#Danimarca

Grub :verified:Grub_09@mastodon.uno
2025-06-24

Ecco l'ho sapevo.......😡 Troppo complesso per loro......🤦
Danimarca, retromarcia parziale: lascerà Office ma terrà Windows. Linux troppo complesso.
Doveva passare a Linux e LibreOffice: per ora cambierà soltanto la suite da ufficio.
#danimarca #linuxitalia #gnulinux
zeusnews.it/n.php?c=31120

gualdo :privacypride: :cc:gualdo@mastodon.uno
2025-06-16

Il Ministero per gli affari digitali della #Danimarca ha deciso di migrare da #Windows a #Linux + #Libreoffice i sistemi dei suoi dipendenti

Il motivo è la conservazione della sovranità digitale minacciata dalle #Bigtech (vedi il caso dell'account email del Presidente della corte penale internazionale chiuso da parte di MS)

Una decisione importante, che speriamo faccia scuola

La notizia si trova qui: news.itsfoss.com/denmark-set-t

#FOSS #opensource

2025-06-14

Linux per la pubblica amministrazione danese. La Danimarca dice addio a Windows e Word, il ministero della Digitalizzazione passa a Linux e LibreOffice. Il ministero danese ha avviato la transizione a software open source per rafforzare la sovranità digitale e ridurre la dipendenza da Big Tech statunitensi. Il ministero della Digitalizzazione danese ha annunciato che nei prossimi...

#Copenaghen #danimarca #groenlandia #Linux #microsoft #openoffice #softwareopensource

scienzamagia.eu/world-wide-web

generata AI la groenlandia con il simbolo open office, il simbolo linux e lo stemma pubblica ammnistrazione
Associazione Peacelinkpeacelink@sociale.network
2025-06-13

La #Danimarca dice addio a #Windows e il perché vi stupirà

Alla base della decisione danese ci sono motivazioni sia geopolitiche che economiche. Un episodio emblematico è stato il blocco dell’accesso alle email del procuratore capo della Corte Penale Internazionale da parte di Microsoft, in seguito a sanzioni imposte dagli Stati Uniti. #USA #CPI
ilsoftware.it/la-danimarca-dic

Sicurezza Digitalesicurezza@mastodon.uno
2025-06-13

La Danimarca ha avviato un processo di dismissione di #MicrosoftOffice per passare a #LibreOffice

Il motivo? Affidarsi in modo eccessivo a un colosso tecnologico statunitense per l’infrastruttura digitale di un intero Paese comincia a sembrare rischioso.

Le tensioni tra #Danimarca e Stati Uniti sono infatti aumentate, soprattutto sul desiderio di “acquisire” la Groenlandia, e alla luce delle recenti rivelazioni su attività di spionaggio USA nei confronti di Groenlandia e Danimarca.

@sicurezza@diggita.com

L'immagine illustra una scena con due personaggi umani. A sinistra, un uomo in abito scuro sorride e alza la mano in un gesto di saluto. A destra, un altro uomo in maglietta verde sorride e indica un pacchetto di "Libre Office". Tra i due personaggi, c'è un'immagine stilizzata della Danimarca con la bandiera nazionale. Un pacchetto di "Microsoft Office" è contrassegnato con un grande "X" rosso, indicando che non è consigliato. Un'arrows blu punta da "Microsoft Office" a "Libre Office", suggerendo un cambio o una preferenza per l'ultima. Lo sfondo è un cielo azzurro con nuvole bianche.
Marco Giannini :tux:magi@mastodon.uno
2025-06-12

La Danimarca saluta Microsoft: al Ministero per la digitalizzazione arriva LibreOffice e Linux
#danimarca #LibreOffice #linux #UnoLinux
Il Ministero della Digitalizzazione danese ha annunciato il suo addio a Microsoft: entro l’autunno tutti i dipendenti passeranno da Windows a Linux e da Office 365 a LibreOffice.

