Pavoni, maschere teatrali e ambienti inediti: nuovi affreschi riaffiorano nella Villa di Poppea a Oplontis | TUTTE LE FOTO E I VIDEO
Elena Percivaldi
Ancora sorprese da Oplontis. L’articolato intervento di scavo e restauro in corso nel sito di Torre Annunziata sta restituendo nuove e sorprendenti informazioni sulla Villa di Poppea, una delle residenze aristocratiche più sontuose dell’area vesuviana. Al centro dell’attenzione è il cosiddetto “salone della Maschera e del Pavone“, ambiente di rappresentanza decorato in II stile pompeiano, da sempre noto per la raffinatezza del suo apparato pittorico.
La villa e le planimetrieStralcio planimetrico area di scavo con i nuovi ambienti; Oplontis villa A area scavo.Stralcio planimetrico area di scavo con ambienti numerati; Oplontis villa A area scavo.Stralcio planimetrico villa A ambienti 13-19 con ipotesi porticato; Oplontis villa A.Stralcio planimetrico giardino S-E ambienti 40-59; Oplontis villa A.Dallo scavo, avviato di recente, stanno affiorando nuovi lacerti di affresco, con colori straordinariamente vividi: figure di pavoni, maschere sceniche e dettagli ornamentali che ampliano e precisano la lettura iconografica dell’ambiente.
Il cantiere di scavo. Dettaglio sezione Sud con evidenze geoarcheologiche; Oplontis villa A area scavo settore 3.“Nonostante le tracce presenti e gli sforzi interpretativi fatti al tempo dei primi scavi, il reale andamento di questo ambiente e di quelli vicini fino ad oggi conservava molte incertezze che l’attuale intervento di scavo potrà chiarire – spiega il Direttore del Parco Archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel – oltre a mettere in luce nuove porzioni decorate con straordinari dettagli e colori, di cui già possiamo ammirare qualche anteprima.”
La video intervista a Zuchtriegel
Pavoni, maschere e simboli teatrali
Tra le scoperte più significative spicca una pavonessa integra, dipinta in posizione speculare rispetto al pavone maschio già noto sulla stessa parete. Di grande interesse anche i frammenti con una maschera della Commedia Atellana, identificata come Pappus, personaggio grottesco e caricaturale, in contrasto con le maschere tragiche presenti nello stesso salone.
La maschera di Pappus. Dettaglio maschera affresco II stile parete Ovest ambiente 15; Oplontis villa A area scavo settore 2.Dettaglio ambiente 15, affresco in II stile “pavonessa” parete Ovest; Oplontis villa A area scavo settore 2.Emergono inoltre porzioni di affresco con un tripode dorato inscritto in un oculus, motivo che trova un interessante confronto con un altro tripode, questa volta in bronzo, raffigurato su una parete opposta: un gioco di rimandi simbolici e decorativi che conferma l’altissimo livello culturale del programma figurativo.
Una parte degli affreschi rinvenutiGiardini, nuovi ambienti e paesaggio antico
Lo scavo ha restituito anche le impronte di alberi, ottenute grazie alla tecnica dei calchi, che documentano un giardino organizzato secondo uno schema ornamentale rigoroso, in dialogo con il porticato meridionale. Le specie arboree potrebbero essere affini a quelle già individuate in passato, come l’olivo, confermando la continuità del progetto paesaggistico.
Calco dell’alberoCalco dell’alberoDi rilievo anche l’individuazione di quattro nuovi ambienti, che portano a oltre cento il numero complessivo dei vani noti, tra cui un ambiente absidato probabilmente collegato al settore termale. Interessante, infine, il riconoscimento di un paleoalveo, formatosi verosimilmente dopo l’eruzione del 1631, che aiuta a comprendere l’evoluzione del paesaggio urbano lungo l’attuale via dei Sepolcri.
Dettaglio tripode parte superiore (coperchio?) affresco II stile parete Ovest ambiente 15; Oplontis villa A area scavo settore 2.Dettaglio facciata Nord colonna 6; Oplontis villa A area scavo settore 3.Dettaglio tripode parte inferiore affresco II stile parete Ovest ambiente 15; Oplontis villa A area scavo settore 2.Dai restauri emergono cromie intense e nuovi dettagli
Parallelamente allo scavo è in fase avanzata il restauro di due preziosi cubicola, ambienti destinati al riposo, decorati con stucchi, affreschi, volte dipinte e mosaici. Il primo presenta pitture in II stile con architetture illusionistiche e finti marmi; il secondo, in III stile, mostra fondi monocromi e motivi floreali ed era probabilmente in ristrutturazione al momento dell’eruzione.
I colori vividi degli affreschi della Villa di Poppea a Oplontis, riemersi anche grazie ai restauriGli interventi stanno restituendo cromie intense, dettagli pittorici e l’uso raffinato di pigmenti come il blu egizio, riportando alla piena leggibilità uno dei complessi decorativi più eleganti di Oplontis.
I risultati delle indagini sono illustrati in un articolo dell’e-journal degli scavi di Pompei, consultabile in Open Access.
La videointervista ad Arianna Spinosa, architetto e funzionaria responsabile del sito di Oplontis
Tutte le foto: ©Parco Archeologico Pompei
📘 Fonte scientifica (primaria)
- 📄 Antonio Arcudi, Antonino Russo, Giuseppe Scarpati, Arianna Spinosa, Gabriel Zuchtriegel, Tra maschere e pavoni prime riflessioni sullo scavo del salone della Villa di Poppea ad Oplontis
- 🏛️ Parco Archeologico di Pompei
- 📚 E-journal Scavi di Pompei 13 (2025)
- 🔗 Link all’articolo



















