#ercolano

2025-10-21

🎒 Weekend d’autunno: 5 itinerari alla scoperta dei tesori archeologici di Napoli

Cimitile, Giugliano, Ercolano, Somma Vesuviana, Pozzuoli e Palma Campania: da ottobre a dicembre itinerari inediti e aperture straordinarie tra archeologia, natura e paesaggio.

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2025-10-20

Sull'ultimo numero della rivista #Segno la mia recensione della retrospettiva di #Sarenco, all'anagrafe Isaia Mabellini (Vobarno, BS, 1945 – Salò, BS, 2017), curata da Oriano Mabellini e #FrancoRiccardo nella #VillaCampolieto di #Ercolano... #arte #artivisive #artecontemporanea #arteafricana #poesia #poesiavisiva #Africa

2025-10-08

🔥 📜 Dai papiri carbonizzati di Ercolano riemerge la voce del filosofo Zenone!

💡 Grazie alla termografia attiva svelati testi inediti del fondatore dello Stoicismo. Emergono anche nuovi dettagli sui filosofi antichi.

🔬 Una scoperta rivoluzionaria firmata Università di Pisa e CNR.

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storiearcheostorie.com/2025/10

2025-10-08

Studi / I papiri carbonizzati di Ercolano ridanno voce al filosofo stoico Zenone

Elena Percivaldi

Un’altra pagina perduta del pensiero antico torna a vivere dalle ceneri di Ercolano. Grazie alle nuovissime tecnologie di imaging avanzato, un team di studiosi dell’Università di Pisa e del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) è riuscito a leggere porzioni finora inaccessibili dei papiri carbonizzati provenienti dalla Villa dei Papiri di Ercolano, sepolta dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C.

Foto: ©CNR

La scoperta, pubblicata su Scientific Reports (Springer Nature), ha rivelato nuove informazioni su Zenone di Cizio, il fondatore dello Stoicismo, gettando luce su aspetti poco noti della sua vita e della sua dottrina. Debolezza fisica, isolamento volontario e rigore ascetico emergono dai testi come tratti distintivi di un uomo interamente dedito alla riflessione filosofica e alla virtù morale.

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Lo Stoicismo e il suo maestro

Fondato ad Atene intorno al 300 a.C., lo Stoicismo è una delle scuole più influenti del pensiero ellenistico. Il suo fondatore, Zenone di Cizio, predicava la necessità di vivere in accordo con natura e ragione, esercitando il controllo delle passioni per raggiungere l’equilibrio interiore.

Foto: ©CNR

I nuovi frammenti, decifrati grazie a tecniche non invasive, confermano la fama di Zenone come asceta e maestro di rigore, ma anche come figura discussa. In alcuni passi del papiro PHerc. 1018, che contiene la Storia della scuola stoica di Filodemo di Gadara, il filosofo viene persino descritto come “moralmente discutibile” per alcune teorie contenute nella sua opera La Repubblica, dove proponeva pratiche sociali decisamente poco convenzionali per l’epoca.

Busto di Zenone (foto: WIkimedia Commons)

Deriso dai contemporanei per la sua origine fenicia e la scarsa padronanza del greco, Zenone si guadagnò tuttavia alla morte solenni onoranze pubbliche, segno del rispetto che la città di Atene nutriva per la sua grandezza filosofica.

La rivoluzione della termografia attiva

Il vero salto in avanti di questa ricerca risiede nella tecnologia impiegata: la termografia attiva. Per la prima volta, infatti, i ricercatori del CNR-ISPC (Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale) e del CNR-ISASI (Istituto di Scienze Applicate e Sistemi Intelligenti “Eduardo Caianiello”) hanno applicato questa tecnica ai papiri ercolanesi.

Foto: ©CNR

Il metodo, basato sulla rilevazione di contrasti termici tra l’inchiostro carbonioso e la superficie del papiro, permette di ottenere immagini leggibili anche in rotoli fortemente danneggiati. Il risultato è un livello di dettaglio paragonabile all’imaging iperspettrale a onda corta (SWIR), ma con una maggiore capacità di rivelare informazioni sulla struttura interna del papiro e sulle zone di restauro o incollaggio.