marcosbox.com/2025/06/12/la-da

2025-04-16

𝐒𝐭𝐮𝐝𝐢 / 𝐋𝐞 𝐚𝐧𝐭𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐮𝐞 𝐠𝐫𝐞𝐜𝐡𝐞 𝐞 𝐫𝐨𝐦𝐚𝐧𝐞 𝐞𝐫𝐚𝐧𝐨 𝐩𝐫𝐨𝐟𝐮𝐦𝐚𝐭𝐞 𝐜𝐨𝐧 𝐨𝐥𝐢 𝐞 𝐛𝐚𝐥𝐬𝐚𝐦𝐢

Secondo una ricerca danese, le statue classiche non erano solo policrome, ma venivano anche profumate con balsami ed essenze. Scopri i dettagli su @storieearcheostorie

#archeologia #studi #danimarca #scoperte #statueromane #statuegreche #rpfumi #OJA #Glyptotek #Copenaghen

storiearcheostorie.com/2025/04

2025-04-05

Nel 2025, la Danimarca si trasforma nella meta ideale per gli amanti della natura. Immagina di scalare le maestose scogliere bianche di Møns Klint, scoprire fossili di 70 milioni di anni o accampare nel Parco Nazionale di Thy, ascoltando i suoni della fauna selvatica al calar della notte. Preparati per un'avventura indimenticabile! #viaggio #Danimarca #AvventuraAllAperto #NaturaPura 🏞️🌌
europa.tips/it/danimarca-2025-

2025-03-27

𝐒𝐂𝐎𝐏𝐄𝐑𝐓𝐀 𝐈𝐍 𝐃𝐀𝐍𝐈𝐌𝐀𝐑𝐂𝐀 ‼️

Conoscete l'𝐞𝐥𝐦𝐨 𝐝𝐢 𝐒𝐮𝐭𝐭𝐨𝐧 𝐇𝐨𝐨? Una matrice di metallo appena 𝐬𝐜𝐨𝐩𝐞𝐫𝐭𝐚 𝐢𝐧 𝐃𝐚𝐧𝐢𝐦𝐚𝐫𝐜𝐚 potrebbe riscrivere la storia del celebre reperto, uno dei più noti e importanti dell'alto Medioevo.

✅ Tutti i dettagli, le ipotesi e le foto nell'articolo di @elenapercivaldi su @storieearcheostorie

#archeologia #archaeology #SuttonHoo #scopertearcheologiche #danimarca #denmark #uk #Nationalmuseet

storiearcheostorie.com/2025/03

2025-03-27

Elmo di Sutton Hoo, una matrice scoperta in Danimarca potrebbe riscrivere la storia del celebre reperto del VII secolo

Elena Percivaldi

Può un piccolo oggetto di metallo scoperto per caso mettere in crisi teorie acquisite da tempo e, potenzialmente, riscrivere la storia di uno dei reperti archeologici più iconici (e studiati) dell’alto Medioevo? Forse sì, se il ritrovamento in questione è una placchetta di rame decorata e l’iconico reperto l’elmo di Sutton Hoo, una delle “superstar” del British Museum di Londra.

Rinvenuto nel 1939 nel Suffolk (Gran Bretagna) dentro un tumulo funerario del VII secolo, l’elmo — parte del ricchissimo corredo che accompagnava un chieftain (capo militare) di altissimo rango, forse un re guerriero, deposto in una sepoltura a nave — presenta motivi decorativi che gli studiosi hanno tradizionalmente ricollegato all’Uppland svedese.

L’archeologo Peter Pentz posa con il reperto di Tåsinge, secondo gli studiosi ricollegabile all’elmo di Sutton Hoo (Foto: John Fhær Engedal Nissen, The National Museum of Denmark).

Decorazioni eloquenti

La scoperta del piccolo stampo di rame – tecnicamente una “patrice”, ossia una contro-matrice negativa -, effettuata da un appassionato di metal detector sull’isola danese di Tåsinge, nell’arcipelago della Fionia meridionale, rimette però in discussione questa teoria. E fa pensare che le decorazioni che impreziosiscono l’elmo potrebbero essere state realizzate non in Svezia, come finora creduto, ma in Danimarca.

La ‘patrice’ da Tåsinge in Danimarca, decorata con figure simili a quelle presenti sull’iconico elmo di Sutton Hoo. Foto: The National Museum of Denmark.

