sicilia
@parconaxostaormina

storiearcheostorie.com/2025/09

2025-09-13

✨ Roma segreta: aperture straordinarie e visite guidate in 15 luoghi nascosti della Capitale

Per tutto settembre la Soprintendenza Speciale di Roma apre le porte di 15 luoghi straordinari, solitamente chiusi al pubblico.

Dal Mosè di Michelangelo in visita serale alla riaperta Cappella del Cardinal Bessarione, dai mosaici nascosti sotto le chiese ai santuari sotterranei più suggestivi.

I dettagli nell'articolo

#RomaSegreta #ApertureStraordinarie #PatrimonioCulturale

storiearcheostorie.com/2025/09

2025-09-12

C’era una volta un parco nato per custodire una fiaba. Oggi quella fiaba resiste, ma con le tasche bucate e i mosaici che gridano restauro. Il Parco di Pinocchio a Collodi è in crisi economica, e il rischio è che il burattino più famoso del mondo finisca chiuso in un cassetto della memoria collettiva.
blodiario.wordpress.com/2025/0

2025-08-26

🌍 Proteggere il passato per il futuro

Un team di Eurac Research ha sviluppato il Conservation Soft Box, un sistema innovativo ed economico per conservare mummie, tessuti e reperti organici.

👉 Una rivoluzione per la tutela dei beni culturali più fragili!

I dettagli su Storie & Archeostorie

@euracresearch

#Archeologia #Conservazione #PatrimonioCulturale #Mummie #EuracResearch

storiearcheostorie.com/2025/08

Augusto ZucchiAugustoZucchi
2025-08-23

Vi invito alla presentazione del mio nuovo libro. Un abbraccio a tutti @viterbo

2025-07-30

⚓💣 𝗗𝗮𝗶 𝗳𝗼𝗻𝗱𝗮𝗹𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝗦𝗮𝗹𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗿𝗶𝗲𝗺𝗲𝗿𝗴𝗼𝗻𝗼 𝗮𝗻𝘁𝗶𝗰𝗵𝗶 𝗰𝗮𝗻𝗻𝗼𝗻𝗶

I pezzi di artiglieria del XVII-XVIII secolo sono stati individuati da un cittadino. Il recupero è avvenuto con un’operazione congiunta tra Soprintendenza, Guardia di Finanza e sommozzatori.

#ArcheologiaSubacquea #PatrimonioCulturale #Salento #CannoniStorici #GuardiaDiFinanza #MinisteroDellaCultura #RecuperoReperti #Gallipoli

storiearcheostorie.com/2025/07

2025-07-16

Scoperta una nuova statua stele dell’età del Rame in Trentino: recuperata grazie alla segnalazione di un privato | IL VIDEO

Elena Percivaldi

Una nuova statua stele preistorica è stata presentata nei giorni scorsi al Castello del Buonconsiglio di Trento. Il reperto, risalente alla piena età del Rame (III millennio a.C.), è stato recuperato nel luglio 2024 a Mezzolago di Ledro, grazie all’intervento congiunto dell’Ufficio Beni Archeologici della Provincia autonoma di Trento e del Nucleo di Venezia dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale.

Il ritrovamento è avvenuto in seguito alla segnalazione di un privato, che ha consegnato spontaneamente il manufatto. Dopo un’attenta analisi, gli esperti hanno confermato la sua natura di bene archeologico tutelato secondo il Codice dei beni culturali.

La statua stele, un simbolo della statuaria preistorica europea

La statua appena recuperata si inserisce nel vasto fenomeno della statuaria antropomorfa preistorica, diffuso tra il III e il II millennio a.C. in un’area che va dall’Ucraina all’Atlantico. Si tratta di monumenti scolpiti a tutto tondo, talvolta decorati con pitture, eretti all’aperto in contesti cerimoniali, probabilmente per celebrare antenati o figure di rango.

Nel territorio del Trentino-Alto Adige sono state individuate finora ventidue statue stele, appartenenti al cosiddetto Gruppo atesino, di cui la maggior parte proviene dagli scavi condotti tra il 1989 e il 1990 ad Arco, in occasione della costruzione del nuovo ospedale. Proprio con il reperto noto come Arco II, la nuova stele di Mezzolago presenta significative affinità stilistiche.

La statua stele [ Archivio Ufficio Stampa PAT]

Chi rappresentavano le statue stele?

Le statue stele, alte fino a 2,15 metri, raffigurano per lo più figure maschili, riconoscibili dalla rappresentazione di armi come i pugnali triangolari, simboli di potere e di status sociale. Sono però noti anche esemplari femminili, identificabili grazie alla raffigurazione dei seni e degli ornamenti, e un esemplare di dimensioni ridotte privo di elementi distintivi, probabilmente rappresentante un giovane o un soggetto asessuato.

Una caratteristica importante è l’uso del marmo proveniente dalla Val Venosta, a eccezione di una statua stele realizzata in pietra locale. Questo particolare suggerisce un commercio di materiali pregiati e una rete di scambi già attiva nel III millennio a.C.

Secondo le interpretazioni più accreditate, queste statue non rappresentavano divinità, bensì antenati illustri. La loro funzione era probabilmente quella di legittimare il potere dei gruppi sociali dominanti, evocando la memoria di capostipiti mitici. Erette in luoghi strategici e rituali, fungevano da simboli identitari e da strumenti di coesione per le comunità.

La statua stele di Mezzolago: il video del recupero da parte dei carabinieri

La tutela del patrimonio

Alla presentazione ufficiale della nuova statua stele, il primo luglio, sono intervenuti Francesca Gerosa, assessore alla cultura della Provincia autonoma di Trento, il Maggiore Emanuele Meleleo del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Venezia, Franco Marzatico, dirigente della Soprintendenza trentina, e Elisabetta Mottes, direttrice dell’Ufficio Beni Archeologici.