Come ha spiegato Costanza Miliani, direttrice dell’ISPC-CNR, questa tecnica “consente di acquisire segnali invisibili a occhio nudo, restituendo testi quasi del tutto perduti e garantendo allo stesso tempo la conservazione dei materiali originali”.

Le nuove edizioni dei testi: più parole, più filosofia

Le immagini ottenute hanno permesso di arricchire in modo significativo l’edizione critica di diversi papiri.
La nuova versione della Storia della scuola stoica curata da Kilian Fleischer (Università di Tubinga) contiene il 10% di testo greco in più rispetto all’edizione del 1994, offrendo nuovi dati sulla cronologia di Zenone e dei suoi successori Crisippo e Panezio, che introdusse lo stoicismo a Roma.

Non meno straordinari i risultati relativi ad altri rotoli:

  • Il papiro PHerc. 1508, curato da Eleni Avdoulou, rivela il 45% di testo in più e sembra contenere non una storia della scuola pitagorica, come si credeva, ma una biografia di medici greci, tra cui Acrone di Agrigento ed Eurifonte di Cnido.
  • Il papiro PHerc. 1780, riedito da Carlo Pernigotti, restituisce il 30% in più di testo greco e si è rivelato una raccolta di testamenti di filosofi epicurei, l’unico testo documentario della collezione ercolanese.
Foto: ©CNR

Scienza e tutela: un equilibrio possibile

La ricerca rientra nel Progetto ERC Advanced Grant GreekSchools, coordinato da Graziano Ranocchia del Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell’Università di Pisa.
La direttrice della Biblioteca Nazionale di Napoli, Silvia Scipioni, ha sottolineato come “le nuove tecnologie concilino tutela e ricerca, permettendo la lettura dei papiri senza alcun danno fisico”.

Graziano Ranocchia

Per la prima volta, la Biblioteca è co-beneficiaria di un progetto europeo, al fianco del CNR e dell’Università di Pisa: un passo decisivo verso la digitalizzazione e conservazione integrata dei papiri, considerati tra i documenti più fragili e preziosi dell’antichità.

Come ha concluso Ivo Rendina, direttore del CNR-ISASI, “questi metodi di diagnostica ottica restituiscono alla comunità scientifica e alla società un patrimonio di conoscenze rimasto per duemila anni nel silenzio della cenere”.

Per saperne di più:

#archeologia #CNR #Ercolano #FilodemoDiGadara #filosofiaGreca #GreekSchools #papiri #ScientificReports #Stoicismo #studi #termografiaAttiva #UniversitàDiPisa #VillaDeiPapiri #ZenoneDiCizio

Immagine del laboratorio di analisi con attrezzature per la termografia attiva, inclusi scanner e luci, mentre un papiro carbonizzato è posizionato su un tavolo.Frammento di papiro carbonizzato proveniente dalla Villa dei Papiri di Ercolano, visibile in due immagini con dettagli di testo e superficie danneggiata.Scultura di un filosofo con barba e capelli mossi, rappresentata in marmo, evidenziando i dettagli del volto e dei capelli ricci.
2025-09-14

🏛️ ✨ Dopo decenni di chiusura, le Terme Suburbane di Ercolano tornano a mostrarsi al pubblico!

Un gioiello unico dell’antichità romana, con pavimenti marmorei, porte lignee originali e un innovativo sistema di riscaldamento, si svela in una visita speciale al cantiere di restauro.

👉 Un’occasione irripetibile per scoprire la vita quotidiana e la socialità dell’antica Ercolano.