La placchetta, consegnata al Museo di Svendborg e analizzata dal curatore del Museo Nazionale di Danimarca, Peter Pentz, raffigura un guerriero a cavallo e un uomo disteso sotto il destriero, un motivo che richiama da vicino una delle decorazioni presenti sull’elmo di Sutton Hoo. “Le affinità sono fortissime,” afferma Pentz.

Dettagli come il “polsino” della manica del guerriero, la sua acconciatura, la bardatura del cavallo e la spada che spunta da sotto lo scudo sono pressoché identici a quelli presenti su una placca dell’elmo britannico. Mancano invece i cinghiali o rapaci, che ritroviamo in altre placche, e che gli studiosi ritengono tipici dell’area svedese.

Il reperto, la cui scoperta è stata annunciata oggi 27 marzo, sarà esposto al Museo Nazionale Danese di Copenhagen dal 1° aprile.

Il motivo sulla ‘patrice’ di Tåsinge, Danimarca, ben evidenziato nel disegno di Mads Lou Bendtsen (foto: The National Museum of Denmark).La decorazione di Tåsinge, in questo disegno ancora più chiara (Illustrazione: Mads Lou Bendtsen, The National Museum of Denmark).

Un elmo, una storia: da Sutton Hoo a Tåsinge

L’elmo di Sutton Hoo, databile al 620-625 d.C. e per alcuni riconducibile al re anglosassone Rædwald, fu ritrovato, ridotto in frammenti, nel 1939. Le sue decorazioni — tra cui spiccano guerrieri danzanti e a cavallo — rappresentano un’eccezionale testimonianza dell’artigianato e della simbologia altomedievale. Finora gli studiosi ne hanno ricondotto le origini alla Svezia sulla base dei confronti con gli elmi di Vendel e Valsgärde. Ma ora il piccolo “timbro” di Tåsinge – largo appena 4,5 cm – sembra suggerire uno scenario diverso. “Se l’elmo fosse stato realizzato qui (in Danimarca, ndr), sarebbe sensazionale,” dice Pentz. “Significherebbe poter tracciare un legame diretto tra la Danimarca e chi lo indossava, forse un re.”

L’elmo di Sutton Hoo. Foto: The Trustees of the British Museum (licenza CC BY-NC-SA 4.0).

Una placca dell’elmo di Sutton Hoo, purtroppo non altrettanto ben conservata, sembra rafforzare quest’ipotesi. Vi si intravedono infatti alcune lineette vicino al piede del cavaliere, che insieme al bordo dello scudo dell’uomo a terra paiono corrispondere a quelle, analoghe, presenti sul reperto danese.

Motivo del guerriero a cavallo presente su una delle placche dell’elmo di Sutton Hoo. Illustrazione: Goran scattata, Wikipedia, l’enciclopedia libera licenza: CC-BY-SA

“La somiglianza è tale da suggerire che entrambi gli oggetti non solo provengano dalla stessa area, ma siano addirittura opera degli stessi artigiani,” aggiunge Pentz.

L’ipotesi, non c’è che dire, è affascinante. Ma per provarla serve uno studio più ampio e articolato e non semplici congetture. Qualche elemento potrebbe arrivare dalla scansione 3D del reperto, già pianificata, che permetterà di evidenziare e mettere a confronto i dettagli.

Frammenti dell’elmo di Sutton Hoo prima che venisse riassemblato. Foto: The British Museum (CC-BY-SA 4.0).Replica dell’elmo di Sutton Hoo. Foto: The Trustees of the British Museum (licenza CC BY-NC-SA 4.0).

La Danimarca potenza del Nord?

Secondo gli esperti del Museo danese, la scoperta – se confermata – potrebbe ridefinire il contesto e gli equilibri di potere nell’Europa settentrionale del VII secolo. Se davvero l’elmo di Sutton Hoo avesse un’origine danese, spiegano, ciò significherebbe che l’arcipelago della Fionia meridionale all’epoca era un centro artigianale di grande rilievo. E che la Danimarca rivestiva un ruolo economico e produttivo ben più importante di quanto finora ritenuto. “Certo, in Danimarca non abbiamo trovato, almeno ad oggi, sepolture magnifiche e spettacolari come quella di Sutton Hoo,” spiega Pentz. “Ma ciò non significa non fosse una potenza. Potrebbe anzi aver rappresentato il perno su cui ruotava tutto il nord Europa, con la Svezia e l’Inghilterra come avamposti.”