L’assessore Gerosa ha sottolineato l’importanza di una collaborazione costante tra forze dell’ordine, enti locali e comunità scientifica per proteggere e valorizzare il patrimonio archeologico, elemento fondamentale per comprendere le radici storiche e culturali della società attuale.

La nuova statua stele si affianca alle otto già esposte al MAG Museo Alto Garda di Riva del Garda, dove è possibile ammirare uno dei più importanti complessi di statuaria preistorica d’Europa e dove nei mesi scorsi sul tema è stata allestita anche un’importante mostra.

#antenati #archeologia #archeologiaPreistorica #Carabinieri #CarabinieriDelNucleoTutelaPatrimonioCulturale #CarabinieriTPC #EtàDelRame #MAGRivaDelGarda #notizie #patrimonioCulturale #scoperte #statuaStele #statuariaAntropomorfa #storiaAntica #TrentinoAltoAdige

Statua stele Trento
2025-07-14

Musei / Nasce la rete Musei Italiani con Patrimonio dal Mondo (MIPaM)

Nasce la rete MIPAM - Musei Italiani con Patrimonio dal Mondo, per favorire il dialogo tra i musei che conservano e valorizzano collezioni relative al patrimonio di America, Asia, Africa e Pacifico.

#MIPAM #musei #patrimonioculturale

storiearcheostorie.com/2025/07

2025-05-29

Israele, ecco lo spettacolare mosaico bizantino scoperto nel Negev: 55 medaglioni raccontano la vita quotidiana di 1.600 anni fa [LE FOTO | VIDEO]

Elena Percivaldi

Dopo 35 anni dalla sua scoperta nei pressi del Kibbutz Urim, a pochi chilometri dalla Striscia di Gaza, un mosaico bizantino di 1.600 anni è stato finalmente restaurato e reso accessibile al pubblico nel complesso del Consiglio Regionale di Merhavim, nel Negev occidentale. L’opera, tra le più straordinarie mai rinvenute nel sud di Israele, presenta 55 medaglioni riccamente decorati con scene di caccia, animali esotici, personaggi mitologici e frammenti di vita quotidiana.

Il mosaico dopo il restauro (foto Emil Aladjem IAA)

Il mosaico fu scoperto nel 1990 nell’area agricola a sud del Kibbutz Urim, al margine del sito di Khirbat Be’er Shema. A dirigere gli scavi c’erano Dan Gazit e Shaike Lender per l’IAA – Autorità Israeliana per le Antichità. Subito dopo fu ricoperto per conservarne l’integrità. Ora, grazie al progetto “Antiquities Right at Home” del Ministero del Patrimonio di Israele e dell’IAA, il capolavoro è stato restaurato e trasferito in un sito protetto per poterlo esporre in via permanente.

Il mosaico dopo la sua scoperta negli scavi del 1990 condotti dall’IAA (Foto Nachshon Sneh – IAA

Un’opera d’arte e una testimonianza storica unica

Secondo gli archeologi, il mosaico ornava il pavimento di un grande edificio bizantino legato alla produzione vinicola: nei pressi sono stati rinvenuti un grande torchio per l’uva e magazzini con tanto di giare per la conservazione del vino. Il sito si trovava lungo l’antica Via delle Spezie Nabatea-Romana, che collegava la città di Halutza al porto di Gaza, fungendo da punto di sosta sicuro per i viaggiatori.

Il mosaico dopo il restauro (Foto Emil Aladjem IAA)

“L’opera è composta da minuscole tessere in pietra, vetro e ceramica,” ha spiegato Shaike Lender. “È chiaramente frutto del lavoro di un artista esperto, capace di fondere dettagli raffinati con materiali preziosi per ottenere effetti cromatici straordinari.”

Restauro del mosaico (Foto Emil Aladjem IAA)

Il restauro e la valorizzazione del mosaico bizantino

Con il passare del tempo, l’esposizione agli agenti atmosferici aveva danneggiato gravemente la superficie del mosaico. È quindi intervenuto il team di conservazione dell’IAA, guidato da Ami Shahar, che ha reinterrato l’opera trattandola, consolidandola e infine spostandola in un ambiente protetto.

Un particolare del mosaico

“Ora il pubblico può finalmente ammirare una delle più belle opere d’arte bizantine scoperte nel sud di Israele,” ha affermato il direttore dell’IAA Eli Escusido durante la cerimonia d’inaugurazione del 25 maggio.

Un altro particolare del mosaico

Un nuovo polo per il turismo culturale

Il sito sarà integrato in un parco archeologico pubblico, con cartelli esplicativi, aree di sosta e percorsi accessibili. “Il mosaico, testimone di vita e cultura di 1.600 anni fa, diventerà un’attrazione per visitatori, studenti e turisti”, ha dichiarato Shai Hajaj, capo del consiglio regionale . “È un tassello fondamentale nel racconto del nostro territorio, che unisce passato, presente e futuro.”

Ancora, un particolare del mosaico

L’iniziativa rientra in una più ampia strategia di valorizzazione culturale del Negev occidentale.

Guarda il video (con sottotitoli in inglese)

https://youtu.be/2dgHgY7lnk8

#archeologia #BeErShema #IsraeleAntica #IsraeleArcheologia #Merhavim #mosaicoBizantino #mosaicoIsraeliano #mosaicoMerhavim #mosaicoUrim #Negev #notizie #patrimonioCulturale #scavi #scaviArcheologici #scoperte #ViaDelleSpezie

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2025-04-17

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