#Ercolano #TermeSuburbane #Restauro #Archeologia #Campania #PatrimonioUnesco
foto:…

storiearcheostorie.com/2025/09

Ciao Mondo.
Ed ecco la #stampa definitiva del #vesuvio che sembra essere lì assopito in attesa di chissà cosa.
Conosciamo tutti la storia della sua #eruzione ma come spesso accade preferisco l'altro mondo a questo. È perciò a un episodio di #doctorwho che mi sono ispirato per il titolo: The fire of Pompei

#linocut
#linoprint
#pompei
#ercolano
#linocarving
#linoblock
#vulcano
#anticaroma
#terremoti
#homedecor
#walldecor
#nature
#handmade
#artisanat
#stampaartigianale

2025-07-08

Leggo "(H)o(t)tanta voglia di (de)crescere" ad #Ercolano, durante una allegra tavolata di poeti. #poesia #poesiaitaliana #poesiaitalianacontemporanea #poesiacontemporanea youtube.com/shorts/htARdxCneyA

2025-07-06
#FotoVorschlag: Unvollständig // Incomplete

Sowohl die ausgegrabenen Dinge als auch die #Ausgrabungen in #Pompeji sind (noch) unvollständig, aber trotzdem beeindruckend. // Both the archaeological finds and the #archaeological research in #Pompeii are (still) incomplete, but mind-boggling nonetheless.


#Archäologie #archaeology #Antike #antiquity #history #Geschichte #Romans #Roman #Römer #AltesRom #Vulkan #volcano #ClassicalArchaeology #AncientHistory #Pompei #Herculaneum #Vesuv #Vesuvius #MountVesuvius #Vesuvio #Ercolano #Pompei #Italien #Italy #Italia
A sunlit, wide-angle shot of Roman ruins in Pompeii, Italy. In the foreground, an ornate black-and-white mosaic floor with geometric patterns and a central circular motif is visible. Beyond it, a lone, fluted stone column stands tall amidst crumbling stone walls and foundations. In the distance, Mount Vesuvius rises under a clear blue sky with sparse clouds.
2025-05-28

𝐄𝐫𝐜𝐨𝐥𝐚𝐧𝐨, 𝐫𝐢𝐚𝐩𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐂𝐚𝐬𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥'𝐄𝐫𝐦𝐚 𝐝𝐢 𝐁𝐫𝐨𝐧𝐳𝐨 𝐚 𝐮𝐧 𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐝𝐚𝐢 𝐯𝐚𝐧𝐝𝐚𝐥𝐢𝐬𝐦𝐢: 𝐫𝐞𝐬𝐭𝐚𝐮𝐫𝐚𝐭𝐚 𝐞 𝐫𝐞𝐬𝐭𝐢𝐭𝐮𝐢𝐭𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐬𝐢𝐭𝐚

Riapre il 2 giugno. La domus era stata deturpata dal graffito impresso da un turista. Ripristinata anche la leggibilità della decorazione in III stile pompeiano.

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@ercolanoscavi

#archeologia #ercolano #restauro #domus #graffito #vandalismi

storiearcheostorie.com/2025/05

2025-04-13

ARCHEOLOGIA | “𝐈𝐥 𝐥𝐞𝐠𝐧𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐛𝐫𝐮𝐜𝐢ò”: 𝐄𝐫𝐜𝐨𝐥𝐚𝐧𝐨 𝐦𝐨𝐬𝐭𝐫𝐚 𝐚𝐥𝐥’𝐀𝐧𝐭𝐢𝐪𝐮𝐚𝐫𝐢𝐮𝐦 𝐢 𝐭𝐞𝐬𝐨𝐫𝐢 𝐬𝐨𝐩𝐫𝐚𝐯𝐯𝐢𝐬𝐬𝐮𝐭𝐢 𝐚𝐥𝐥’𝐞𝐫𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝟕𝟗 𝐝.𝐂.

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#archeologia #ercolano #mostra #legno #eruzione #Vesuvio

storiearcheostorie.com/2025/04

2025-03-28

MOSTRE | “𝐃𝐚𝐥𝐥’𝐮𝐨𝐯𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐦𝐞𝐥𝐞”: 𝐚 𝐄𝐫𝐜𝐨𝐥𝐚𝐧𝐨 𝐮𝐧𝐚 𝐦𝐨𝐬𝐭𝐫𝐚 𝐫𝐚𝐜𝐜𝐨𝐧𝐭𝐚 𝐥𝐚 𝐜𝐢𝐯𝐢𝐥𝐭à 𝐝𝐞𝐥 𝐜𝐢𝐛𝐨 𝐧𝐞𝐥𝐥'𝐚𝐧𝐭𝐢𝐜𝐚 𝐑𝐨𝐦𝐚 (𝐞 𝐢𝐧 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐝𝐢 𝐨𝐠𝐠𝐢)

Fino al 31 dicembre i visitatori potranno quasi percepire i profumi di un banchetto antico.