La teoria degli archeologi danesi, seppur affascinante, deve ovviamente ancora trovare gli opportuni riscontri scientifici. Va dimostrato, ad esempio, che la “patrice” sia stata prodotta sul posto e non sia giunta in Danimarca, ad esempio, attraverso le rotte commerciali oppure trasportata da qualcuno. Pentz però ha un’idea ben chiara in mente: “Solitamente attribuiamo l’ascesa della Danimarca al X secolo, quando il regno fu unificato da Harald Gormsson detto Blåtand – da noi noto come Aroldo Dente Azzurro, ndr -, ma forse potrebbe essere stata una grande potenza già nel VII. Questa scoperta sfida le vecchie teorie, ora sta a noi provarla”.

#AltoMedioevo #archeologia #archeologiaDanese #Danimarca #elmoDiSuttonHoo #InEvidenza #Inghilterra #MuseoNazionaleDiDanimarca #notizie #PeterPentz #Scandinavia #scavi #scaviArcheologici #scoperte #SuttonHoo #Tåsinge

Elmo di Sutton hooscoperta legata a Elmo di Sutton hoo
Gianluca Di Marzio 🤖DiMarzio@sportsbots.xyz
2025-03-14

#NationsLeague | #Portogallo, i convocati di #Martinez per i quarti di finale contro la #Danimarca: ci sono #Ronaldo e quattro giocatori della #SerieA gianlucadimarzio.com/portogallo-con…

copymanLE :verified:copymanLE@mastodon.uno
2025-03-14

"La Danimarca è tanto lontana... Un'imbarcazione è arrivata laggiù più o meno 200 anni fa e perciò i Danesi dicono di avere un diritto (sulla Groenlandia n.d.r). Non so se sia vero, io non credo.. Ne abbiamo davvero bisogno per la sicurezza nazionale... Forse vedrete molti più nostri soldati da quelle parti."

Peccato che chi straparla non sia un parente innocuo e un po' svanito a cui rispondere: "A zi', dimenticate anche stavolta le goccine, eh?

#Groenlandia #USA #Danimarca

2025-03-05

In Danimarca riemerge un “cerchio” neolitico simile a Stonehenge (ma di legno). Gli archeologi: “Scoperta straordinaria”

Elena Percivaldi

Straordinaria scoperta nella regione di Vesthimmerland, nel nord della Danimarca. Qui gli scavi hanno riportato alla luce le tracce di un imponente cerchio di legno, datato tra il 2600 e il 1600 a.C., che ricorda il celebre recinto di Stonehenge. O meglio, Woodhenge, un grande cerchio di legno che si trova a circa 3 km a nord-est del gigantesco monumento megalitico patrimonio Unesco, anch’esso considerato parte del complesso neolitico.

Individuato dagli archeologi del Vesthimmerlands Museum sotto la guida della curatrice Sidsel Wåhlin e del responsabile degli scavi Andreas Bo Nielsen, il sito potrebbe svelare nuovi dettagli sulle pratiche rituali e la vita sociale delle antiche comunità europee tra il tardo Neolitico e l’inizio dell’Età del Bronzo.

Un cerchio di legno di oltre 4.000 anni fa

Con un diametro di circa 30 metri, l’enorme struttura circolare di Vesthimmerland era composta da almeno 45 pali di legno disposti a intervalli regolari di 2. Si trattava, insomma, di un vero e proprio capolavoro dell’ingegneria preistorica. La sua scoperta è avvenuta quasi per caso, durante i lavori preliminari per un progetto edilizio vicino alla città di Stenild. Ciò che inizialmente sembrava solo una serie di buche nel terreno si è invece rivelato un complesso cerimoniale di straordinaria importanza. “Il cerchio di legno di Vesthimmerland è un ritrovamento eccezionale”, dice entusiasta Sidsel Wåhlin. “Ci offre preziose informazioni sulle pratiche rituali e le strutture sociali di una società preistorica interconnessa a livello internazionale.”