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#archeologia #mostre #ercolano #alimentazione #cibo #cucina #cucinaromana #romaantica

storiearcheostorie.com/2025/03

2025-03-19

🔥🔥🔥 𝐄𝐫𝐜𝐨𝐥𝐚𝐧𝐨, 𝐫𝐢𝐚𝐩𝐫𝐨𝐧𝐨 𝐥𝐞 𝐝𝐨𝐦𝐮𝐬 𝐝𝐞𝐥 𝐂𝐨𝐥𝐨𝐧𝐧𝐚𝐭𝐨 𝐓𝐮𝐬𝐜𝐚𝐧𝐢𝐜𝐨 𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐒𝐚𝐜𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐝𝐢 𝐋𝐞𝐠𝐧𝐨 𝐝𝐨𝐩𝐨 𝟐𝟓 𝐚𝐧𝐧𝐢

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Immagini: @ercolanoscavi

#ercolano #archeologia #beniculturali #foto #italia

storiearcheostorie.com/2025/03

2025-03-11
In 2016 we booked a reasonably late deal cruise on the fairly new ship Royal Princess for a week in the Mediterranean. Mediterranean cruises are port-intensive ones so we had a stop on the very first day at Naples. We opted to take a tour that visited a cameo workshop then took us on a guided walk around Herculaneum. Herculaneum, like Pompeii, was buried under volcanic ash in 79 CE when Vesuvius erupted.

#Travel #Photography #TravelPhotography #Italy #Herculaneum #Ercolano #Naples #History #Roman #Vesuvius #Volcano #Cruise
We're in the ruins of an ancient Roman city looking along a narrow street between buildings. The walls either side aren't fully intact with parts barely above head height and they're made of pale, sandy-coloured bricks, mostly arranged as expected but some at angles to form diamond or diagonal patterns. The street consists of narrow strips of flat, raised pavement either side of a recessed surface with a slight curve on it up towards the centre, made of larger blocks of cobblestones. It's about the width of a cart pulled by a single horse. There are some tourists gathered towards the end of the street and one woman is walking this way on the opposite pavement to us. A raised bank at the end of the street is topped by tall thin trees against the patchy sky and more trees at ground level can be seen over the top of the corner of the wall to the left of us. A sign on the wall reads "Insula VI."
2025-03-03

💀🔥 𝐄𝐫𝐜𝐨𝐥𝐚n𝐨, 𝐢𝐥 𝐦𝐢𝐬𝐭𝐞𝐫𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐟𝐢n𝐞𝐬𝐭𝐫𝐚 𝐬𝐛𝐚𝐫𝐫𝐚𝐭𝐚: 𝐢𝐥 𝐫𝐞𝐬𝐭𝐚𝐮𝐫𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 "𝐒𝐭𝐚n𝐳𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐂𝐮𝐬𝐭𝐨𝐝𝐞" 𝐝𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐀𝐮𝐠𝐮𝐬𝐭𝐚𝐥𝐢 𝐫𝐢𝐚𝐩𝐫𝐞 𝐮n 𝐜𝐨𝐥𝐝 𝐜𝐚𝐬𝐞 𝐚𝐫𝐜𝐡𝐞𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐜𝐨

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#archeologia #scoperte #studi #ercolano #herculaneum #archhaeology

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2025-03-03

Ercolano, il mistero della finestra sbarrata: il restauro della “Stanza del Custode” degli Augustali riapre un cold case archeologico

Elena Percivaldi

Torna a far parlare di sé la “Stanza del custode” del Collegio degli Augustali di Ercolano, oggetto di un importante intervento di ricerca e restauro. Dopo le rivelazioni riguardo alla dinamica di vetrificazione del cervello trovato all’interno del cranio del giovane “custode”, i cui resti sono stati ritrovati nel locale, un nuovo studio, attualmente in fase di conclusione, ha permesso di riaprire quello che appare ormai come un vero e proprio cold case archeologico. Offrendo nuove prospettive sulla vita e la morte degli abitanti dell’antica Herculaneum al momento dell’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C.

A Ercolano un progetto di ricerca e restauro internazionale

Le ricerche di antropologia fisica si inseriscono in un più ampio progetto promosso dal Parco Archeologico di Ercolano, che coinvolge sia studi in laboratorio che scavi sul campo. In collaborazione con l’Università di Bordeaux e sotto la guida del professor Henri Duday, è stato eseguito un microscavo sullo scheletro del giovane ritrovato nella stanza, ritenuto il “custode” del collegio. Lintervento sarà completato nei prossimi giorni con analisi di laboratorio.

Grazie a rilievi submillimetrici, è stato possibile ricreare virtualmente l’ambiente e riprodurre digitalmente in 3D l’allestimento lasciato da Amedeo Maiuri, l’archeologo che condusse gli scavi negli anni ’60.

Il ritrovamento del 1961 e il “mistero” della Stanza del Custode

Nel 1961, durante gli scavi a cielo aperto dell’antica Herculaneum, gli archeologi rinvennero lo scheletro di un giovane uomo di circa 20 anni, disteso su un letto di legno e sepolto dal fango vulcanico. Maiuri decise di lasciare volutamente incompleto lo scavo, conservando i resti e la porzione più superficiale del letto sotto una teca di vetro. In questo modo poteva offrire ai visitatori un’esperienza immersiva e far comprendere meglio la drammaticità dell’eruzione, che colse l’uomo nel sonno.

L’ambiente di servizio del custode (copyright: Petrone 2020)

Le recenti ricerche hanno permesso di conoscere meglio l’edificio e, in particolare, la stanza del custode, caratterizzata da un dettaglio enigmatico: essa non prendeva luce ed aria dall’esterno, ma attraverso una finestra situata all’interno del Sacello, ed era dotata di una doppia serie di barre verticali. Questa struttura architettonica solleva interrogativi inquietanti: serviva per proteggere il custode da intrusioni esterne o per impedirgli di uscire? Ne sapremo di più molto presto.

Nuovi dati per ricostruire la storia dell’eruzione

“L’avanzamento degli studi di antropologia fisica – commenta il direttore del Parco Archeologico di Ercolano, Francesco Sirano -, insieme agli studi sul contesto di rinvenimento permetteranno in breve di avere un’idea sempre più chiara di quello che successe nella notte dell’eruzione ad Ercolano, ma anche di chi e di perché si trovava su quel letto. Ercolano si conferma anche sotto questo aspetto un laboratorio a cielo aperto per le più varie discipline.

I resti delle vittime dell’eruzione continuano a fornirci sempre nuovi elementi per ricostruire le ultime ore, e talvolta i minuti di vita di questa cittadina affacciata sul mare al centro del Golfo di Napoli e sulla sua popolazione, dalle abitudini alimentari allo stato di salute, ai mestieri, al rango sociale di appartenenza, alle sue credenze e preoccupazioni.

Queste ultime in alcuni casi talmente prossime alle nostre da creare l’incredibile empatia che questi luoghi UNESCO stabiliscono con chiunque li visiti o ne venga semplicemente a conoscenza”.

Le analisi in corso e il restauro della Stanza del custode costituiscono dunque un’importante opportunità per comprendere meglio non solo l’architettura e la funzione degli edifici di Ercolano, ma anche le dinamiche sociali e le condizioni di vita degli abitanti dell’epoca. Con il completamento dello studio, potremmo avere nuove risposte su uno dei misteri più affascinanti dell’antica città sepolta.

Fonte notizia: Parco Archeologico di Ercolano

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stanza del custode ercolano
Stefan Troendle 🇪🇺StefanTroendle
2025-02-28

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