Il cerchio di Vesthimmerland: un paesaggio rituale

Il cerchio di legno di Vesthimmerland non è un elemento isolato. Si trova infatti immerso all’interno di un “paesaggio rituale” che comprende un altro piccolo “woodhenge” (cerchio di legno) a circa due chilometri di distanza, una vasta necropoli del tardo Neolitico e numerosi insediamenti della stessa epoca. Questa concentrazione di siti suggerisce che l’area fosse un centro di attività cerimoniali e sociali, un luogo dove le comunità si riunivano per celebrare, commemorare i defunti o forse osservare il cielo.

Vasi campaniformi della Turingia ( Germania ) e di Tököl ( Ungheria ), c.  2500-2200 a.C. [WIKIMEDIA COMMONS By Alfons Åberg – Own work, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=17781795%5D

La Cultura del Vaso Campaniforme, ponte tra civiltà

Ma chi ha costruito fattivamente il cerchio? Secondo gli archeologi, la struttura sarebbe da attribuire alla “Cultura del Vaso Campaniforme” (Bell Beaker Culture), diffusa in Europa tra il 2800 e il 1800 a.C. e così chiamata per le sue ceramiche dalla forma caratteristica “a campana”. Al centro di una rete di scambi commerciali che collegava regioni tra loro lontane, questa cultura, che fiorì nella tarda età del Rame (2600-1900 a.C. circa), fu artefice di importanti innovazioni – in primis nel campo della metallurgia – e di nuove e più complesse forme di organizzazione sociale, segnando la transizione verso l’età del Bronzo.

Il cerchio di Vesthimmerland si inserisce in questo contesto, suggerendo che in quel tempo la Danimarca settentrionale fosse parte di un più ampio sistema di connessioni culturali che comprendevano buona parte dell’Europa. E anche le isole britanniche.

Un parallelo con Stonehenge?

Gli archeologi hanno infatti proposto un interessante parallelo tra il cerchio di Vesthimmerland e quello britannico di Woodhenge, che sorge a circa 3 Km dal recinto di pietre di Stonehenge, è parte dello stesso complesso Unesco ed è orientato al solstizio d’estate. Come Woodhenge, anche il sito danese era realizzato in legno. Struttura circolare e contesto cerimoniale sono paragonabili, secondo gli studiosi, a quelle del monumento britannico.

Woodhenge, non lontano da Stonehenge: i pilastri segnano il luogo dove sorgevano i pali in legno del recinto (WIKIMEDIA COMMONS, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=48577)

La datazione della struttura danese, stimata tra il 2600 e il 1600 a.C., la colloca in “contemporanea” con le prime fasi di costruzione del complesso di Stonehenge. Il che suggerisce l’affascinante ipotesi di un possibile l’influenza culturale tra le popolazioni del nord Europa e quelle delle isole britanniche.

Ancora da indagare nei dettagli è l’esatta funzione del sito. Gli studiosi ritengono che questi cerchi, sia in legno che in pietra, fossero utilizzati per scopi rituali, forse legati all’osservazione astronomica o a celebrazioni stagionali. Un primo indizio potrebbe arrivare dalle buche di palo, al momento in corso di studio: potrebbero contenere resti organici o offerte votive che in grado di aiutare a capire meglio cosa avveniva sul sito.

Stonehenge (Wikimedia Commons. Diego Delso CC BY-SA 4.0)

Ma la risposta definitiva, si spera, giungerà dallo scavo, che gli archeologi del Vesthimmerlands Museum hanno già annunciato di voler proseguire nei prossimi mesi. “Il cerchio di legno è senza dubbio una testimonianza della complessità delle società preistoriche,” ha aggiunto Andreas Bo Nielsen. “Non vediamo l’ora di iniziare a scavare per scoprire cosa ancora ci nasconde.”

Immagine in apertura: Ricostruzione del recinto sulla base delle buche di palo ritrovate sul sito. (©Vesthimmerlands Museum)

#archeologia #BellBeakerCulture #CulturaDelVasoCampaniforme #Danimarca #EtàDelBronzo #EtàDelRame #InEvidenza #neolitico #notizie #recintoDiLegno #scavi #scaviArcheologici #scoperte #sitiArcheologici #Stonehenge #Vesthimmerland #VesthimmerlandsMuseum

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